venerdì 30 giugno 2023

DOMANI A MILO: il convegno "Angelo Musco fra teatro e cinema" inaugura il progetto culturale “Omaggio ad Angelo Musco”, ideato e diretto da Mimì Scalia.

 



Angelo Musco fra teatro e cinema

Il convegno inaugura un ciclo di eventi compendiati dal progetto culturale “Omaggio ad Angelo Musco”, ideato e diretto da Mimì Scalia.

Domani sabato 1luglio, convegno a Milo.

Angelo Musco fra teatro e cinema è il titolo del convegno, parte integrante delle iniziative culturali inserite nel progetto Omaggio ad Angelo Musco, ideato e diretto da Mimì Scalia (Direttore artistico del Premio teatrale “Angelo Musco”), con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, in collaborazione con il Comunedi Milo e la Pro Loco di Milo, che domani sabato 1 luglio, alle ore 17, sarà accolto (ingresso libero) dal Centro Servizi “Cav. Salvatore Arcidiacono” di Milo (Ct).  

Per l’occasione, introdotti dalla stessa Scalia e da Paolo Sessa (scrittore e saggista) che ha coordinato l’organizzazione, interverranno in qualità di relatori:

Franco La Magna (storico del cinema e critico cinematografico) con un intervento dal titolo “Il Cinema di Angelo Musco” e Alfredo Sgroi (saggista, critico teatrale e letterario) con un intervento dal titolo “Angelo Musco e il palcoscenico”.

«La carriera cinematografica di Angelo Musco, dai fumosi esordi al contestato "San Giovanni decollato" (1917), causa di un lunghissimo contenzioso giudiziario durato ben dieci anni, ai dieci film sonori degli anni '30, girati in soli sei anni, a partire dal 1932 ("Cinque a zero") e fino al 1937 ("Il feroce Saladino"), anno della prematura scomparsa del grande comico catanese all'età di 66 anni, nella stessa Milano "che gli aveva concesso il crisma di vita e la corona dell'arte" (De Felice)», questi, in sintesi, come dichiara lo stesso La Magna, gli argomenti che saranno approfonditi. 

L’incontro sarà condotto dalla giornalista Grazia Calanna e sarà animato da momenti musicali con il pianista Salvo Strano (musiche da film di Ennio Morricone, Nino Rota e Carlo Rustichelli).

«Anima il nostro Omaggio ad Angelo Musco l’idea consolidata che la pratica del teatro è un'attività formativa basilare giacché tende facilitare la comunicazione, educa alla collaborazione e all'apprendimento consapevole della propria storia attraverso il recupero delle proprie radici, sostanziandosi in una forte identificazione con il luogo d’appartenenza», dichiara Mimì Scalia.

In programma, nell’ambito del citato Omaggio ad Angelo Musco un ciclo di “WORKSHOP TEATRALI” tenuti da professionisti di settore (partecipazione gratuita aperta agli studenti di ogni ordine e grado, anche universitari):

 

Dario Matteo Gargano: il 10/7/2023 mattina LAB-TEATRALE dalle ore 10 alle 13.30 – dalle ore 15 alle 18.30; il 20/7/2023 sera CORTI TEATRALI (ore 21) al Teatro Lucio Dalla di Milo al XVII Premio Musco.

David Amalfa: l’11/7/2023 mattina LAB-TEATRALE dalle ore 10 alle 13.30 – dalle ore 15 alle 18.30; il 21/7/2023 sera CORTI TEATRALI (ore 21) al Teatro Lucio Dalla di Milo al XVII Premio Musco.

Antonella Sturiale con Enrico Pappalardo: il 15/7/2023 mattina LAB-TEATRALE dalle ore 10 alle 13.30 – dalle ore 15 alle 18.30; il 19/7/2023 sera CORTI TEATRALI  (ore 21) al Teatro Lucio Dalla di Milo al XVII




 

Roberto Lipari, Giovanni Cultrera e Ignazio Ingrao alla 58ª edizione del PREMIO ACI E GALATEA

 

Sabato 15 luglio alle ore 20.30, nello splendido scenario barocco del centro storico, Giovanni Cultrera, Ignazio Ingrao e Roberto Lipari saranno tra i prestigiosi ospiti. Un evento organizzato dalla NoèComTraining e patrocinato dal Comune di Acireale e dalla Fondazione Carnevale di Acireale. Come nella migliore tradizione, padrone di casa Ruggero Sardo, il gentleman della conduzione siciliana.

Il PREMIO ACI E GALATEA si distingue, tra i tanti che affollano i palcoscenici estivi dell’Isola, per le idee che diventano patrimonio comune. Sta proprio qui la chiave del successo della manifestazione organizzata per la prima volta nel 1965 dal presidente del Cine foto club “Galatea” Salvatore Consoli.

In seguito la gestione è passata al Dott. Salvo Noè. Il noto psicologo si è posto come obiettivo quello di incentivare i giovani a credere maggiormente nelle proprie capacità, focalizzandosi sull’aspetto educativo della nuova generazione. A tal proposito, è stato istituito un riconoscimento ad hoc proprio per i ragazzi più promettenti. A sottolineare come l’evento acese possa diventare anche una formidabile occasione per coltivare al meglio le loro passioni e il loro talento.

Molte le sue peculiarità, come il rifuggire dalle banalità e il non avere padrini o secondi fini, se non quelli di enfatizzare le eccellenze siciliane. E non solo. In quasi sei decenni, sono transitati sul palco del PREMIO innumerevoli personaggi di spicco. Eminenti personalità della letteratura, del giornalismo, del cinema, del teatro, della musica, dello sport, che figurano e impreziosiscono l’Albo d’oro. Un significativo elenco di oltre duecentocinquanta nominativi, che ricorda come la Sicilia sia anche e soprattutto una terra di spiriti eccelsi che la promuovono. Figure carismatiche, alle quali Acireale esprime il suo più sincero tributo di riconoscenza.

Anche nella 58ª edizione del PREMIO ACI E GALATEA lo spettacolo che farà da contorno ai premiati sarà in linea con il prestigio della kermesse. Nel teatro urbano di piazza Duomo in scena Roberto Lipari. Attore e comico palermitano, è alla guida della trasmissione satirica Striscia la notizia in coppia con Sergio Friscia. Giovanni Cultrera di Montesano, musicista di fama internazionale, è il sovrintendente del teatro Bellini di Catania; Ignazio Ingrao, autore televisivo, è giornalista vaticanista del Tg1. E ancora lo scultore Salvatore Chiarenza, maestro del carretto siciliano, è iscritto nel Registro patrimoniale dell’Unesco e Orazio Bella della premiata pasticceria omonima. Per concludere con i Bellamorèa, duo di musica pop world composto dai fratelli Emanuele e Francesco Bunetto, e Catania Philharmonic Orchestra.

L’appuntamento con la 58ª edizione del PREMIO ACI E GALATEA è per sabato 15 luglio alle ore 20.30 in piazza Duomo ad Acireale. La serata sarà ripresa televisivamente nella sua interezza e trasmessa in differita su Etna Channel e sui social network ad essa collegati.

ARTE: Marsala, work in progress per la mostra di Loredana Longo

 


ARTE: work in progress a Marsala, in corso l’allestimento della mostra di Loredana Longo

Sabato 1 luglio la performance inedita “Sulla loro pelle”: tre giovani prigioniere di una rete imbevuta di cemento. Dalle migrazioni alla violenza sulle donne, una riflessione sulle emergenze contemporanee

Dal 1 luglio al 15 ottobre al Convento del Carmine di Marsala. Inaugurazione 1 luglio ore 18.00

 

MARSALA, 29 giugno 2023 – Allestimenti in corso al Convento del Carmine di Marsala dove sabato 1 luglio, ore 18, si inaugura la grande personale di Loredana Longo “Resta, Esisti, Resisti/Stay, Exist, Resist”, a cura di Sergio Troisi.

 Per l’occasione l’artista proporrà a Marsala una performance inedita dal titolo “Sulla loro pelle” e che lei definisce “mimetica”. “Una sorta di quadro/scena – spiega Loredana Longo – dove tre donne si mimetizzeranno tra le reti del mio ultimo lavoro, l’installazione “Sulla loro pelle”: lunghi pezzi di stoffa intagliati e bruciati e poi immersi nel cemento. Un sudario che diventa pietra, indurisce a vista sui loro giovani corpi, paralizzati dalla materia e su cui interverrò, distruggendo la forma che costringe i loro piedi, e liberandole. Una riflessione sulle emergenze contemporanee – dalle migrazioni alla violenza sulle donne – che voglio condividere con il pubblico di Marsala”.

 

LA MOSTRA| informazioni

Tellurica come la sua terra ed esplosiva come il vulcano che ne domina la natura, Loredana Longo - artista che ha fatto dell’azione distruttrice e della successiva rilettura della nuova forma la sua cifra espressiva - sarà in mostra a Marsala, nelle sale del Convento del Carmine, dall’1 luglio e fino al 15 ottobre 2023 con “Resta, Esisti, Resisti/Stay, Exist, Resist”, a cura di Sergio Troisi. Prodotta dall’Ente Mostra di Pittura “Citta di Marsala”, presieduta da Riccardo Rubino, sarà inaugurata sabato 1 luglio 2023, ore 18.00.

A Marsala Loredana Longo porterà anche tre nuovi lavori, due installazioni site specific e una scultura. Il primo ha come titolo Nessuno vincerà, ma tutti ci feriremo (2023), e condensa i turbamenti e le preoccupazioni sul futuro dell’umanità – e del pianeta – che, anche senza la guerra in Ucraina e la pandemia, scuotono da tempo il nostro vivere quotidiano. Un esercito di mani in cemento brandisce (pericolosissimi) colli di bottiglia sbeccati, appuntiti, pronti a ferire. Spiega il curatore Troisi: “Giacciono sul pavimento, come un esercito sgominato – e ricordano il guerriero caduto di Guernica con in mano la spada spezzatao al contrario pronto a rialzarsi, e ancora una volta il tempo dell’azione si mantiene in bilico tra il resoconto di ciò che è accaduto e l’attesa di quel che potrà avvenire. Lo sappiamo, il nostro orizzonte oscilla indeciso, ogni spazio, fisico e esistenziale, deve essere costantemente conquistato o difeso, ogni confine che sembra proteggerci minaccia gli altri ma anche noi stessi se ci avviciniamo troppo, e ci condanna allora alla immobilità”. Il secondo intervento concepito espressamente per il Convento del Carmine si snoderà tra le arcate del porticato, e ha come titolo Sulla loro pelle: lembi di stoffa ritagliati, bruciati, annodati, simili ad abiti che ricalcano la pelle ma incastrati tra le reti per finire in blocchi di cemento. Il terzo nuovo lavoro è la scultura Victory, cemento e tessuto mimetico.

 

Il progetto espositivo – paradigma della ventennale attività di ricerca dell’artista, catanese di nascita e milanese d’adozione - porterà a Marsala una significativa raccolta delle installazioni e delle performance con cui Longo si è affermata sulla scena artistica internazionale: a cominciare dall’iconica scultura “VICTORY”, parola con cui Longo si misura da anni sperimentando forme, materiali e strumenti sempre differenti per un’opera concettuale che, volutamente scomposta - monca di una lettera caduta, rotta, smarrita – afferma in maniera trionfale la sua esatta antitesi semantica. Ovvero: nessuna vittoria è esatta, totale.

Un linguaggio, quello di Loredana Longo, dirompente e iconoclasta che lei stessa ha codificato come “Estetica della distruzione”. Il riferimento è alla serie Explosion (2006) con video che documentano l’esplosione e la distruzione di salotti, specchiere e status symbol borghesi da cui si generava un nuovo ordine formale; mentre il fuoco, elemento primordiale che è insieme cancellazione e purificazione, è lo strumento con cui Longo  imprime segni indelebili sulla materia (Carpets, 2013); più di recente la serie Capitonnè SkinWall, dove l’impronta del suo corpo violentemente lanciato su una parete imbottita produce silhouette umane che sembrano non ricordare nulla del contatto brutale – allusione a urti, attriti, scontri – da cui sono generate.

Spiega il curatore, Sergio Troisi: “Nel lavoro ormai più che ventennale di Loredana Longo, la strategia operativa dell’impronta ritorna più volte, con materiali, tecniche e esiti tra loro anche molto differenti che condividono quello che è l’orizzonte di ricerca dell’artista catanese: un territorio di tensioni in cui nessuna componente riveste un significato univoco, una drammaturgia del conflitto che dalle prove di esordio maggiormente legate a un dato individuale si è andata progressivamente allargando a comprendere i grandi temi politici e sociali del nostro tempo, eviscerandone drammi e contraddizioni con un registro formale e linguistico che stringe in un solo percorso video, performance, fotografia, oggetti d’uso quotidiano, investendoli di una dirompente eversione semantica.

Alla mostra è dedicato un catalogo (Kalòs Edizioni) in vendita al Convento del Carmine al costo di 10 euro. Visite: dal 1° luglio entra in vigore l’orario estivo e la mostra sarà aperta dal martedì alla domenica. Orari: al mattino h. 10-13, nel pomeriggio 19-21. Ingresso libero

 

FOCUS COMUNITÀ EDUCANTI E SBROCK CON I LADRI DI CARROZZELLE

 


CATANIA – Venerdì 30 giugno a Catania nella biblioteca Vincenzo Bellini alle ore 10 (ingresso via Spagnolo 17 e via passo Gravina 19), ci sarà una tavola rotonda sulla povertà educativa e sulla scuola popolare che farà emergere dal vissuto di alcuni adolescenti coinvolti nel progetto nazionale “A Scuola per Mare” come, di fronte alle loro fragilità, è possibile trovare una nuova rotta da percorrere, un contesto sociale educante per vivere meglio. Il focus coinvolgerà Monsignor Luigi Renna arcivescovo di Catania, Roberto di Bella Presidente del Tribunale per i Minorenni, Roberta Montalto Direttore dell'USSM di Catania, i referenti dell’istituto di istruzione superiore statale Carlo Gemellaro, i responsabili dell’impresa sociale Il carro, dell’associazione I Ricostruttori e del progetto "TRAP tutt* rivendichiamo altre prospettive".

“A Scuola per Mare” è il progetto nazionale selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile promosso dall’APS I Tetragonauti in collaborazione con diversi partner in varie regioni: l’Associazione Centro Koros a Catania, l’impresa sociale Il Carro a Monza, l’APS Un Ponte nel Vento a Ischia, la cooperativa sociale Arcobaleno a Frascati e l’associazione Giovani per il Sociale a Porto Torres. L’impegno delle realtà italiane unite nel progetto è contrastare la dispersione scolastica che, dalle statistiche ISTAT, in Italia si attesta al 12,7%, e in Sicilia raggiunge picchi del 21,1%. L’obiettivo stabilito dall’UE entro il 2030 è ridurre la dispersione scolastica al 9%. L’1 luglio partiranno in navigazione per dieci giorni 12 ragazzi coinvolti a Catania nel progetto “A Scuola per Mare” dall’impresa sociale Il Carro e dall’Associazione Centro Koros, hanno sperimentato un percorso di educazione non formale più attento alle loro inclinazioni, le attività della scuola popolare hanno visto lavorare in sinergia anche l’Istituto Gemellaro, l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni e l’associazione I Ricostruttori che ha ospitato le attività nei propri locali.

Durante il pomeriggio di domani - venerdì, 30 giugno - gli adolescenti che hanno partecipato alla scuola popolare e i minori coinvolti in un’altra comunità educante TRAP – Tutt* Rivendichiamo Altre Prospettive incontreranno i Ladri di Carrozzelle, una band storica che si esibisce dal 1989, coinvolge una ventina di persone con diversi tipi di disabilità che suonano lo SBROCK. Il gruppo musicale che nasce e cresce grazie ad un’attività laboratoriale della Cooperativa Arcobaleno di Frascati sensibilizza il pubblico sui temi dell’inclusione. I Ladri di Carrozzelle si esibiranno alle ore 21 al parco San Paolo di Gravina di Catania in un concerto gratuito, aperto al pubblico, realizzato nel segno dell’amicizia, della fiducia, della condivisione.

 

Il progetto A Scuola per Mare  è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.

Catania: "Il progetto come ricerca"

 

CATANIA – Puntare i riflettori sul tema della qualità del progetto attraverso libri, riviste e progettisti, in un’ottica multidisciplinare e multiscalare. Questa la finalità dell’incontro “Il progetto come ricerca”, organizzato da Ance Catania, Ordine e Fondazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia etnea, InArch Sicilia e Ance Sicilia. 

Appuntamento domani (30 giugno) alle ore 15, presso la sala riunioni di Ance Catania, in viale Vittorio Veneto 10. Ad aprire i lavori i saluti istituzionali saranno: Santo Cutrone (presidente Ance Sicilia), Rosario Fresta (presidente Ance Catania), Sebastian Carlo Greco (presidente Ordine APPC CT) ed Eleonora Bonanno (presidente Fondazione APPC CT).  

Si entrerà nel vivo con la presentazione dell’evento, curata dal presidente di InArch Sicilia Mariagrazia Leonardi che, insieme a Eleonora Bonanno e Giorgia Testa, modererà gli interventi dei relatori: Luca Molinari (critico di Architettura dell’Università della Campania), Gabriele Neri (storico componente del Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione OAPPC di Catania e professore del Politecnico di Torino), Roberta Busnelli (direttore editoriale IQD), Nicola Di Battista (Studio NDB) e Paola Cannavò (urbanista e professore dell’Università della Calabria). A questi si aggiungerà il contributo video di Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, vincitrice del premio In/Architettura alla carriera 2020. 

Spazio, quindi, al dibattito conclusivo, che sarà animato dal segretario di In/Arch Sicilia Giovanni Flamingo e da Franco Porto, componente del Comitato Tecnico Scientifico di In/Arch Nazionale. L’incontro sarà occasione per esaltare il valore dei premi InArch, istituiti settant’anni fa dal visionario Bruno Zevi. Dei riconoscimenti che costituiscono un qualificato osservatorio sullo stato dell’architettura contemporanea regionale e nazionale.

martedì 27 giugno 2023

ASD LEONZIO 1909 FUTSAL “Stiamo lavorando a pieno ritmo per la nuova stagione”.

 

nella foto RosarioSortino_Leonzio1909Futsal

Accende i motori la Leonzio 1909 Futsal in vista della stagione 2023-2024 che vedrà i bianconeri ancora in campo per la terza stagione consecutiva. Ore intense per il sodalizio leontino che sta lavorando ad una programmazione dettagliata al fine di continuare un percorso cominciato qualche anno addietro dall’idea di un gruppo di amici e dalla visione del suo presidente. Tra questi il presidente Rosario Sortino, Gregorio Saggio, Fausto Lentini, Luca Miccichè e Orazio Commendatore.  
Da allora (con il periodo Covid nel mezzo, ndr) due finali playoff provinciali di Serie D raggiunte, la nascita della scuola calcio affiliata alla Meta Catania e grande entusiasmo per un progetto ambizioso che a piccoli passi prova a fare breccia in un territorio dalla profonda tradizione calcistica, dove il calcio a 11, ha una grande importanza.  

“Prima di guardare avanti è giusto che io ringrazi il tecnico Vincenzo Musco che per due stagioni consecutive – spiega il presidente Rosario Sortino -  ha sfiorato la promozione in C2.
Oltre la passione che abbiamo noi dirigenti, stiamo cercando già di costruire il presente e il futuro di questa squadra che deve portare in alto il nome della gloriosa Leonzio. Grazie a coloro, tra amici e sponsor, che hanno investito con noi e coloro che vogliono ancora investire nel calcio a 5. Siamo una giovane realtà che vive di risorse proprie e che è già proiettata in avanti.
Dopo due finali, l’avvio della scuola calcio con l’affiliazione alla Meta del presidente Musumeci grazie alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo Riccardo da Lentini che ci ha permesso di usufruire degli spazi esterni della scuola, siamo consapevoli di dover lavorare per migliorare. Non è mai facile fare sport in una città che offre poche risorse in termini di strutture sportive al chiuso. Lo è per noi, lo è per altre discipline. Qui la disponibilità di strutture private diventa fondamentale. La nostra voglia di futsal ci porta oltre, per cui siamo pronti a una nuova stagione da vivere con impegno e sacrificio, evitando qualche errore di valutazione delle stagioni precedenti. La Leonzio 1909 Futsal c’è e sta lavorando a pieno ritmo. E’ partita la campagna di azionarato popolare dove ognuno è libero di mettere una quota simbolica al fine di sostenere il nostro progetto e nei prossimi giorni vi aggiorneremo sulla guida tecnica e sul roster che dovrà onorare i nostri colori”.

A BELPASSO TRIANGOLARE PRO PREVENZIONE "DIFENDITI ATTACCANDO"

 


Dismessi camici, toghe e abiti di lavoro e indossati maglie, pantaloncini e calzettoni, medici, avvocati penalisti e commercianti della provincia di Catania si sono ritrovati domenica 25 giugno a Belpasso, sul terreno dello stadio comunale “Nuccio Marino”, per dar vita alla seconda edizione del triangolare calcistico “Difenditi attaccando”. Un pomeriggio di sport e solidarietà, patrocinato dal Comune di Belpasso e promosso dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Catania e dai Commercianti belpassesi.

Agonismo e voglia di realizzare il gol in più per coronare il successo, hanno caratterizzato il triangolare, presentato da Vito Sapienza e Federica Zammataro, ma alla fine i calciatori delle tre squadre hanno indossato una maglietta dello stesso colore, quella della prevenzione: grazie alla raccolta fondi avviata in concomitanza con l’evento (giunta al momento ad oltre millecento euro, con possibilità di ulteriore incremento perché ancora aperta) verranno garantite visite di prevenzione oncologica, i cui dettagli saranno comunicati in seguito.

Ha fatto gli onori di casa il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, che ha salutato gli intervenuti insieme al Presidente della Lilt, Aurora Scalisi. Il torneo è stato preceduto da un'esibizione di giovanissimi allievi della Scuola calcio “Fenicia belpassese” e dall’Inno di Mameli, intonato dal tenore Giovanni Francesco Abbadessa. Ad alzare il trofeo, alla fine, è stata la compagine degli Avvocati che ha battuto le squadre avversarie di Medici e Commercianti. A formare la terna arbitrale Michele Raspanti, Luciano Sicali e Sergio Bonaccorso della sezione AIA di Catania.

“Ho assistito con gioia a tre bellissime partite in un clima di sana competizione e tanto tifo – dichiara il Presidente della Lilt di Catania, Aurora Scalisi –. Anche questa è la nostra mission, condividere informazioni sulla prevenzione oncologica trasversalmente a tutte le categorie sociali perché così facendo vinciamo tutti. Tutto questo è stato ben dimostrato dai calciatori che, alla fine, hanno indossato con convinzione la maglietta Lilt. A loro e a quanti si sono spesi nell’organizzazione, un grazie di cuore”.

L’iniziativa è stata allestita in collaborazione con Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Catania, Camera Penale “Serafino Famà” di Catania (presente il Presidente Francesco Antille), Associazione Italiana Arbitri di Catania (presente il delegato Alessandro Gambino), Fratres di Belpasso, Gruppo RMB.

domenica 25 giugno 2023

La Corale Polifonica S. Luigi in “Armonie d'Estate”, applauditissimo concerto alla Chiesa di San Luigi Gonzaga di Catania


Fragorosi applausi, grande partecipazione e ripetute standing ovation per il Concerto “Armonie d'Estate” della Corale Polifonica S. Luigi, diretto egregiamente dal Maestro Marco Musumeci e presentato da MariaGrazia Felicioli. «L'ingresso dell'Estate, seppur timido e teatrale a tratti, rappresenta sempre un momento di grande liberazione, soprattutto per le nostre ‘Armonie’, già pronte a diffondersi e confondersi fra le piacevoli brezze della stagione più calda. Questo passaggio, tuttavia, non può prescindere da uno dei momenti più solenni dell'anno per la Corale e l'intera Comunità che l'ha vista nascere: i festeggiamenti in onore del nostro amato S. Luigi Gonzaga». È stata questa la presentazione che Dario Lapis, Tenore e Responsabile della comunicazione rispettivamente di Corale ed Associazione, ha voluto dare al Concerto d'apertura della nuova tournée estiva.

La “Corale Polifonica S. Luigi” nasce nel 1985 su idea del compianto Mº Alfio Musumeci. Attualmente, si compone di quattordici elementi: Carmen Lafata, Maria Bruno, Stella Iacona, Stefania Mazzone, Giusy Raciti (Soprani), Salvo Spurio, Dario Lapis (Tenori), Enzo Triolo, Totò Lafata (Bassi), Giusy Maritato, Gabriella Micalizzi, Carmen Lizzio, Palma Testa ed Antonella Sturiale (Contralti). 

Nel corso di questi 38 anni di attività, è divenuta un vero e proprio mezzo di divulgazione culturale grazie a concerti e partecipazioni presso numerosi importanti palcoscenici in tutta Italia. Per ricordarne alcuni: le celebrazioni solenni in famosi Santuari di Roma, Pompei, Padova ed Assisi, le esibizioni per la Capitaneria di Porto di Catania e il Comando Provinciale etneo dei Vigili del Fuoco, il Comune di Firenze, le prestigiose Associazioni “Kiwanis” e “Rotary Club”, le “Etneadi”, sotto la direzione artistica di Miko Magistro, e in occasioni speciali come il 70° Anniversario dalla fondazione del 41° Stormo a Sigonella.

 Fra i vari riconoscimenti, si possono menzionare quello ricevuto nel 2013 al “Lions Day Award”, quale “Talento della Sicilia”, e la partecipazione al “Premio Luigi Maina” dello scorso anno, organizzato dalla “Fondazione Sant'Agathae”, che ha visto la consegna di diversi encomi – per mano stessa del Presidente Riccardo Tomasello – ad eccellenze tutte catanesi operanti nei settori legati a Cultura, Arte e impegno sociale. Il repertorio della Corale, ad oggi, conta circa 700 brani e comprende i più svariati generi, come musica operistica, Musical, Colonne Sonore, Spirituals, Canti popolari, Classici partenopei e della canzone internazionale, nonché le numerose opere compositive esclusive dello stesso Alfio Musumeci. 

In occasione del Concerto di giorno 20 giugno, infatti, è stato possibile apprezzarne l'ariosità dell'offerta musicale: un piacevolissimo spaziare da la “Norma” di Vincenzo Bellini a “Nel blu dipinto di blu (volare)” del nostro Mimmo nazionale (Domenico Modugno), dal “Va' Pensiero” di Giuseppe Verdi a “Funiculì Funiculà” di Denza e Turco, da “Everybody loves somebody” di Dean Martin a “Conquest of Paradise” del compositore greco Vangelis, fino ad approdare nell'antica Cina imperiale con “Diecimila anni”, tratto dall'opera “Turandot” di Puccini, brano che la Corale ha bissato per grande acclamazione dei Presenti.

Emozionante il trasporto del Pubblico, divenuto quasi parte integrante dell'esibizione. Fra gli interventi più significativi, citiamo quello della sig.ra Tina Petralia, Presidente dell'Azione Cattolica S. Luigi, in cui ha definito la Corale, con tangibile commozione, ‘orgoglio di ieri, di oggi e di sempre della Comunità di S. Luigi’.

Menzione di merito anche a tutte le Maestranze. Così come sottolineato dal meticoloso Mº Musumeci, difatti, la riuscita di uno Spettacolo, ancor prima che da chi va in scena, passa dal lavoro determinante di chi lo “mette in piedi”: ovvero Tecnici macchinisti (Carmelo Mauro, Matteo Fornello, Lorenzo Spurio e Michele Di Caro), Tecnico del suono (Francesco Salemi), Tecnico delle luci (Antonio Magrì), Operatore a computer (Gianpiero Tosto) e Mixer video (Carmen Lafata), Fotografa di scena (Lorena Trenta) e Hostess (Sofia Spurio e Mariavittoria Mauro).

Visibilmente soddisfatto, il Maestro, alle nostre domande, si è altresì soffermato su come una risposta tanto calorosa del Pubblico – addirittura con una standing ovation di quasi 3 minuti e più richieste di bis – abbia definitivamente fatto svanire le ombre che il triste biennio pandemico, con le gravi perdite subite dalla Corale, avesse potuto indebolire un Gruppo forte di oltre 30 anni di attività continuativa ad alti livelli.

Particolare e molto sentito, infine, il ringraziamento pubblicato dall'Associazione sulla propria pagina Facebook all'indomani del Concerto, in cui è evidente il richiamo di Lapis all'aria pucciniana eseguita nel bis: «Non può esservi Impero supremo ad appagar l'Animo umano, se questo è privo d'Amore. Voi ci avete permesso di sentire la più vibrante realtà di un affetto maestoso, Casa e Dominio veri per ogni Artista. Voi… nostro Pubblico, nostro più grande orgoglio».

 

 


Angelo Musco fra teatro e cinema (Convegno, Milo, sabato 1luglio 2023)

 



Nella foto Mimì Scalia ph  Rosario Cavallaro.

Angelo Musco fra teatro e cinema

«Anima il nostro Omaggio ad Angelo Musco l’idea consolidata che la pratica del teatro è un'attività formativa basilare che educa alla collaborazione e all'apprendimento consapevole nei luoghi di appartenenza», dichiara Mimì Scalia.

Convegno, Milo, sabato 1luglio 2023

 


Angelo Musco fra teatro e cinema è il titolo del convegno, parte integrante delle iniziative culturali inserite nel progetto Omaggio ad Angelo Musco, ideato e diretto da Mimì Scalia (Direttore artistico del Premio teatrale “Angelo Musco”), con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, in collaborazione con il Comunedi Milo e la Pro Loco di Milo, che sabato 1 luglio, alle ore 17, sarà accolto (ingresso libero) dal Centro Servizi “Cav. Salvatore Arcidiacono” di Milo (Ct).  

Per l’occasione, introdotti dalla stessa Scalia e da Paolo Sessa (scrittore e saggista) che ha coordinato l’organizzazione, interverranno in qualità di relatori:

Franco La Magna (storico del cinema e critico cinematografico) con un intervento dal titolo “Il Cinema di Angelo Musco” e Alfredo Sgroi (saggista, critico teatrale e letterario) con un intervento dal titolo “Angelo Musco e il palcoscenico”.

«La carriera cinematografica di Angelo Musco, dai fumosi esordi al contestato "San Giovanni decollato" (1917), causa di un lunghissimo contenzioso giudiziario durato ben dieci anni, ai dieci film sonori degli anni '30, girati in soli sei anni, a partire dal 1932 ("Cinque a zero") e fino al 1937 ("Il feroce Saladino"), anno della prematura scomparsa del grande comico catanese all'età di 66 anni, nella stessa Milano "che gli aveva concesso il crisma di vita e la corona dell'arte" (De Felice)», questi, in sintesi, come dichiara lo stesso La Magna, gli argomenti che saranno approfonditi. 

L’incontro sarà condotto dalla giornalista Grazia Calanna e sarà animato da momenti musicali con il pianista Salvo Strano (musiche da film di Ennio Morricone, Nino Rota e Carlo Rustichelli).

«Anima il nostro Omaggio ad Angelo Musco l’idea consolidata che la pratica del teatro è un'attività formativa basilare giacché tende facilitare la comunicazione, educa alla collaborazione e all'apprendimento consapevole della propria storia attraverso il recupero delle proprie radici, sostanziandosi in una forte identificazione con il luogo d’appartenenza», dichiara Mimì Scalia.

In programma, nell’ambito del citato Omaggio ad Angelo Musco un ciclo di “WORKSHOP TEATRALI” tenuti da professionisti di settore (partecipazione gratuita aperta agli studenti di ogni ordine e grado, anche universitari)

 


Programma – Milo, luglio 2023

 Dario Matteo Gargano: il 10/7/2023 mattina LAB-TEATRALE dalle ore 10 alle 13.30 – dalle ore 15 alle 18.30; il 20/7/2023 sera CORTI TEATRALI (ore 21) al Teatro Lucio Dalla di Milo al XVII Premio Musco.

David Amalfa: l’11/7/2023 mattina LAB-TEATRALE dalle ore 10 alle 13.30 – dalle ore 15 alle 18.30; il 21/7/2023 sera CORTI TEATRALI (ore 21) al Teatro Lucio Dalla di Milo al XVII Premio Musco.

Antonella Sturiale con Enrico Pappalardo: il 15/7/2023 mattina LAB-TEATRALE dalle ore 10 alle 13.30 – dalle ore 15 alle 18.30; il 19/7/2023 sera CORTI TEATRALI  (ore 21) al Teatro Lucio Dalla di Milo al XVII

 

sabato 10 giugno 2023

L'universo in un verso a cura di Grazia Calanna a TESTIRIFLESSI per giovani sguardi. Sabato 15 luglio ZAFFERANA ETNEA

 



SABATO 15 LUGLIO 2023

L'universo in un verso a cura di Grazia Calanna

(laboratorio di scrittura consapevole allo specchio della poesia)

 

La lezione (ingresso libero) intervalla due momenti teorici in formula cccc (chiarezza, comunicazione, consapevolezza e conoscenza) a due momenti di scrittura (la poesia è come… / ti scrivo una poesia).

 

Grazia Calanna

Giornalista, dal 2001 scrive per le pagine culturali del quotidiano “La Sicilia” su cui cura la rubrica di poesia Ridenti e Fuggitivi. Con il periodico culturale che ha fondato e che dirige dal 2007, l’EstroVerso (www.lestroverso.it), cura #RadicePoesia (incontri letterari itineranti) e il Laboratorio di scrittura introspettiva e creativa per bambini “Poesia: l’universo in un verso”, proposto anche nell’ambito della Festa del Libro Zafferana Etnea (edizione 2023). È responsabile dell’Ufficio Stampa del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia) e dell’associazione culturale Mindart.

 

(ingresso gratuito – PARCO COMUNALE ZAFFERANA ETNEA AL FESTIVAL TEATRIRIFLESSI DIRETTO DA DARIO D’AGATA E VALERIO VERZIN– TESTIRIFLESSI IDEATO DA GRAZIA CALANNA)


https://www.iterculture.eu/teatririflessi/tr8/testi-riflessi-giovani-sguardi/


’azienda vinicola MeCori vince i massimi riconoscimenti ai “Decanter World Wine Awards”

 





La giovane azienda vitivinicola MeCori, nata da una tesi di laurea e da un sogno di vita condiviso, si afferma sulla scena internazionale conquistando ben due medaglie ai “Decanter World Wine Awards”, il concorso vinicolo più importante al mondo. Il vino rosso “DUO” si aggiudica la Medaglia Platinum e il “Best in Show”, il massimo riconoscimento dei DWWA.

 

Dal cuore del vulcano Etna, in Contrada Muganazzi, a 700 m.s.l.m, a Solicchiata, frazione di Castiglione di Sicilia, nasce Mecori, azienda vitivinicola green dal cuore giovane ma dalle solide e antiche radici.

Mecori è una tesi di laurea di Serena Guarrera e Sebastiano Vinci, un progetto, un sogno ad occhi aperti divenuto realtà. Serena e Sebastiano, rispettivamente, Enologa e Dottore agronomo, lei, Enologo e Agronomo, lui, si sono laureati in Viticoltura ed Enologia fra le Università di Udine e Trento. E dopo, rispettivamente, cinque e dieci anni di studi fatti fuori dalla Sicilia e due lauree prese in pieno periodo pandemico, esperienze in Italia e all’estero, i due, che da sempre sentono forte il richiamo della propria terra natia, hanno deciso di chiamare il loro progetto, divenuto poi la loro azienda, “Mecori”, nome che viene dall’espressione in lingua siciliana “Mio cuore”. Una forte connotazione territoriale per comunicare, sin da subito, la loro filosofia aziendale che si basa sul porre al centro il lavoro, il cuore e la passione che hanno entrambi per la viticoltura, l’enologia e il loro territorio.

L’idea è quella di creare prodotti di altissimo pregio nel totale rispetto della natura. A partire da questo principio, la coppia, nel lavoro e nella vita, ha deciso di applicare delle strategie aziendali green. L’opportunità di acquistare il vigneto in Contrada Muganazzi ha permesso ai due produttori di valorizzare al massimo quella che è la produzione salvaguardando, al contempo, tutto quello che preesisteva nell’appezzamento di terreno.

“Non abbiamo mai stravolto la conformazione del terreno ma abbiamo cercato di arricchire la proprietà perché abbiamo grande rispetto della Terra. – dichiara Sebastiano Vinci - Siamo in conversione biologico e, partendo dal vino, ci siamo posti una domanda: Cosa vogliamo realizzare con questo prodotto? La risposta è stata: massimizzare l’interazione fra vitigno e territorio. Per questo motivo abbiamo deciso di fare una vinificazione delle nostre uve totalmente in acciaio.” “Il nostro vino si chiama “DUO”, perché viene prodotto a partire dal blend delle due cultivar autoctone: il Nerello mascalese e il Nerello cappuccio. Questo lo esprimiamo anche tramite l’etichetta che rappresenta un acino di uva in cui si ha la pienezza del Nerello mascalese (85% circa) e le sfumature del Nerello cappuccio (15% circa).  - continua Serena Guarrera – Non solo ma esso rappresenta anche noi che siamo due anime in un unico segno, due parti che non combaciano perfettamente ma che si uniscono per creare un’altra forma che esalta le peculiarità di entrambi. La produzione del nostro Duo avviene nel rispetto del territorio con lavorazioni minime, manuali e puntuali per le reali esigenze delle piante al fine di ridurre l'impatto ambientale e garantire l'eccellenza qualitativa dei vini.

E’ un vino che definiamo <<sincero e schietto>> proprio perché viene fatta una semplice vinificazione e l’affinamento in acciaio ove rimane per almeno dieci mesi e poi viene filtrato e imbottigliato.”

 

L’idea che sta alla base di questo vino è che devono parlare le uve e il territorio, mantenendo la freschezza del Versante Nord dell’Etna, il versante più fresco, e preservando l’eleganza del Nerello mascalese. Tre le annate prodotte dalla giovane ma già apprezzata azienda, la 2020, la 2021 e la 2022. La 2021 è stata un’annata più calda della 2020, che ha consentito di prolungare la maturazione e di vendemmiare a fine ottobre, il 20 per l’esattezza.

 

I vitigni autoctoni coltivati nell’azienda Mecori sono, come già detto, il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio; i sistemi di allevamento sono principalmente il classico alberello etneo e circa 600 piante a controspalliera. Il vigneto, quasi centenario, è stato impiantato nel 1927 ed è franco di piede, caratteristica peculiare per produrre vini di altissimo pregio.

Oltre al vino, Mecori produce anche le spezie, in particolare il profumato origano selvatico dell’Etna e l’ottimo olio extra vergine di oliva, prodotto da uliveti centenari della cultivar autoctona Nocellara dell'Etna, coltivati in sistemi terrazzati in regime di coltivazione biologica, nel rispetto del disciplinare di produzione Monte Etna DOP. L’azienda vanta anche una linea di oli speziati.

 

Mecori è un’azienda giovane ma non acerba e dimostra già grande maturità. L’olio extra vergine di oliva ha vinto, infatti, la medaglia d’oro “The WineHunter 2022” a Merano, mentre il vino DUO 2020 e 2021 è il vincitore dell'etichetta d'oro del concorso internazionale di design del VINITALY 2022 e l’annata 2020 è vincitrice della medaglia oro del concorso nazionale WOW! di Civiltà del Bere, per la raffinatezza e la territorialità.

 

Un vino che nasce vincente e che adesso taglia un traguardo importantissimo. Con un salto che possiamo definire internazionale, Mecori si aggiudica, oggi, ben due medaglie ai Decanter World Wine Awards, il concorso vinicolo più importante e influente al mondo. Si svolge in Inghilterra e all’edizione 2023 hanno partecipato circa 18.500 vini da tutto il mondo, degustati dalla giuria composta da autorevoli giudici, compresi Master of Wine e Master Sommelier. La degustazione viene suddivisa in categorie, partendo da una classificazione per regione e segue rigide regole. Le medaglie sono: bronzo, argento, oro e platino. Mecori, dopo una fitta scrematura, si è aggiudicata la Medaglia Platino. Ma c’è di più! La giovanissima azienda è rientrata in un’ulteriore selezione riservata ai vincitori delle medaglie platino. In sede di una degustazione separata, i 4 co-presidenti di giuria, a conoscenza della provenienza, dei vitigni, dell’annata e delle fasce di prezzo dei vini vincitori della Medaglia di Platino, hanno selezionato il vino che ha ottenuto il massimo riconoscimento dei Decanter World Wine Awards, il “Best in Show” e ad ottenerlo è stata proprio Mecori con un punteggio di 97. La massima eccellenza mondiale è, dunque, un giovane ma già maturo e completo vino dell’Etna Versante Nord, che irrompe sulla scena mondiale con il freddo fuoco che lo contraddistingue.

 

 

Orgogliosi ed emozionati per la vittoria, Serena e Sebastiano aggiungono: “Un importante traguardo, una grandissima emozione che rafforza la nostra idea di vino dell’Etna. Dietro il nostro DUO c’è davvero tanto impegno e dedizione per portare avanti un progetto di qualità in cui il focus principale è valorizzare il nostro magnifico territorio. Oggi capiamo che la direzione intrapresa è quella giusta e che il tempo ripaga i sacrifici. Mecori, il nostro sogno, non si ferma qui. Abbiamo ancora tanto da raccontare e da esprimere. #neverstopdreaming” – concludono i due produttori.

Nasce la sezione di Giarre dell’Associazione SiciliAntica

 


Nasce la sezione di Giarre dell’Associazione SiciliAntica. Ad inaugurare l’evento una conferenza su  “Usi e costumi della Sicilia dell’800” al Comune di Giarre. Saranno l’Accademia d’Arte Etrusca e l’Associazione SiciliAntica Regionale a suggellare l’apertura della sede giarrese che si prefigge di dare risalto alla cultura del territorio in sinergia con  le istituzioni.

 

L’Associazione SiciliAntica è un’associazione culturale di volontariato, di carattere regionale, che da oltre vent’anni anni opera sul territorio siciliano con numerose sedi dislocate in tutta l’Isola. Si occupa di ricerca, studio, conoscenza, tutela, valorizzazione e fruizione dei beni culturali collaborando con le Istituzioni preposte.

Nello specifico l’associazione promuove la ricerca scientifica portando avanti numerose campagne di scavi in vari centri della Sicilia come: Centuripe, Agira, Catania, Paternò e Vizzini. Agli scavi fanno seguito lo studio e la decodifica delle antiche testimonianze portate alla luce dall’indagine archeologica, grazie all’organizzazione di convegni, conferenze, seminari e alla puntuale pubblicazione degli atti di questi simposi scientifici.

L’Associazione SiciliAntica svolge un’importante azione di tutela del patrimonio culturale siciliano, progettando e proponendo il recupero di antichi edifici non utilizzati o in stato di abbandono e segnalando agli uffici competenti gli interventi urgenti relativi al patrimonio storico, archeologico e artistico. Ancora, l’organizzazione promuove, nell’ambito della scuola di qualsiasi grado, conferenze e incontri sui beni culturali per stimolarne la conoscenza, creando occasioni attraverso concorsi o borse di studio in collaborazione con Enti pubblici e privati. L’associazione favorisce lo sviluppo di itinerari per un turismo culturale, valorizzando le risorse artistiche, ambientali ed agrituristiche del territorio, si batte per la tutela dell’ambiente, ricreando un equilibrato rapporto fra uomo e natura e tra la comunità e il suo passato e si propone la realizzazione di qualsiasi altra attività inerente i beni culturali ed ambientali.

L’Associazione SiciliAntica opera da ventisei anni ed è presente in tutta la regione. Forte la sua presenza a Catania e provincia. E adesso, finalmente, vede la luce anche la nuova sede di Giarre. A presiederla sarà Maria Tiziana Patanè che, entusiasta e pronta a lavorare per il territorio, dichiara: “Ho fortemente voluto la nuova Sezione di SiciliAntica per portare avanti gli ideali di cultura del territorio insieme alle istituzioni, programmando diversi eventi durante l'anno, impegnandomi in prima persona per valorizzare gli usi ed i costumi del territorio di Giarre e dei paesi limitrofi, ricreando simbolicamente la Contea d' un tempo.”

 

Una sezione importante quella giarrese per l’area jonica, la cui nascita verrà suggellata domenica 11 giugno 2023, alle 17, da una conferenza presso il Salone degli Specchi del Palazzo di Città di Giarre.

Saranno l’Accademia d’Arte Etrusca e l’Associazione SiciliAntica Regionale ad inaugurare l’apertura della sede locale.

Il Sindaco di Giarre, Leo Cantarella, aprirà la conferenza su “Usi e costumi della Sicilia dell’800”. A seguire si alterneranno gli interventi degli illustri relatori: Prof.ssa Rosalba Panvini, archeologa e docente presso l’Università degli Studi di Catania, avv. Nunzio Condorelli Caff, Presidente regionale di SiciliAntica, Giovanni Barbagallo, Presidente del Consiglio Comunale di Giarre, Luigi Messina, Sindaco di Mascali, Davide Vasta, Sindaco di Riposto, prof. Enzo Meccia, Presidente Associazione SiciliAntica Biancavilla, Carmen Arena, Presidente Accademia d’Arte Etrusca, Salvo Zappalà, Presidente Pro Loco di Giarre, Dott.ssa Cristina Lombardo, autrice e poetessa, Dott.ssa Maria Rita Barba, assistente sociale presidio ospedaliero “San Marco”, Maestro Gianni Sineri, attore, Pina Caruso, libera professionista, Cav. Filippo Fici, Dott. Davide Leone, ingegnere gestionale, e Maria Tiziana Patanè, Presidente dell’Associazione SiciliAntica di Giarre.

Fra i momenti salienti della serata, condotta da Vera Pulvirenti,  ci sarà la consegna della Targa alla Memoria “Cav. Giuseppe Patanè”.

L’evento sarà, inoltre, allietato da suggestivi momenti musicali con il sassofonista Alfio Russo, la concertista e pianista, Maestra Vera Pulvirenti, il Maestro Carlo Scuderi al clarinetto e Carlo La Rosa al pianoforte.

 

Dal reportage di guerra con Quirico all’approdo dei giornali su Tik Tok con Newman: la quinta giornata del workshop “Il giornalismo che verrà”

 

Dal reportage di guerra con Quirico all’approdo dei giornali su Tik Tok con Newman: la quinta giornata del workshop “Il giornalismo che verrà”

Le attività di giornata si sono svolte al mattino presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, mentre al pomeriggio hanno avuto luogo presso la Scuola Superiore di Catania. Tra gli ospiti, Vanessa Offiong, reporter della CNN, Roberto Gueli, vicedirettore nazionale TGR Rai e Luca Pitoni, visual designer

«La velocità con cui Internet ci fornisce delle informazioni ci illude che basti un clic per avere un quadro completo di realtà anche molto lontane da noi. Ma chi fa l’inviato non può accontentarsi di questo. Personalmente, anzi, cerco sempre, quando mi chiedono di raccontare un conflitto, di evitare qualsiasi tipo di lettura preventiva. Sono convinto che il giornalista è tale se nel suo viaggio, per osservare, non porta con sé delle lenti predeterminate». Raccontare le atrocità della guerra è sempre estremamente complicato. Anche se ti chiami Domenico Quirico e di guerre, nel secondo Novecento, ne hai viste tante. Tutte raccontate seguendo un metodo che non è mai cambiato. Ed è su questo aspetto che il reporter de La Stampa ha posto maggiormente l’accento nel suo intervento mattutino presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, nell’ambito della quinta giornata del workshop “Il giornalismo che verrà” organizzato da Sicilian Post. A moderare è stata Martina Dettori del Sicilian Post.

«Nel raccontare le guerre, anche quelle odierne, - ha proseguito Quirico - quasi nessuno si chiede: “cosa pensa chi sta dall’altra parte?”. Oggi vorrei poter andare in un paesino della Siberia o partecipare al funerale di un ragazzo morto in Donbass. Non perché sia filoputiniano, ma semplicemente perché che cosa pensino in Ucraina della guerra lo so già».  Ma anche questa immersione così totalizzante, spesso, non è sufficiente a restituire la complessità di queste vicende. Lo sa bene Quirico, dall’alto delle sue esperienze in luoghi come il Ruanda, la Bosnia, la Cecenia o la Siria: «Quando sono sul campo di battaglia insieme a chi combatte, posso comprenderne i punti di vista e le emozioni. A volte posso persino condividerne il destino e la condizione umana. Ma solo fino ad un certo punto: perché poi inevitabilmente mi stacco da quella tragedia tornando a casa».

La mattinata è poi proseguita con un incontro - introdotto dal direttore dell’ABACT Gianni Latino - che ha visto protagonista il visual designer Luca Pitoni, autore di recente di un libro dal titolo Ostinata Bellezza. Anita Klinz, la prima art director italiana, nel quale, attraverso la biografia di una donna che rese grande la Mondadori nel secondo dopoguerra, ha voluto restituire alla memoria collettiva l’importanza di coniugare, nell’aspetto visuale, creatività e servizio: «Da Anita ancora oggi c’è molto da imparare per la sua contemporaneità. Si chiedeva sempre quale fosse il pubblico che avrebbe fruito di un determinato prodotto editoriale e capitò più volte che riprogettasse la veste grafica di uno stesso libro a seconda della collana in cui veniva inserito. Credo, infatti, che la stella polare di ogni progettista, tanto più per coloro che si cimentano con il mondo dei giornali, oggi debba essere quella di rendere il proprio lavoro funzionale e trasparente. Siamo sicuri di aver fatto bene proprio quando la grafica sembra impercettibile».

Il pomeriggio di incontri, svoltisi presso la sede della Scuola Superiore di Catania, ha preso le mosse dal panel “Raccontare l’Africa” con Vanessa Offiong, reporter da Abuja (Nigeria) per l’emittente statunitense CNN per la quale si occupa di uguaglianza di genere da vari Paesi, e con Giada Frana, giornalista e direttrice della testata L’altra Tunisia. La moderazione è stata affidata al coordinatore del Sicilian Post Francesco Raciti. Un continente, quello africano, a cui i media spesso non dedicano l’attenzione che meriterebbe: «L’Africa - ha sottolineato la Offiong - è piena di storie interessanti. Alcune volte la stampa estera si accorge di alcune di esse. Ad esempio, in Italia si è parlato molto del vincitore di Masterchef, arrivato come profugo dalla Nigeria. D’altra parte, però, in quanti si sono chiesti cosa significhi essere una madre qui? O di come abbiamo affrontato il Covid?». Un caso ben lungi dall’essere isolato: «Di Tunisia - secondo Giada Frana - si parla spesso in senso negativo o quando avviene qualcosa di eclatante. In questi giorni, ad esempio, con la visita di Meloni i riflettori sono tornati ad accendersi. Per questo ho deciso di dare inizio al progetto L’altra Tunisia nel 2021, e dare voce alle storie di cui nessun altro parla». 

È stata poi la volta di “L’edicola Tik Tok”, il panel in cui è intervenuto Nic Newman del Reuters Institute for the Study of Journalism. Introdotto dalla sociologa Unict Claudia Cantale, il giornalista britannico, autore dell’annuale Digital News Report, ha tracciato una panoramica di come gli editori si stiano confrontando con il social network che per eccellenza identifica la Generazione Z: «Fino ad un paio di anni fa gli utenti under 24 andavano su TikTok per la musica o per distrarsi. Oggi il 15% di loro entra sulla piattaforma per informarsi. Se in Usa gli editori sono restii ad entrarci per la sua origine cinese, in molti paesi europei diverse realtà editoriali si sono già mosse. L’Italia, ad eccezione del caso di Fanpage che vanta un milione di follower, è ancora indietro».   

A concludere la giornata un panel dedicato a Mediterraneo, trasmissione delle emittenti regionali Rai giunta al trentesimo anno di successi. A intervenire sono stati Roberto Gueli, vicedirettore nazionale TGR Rai (e presidente dell’Ordine dei Giornalisti Sicilia) e Rino Cascio, caporedattore TGR Sicilia e curatore della trasmissione. A moderare Francesca Rita Privitera, giornalista del Sicilian Post.  «Il nostro slogan, “Se ti riguarda ci riguarda” - ha spiegato Gueli - riassume bene la nostra missione di offrire programmi che rispondono alle esigenze di ciascun territorio. Lo facciamo, non solo con cronaca locale e servizi per la rete nazionale, ma anche con programmi sia radiofonici sia televisivi, che spaziano dalla cultura alla scienza. In tal senso, negli ultimi trent’anni Mediterraneo ha rappresentato l’esempio perfetto di questo impegno». Ma qual è il segreto di una tale longevità? «Restare sempre fedele a sé stesso. Il Mare Nostrum - ha raccontato Cascio - non è appena il bacino geografico a noi più prossimo, ma un bacino culturale molto più ampio e di cui siamo parte integrante. Oggi più che mai è necessario aprire canali di dialogo non solo su ciò che ci unisce, ma soprattutto su ciò che ci differenzia e stimola la nostra curiosità».

GLI APPUNTAMENTI DI DOMANI SABATO 10 GIUGNO

La giornata conclusiva di eventi pubblici si svolgerà interamente presso l’impact community hub Isola Catania, all’interno di Palazzo Biscari (p.zza Cardinale Pappalardo 23). Si parte alle 15.00 con l’incontro “Funding per il giornalismo di inchiesta” con Rafael Rameša del Journalismfund Europe. Dialogherà con lui la giornalista di Sicilian Post Olga Stornello. A seguire, alle ore 16.00, un dibattito sul tema della sostenibilità tra Roberto Natale, direttore Rai per la Sostenibilità ESGCetti Lauteta,  responsabile “Scenario Sud” di The European House - Ambrosetti, e Antonio Perdichizzi, CEO e founder di Isola. Alle 17.00, invece, Fernando Vacarini, direttore di Changes e Responsabile Media Relations, Corporate Reputation and Digital PR Gruppo Unipol, dialogherà con il direttore di Sicilian Post Giorgio Romeo sulle opportuntà offerte dal brand journalism. Conclusione di giornata affidata ad Annalisa Mondreda, già direttrice di Donna Moderna e founder di Rame, con il ritorno a Catania del format Nudismo Finanziario. Inizio previsto per le ore 18.00