Zō Centro culture contemporanee, il 5 ottobre al via “AltreScene” 2025-2026, quel patto virtuoso fra scena teatrale e pubblico
Nel panorama teatrale
siciliano, da vent'anni “AltreScene”,
la rassegna di arti performative dedicata alla drammaturgia contemporanea di Zo Centro Culture Contemporanee di Catania,
si è sempre distinta per aver
portato sulla scena le tante contaminazioni dei linguaggi artistici e la
multimedialità, un lavoro che negli anni ha dato i suoi frutti tanto che, anche
per il triennio corrente, il centro culturale catanese è una eccellenza
nazionale, primo nella graduatoria degli organismi multidisciplinari del Ministero
della Cultura. Da qualche anno, inoltre, la direzione artistica è molto attenta
alle finalità e alla fruibilità dei linguaggi della scena perché “AltreScene”
è più di una semplice rassegna teatrale.
Sergio
Zinna, direttore artistico di Zo Centro culture contemporanee: «Grazie ai
linguaggi utilizzati, questa è una stagione trasversale che può interessare
diverse fasce di età, un pubblico ampio non necessariamente abituato ai
linguaggi artistici contemporanei, anche per sfatare questa idea che il teatro
che proponiamo sia per pochi. Nelle
scorse stagioni abbiamo avuto Stefania Ventura in scena con i pupazzi di
“Felicia” o Marta Cuscunà che lavora con le marionette, con spettacoli dai temi
forti ma aperti a tutti. E adesso la logica è la stessa, con “Cenerentola”
spettacolo che unisce attori e marionette, o “Puccini Forever” spettacolo di
danza dal linguaggio molto accessibile».
Domenica
5 ottobre, alle 18, il debutto della nuova stagione con “Cenerentola”, regia,
drammaturgia e coreografia di Luana Gramegna, scene, luci, costumi e
pupazzi di Francesco Givone, musiche di Stefano Ciardi, una produzione Zaches
Teatro, con il sostegno del Ministero della cultura, della Regione Toscana e
del Teatro Fonderia Leopolda. Gli attori Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco ed
Enrica Zampetti interagiscono con i pupazzi e la fiaba di Cenerentola diventa
un rito iniziatico, ispirato alle versioni più antiche. Lo spettacolo
racconta il passaggio dall’invisibilità alla consapevolezza, tra fuliggine e
brace. Il focolare in scena è il cuore simbolico di un mondo abitato da
presenze magiche. Una storia di resistenza silenziosa e desiderio profondo di
cambiamento, una fiaba visionaria e potente, tra magia, buio e riscatto.
«Due sono i fili
conduttori quest'anno e il più importante è quello della fiaba ovviamente
rivisitata – spiega Pamela Toscano, project manager di Zo e curatrice di
“AltreScene” insieme con il direttore artistico Sergio Zinna -. La
“Cenerentola” che apre la rassegna, non è assolutamente nella sua versione
tradizionale. L'aspetto onirico del teatro è forte in “Puccini forever”
(16 novembre), l’universo lirico del compositore attraverso il linguaggio della
danza contemporanea. “Le sedie” di Stalker Teatro (30 novembre) è una
rivisitazione stalkeriana delle città invisibili di Italo Calvino, che si
sviluppa su un forte piano narrativo. Daniele Timpano in “Caccia 'l drago”
(11 gennaio) racconta una fiaba ma nella sua maniera ironica parla della figura
maschile dell'eroe, di un drago che affligge un villaggio e degli sforzi che
vengono fatti per liberarsene. Nello spettacolo finale “Shakespeareology”
(19 aprile) c'è un'analisi geniale, anche questa ironica, su come Shakespeare
abbia influenzato e continui a influenzare tutta la cultura occidentale».
Sergio Zinna: «Grazie al lavoro che stiamo facendo con il progetto
europeo Cultural Transformation Movement sulle comunità sotto
rappresentate, la nostra attenzione è forte nei confronti della parità di
genere e delle pari opportunità, e ci siamo resi conto di come ci sia una
sotto-rappresentazione delle artiste donne in genere in tutte le arti
performative. E questo ci porta verso il secondo filo conduttore della
stagione 2025-2026 di “AltreScene” che è uno sguardo attento sulla condizione
delle donne. La Cenerentola di Luana Gramegna a un certo punto in qualche
modo si ribella e diventa quasi una strega che vola con la scopa. “Barbablu”
(15 febbraio), è una fiaba che diventa uno studio in generale sulla violenza di
genere e su varie forme di sopraffazione». Pamela Toscano: «Lo
spettacolo di teatro-danza “Luisa” (8 marzo) nasce dall'indagine dell'artista,
Valentina Del Mas, in un centro di igiene mentale dove ha studiato la vicenda
di Luisa, una donna anziana che soffre di disturbi mentali e di problemi motori
e lei racconta questo personaggio meraviglioso riprendendo i suoi gesti
sconnessi facendoli diventare una cosa poeticissima. E ci fa ascoltare la sua
voce registrata che parla dell'amore».
Vediamo nel dettaglio
il resto della stagione. Il novembre di “AltreScene” si apre con due
appuntamenti di danza, “Imago#2 & Respiro”, il 7 novembre, due
performance con le coreografie e la regia di Salvatore Romania e Laura Odierna,
una produzione Megakles Ballet – Compagnia Petranuradanza, danza e riti tribali
si uniscono per creare non un semplice spettacolo, ma un’esperienza trascendentale
ricca di simbolismo. Il 16 novembre segue “Puccini forever”, produzione
di Gdo – Gruppo danza oggi, coreografie di Maria Olga Palliani, Nicola
Migliorati, Beatrice Ieni e Riccardo Berretta, concept e regia di Patrizia
Salvatori, un viaggio fisico ed emozionale nella vita e nell’opera del
compositore toscano nel centenario della sua morte.
Domenica 30 novembre
torna da Zo la compagnia torinese Stalker Teatro con “Le sedie”,
due anziani, soli su un isolotto circondato dall’acqua, che riempiono una
stanza di sedie in attesa di un pubblico che non arriva. A dicembre, il 5,
torna Roberto Latini, attore molto amato dal pubblico di “AltreScene”,
protagonista con Federica Carra di “Giulietta e Romeo - Stai leggero nel
salto”, una produzione della compagnia Lombardi-Tiezzi, un concerto scenico
ispirato alla tragedia shakespeariana. Il 14 dicembre segue “Mi abbatto e
sono felice”, una produzione di Mulino ad arte, un monologo autoironico e
spiazzante di Daniele Ronco, a impatto ambientale zero, tra crisi ambientale,
consumo consapevole e nostalgia per un passato più semplice e sostenibile.
Con il nuovo anno, l'11 gennaio, “AltreScene” riprende con “Caccia ’l drago”,
produzione Gli scarti e Kataklisma Teatro, con Daniele Timpano che cura
la regia con Elvira Frosini, un omaggio e una dissacrazione del Tolkien più
antimoderno, reinterpretato con sguardo tagliente e linguaggio scenico
spiazzante. Il 15 febbraio Benedetta Brambilla e Sebastiano Sicurezza portano
in scena “Barbablù”, una produzione Campsirago Residenza, dove la figura
del mostro, eternamente mutevole, attraversa letteratura, teatro e storia,
riemergendo ogni volta sotto forme nuove e riconoscibili.
L'8 marzo, giornata
della donna, si celebra la figura di “Luisa”, una produzione La
Piccionaia, spettacolo di danza di e con Valentina Dal Mas che racconta
una storia nata da un gesto semplice: una donna fragile che cuce. AltreScene
2025-2026 si chiude il 19 aprile con “Shakespearology” concept e regia
di Sotterraneo con Woody Neri in scena, un one-man-show in cui il Bardo
racconta sé stesso, tra verità e invenzione.
L'impegno di Zo è
anche quello di costruire un pubblico più consapevole. «Lo spettacolo “Le
sedie” di Stalker Teatro, per esempio, è un spettacolo dinamico, un po' folle,
dove il pubblico sta in piedi, e i performer-attori costruiscono strutture con
le sedie – prosegue Pamela Toscano -. Il nostro desiderio è che il
pubblico non si limiti a dire se lo spettacolo gli sia sembrato bello o brutto
ma deve essere in grado di vivere un'esperienza partecipando ad un rito
collettivo, con le proprie competenze e le proprie cognizioni».
Una coscienza
teatrale che va costruita soprattutto con i più giovani. Toscano: «Lo
spettacolo “Mi abbatto e sono felice” è una storia delicatissima,
semplice, ma che parla di temi seri, importanti, che sviluppa un ragionamento
forte anche sull'impatto ecologico, sul consumo consapevole, e non a caso lo
metteremo in scena il 14 dicembre, poco prima di Natale. La compagnia Mulino ad
arte è tra le prime che ha portato in Italia il teatro a pedali: l'attore
Daniele Ronco, infatti, pedala tutto il tempo su una bicicletta collegata ad
una dinamo che lo illumina sulla scena e non ci sono altre illuminazioni
accessorie. Ed è bravissimo, veramente, perché per un'ora pedala e recita senza
sosta il testo della pièce. Uno spettacolo ideale per le scuole».
Abbonamenti: € 120, ridotto studenti € 80. Gli abbonamenti si possono
acquistare esclusivamente negli uffici di Zō Centro culture contemporanee,
piazzale Rocco Chinnici 6 Catania, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13. Si
consiglia di chiamare in anticipo al numero 0958168912.
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