lunedì 30 ottobre 2023

Premio B. Andò, terza conferenza "Il Mezzogiorno senza meridionalismo"

 



Premio B.Andò, si è svolta al Liceo Scientifico Leonardo la terza conferenza "Il Mezzogiorno senza Meridionalismo"

 

Nell’aula magna del Liceo Scientifico Leonardo si è svolta la terza conferenza del Premio B. Andò in cui si è affrontato  un tema di carattere storico sempre di grande attualità"Il Mezzogiorno senza Meridionalismo".

L’incontro trae origine da un famoso saggio di Giuseppe Giarrizzo del 1992 che aveva appunto il medesimo titolo della conferenza odierna. Dopo i saluti della Dirigente Scolastica Tiziana D’Anna , si sono alternati al microfono i  vari relatori a cominciare da Roberto Tufano, coordinatore della conferenza e Presidente della Commissione Giudicatrice del Premio,  il quale ha spiegato “le ragioni di un rilancio della ricerca storiografica sul meridionalismo,indebolitasi sul piano culturale con la fine dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno mentre invece oggi più che mai serve una rivitalizzazione del pensiero meridionalista per fornire una nuova progettualità allo sviluppo del Sud”. Dopo ha svolto una qualificata relazione Lea D'Antone,  Ordinario di Storia contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma, la quale ha sottolineato che parlare di mezzogiorno senza meridionalismo significa “studiare bene il Sud nella sua realtà e fuori dalla ‘gabbia ideologica’ in cui è stata costretto a lungo da un certo meridionalismo che ha guardato al Mezzogiorno solo come luogo  di ‘problematicità’ e sottosviluppo economico, come area di arretratezza  sociale e culturale, di mafiosità e corruzione, incapace di fornire classe dirigente”. “In un mezzogiorno non uniforme c’è stata invece una forte partecipazione -ha continuato Lea D’Antone- delle regioni del Sud a tutti i fenomeni nazionali, culturali, politici ed economici innovativi. Il mezzogiorno è stato sempre un pezzo di mondo e ,soprattutto, non è stato mai uniforme ma estremamente differenziato”. “Non deve essere raccontato come questione ma come un’area con i suoi problemi reali ma anche con grandi risorse e opportunità, in modo particolare la Sicilia”.

Oreste Massari, Ordinario e Politologo, non ha potuto partecipare all’incontro e al suo posto ha fornito il suo contributo Salvo Andò,Presidente dell’Associazione ODIMED, il quale ha  detto che  ‘Il mezzogiorno senza meridionalismo’ “è stata una sconfitta perché dimostra che le classi dirigenti non sono state in grado di appropriarsi di una grande eredità storico e culturale qual è quello del pensiero meridionalista,eredità e tradizione che è stata fondamentale per il processo democratico del Paese”. Sul fatto se è possibile rilanciare il mezzogiorno con un nuovo pensiero meridionalista l’ex ministro ha soggiunto che “occorre un meridionalismo ripensato tenuto conto che delle politiche di coesione adesso si occupa l’Europa, bisogna fare i conti con l’U.e, però credo che le Regioni meridionali possono fare la loro parte cercando di fare massa critica,cosa che non riescono a fare attraverso  la Conferenza delle regioni”.

Andrea Piraino, Ordinario di Diritto Pubblico Università di Palermo, ha affermato che “il Mezzogiorno ancora oggi non ha una sua identità culturale, politica, sociale ed economica, purtroppo ancora oggi è soltanto un’entità geografica. Nessuno sembra più occuparsi del Mezzogiorno,compresi chi ci abita in quanto trascuriamo di agire in una maniera che sia adeguata ad un realtà che, comparata al resto del Paese, necessita di interventi molti radicali di cambiamento”. “I fondi del PNRR in Sicilia devono esserci restituiti -ha continuato Piraino- mentre adesso sono stati stornati quasi 15 miliardi che complessivamente erano stati assegnati al mezzogiorno. E dopo dobbiamo essere attrezzati dal punto di vista dell’organizzazione tecnica, della capacità di realizzazione e di spesa dei vari progetti, proprio in molti casi addirittura  mancano i progetti stessi e in buona sostanza manca una vera struttura in grado di perseguire gli obiettivi e,quindi, sarà tutto molto difficile e complicato”. “Poi nel timore di non riuscire a spendere i fondi dell’U.e. e di doverli restituire ,vengono fatte o annunciate delle scelte di dirottare le risorse finanziarie assegnate alla Regione Sicilia come quelli del Ponte sullo Stretto che invece dovrebbe essere realizzato con finanziamenti nazionali” ha concluso Andrea Piraino. Alla fine sono state poste dagli studenti varie domande  ai relatori intervenuti.

In questa occasione è stato annunciato che la Fondazione Nuovo Mezzogiorno ha in progetto nei prossimi mesi di somministrare un Format di Educazione Civica.

 

 

sabato 28 ottobre 2023

Oggi conferenza “Salvatore Fiamingo – Il pittore sconosciuto di Riposto” condotta dalla giornalista Rita Patanè

 


SiciliAntica Giarre Mascali Riposto insieme a SiciliAntica Castiglione di Sicilia in sinergia con il Comune di Riposto e il Comune di Castiglione di Sicilia invitano alla conferenza “Salvatore Fiamingo – Il pittore sconosciuto di Riposto”.

L'incontro, in programa oggi, sabato 28 ottobre, alle 17:00, nella Sala del Vascello del Palazzo di città ripostese, nasce dal ritrovamento di alcuni disegni dell'artista, nato nella cittadina ionica nel 1840 e trasferitosi a Castiglione di Sicilia a soli 20 anni dopo il matrimonio con Angela Platania. Soprattutto nell'area di Castiglione, in alcuni palazzi signorili, sia all'interno che all'esterno, sono ancora visibili alcuni suoi capolavori.

Ma l'idea di una conferenza per approfondire l'arte del Fiamingo origina dal rinvenimento casuale di circa cento sue opere.Il ritrovamento è stato possibile grazie alla ristrutturazione della sua abitazione, dove ha vissuto e dove sono passate ben due generazioni fino alla vendita del palazzo. E' stata la ditta assunta dai nuovi proprietari per i lavori che, buttando giù i soffitti, ha fatto la scoperta di una serie di disegni,bozze e documenti vari che stavano finendo in fiamme data la scarsa attenzione data al prezioso materiale. In effetti parte dei disegni è stata bruciata.

Il vicepresidente di SiciliAntica di Castiglione, Salvatore Verduci, capendo l'importanza di quei bozzetti, è riuscito a fermare in tempo la totale distruzione dei disegni, salvandone circa un centinaio ed iniziando le sue ricerche. Verduci, così, ha scoperto che le opere erano proprio di Salvatore Fiamingo che, trasferitosi a Castiglione ha ottenuto una serie di incarichi. Da qui l'ideazione di questo evento. Per l'occasione sono stati invitati anche gli eredi: Paolo Fiamingo, Maestro d'Orchestra internazionale e Ugo Fiamingo, violinista ed artista. A Riposto, prima delle nozze, aveva dipinto diversi palazzi. Pertanto l'artista, grazie al lavoro dell'associazione,  torna, in un certo senso, nella sua Riposto riconoscendolo e valorizzandolo, consentendo la prospettiva di una fruizione di ciò che resta dei suoi disegni di grande valore.

Oggi, dopo i saluti dei sindaci di Giarre, Riposto e Mascali, rispettivamente Leo Cantarella, Davide Vasta e Luigi Messina, dell'assessore ai beni culturali, Elisa Torrisi, del presidente regionale SiciliAntica, Nunzio Condorelli Caff, del Presidente di SiciliAntica Giarre Mascali Riposto ,Tiziana Patané, e di Michele Tuccari Presidente SiciliAntica Castiglione di Sicilia, interverranno lo storico Mario Cavallaro , Manuela Ucchino Responsabile giovani SiciliAntica ed il professore di storia Andrea Camarda. L' intervento musicale sarà a caura della sprano e violinista Sarah Ricca.

 

Oggi giornata conclusiva XXIII CONGRESSO NAZIONALE SIOMMMS "È necessario un confronto fra gli specialisti per rassicurare il paziente".

 




XXIII CONGRESSO NAZIONALE SIOMMMS

Oggi giornata conclusiva: “I farmaci per l’osteoporosi sono sicuri ed efficaci. È necessario un confronto fra gli specialisti per rassicurare il paziente, per diffondere norme di comportamento preziose e per evitare l’insorgenza di paure immotivate

 

Si conclude oggi, all’Hotel RG Naxos di Giardini Naxos (ME), il XXIII Congresso Nazionale SIOMMMS, organizzato con il patrocino della Regione Siciliana (Assessorato della Salute), dell’Università di Catania e del Comune di Giardini Naxos, in un’ottica cosmopolita di inclusività che la contraddistingue sin dalla sua fondazione. 

La Sicilia si conferma indiscusso centro internazionale degli interessi della clinica e della ricerca dell’osso. Gli argomenti trattati ritraggono un tema - quello della clinica dell’osso - di grande interesse per diversi ordini di medici che operano guardando, oltreché alle esigenze sanitarie dei pazienti, alla ricchezza condivisa di costruire sapere diffuso e multidisciplinare. In tal senso i numeri parlano chiaro. Ricordiamo che sono presenti: 127 i relatori, per oltre 700 partecipanti, 27 espositori, 25 aziende sponsor, inclusi 124 abstract scientifici accettati.  

L’osteoporosi in gravidanza, il coinvolgimento delle Società dei Pazienti (e, altrettanto, degli infermieri), i problemi legati all’obesità, l’osteoporosi maschile, l’efficacia dei nuovi farmaci che migliorano la qualità di vita del paziente, sono questi alcuni dei temi tra i più rilevanti che continueranno ad essere approfonditi anche nella giornata odierna.  

«Del Congresso, che coinvolge esperti nazionali e internazionali e, in modo importantissimo, i giovani che si interessano delle malattie metaboliche dell’osso, sia in ambito clinico che di ricerca, favorendone coinvolgimento e formazione scientifica l’elemento caratterizzante, in vista del fatto che l’osteoporosi è una malattia che riguarda diversi specialisti, è quello della trasversalità», ribadisce il prof. Iacopo Chiodini (Presidente SIOMMMS).

«Non dimentichiamo il tema del lavoro congiunto con gli odontoiatri per il problema dell'osteonecrosi della mandibola, una complicanza rara che può insorgere per l’utilizzo cronico di alcuni farmaci per l’osteoporosi. Crediamo occorra fare chiarezza e sciogliere la continua diatriba esistente sul tema facendo squadra. È necessario che i medici si parlino per rassicurare il paziente, per diffondere norme di comportamento preziose per evitare l’insorgere di paure immotivate in coloro che fanno uso di questi farmaci», conclude aggiunge il prof. Agostino Gaudio (Coordinatore della Commissione Scientifica SIOMMMS).

RAMACCA, GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE SUL TUMORE AL SENO

 




Donne, prevenzione, maternità. Si è parlato di questo a Ramacca, giovedì scorso 26 ottobre, nel corso della “Giornata di sensibilizzazione sul tumore alla mammella” promossa dal Comune di Ramacca (assessorati Servizi sociali e Pari opportunità e Istruzione) in collaborazione con Asp 3 Catania e Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Catania.

L’iniziativa, nell’ambito dell’Ottobre rosa, mese dedicato alla prevenzione del cancro al seno, e della campagna “Lilt for Women – Nastro Rosa 2023”, ha visto l’allestimento nella centralissima piazza Umberto, nei pressi del Palazzo municipale, di un gazebo informativo dedicato alle donne nel quale, insieme ai volontari Lilt, con in testa il Presidente Aurora Scalisi e Concetta Raia (componente del Consiglio direttivo), era presente il personale medico dell’Asp 3 Catania e del Consultorio familiare di Ramacca, nelle persone del ginecologo Salvatore Nula, della psicologa Antonella Di Maria, dell’ostetrica Giovanna Catalano, dell’assistente sociale Luana Cipolla.

Con le donne che si sono accostate allo stand, alle quali sono stati offerti dolci e materiale utile per approfondire i temi al centro dell’iniziativa, si è parlato di prevenzione dei tumori e, nello specifico, del tumore al seno al quale è dedicato l’intero mese di ottobre. Inoltre, si è discusso di donne, di fragilità al femminile e dei servizi offerti dal consultorio, pietra miliare nel territorio comunale per ciò che riguarda la famiglia e la salute, punto di riferimento a disposizione della popolazione che offre innumerevoli servizi gratuiti. Per esaltare il valore della prevenzione come arma più efficace per combattere il tumore al seno, in quest’ultima settimana di ottobre il Palazzo Municipale di Ramacca resterà illuminato di rosa. Presente anche il sindaco ramacchese, Nunzio Vitale, che ha espresso la sua soddisfazione per questa iniziativa incentrata sulla prevenzione al femminile, gli assessori Irene Giandinoto (Servizi sociali e Pari opportunità) e Gaetano Nicolosi (Istruzione), la consigliera comunale e Presidente della Commissione Cultura e Servizi sociali, Agata Marino, la consigliera Enrica Caccamo.

“Questa di Ramacca è stata una bella mattinata di informazione, convivialità ed empatia e il mio ringraziamento va al sindaco Nunzio Vitale e alla sua amministrazione per l’occasione offerta ai cittadini – dichiara il Presidente della Lilt di Catania, Aurora Scalisi –. Insieme al personale dell’Asp abbiamo fornito informazioni su prevenzione e screening di massa nel territorio, attivi già da tanti anni, ma che è bene incentivare di continuo affinché le adesioni crescano sempre più. Stiamo lavorando alla costituzione di una delegazione Lilt a Ramacca che, ne sono certa, avrà un impatto positivo sul territorio in materia di prevenzione così come già avviene a Belpasso e Mascalucia”.

“Abbiamo acceso una luce sulla prevenzione oncologica – dichiara la Presidente della Commissione Cultura e Servizi sociali, Agata Marino – aiutando, così, tante donne a comprendere il valore della prevenzione oncologica che permette una buona qualità di vita e, nella stragrande maggioranza dei casi, la guarigione dalla malattia. Si tratta di un passo decisivo verso la nascita della delegazione Lilt a Ramacca che, mi auguro, potrà essere attiva al più presto”.


Nelle foto

Foto di gruppo per i promotori

Un momento dell'iniziativa

Il Palazzo comunale di Ramacca illuminato di rosa per ricordare alle donne il valore della prevenzione nella lotta al tumore al seno

venerdì 27 ottobre 2023

Il 28 ottobre a Malfa (Salina), per la rassegna di Latitudini "L'isola che c'è", “Via dei Cappelli”, affresco fantastico su storie di zolfare e zolfatai prodotto da Zō Centro culture contemporanee di Catania


 

Dopo il debutto all'interno della stagione 2023-2024 di AltreScene, la rassegna di teatro contemporaneo di Zo Centro culture contemporanee di Catania, la fiaba multimediale “Via dei Cappelli” di Bruna Bonanno replica il 28 ottobre, alle ore 21, all'Auditorium comunale a Malfa, sull'isola eoliana di Salina, all'interno della rassegna teatrale “L'isola che c'è” organizzata dalla rete siciliana di drammaturgia contemporanea Latitudini. Martina Consolo e Alexander Toscano sono i protagonisti in scena di “Via dei Cappelli” che vede la partecipazione di Angelo D’Agosta, il video di Mariavittoria Magagna e Andrea Cavallaro, le musiche originali di Alexander Toscano, i costumi di Micaela Morandi.
Lo spettacolo rappresenta la performance finale del progetto Ecdisi, residenza di creazione supportata dalla Regione Siciliana, una produzione Zo centro culture contemporanee e Culture Possibili, affresco fantastico su storie di zolfare e zolfatai. Uno spettacolo che si collega alla nuova edizione di “Cantieri in movimento – Industriale Heritage Soundscapes”, il progetto culturale europeo di cui Zo è capofila, sul passato industriale (ex raffineria di zolfo) della sede del centro culturale catanese.
Dentro un itinerario fantastico che sorge dalle narrazioni – negli anni, più e meno rimosse – su zolfare e zolfatai, “Via dei Cappelli” ripercorre le metamorfosi dello zolfo come elemento naturale, in parallelo alle potenzialità trasformative proprie del linguaggio teatrale e multidisciplinare. Una scrittura polifonica accosta dunque il mondo sulfureo, ora a spazi e sonorità impietrite e nel tempo rinnovate, ora all’andirivieni dalla propria terra di giovani apprendisti, dando così vita a intersezioni originali, sfumature multiformi tra reale e possibile. Ad accogliere il pubblico e condurlo verso lo spazio scenico, vi è un attore che, nelle vesti di capocomico, introduce origine e aneddoti dei racconti intorno allo zolfo. In seguito e una volta in sala, una performer, un musicista e un’animazione video, si muovono insieme in una simultaneità che genera continue aperture di senso, tra antiche tendenze e nuove prospettive. “Via dei Cappelli” come tentativo dunque di fornire una configurazione alternativa alle storie che appartengono al territorio siciliano e ai suoi abitanti, di ieri e di domani.

 

Biglietti: € 8. Prevendite: https://www.liveticket.it/latitudinirete Info e prenotazioni: tel. 348.3813841 e 328.7357497. Auditorium comunale: via Roma Malfa (Isola di Salina) (Messina).

 

Ecologia: Sibeg con Marevivo per ripulire la Plaia di Catania



CATANIA – Oltre cento dipendenti coinvolti; una tonnellata e trecento chili di rifiuti raccolti; una giornata interamente dedicata alla sostenibilità ambientale.

«Con grande entusiasmo abbiamo aderito alla terza edizione del “Blue day”, organizzato da Marevivo per sensibilizzare sulla cura dell’ambiente e sull’importanza della conservazione dell’ecosistema marino. Due gruppi - divisi tra mattina e pomeriggio - hanno ripulito le spiagge libere del litorale della Plaia, recuperando plastica e oggetti abbandonati, e aiutando a riciclarli correttamente per dare loro una seconda vita. Così, con piccole azioni concrete, riusciamo a difendere il nostro territorio. Un percorso in linea con ciò che vogliamo fare in Sicilia, ovvero diventare azienda a emissioni zero entro il 2030». L’amministratore delegato di Sibeg Coca-Cola, Luca Busi, ieri (26 ottobre) non è mancato all’appuntamento annuale con i volontari dell’associazione che si occupa di tutela del mare e delle sue risorse.

Presente anche l’assessore all’Ambiente, Politiche del Mare, Ecologia, Parchi e Verde pubblico del Comune di Catania Salvo Tomarchio, a testimoniare l’importanza della sinergia tra «Amministrazione, imprese e associazionismo, per costruire modelli virtuosi – ha sottolineato - queste sono le iniziative che ci lasciano ben sperare sul futuro della nostra città: una Catania diversa è possibile. Tutti possiamo contribuire alla cura del nostro territorio».

Prima della consueta “caccia ai rifiuti” anche un momento di formazione con i dipendenti dello stabilimento catanese sulle tematiche di protezione ambientale: «Il mondo imprenditoriale può fare davvero tanto per contribuire a preservare il nostro patrimonio naturale e l’ambiente costiero – ha aggiunto Mariella Gattuso, direttore generale di Marevivo Sicilia – abbiamo instaurato una grande sinergia con i dipendenti Sibeg coinvolti nell’iniziativa che, oltra a scendere in campo per la raccolta, hanno partecipato a un vero e proprio “laboratorio di informazione scientifica”, per acquisire informazioni utili sui comportamenti corretti in tema ecologico. Oggi, insieme, abbiamo raggiunto un grande risultato».

L’evento si aggiunge al progetto “Blue Activities”, ideato e realizzato da Marevivo con il supporto non condizionato di The Coca-Cola Foundation, che negli ultimi anni ha visto l’Associazione ambientalista impegnata in numerose azioni di pulizia del litorale italiano, coniugate ad attività di educazione all’ambiente e alla sostenibilità. La collaborazione su “Blue Day” si inserisce all’interno della strategia di sostenibilità di lungo periodo di Coca-Cola, chiamata World Without Waste, che include chiari obiettivi globali per eliminare lo spreco.

Moda, lo stilista Marco Strano ospite alla Montenegro Fashion Week

 


Podgorica, Montenegro, 27 ottobre 2023 – E’ quell’inconfondibile tocco di sicilianità tra storia e modernità che lo stilista Marco Strano ha portato in passerella alla Montenegro Fashion Week, una tre giorni organizzata dalla Camera della Moda del Montenegro, all'interno del centro eventi Estate Knjaz e The Capital Plaza, che ha scelto proprio il fashion designer siciliano per rappresentare la moda italiana.

Protagonisti indiscussi sono stati i tessuti raffinati in seta e organze, impreziositi da coralli, madre perle, pizzi e ricami a sottolineare con eleganza l’essenza della sicilianità, ma anche le maioliche di Caltagirone, i colori e i toni del mare, del sole e della terra quasi a voler ricreare simbolicamente quel ponte geografico e culturale che unisce i Paesi frontalieri del Mediterraneo.

“Questo invito è stato una piacevole sorpresa – ha commentato Marco Strano ieri ser margine del defilé– portare la mia collezione in un nuovo paese come il Montenegro è motivo di orgoglio per me. Poter far conoscere le nostre tradizioni sartoriali insieme alla capacità stilistica, attraverso i miei abiti, è davvero un passo interessante per la diffusione del Made in Sicily”. Presenti all’evento personalità di spicco della politica nazionale, oltre imprenditori, influencer che hanno apprezzato lo stile e la creatività dello stilista siciliano.

Con una ventina di abiti sposa, alta moda e couture, Marco Strano ha presentato una collezione d’archivio con le sue creazioni sartoriali iconiche: grande attenzione alle materie prime, rigorosamente Made in Italy, dalla seta pura di filiera controllata e garantita al cotone biologico dell'eco-couture, garantito dal marchio di tutela. Un  segno distintivo sugli abiti da sposa sono le capsule di ricami unici al mondo, molti dei quali frutto della collaborazione con un ricamificio francese, che ha ripreso vecchi disegni e tecniche tradizionali. Ricami in paillettes, invece per gli abiti d’Alta Moda, che diventano tridimensionali o a reti. E non sono mancati neppure pezzi inediti della collezione 2024 che verrà  presentata a Catania il prossimo gennaio, nell’evento catanese glamour tra i più attesi in Sicilia.

Un tradizionale appuntamento quello del Montenegro Fashion Week accompagnato quest’anno dalla campagna di sensibilizzazione dal titolo "Breast Cancer Fashion", (Moda contro il cancro al seno) con la partnership del Policlinico Natal, con un'ambasciatrice d’eccezione la stilista Verica Rakočević, tra le più note del panorama nazionale a rappresentare il messaggio per una maggiore consapevolezza delle donne sull'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del cancro al seno.

Lo stesso Marco Strano è da sempre sensibile ai temi della prevenzione, al fianco dell’associazione italiana ACTO attraverso il comitato siciliano con cui ha realizzato una collezione di turbanti immaginati come “un oggetto di moda e alla moda”, non più un semplice copricapo, utilizzato spesso per nascondere, ma come accessorio facile da indossare, versatile, confortevole, declinato in tessuti pregiati e con dettagli di pietre gioiello e piume, che completa, arricchisce e libera la paura della diversità.

Da Piazzolla a Debussy: la fisarmonica di Richard Galliano protagonista domenica al Teatro “Sangiorgi” di Catania per la 48a stagione dell’AME

 


«Dare un giusto spazio a questo strumento è sempre stato il mio desiderio più caro. Spesso viene ingiustamente qualificato come il "pianoforte dei poveri", mentre la mia fisarmonica è sempre stata uno "Steinway con le cinghie"». Nei suoi 50 anni di carriera, Richard Galliano è stato protagonista indiscusso della storia della fisarmonica, strumento che ha portato nelle più importanti sale da concerto del mondo. Le tappe più significative di questo viaggio artistico, che lo ha visto suonare insieme ai più grandi, costituiscono il filo rosso del recital “Passion Galliano” che domenica 29 ottobre alle 19.00 l’artista francese porterà al Teatro Sangiorgi di Catania, per un concerto collocato all’interno della 48a Stagione concertistica dell’Associazione Musicale Etnea.

Artista e compositore eclettico, dai gusti che spaziano dalla classica al jazz, Galliano proporrà un repertorio variegato nel quale troveranno spazio sia le sue originali composizioni sia brani legati agli incontri musicali determinanti per la sua evoluzione artistica. «All’inizio della mia carriera ho lasciato il mio villaggio natale e sono "salito a Parigi" come molti altri. Lì ho avuto la possibilità di incontrare artisti che mi hanno subito dato fiducia, tra cui i fisarmonicisti come Joss Baselli e André Astier, i cantanti come Claude Nougaro, Serge Reggiani e Barbara, i jazzisti come Chet Baker, Charlie Haden, Ron Carter e Michel Portal». 

Poi, negli anni Ottanta la collaborazione e la nascita dell'amicizia con Astor Piazzolla, decisivo sprone per la nascita della “Nuova musette”. «Abbiamo  anche collaborato in diverse creazioni come "Familles d'Artistes", "Le Songe d'une Nuit d'Été", "Trois Préludes pour accordéon de concert", "Ballet Tango per quattro fisarmoniche"». Grande attesa quindi domenica per l’interpretazione di grandi classici come “Oblivion” e “Liberango”. «Suonerò anche alcuni dei miei brani preferiti  come "Ô Toulouse” del mio amico Claude Nougaro, "Ma plus Belle Histoire d'Amour” di Barbara e "Les Feuilles Mortes" (nota al pubblico come “Autumn leaves”) di Joseph Kosma». 

Ammiratore già in giovane età della grande musica d’arte (la sua prima registrazione, effettuata a Bonson, un piccolo paese delle Alpi Marittime, nel 1979, fu un 45 giri  contenente brani di Ravel e Debussy), Galliano ha continuato a frequentare i grandi compositori, come è testimoniato da album dedicati a Bach, Vivaldi e Mozart pubblicati tra il 2010 e il 2016. Il programma di domenica a Catania, dunque, non mancherà di riservare interessanti sorprese in questo senso. A completare una serata che già si annuncia indimenticabile la presenza delle raffinate composizioni originali come  "Chat Pître", "Tango Pour Claude", "La Valse à Margaux". «Con l’esperienza accumulata nei miei primi 50 anni di carriera, dopo essermi esibito nei 5 continenti vi invito a condividere questa "Passione”».

Oggi al XXIII CONGRESSO NAZIONALE SIOMMMS “Protagoniste le novità scientifiche più accreditate a livello nazionale e internazionale”.





MEDICINA  -  In un clima di grande partecipazione, inaugurato ieri pomeriggio, all’Hotel RG Naxos di Giardini Naxosn (Me), XXIII Congresso Nazionale SIOMMMS, organizzato con il patrocino della Regione Siciliana (Assessorato della Salute), dell’Università di Catania e del Comune di Giardini Naxos, in un’ottica cosmopolita di inclusività che la contraddistingue sin dalla sua fondazione. 

L’osteoporosi in gravidanza, il coinvolgimento delle Società dei Pazienti (e, altrettanto, degli infermieri), i problemi legati all’obesità, l’osteoporosi maschile, l’efficacia dei nuovi farmaci che migliorano la qualità di vita del paziente, sono questi alcuni dei temi tra i più rilevanti che continueranno ad essere approfonditi fino a domani 28 Ottobre 2023.

La Sicilia si conferma indiscusso centro internazionale degli interessi della clinica e della ricerca dell’osso. Gli argomenti trattati (interamente illustrati nel programma allegato) ritraggono un tema - quello della clinica dell’osso - di grande interesse per diversi ordini di medici che operano guardando, oltreché alle esigenze sanitarie dei pazienti, alla ricchezza condivisa di costruire sapere diffuso e multidisciplinare. In tal senso i numeri parlano chiaro. Ricordiamo che sono presenti: 127 i relatori, per oltre 700 partecipanti, 27 espositori, 25 aziende sponsor, inclusi 124 abstract scientifici accettati.  

«Del Congresso, che coinvolge esperti nazionali e internazionali e, in modo importantissimo, i giovani che si interessano delle malattie metaboliche dell’osso, sia in ambito clinico che di ricerca, favorendone coinvolgimento e formazione scientifica l’elemento caratterizzante, in vista del fatto che l’osteoporosi è una malattia che riguarda diversi specialisti, è quello della trasversalità. Il fatto di avere due simposi congiunti con l’ASBMR (American Society for Bone and Mineral Research) e l’ECTS (European Calcified Tissue Society) dimostra l’importanza dal punto di vista internazionale del nostro Congresso i cui numeri sono in netta crescita rispetto allo storico di SIOMMMS e dimostrano anche l’ampliamento dell’interesse della classe medica verso queste tematiche, un interesse “trasversale” perché, va ribadito, non c’è solo lo specialista ma ci sono gli internisti, gli endocrinologi, i reumatologi, gli ortopedici, i fisiatri, i ginecologi, i nefrologi. E del resto, la nostra Società è ben radicata anche nel tessuto scientifico italiano grazie alla sua multidisciplinarietà», ribadisce il prof. Iacopo Chiodini (Presidente SIOMMMS).

«Decisamente, il ruolo trasversale per la tematica osso è uno dei punti di forza di SIOMMMS. Altresì, non dimentichiamo il tema del lavoro congiunto con gli odontoiatri per il problema dell'osteonecrosi della mandibola, una complicanza rara che può insorgere per l’utilizzo cronico di alcuni farmaci per l’osteoporosi. Crediamo occorra fare chiarezza e sciogliere la continua diatriba esistente sul tema facendo squadra. È necessario che i medici si parlino per rassicurare il paziente, per diffondere norme di comportamento preziose per evitare l’insorgere di paure immotivate in coloro che fanno uso di questi farmaci», aggiunge il prof. Agostino Gaudio (Coordinatore della Commissione Scientifica SIOMMMS).


sabato 21 ottobre 2023

"E Palcoscenico sia!" inizio in grande stile con “La Centona e Cose di Catania”, regia di Maria Rita Leotta

 



Stagione teatrale “E Palcoscenico Sia!”. Il sipario si apre in grande stile su “La Centona e Cose di Catania” di Nino Martoglio, per la regia di Maria Rita Leotta.

 

E Palcoscenico Sia! Dopo la conferenza stampa di presentazione che ha illustrato un progetto fresco ed ambizioso che mette al centro una sicilianità contemporanea, la stagione teatrale 2023- 2024 del Multisala Macherione di Fiumefreddo di Sicilia si apre con un grande ed imperdibile spettacolo: "La Centona e Cose di Catania" di Nino Martoglio, in programma oggi, 21 ottobre, alle 20:45, al Multisala Macherione. Ultimi posti disponibili per quello che si conferma un riuscito esperimento, che ha del coraggio, messo in cantiere dai titolari del Multisala Macherione, Domenico Barbera e Loredana Vecchio. Un progetto che vuole rendere il Teatro accessibile a tutti, grazie ad un abbonamento di quattro spettacoli ad un costo minimo. Un prezzo lancio fatto solo per dare la possibilità a tutti i cittadini di Fiumefreddo e paesi limitrofi di poter assistere a spettacoli teatrali di livello. I coniugi titolari del Macherione si riconfermano dei mecenati, capaci di comprendere il grande valore di questa operazione culturale, fiduciosi che saranno in tanti coloro i quali sapranno coglierne l’utilità sociale.

Quattro spettacoli che, da sabato 21 ottobre 2023 fino a sabato 13 gennaio 2024, regaleranno al pubblico un'offerta variegata, che spazia dal monologo al teatro dialettale, dalla storia del teatro, con Martoglio, alla tradizione cantastoriale. Quattro spettacoli dalle anime diverse che sapranno coinvolgere ed appassionare gli spettatori.

 

Il primo spettacolo, in programma questo sabato, 21 ottobre, alle 20:45, è quello con Maria Rita Leotta in "La Centona e Cose di Catania" di Nino Martoglio, un classico che Maria Rita Leotta interpreta, personalizzandolo con i suoi colori.

Uno spettacolo di grande spessore in cui l’interprete crede molto ed in cui si è ampiamente spesa.

“Come il Teatro dev’essere consegnato alle persone di ogni giorno, al pubblico più vero, Martoglio va rivalutato e riproposto. – dichiara Maria Rita Leotta - Pirandello si consultava spesso con Nino Martoglio che, anzi, ha iniziato prima ma viene snobbato perché considerato autore popolare. A differenza di Pirandello, che ha guardato lontano, Martoglio si è rifiutato di scrivere in italiano ma ha parlato di politica e società. Il suo giornale “D’Artagnan” era un settimanale satirico e politico. La sua satira è politica e parla di uno spaccato della Catania di fine ‘900, dei suoi quartieri, della Civìta, suo cuore pulsante, di realtà, società e poesia. E quel dialetto che usa è, oggi, patrimonio dell’Unesco. Inoltre sapeva arrivare al pubblico anche grazie alla mimica, a quella espressività unica.” – conclude la regista.

“Centona”, che nella parlata popolare catanese dell’epoca significava “Confusione”, è la raccolta completa di tutte le poesie di Nino Martoglio, pubblicata per la prima volta a Catania all’inizio del 1900 dall’editore Cav. Niccolò Giannotta.

Luigi Pirandello scrive nella prefazione: “Nino Martoglio è tutta la sua Sicilia, che ama e che odia, che ride e gioca e piange e si dispera, con gli accenti e coi modi che in “Centona” sono espressi per sempre, incomparabilmente."

L’opera è una raccolta dell’umanità dell’epoca: l’innocenza dei ragazzini al primo amore, i quartieri popolari con i “curtigghiarisimi” e i “mbriachi scienti”, l’amore e le cose della vita della Catania di fine ottocento/inizi novecento.

Uno spaccato di storia e un testamento prezioso del tesoro che ogni terra dovrebbe custodire gelosamente e tramandare: la lingua siciliana dei nostri avi.

In questa versione teatrale sono stati selezionati i pezzi più rappresentativi dell’opera: “La criata sparrittera”, “La Testimunianza”, “L’Amuri”, “Lapardera”, “Lu Suli e la Luna”, “A forficia”, “Caino e Abeli”, “Li patruni taliani e la Baria Catanisi”, “Curtigghiarisimi”, “L’Omu secunnu la teoria Darwiniana”, “Nica”, “Chiaccu di furca”, “L’amicu fidatu”, “Cummattimentu di Orlandu e Rinaldu”, “Parabula furmicula”, ed altri testi ancora. Alcuni di questi testi sono stati sapientemente musicati dal Maestro Alessandro Cavalieri che, come sempre, dimostra il suo genio creativo e il suo gusto raffinato nel comporre le musiche originali per: “Li mé sunetti”, “Partennu pri mari”, “Li Salaredda”, “Onomasticu”, “La atta e la fimmina”.

E non solo!

Sono stati inseriti anche alcuni testi della “seconda centona” di Martoglio, “Cose di Catania”, la raccolta di versi precedentemente pubblicati nel periodico satirico “D’Artagnan”, come detto, il giornale satirico diretto e curato dallo stesso Nino Martoglio.

Da questa seconda raccolta, sono stati inseriti nello spettacolo di Maria Rita Leotta: “Favula Siciliana” e “L’Omu”, ed è stata musicata “Timpesta”, come preludio a “Nica”.

Dalle comiche situazioni delle “curtigghiare” e degli “m’briachi scienti”, alla drammaticità di “Tistimunianza” e “Nica”; dalla saggezza di “L’amicu fidatu”, all’esilarante “Cummattimentu di Orlandu e Rinaldu”. Il tutto inframmezzato dalle musiche originali del Maestro Cavalieri, create esclusivamente per questo spettacolo.

Uno spettacolo che è davvero per tutti. Per i “non più giovani” (che di certo ricorderanno con nostalgia i tempi in cui la Centona veniva persino studiata a scuola) perché ripercorrano atmosfere del passato e soprattutto per i giovani, affinché conoscano costumi, tradizioni e un linguaggio ormai quasi dimenticato, prezioso patrimonio della nostra cultura, che deve assolutamente essere recuperato e tramandato. Perché la cultura sta nelle nostre radici, nella nostra storia.

Insomma, uno spettacolo nuovo, originale, che vuole raccontare uno stralcio di storia della Sicilia nelle sue caratteristiche più intrinseche.

E’ una vera e propria operazione culturale quella messa in atto dalla regista, attrice e sceneggiatrice, Maria Rita Leotta. Fermamente convinta che non possa esistere innovazione senza passato, senza radici profonde che consentano di cambiare, evolversi, senza morire, la nota professionista giarrese, sceglie di donare a Fiumefreddo una prova di teatro contemporaneo costruito sulle fondamenta solide di Nino Martoglio, artista snobbato e sottovalutato da alcuni intellettuali che non ne capirono il genio.

Maria Rita  Leotta, con l’esperienza e l’incredibile duttilità che la contraddistinguono, mette in scena uno spettacolo unico, variopinto e dalle molteplici voci e anime. Più di venticinque personaggi portati sul palcoscenico da un’unica grande interprete del nostro Tempo: Maria Rita Leotta. Un’artista che ha i piedi saldi al suolo della contemporaneità ma che si è costruita con uno studio durato una vita, uno studio del passato, delle nostre radici, dei tanti generi che rendono il teatro specchio della realtà. Attraverso questo spettacolo, Maria Rita Leotta, vuol lanciare un messaggio forte ai pressappochisti ed a coloro i quali ritengono il teatro in lingua siciliana “teatro di piazza” in un’accezione dispregiativa ed intrisa di pregiudizi. La lingua siciliana, riconosciuta dall’Unesco lingua regionale, è composta da tanti dialetti e influenze linguistiche che ne ampliano l’universo di significati ed espressività. E’ parte integrante delle nostre origini, della nostra storia, del nostro DNA e bisognerebbe andarne fieri. Il teatro dialettale siciliano va riletto in chiave contemporanea e custodito in quanto scrigno di significato e valori, di bellezza (anche onomatopeica) di metafore ed insegnamenti e deve scrollarsi di dosso l’ignoranza becera dei pregiudizi che lo vorrebbero relegare a teatro di serie B.

Gli autori siciliani meritano una scena che sia alla loro altezza, meritano interpreti di spessore come la rara Maria Rita Leotta, meritano un pubblico attento e rispettoso, scevro da pregiudizi, meritano quegli applausi che, in parte, gli sono stati negati da alcune cerchie.

Allora… E palcoscenico sia! sabato 21 ottobre, alle 20:45, con “La Centona e Cose di Catania” di Nino Martoglio, diretto ed interpretato da Maria Rita Leotta.

 

Vi aspettiamo a Teatro…dove “[…]tutto è finto ma niente è falso”. 

 

 

Maria Rita Leotta

 

Maria Rita Leotta ha studiato presso la scuola di Teatro Contemporaneo GESTI  di Guglielmo Ferro, conseguendo l'attestato di attrice e regista e presso la scuola di recitazione TEATRO DEGLI SPECCHI conseguendo l'attestato di attrice.

Ha lavorato come assistente alla regia di Guglielmo Ferro e Federico Magnano San Lio in:

LA SCUOLA DELLE MOGLI con Enrico Guarneri, regia Guglielmo Ferro;

I MAFIOSI DELLA VICARIA con Agostino Zumbo, Lino De Motta, Bruno Torrisi, regia Guglielmo Ferro;

MOUDE con Ida Carrara ed Eliana Rigano, regia Emanuela Pistone;

L'ULTIMO CLIENTE con Mariella Lo Giudice e Sebastiano Tringali, regia Federico Magnano San Lio;

SCUPA con Pippo Pattavina, Carmen Consoli, Angelo Tosto, regia Guglielmo Ferro;

LA CHIAVE DELL'ASCENSORE con Ida Carrara, regia Guglielmo Ferro;

ASPETTANDO GODOT con Rosario Minardi, Agostino Zumbo, Lino De Motta, regia Guglielmo Ferro;

PARTONO I BASTIMENTI con Turi Giordano, Bruno Torrisi, Gigliola Reina, Agostino Zumbo, regia Federico Magnano San Lio;

LE METAMORFOSI di Ovidio, con Ida Carrara, regia Federico Magnano San Lio, Guglielmo Ferro, Emanuela Pistone.

Ha lavorato inoltre diverse compagnie teatrali catanesi e collabora da diversi anni con la Compagnia Teatrale Jonica di Riposto dove ha diretto numerosi lavori.

Ha ideato la messa in scena originale di diversi lavori come ANDY E NORMAN (al femminile) e MARIA ALLA CRUCI con Berta Ceglie e Rosario Minardi  (che tutt'oggi viene messo in scena con  l'interpretazione della stessa Maria Rita Leotta).

Ha recitato come solista autodirigendosi in INAUGURAZIONE di Rosso Di San Secondo e CENTONA  di Martoglio (con l'esclusiva originale interpretazione del testo a memoria);

Ha lavorato come attrice in numerosi lavori, tra i più recenti U CONTRA per la Regia di Angelo Tosto ricevendo diversi premi come “MIGLIOR ATTRICE” per il ruolo di co-protagonista; MASTRO DON GESUALDO regia Rosario Minardi con Vitalba Andrea, Andrea Tidona, Gaetano Aronica.

Tra i lavori più apprezzati: Sciura di Lucia Brischetto messo in scena nel marzo 2013 presso il teatro REX di Giarre riscuotendo enormi consensi del pubblico.

Ha frequentato i laboratori ZELIG nell'area Sicilia ed è stata la sola selezionata per l'esibizione dei propri testi originali a Milano presso la sede ZELIG ufficiale diretta da Gino e Michele.

E' autrice di numerosi testi teatrali presso la sez. DOR della SIAE di Roma. Ha approfondito gli studi di scrittura creativa e regia con stage a selezione con Lina Wertmuller.

Attualmente lavora come attrice, regista e autrice, realizzando lavori a sfondo sociale in autoproduzione, trattando temi sociali come il femminicidio, l’omofobia, la mafia, diritti dei bambini, il bullismo.  

Ha portato in scena MISTERO BUFFO di Dario Fo e Franca Rame, autorizzato dallo stesso Dario Fo dopo aver visionato il video/provino dell'attrice; lo stesso per COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA  di Dario Fo e Franca Rame, e LA FINE DEL MONDO di Dario Fo, entrambe diretti e interpretati dalla stessa Maria Rita Leotta.

Interprete di LO STUPRO di Franca Rame, ha ricevuto numerosi consensi da ogni pubblico al quale lo ha esibito.

Nel 2014 ha scritto, diretto e interpretato "UCCISE DAL SILENZIO" storie realmente accadute rilevate dalla cronaca di episodi sul femminicidio, che ha debuttato il 25 Novembre 2014 a Riposto (CT)  patrocinato dallo stesso Comune di Riposto, e che ha esibito in diverse scuole ottenendo il consenso, la partecipazione e la sensibilizzazione del giovane pubblico.

Nel 2015 ha scritto, diretto e interpretato lo spettacolo LA REGOLA, che affronta il tema sociale dell'omofobia e delle persecuzioni naziste a raffronto con le persecuzioni che attualmente vengono effettuate in molti Paesi stranieri.

Nel Marzo 2016 ha ideato, diretto e interpretato lo spettacolo TUTTI MASCHI TRANNE ME , dove si è messa alla prova cimentandosi in ruoli esclusivamente maschili (GASTONE di Petrolini, LA LIVELLA di Totò, LA MACCHINA DA SCRIVERE di Jerry Lewis, e molti altri), dando prova della sua poliedricità e della padronanza del palcoscenico.

Nel 2017 ha ideato la trasposizione teatrale del libro LA BOLGIA DELLE ERETICHE di Marinella Fiume, realizzando il copione a quattro mani insieme all’autrice del libro, e diretto e interpretato l’omonimo lavoro a teatro.

Nel 2018 ha ideato una versione rinnovata di LA CENTONA di N. Martoglio, realizzando lo spettacolo teatrale ideato, diretto e interpretato dalla stessa, recitando circa 30 testi tratte dalla raccolta dell’Autore catanese, esibite tutte rigorosamente a memoria e da sola, finalizzando lo spettacolo al recupero della lingua siciliana come patrimonio dell’UNESCO, e ricevendo molti consensi.

 

I lavori di ultima produzione (2019) sono:

QUANDO RIDONO DI ME (sul tema bullismo e ciber bullismo) destinato a ogni tipo di pubblico , ottenendo consensi per il modo di trattare il difficile argomento, e pertanto molto richiesto dalle scuole per i contenuti educativi.

Conduce laboratori teatrali, insegnando recitazione, dizione, scrittura creativa e drammaturgia, presso diverse scuole superiori di Giarre e Riposto (CT).

Ha diretto come regista numerosi lavori teatrali, ed ha interpretato altrettanti numerosi personaggi esibendosi con successo sia in ruoli comici che in ruoli drammatici e conseguendo diversi premi come miglior attrice e miglior regia.

 

giovedì 19 ottobre 2023

ARRIVA SICILFERR A SICILIAFIERA

 





Sarà il nuovo polo SiciliaFiera di Misterbianco, in provincia di Catania, a ospitare la terza edizione dell'evento targato Ma.Mu. e pensato per la crescita dei settori ferramenta, utensileria e fai da te della Sicilia e del Sud Italia.

Due giornate di incontri, affari, offerte speciali e formazione, ma soprattutto un evento strategico per tutti i dettaglianti che vogliono cogliere le opportunità emergenti di un mercato in continuo e rapido cambiamento. Tutto questo e molto altro sarà SicilFerr 2023, la fiera che, dopo il successo del 2021, torna con incrementi e premesse ancora più importanti.

"Il numero degli espositori, tra produttori e distributori, è aumentato del 40%, toccando quota 130. Ad oggi, inoltre, sono oltre 6.000 i visitatori attesi - +50% sull'edizione precedente - che si sono già registrati sul sito
wwww.sicilferr.com. La terza edizione di SicilFerr si terrà in un territorio da sempre fortemente trainante per tutta la filiera della ferramenta e in cui il punto vendita tradizionale ha un ruolo di primo piano", dichiara Sebastian Galimberti, ideatore di SicilFerr e titolare di Ma.Mu.
 

Nino Di Cavolo, presidente di SiciliaFiera, sottolinea di “Essere contento che questa terza edizione di SiciliFerr si svolga nel Polo Fieristico, punto di riferimento per gli organizzatori di  fiere ed eventi che hanno la lungimiranza di guardare alla Sicilia come Ponte verso tutti i Paesi del Mediterraneo, attraendo player importanti per lo sviluppo economico. I mondi ferramenta, utensileria e fai da te rappresentano un comparto importante, anche in virtù delle innovazioni e la sostenibilità green dei prodotti”.

 

Sabato 21 e domenica 22 ottobre i fornitori italiani e internazionali guideranno i visitatori alla scoperta delle novità di prodotto, metteranno in campo promozioni ad hoc - valide solamente per le due giornate - e presenteranno i loro servizi dedicati al canale tradizionale. E sono pronti a incontrare il mercato del centro-sud Italia anche tutti i principali distributori nazionali presenti in fiera, puntando i riflettori sulle loro proposte a catalogo e su molto altro.

Nel moderno padiglione C1 di SiciliaFiera, dalle 9.00 alle 18.00, i dettaglianti e i loro collaboratori potranno quindi trovare molteplici input per dare nuovi slanci alle loro attività.

Tra gli appuntamenti da non perdere, nella mattinata di domenica, l'esclusiva SicilFerr Challenge sulla sicurezza: una coinvolgente gara per locksmith e operatori della ferramenta realizzata con i lishi. Non mancheranno anche dei workshop - dal taglio molto pratico e su temi trasversali - tenute da professionisti in fatto di temi giuridici e trasformazione digitale.

SicilFerr, inoltre, ricalcherà il format di successo del 2021 e sarà quindi una giornata adatta anche per le famiglie: Ma.Mu metterà a disposizione un catering con specialità tipiche regionali e un’area bimbi, dove i più piccoli potranno giocare e divertirsi in totale sicurezza.

Per conoscere il programma completo e iscriversi alla fiera - riservata ai possessori di partita iva - basta collegarsi al website
www.sicilferr.com

 

 

 

Sabato 21 e domenica 22 ottobre

SiciliaFiera-Misterbianco (CATANIA)

Padiglione C1

Ingresso di via Bologna e via Franchetti

9:00-18:00

https://www.sicilferr.com/

 

 

 

Ma.Mu Marketing e Multimedia è una società con sede a Milano che si rivolge con competenza e professionalità ai mercati della ferramenta e del fai da te e alle aziende attive in questo settore. Con 25 anni di esperienza, Ma.Mu opera nel mondo dell’editoria con il mensile iFerr magazine, il portale iFerr Online, il sito della rivista iFerr.com, iKey “dedicata alla sicurezza” e iColor. Con la Divisione Eventi organizza le manifestazioni più importanti per il mercato tradizionale, come SiFerr, Salone Internazionale della Ferramenta, e SicilFerr. Inoltre gestisce tutti i principali eventi per conto dei grossisti.


Per ulteriori informazioni stampa contattare:

Ma.Mu Srl – eventi@iferronline.com – +39 02/72080052 Elisa Buzzi, Fabrizia Vitelli e Silvia Balduzzi