giovedì 28 aprile 2016

Totò Cuffaro presenta il suo nuovo libro alle Stelline di Milano.


 
“I lunedì delle Stelline” ospitano l’ex governatore della Regione Siciliana e senatore della Repubblica Totò Cuffaro, che lunedì 2 maggio alle h. 18:30, presenterà il suo terzo libro “L’uomo è un mendicante che crede di essere un re” (Aliberti compagnia editoriale) a Palazzo delle Stelline, corso Magenta n°61.

Durante l’evento, moderato dalla giornalista Giuliana Avila Di Stefano, interverranno Maurizio Lupi, capogruppo parlamentare Area Popolare, Sergio Scalpelli, direttore Relazioni esterne di Fastweb, lo spazio dello stesso autore e le domande del pubblico.

E’ il figlio Raffaele che ha scritto la toccante prefazione del nuovo lavoro editoriale di Cuffaro, che completa la trilogia del “santuario delle sbarre”, come definisce il carcere l’ex politico che ora si dedica solo all’altro e alla sua famiglia, che non ha mai smesso di sostenerlo e aspettarlo.

La postfazione è della radicale Rita Bernardini, con un titolo-paradosso sulla precarietà/grandezza dell’uomo, scritto come i precedenti per sopravvivere alla dura prova e accendere una luce sul mondo delle carceri.

Totò Cuffaro, ha scritto nei cinque anni di detenzione per “favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio”, “Il candore delle cornacchie” (2012) e “Le carezze della nenia” (2014).

“L’uomo è un mendicante che crede di essere un re” è un libro ricco di fede e sostenuto dalla Passione e dalla speranza, dove non mancano le citazioni e riflessioni, che, aiutano a comprendere il dramma dell’uomo “amato, odiato e bistrattato” e il suo ritorno alla “luce” avvenuto il giorno di Santa Lucia, 13 dicembre 2015, che riconsegna una persona non solo colta, ma generosa e semplice, lontana dal “vasa vasa e vassoio di cannoli”.

sabato 23 aprile 2016

“PRUVULAZZU”: DOMANI, SABATO 23 APRILE ALLE 17 ALLA SALA MAGMA DI CATANIA LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI RENATO PENNISI – ALLE 21 REPLICA DE “IL FRUSCÌO DEL TEMPO”

 
 
Un poeta che «sente bene la rugosità del reale; che ne sa registrare le contraddizioni e le storture; che ne sa ascoltare le dissonanze; che sa riferirne senza convertire l'evidenza in grottesco, ma se mai in amarezza, e qualche volta in (mai retorica) indignazione». Con queste parole Giovanni Tesio introduce “Pruvulazzu”, un intinerario di Renato Pennisi, raffinato autore e poeta, che in questa sua nuova fatica propone una lingua siciliana sempre più apprezzata ed accettata dal pubblico. Il “pruvulazzu” del titolo è «la polvere che talvolta nella vita come nelle città (non solo Catania) finisce per prevalere, tanto da ispirare un moto di protesta civile e provocazione di chi fa la sua parte con sacrifici (“jastimi”)»: Sciancata Italia, ntra sti strati / chini di scaffi e pruvulazzu / cchi fini ficiru deci anni / di jastimi? Stu silenziu / vulissi diri che semu tutti morti? E sarà presentata alle 17 di domani, sabato 23 aprile, alla Sala Magma in via Adua 3 a Catania questa nuova e preziosa opera di Renato Pennisi, che sarà presente all'evento curato da Corrado Peligra e da Roberto Cicala, Direttore Editoriale delle Edizioni Interlinea, per i cui tipi esce il volume dell'apprezzato poeta catanese, tra le cui opere si annovera anche l'intenso “Oratorio di Resurrezione”. Testo, quest'ultimo, che aveva segnato il ritorno in “cabina di regia” per Salvo Nicotra, Direttore Artistico della Sala Magma di Catania, nella scorsa stagione teatrale della storica location etnea. E dopo le applaudite prime rappresentazioni della scorsa settimana, riecco la nuova fatica in regia di Salvo Nicotra, con un lavoro simbiotico, in cui ha condivso l'esperienza con il noto e molto amato autore, attore e regista Antonio Caruso, a cui è legato da profonda e lunga amicizia. Domani, sabato 23 aprile, alle 21, riecco in via Adua 3 a Catania “Il fruscìo del tempo”, atto unico interpretato dal poliedrico Antonio Starrantino, con replica domenica 24 alle 18.30.

L’atto unico di Antonio Caruso, “Essere o non essere umano”, qui integrato con citazioni da Seneca e Pirandello, giunge a una sua ulteriore tappa, dopo essere stato proposto in passato per la regia dello stesso autore e l’interpretazione sempre di Antonio Starrantino; torna in scena con il titolo “Il fruscio del tempo”, secondo la metodologia del “laboratorio permanente” tanto cara a Salvo Nicotra e con la quale sia l’autore che l’attore si sono già cimentati in passato con il Centro Magma di Catania; si ricordi, a tal proposito, l’“Oratorio di Resurrezione” dello scorso anno. In attesa di sostenere un “improbabile” provino (e solo in questa fase) un attore, muovendosi come in una sorta di labirinto “fuori scena”, si confronta con il monologo più noto dell’intera letteratura teatrale; in ballo c’è l’attribuzione del ruolo più ambito, quello del principe Amleto.

Le parole del Bardo diventano pretesto per una lunga teoria di ipotesi interpretative, non solo in chiave tecnico-attoriale ma anche in quella più ampiamente semantica. Il protrarsi dell’attesa porta sino a conseguenze inaspettate il percorso di sottile introspezione e l’analisi – partendo dai “come” e “perché” connessi al lavoro attoriale – si concentra principalmente sul tempo, sul suo valore e sull’uso o abuso che se ne fa.

Il tempo coincide con l’esistenza, ovviamente; e il nesso tra l’essere (e il non essere) e lo scorrere lieve – solo apparentemente silenzioso – del tempo appare evidente nell’accostamento, che diventa irrimediabilmente confronto, tra il minimalismo delle azioni quotidiane – ripetitive, spinte sino al paradosso e all’assurdo, persino al ridicolo e al grottesco – e il senso profondo dell’umana esistenza, con la consapevolezza che, in un’ideale ciclicità, è assai labile il confine tra ridicolo e tragico.

Per un incredibile gioco della sorte l’operazione teatrale – progettata in autunno – prende vita nel particolare momento in cui una congiunzione di eventi ne rafforza e vivifica alcuni fondamentali significati. Quanto occorso in queste settimane all’autore del testo, infatti, ha indotto il Centro Magma – in tutte le sue componenti – a vedere come rischiarato da una luce aggiuntiva l’intero enunciato e ciò che a tutti è sembrato un prodigio è stato ancor più esaltato dalla diretta partecipazione alla messa in scena (predisposizione di alcune registrazioni originali e di alcuni estratti da suoi precedenti lavori), con propria voce, dello stesso Antonio Caruso cui è stato “naturale” dedicare ogni porzione del tempo – guarda caso, il tempo – impegnato in questa ennesima avventura del Centro Magma che comincia così i festeggiamenti per i propri trentacinque anni di ininterrotta attività.



CENTRO CULTURALE E TEATRALE MAGMA


 

presenta

 

IL FRUSCÌO DEL TEMPO

Da Seneca a Pirandello passando per il Grande Bardo

OVVERO
ESSERE O NON ESSERE UMANO

 

Atto unico di

Antonio Caruso

 


Con

 

Antonio Starrantino

Dacia Maraini a Taormina ospite di Antonella Ferrara

 
 
TAORMINA – Il suo sguardo azzurro è rimasto intenso come le sue pagine scritte. Cresce l’attesa per l’incontro che vedrà protagonista a Taormina la grande scrittrice Dacia Maraini, ospite di Antonella Ferrara, che si conferma ormai tra le maggiori animatrici della vita culturale siciliana. L’appuntamento è fissato per 27 aprile, alle ore 18, nella splendida cornice del San Domenico Palace Hotel. Ingresso libero. L’evento, organizzato da Libreventi e Libreria Mondadori Taormina, si svolge in collaborazione con il San Domenico Palace Hotel e il Ristorante La Capinera.
La Maraini, mai dimentica delle proprie radici isolane, approda nella Città del Centauro per presentare il suo nuovo romanzo "La bambina e il sognatore", edito da Rizzoli. L'incontro verrà introdotto dalla stessa Antonella Ferrara, presidente del prestigioso festival letterario TaobuK, nonché anima di Libreventi e Libreria Mondadori Taormina. A dialogare con la scrittrice sarà una giornalista di razza come Anna Mallamo, responsabile delle pagine culturali della Gazzetta del Sud; le letture saranno a cura dell'attrice Rita Patanè. 
Acuta e sensibile indagatrice della condizione della donna, Dacia Maraini, autrice di "Bagheria", "La lunga vita di Marianna Ucrìa" con il quale ha vinto il Premio Campiello nel 1990 e dei racconti "Buio" con i quali si è aggiudicata il premio Strega nel 1999, ha spesso delineato nei suoi testi figure femminili carismatiche. Torna ora in libreria con un romanzo che per la prima volta nella sua produzione ha un protagonista maschile. Nani Sapienza è un maestro di scuola che porta nell’animo la ferita più grande che un padre possa sopportare: la perdita dell’unica figlia, Martina, ammalatasi di leucemia. Il dolore immenso ha stravolto la sua esistenza e quella della moglie Anita.

Con questa narrazione potente, illuminata da un’intensa voce virile, Dacia Maraini ci guida al cuore di una paternità negata, scoprendo i chiaroscuri di un sentimento che non ha mai smesso di essere una terra selvaggia e inesplorata. Nani Sapienza lo capisce appena apre gli occhi: la bambina che lo ha visitato nel sonno non gli è apparsa per caso. Camminava nella nebbia con un’andatura da papera, come la sua Martina. Poi si è girata a mostrargli il viso ed è svanita, un cappottino rosso inghiottito da un vortice di uccelli bianchi. Ma non era, ne è certo, sua figlia, portata via anni prima da una malattia crudele e oggi ferita ancora viva sulla sua pelle di padre. E quando quella mattina la radio annuncia la scomparsa della piccola Lucia, uscita di casa con un cappotto rosso e mai più rientrata, Nani si convince di aver visto in sogno proprio lei.
Ci sono sogni capaci di metterci a nudo. Sono schegge impazzite, che ci svelano una realtà a cui è impossibile sottrarsi. È sulla forza dei sogni che si muove il racconto. Le coincidenze non esistono, e in un attimo si fanno prova, indizio. Lui che nulla ha potuto per sottrarre sua figlia alla morte, cercherà di ritrovare la piccola scomparsa. Inizierà così un’indagine e il sogno si trasformerà in ossessione. Con la sua idea fissa, Nani contagia l’intera cittadina di S., nell’immobile provincia italian. E per primi i suoi alunni, una quarta elementare mai sazia dei racconti meravigliosi del maestro: è con la seduzione delle storie, motore del suo insegnamento, che accende la fantasia dei ragazzi e li porta a ragionare come e meglio dei grandi. Perché Nani sa essere insieme maestro e padre, e la ricerca di Lucia diventa presto una ricerca di sé, che lo costringerà a ridisegnare i confini di un passato incapace di lasciarsi dimenticare. Un’introspezione e, al tempo stesso, uno svelamento dell’inconscio: due percorsi correlati che sono da sempre i motori dell’impianto narrativo della Maraini.

martedì 19 aprile 2016

Nei Luoghi della Bellezza Alessio Boni nell’intervista di Grazia Calanna conquista il pubblico di Noto



 
 


Nella città di Noto per comunicare l'importanza e la forza dell'autentica Bellezza, per il sesto anno consecutivo torna "nei luoghi della bellezza" dove si susseguono nell'ineguagliabile scenario del barocco, sette giornate intense e ricche di arte, poesia, installazioni, video-presentazioni, concerti, incontri, reading, teatro, mostre e concorsi riservati alle scuole. Tra gli ospiti della rassegna, curata anche quest'anno dall'artista Luisa Mazza saranno presenti l'attore Alessio Boni nell’incontro intervista a cura della poetessa e giornalista Grazia Calanna (Boni, Calanna e Mazza nella foto con quelle che seguono di Pier Raffaele Platania), il critico letterario Roberto Galaverni, il musicista Gavino Murgia, il curatore d'arte internazionale Massimo Scaringella e tanti altri.




    Nei luoghi del Giardino di Pietra l'esecuzione del jazzista Gavino Murgia si alternerà e interagirà con le letture poetiche di alcuni poeti. "Ascolta la storia - Le nuove avventure di Pinocchio" si sviluppa dal concorso "Riscrivi Pinocchio" riservato alle classi di scuola primaria. La classe vincitrice sarà proclamata in occasione dello spettacolo "Le nuove avventure di Pinocchio - Ai Confini della Verità", a cura della cantattrice Carmela Buffa Calleo. Il fotografo Pier Raffaele Platania ha realizzato un fotoracconto con le immagini più significative della scorsa edizione. Il video "Bellezza è gioia e musica!" del 2015, con il Maestro Marco Mencoboni e il Patrocinio dell'Unicef sarà proposto al pubblico. La storica dell'arte Francesca Gringeri Pantano presenterà Il barocco si mostra...nelle carte topografiche dei Principi Nicolaci di Villadorata custodite nell Biblioteca Comunale di Noto. Un altro appuntamento della Rassegna è I Luoghi dell'Arte con la partecipazione dell'attore Alessio Boni. In cartellone anche Quali Luoghi - Quali Confini a cura di Roberto Galaverni; Poesia nei Luoghi della Bellezza con i poeti Tiziano Broggiato, Luigi Carotenuto, Antonio Di Mauro e Grazia Calanna (che modererà la Cantina Sperimentale giovedì 21 aprile al Convitto Ragusa); La Verità sotto il velo della Bellezza - Codice Shakespeare a cura di Elvira Siringo per il 400 anniversario della morte di Shakespeare. Tra le mostre in programma "I Luoghi nella Visione" che si articola e si snoda in: Visioni altrove - Visioni al Confine. La sezione "Visioni al Confine" presenta "Gocce riflesse/Come in cielo così nello specchio", innovativa operazione di interazione che vede il dialogo tra le due opere di Luisa Mazza e Christian Zanotto.



venerdì 15 aprile 2016

Nei luoghi della Bellezza Grazia Calanna intervista Alessio Boni


Il Comune di Noto, in collaborazione con l’Associazione Culturale Ri-flexus, presenta il Festival dal titolo “NEI LUOGHI DELLA BELLEZZA” - arte filosofia musica poesia teatro – un progetto dell’artista Luisa Mazza che con il Patrocinio del Comitato Italiano per l’UNICEF si terrà dal 18 al 24 aprile 2016

 


  

“Siamo alla sesta edizione dell’appuntamento culturale che pone la Bellezza al centro della sua struttura progettuale e dei contenuti, con attenzione ai risvolti etici ed estetici delle tematiche di riferimento - dichiara la Mazza. Si prosegue con iniziative già presenti nel progetto delle scorse edizioni che conferiscono una precisa identità alla manifestazione con appuntamenti attesi, sviluppati e rinnovati, e con la proposta di nuove “indagini sulla Bellezza” per garantire la crescita progettuale. L’approccio è quello della curiosità, nell’impegno per rendere ogni evento unico e al contempo segmento dello stesso filo conduttore che lega il percorso culturale. E, di volta in volta, coinvolgimento e interesse danno risposte e indicazioni per continuare il viaggio verso la conoscenza, nella Bellezza”.




LUNEDÌ 18 APRILE al PALAZZO NICOLACI, SALONE DELLE FESTE alle ore 19.30 si terrà l’incontro-intervista I Luoghi dell’Arte. Con la straordinaria partecipazione dell’attore Alessio Boni, l’incontro ci condurrà nei Luoghi dell’Arte e dell’Espressività. Sarà un viaggio tra piccolo schermo, cinema e teatro, per vagliarne confini e affinità. Ci imbatteremo nei percorsi della finzione, del fascino, del sogno, della verità, in relazione ai molteplici personaggi interpretati dall’attore nel corso della sua brillante carriera, con l’approfondimento su storie di cinema, di teatro, di vita. L’incontro/intervista sarà a cura della poetessa e giornalista Grazia Calanna.

 

*****

 

Alessio Boni nasce a Sarnico, nel bergamasco, il 4 luglio del 1966. Secondo di tre figli, abbandona la scuola a quattordici anni e si mette a lavorare come piastrellista col padre. Segue un periodo negli Stati Uniti dove fa qualsiasi tipo di mestiere e quindi il ritorno in Italia, a Roma. Dopo aver partecipato al film tv “Il mago” con Anthony Quinn decide di tentare la strada della recitazione. Si diploma all’Accademia d’arte drammatica D’Amico e inizia a calcare le scene teatrali senza disdegnare le apparizioni nelle fiction e i fotoromanzi. Una prima popolarità arriva nel 2000 con “Incantesimo 3”, ma la vera svolta è nel 2003 con il film La meglio gioventù. In questo affresco di trent’anni di storia italiana premiato a Cannes e di grande successo al cinema, Boni è uno dei due protagonisti insieme a Luigi Lo Cascio. Per il suo ruolo struggente vincerà il Nastro d'Argento come miglior attore protagonista. Il legame con il regista Marco Tullio Giordana si farà così forte da allora, che Boni sarà presente anche in altri due film: Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005) e Sangue pazzo (2008)… Si sottolineano le partecipazioni a fiction televisive in ruoli storici o nei grandi classici della letteratura: da “Cime tempestose” (2004) e “La caccia” (2005) a “Caravaggio” (2007), “Guerra e pace” (2007), fino a “Rebecca” (2008) e “Puccini” (2008), alla seconda stagione di Tutti pazzi per amore nel ruolo di Adriano Ventoni, fratello di Michele Ventoni (interpretato da Neri Marcorè), etc... Nel 2012 è andata in onda, su Rai 1, la fiction Walter Chiari - Fino all'ultima risata, dove ha interpretato il celebre attore comico. Nel 2014 è andata in onda su Rai 1 la fiction Gli anni spezzati (miniserie televisiva) dove interpretava l'ingegnere Giorgio Venuti, dirigente della Fiat Mirafiori. Tante le interpretazioni teatrali, nel 2015 debutta alla cinquantottesima edizione del Festival dei due Mondi di Spoleto con l'opera "I Duellanti", adattamento dall'omonimo romanzo di Joseph Conrad, di cui condivide la regia con Roberto Aldorasi ed il palcoscenico con Marcello Prayer e Francesco Meoni.

 

Grazia Calanna dal 2001, collabora con il quotidiano La Sicilia (www.lasicilia.it) per il quale, dal 2014, cura la rubrica di poesia Ridenti e Fuggitivi. Dal 2007 dirige il periodico culturale l’EstroVerso (www.lestroverso.it). Presiede l’associazione Estrolab per la quale cura le Edizioni EstroLab, i Laboratori dell’Estro (corsi di formazione in scrittura specialistica e creativa) e le Parole Estroverse (incontri letterari itineranti). Tra le pubblicazioni Crono Silente (poesia, Prova d’Autore 2011, prefazione di Savina Dolores Massa) e, con AA.VV., William Shakespeare, Sonetti 1 – 48 (traduzioni, Prova d’Autore 2013). Dirige l'Ufficio Stampa del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia - www.museomacs.it). Dal 2015, per le Edizioni Algra (www.algraeditore.it), con Orazio Caruso, dirige la collana Quadernetto di poesia contemporanea.

 

giovedì 14 aprile 2016

NEI LUOGHI DELLA BELLEZZA - UN PROGETTO DI LUISA MAZZA 18 - 24 APRILE 2016

 



Comune di Noto  in collaborazione con  l’Associazione Culturale Ri-flexus presenta  NEI LUOGHI DELLA BELLEZZA  arte filosofia musica poesia teatro NOTO  dal 18 al 24 aprile 2016  Con il Patrocinio del Comitato Italiano per  l’UNICEF progetto di  Luisa Mazza

 



programma generale
 
Nei Luoghi della Bellezza
Siamo sempre sul filo dell’orizzonte fra ciò che è stato raggiunto, consolidato e quello che potrà svilupparsi. Ascoltare, vedere, pensare per esserci, comunque, col dialogo e l’interazione, Nei Luoghi. Attraversare luoghi reali, sensibili, individuali e indefinibili, della memoria e della contemporaneità, per superare confini; o sostare nel confine che non isola, ma costituisce il punto più alto di osservazione per abbracciare con lo sguardo, contemporaneamente, più Luoghi. E’ quel Confine che racchiude un vero Luogo di apertura e di rara Bellezza.
Siamo alla sesta edizione dell’appuntamento culturale che pone la Bellezza al centro della sua struttura progettuale e dei contenuti, con attenzione ai risvolti etici ed estetici delle tematiche di riferimento. Si prosegue con iniziative già presenti nel progetto delle scorse edizioni che conferiscono una precisa identità alla manifestazione con appuntamenti attesi, sviluppati e rinnovati, e con la proposta di nuove “indagini sulla Bellezza” per garantire la crescita progettuale. L’approccio è quello della curiosità, nell’impegno per rendere ogni evento unico e al contempo segmento dello stesso filo conduttore che lega il percorso culturale. E, di volta in volta, coinvolgimento e interesse danno risposte e indicazioni per continuare il viaggio verso la conoscenza, nella Bellezza.
1. Note progettuali
Noto, con l’unicità del suo straordinario barocco, è il punto di riferimento del progetto Nei Luoghi della Bellezza, che rende la città Luogo di produzione culturale, di incontro e confronto, con un coinvolgimento sempre più attivo dei cittadini che partecipano come fruitori o parte integrante di interventi e laboratori per questa idea fortemente associativa nel promuovere e favorire la cultura e l’arte, che si vuole sempre più radicata nel tessuto del territorio.
Anche quest’anno c’è la volontà di ampliare e rafforzare il progetto, sia nella relazione con altre Città e sia con “Le Città Tardo Barocche del Val di Noto”, nella condivisione dell’iniziativa culturale per la valorizzazione dei Luoghi della Bellezza, con il coinvolgimento e, se possibile, con l’estensione di eventi alle altre città della “World Heritage List” UNESCO, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, espressioni della medesima armonia culturale.
In questo contesto, poeti, artisti, musicisti, intellettuali, saranno presenti per sviluppare un articolato confronto fra i diversi linguaggi espressivi, con attività e proposte per creare nuovi dialoghi, interazioni e contaminazioni, all’insegna di una ricerca sperimentale e innovativa.
Grande attenzione sarà rivolta ai giovani, punto di forza per il Nostro Futuro, e per l’allargamento di questa idea progettuale ad altre città. Attività dedicate coinvolgeranno ogni scuola, senza perdere di vista lo scambio reciproco fra le specifiche competenze degli autori e gli interessi e le passioni delle diverse fasce d’età di un pubblico eterogeneo.
Il percorso culturale si snoderà in una serie di eventi in Luoghi significativi o inusuali, con la volontà di metterne in luce altri, per continuare a valorizzare la grande Bellezza della città, permettendone una singolare fruizione attraverso la profondità della cultura e sviluppare contemporaneamente consapevolezza sul valore, la necessità e il dovere di tutela del territorio.
La presenza di importanti autori potrà contribuire a orientare maggiormente l’interesse dei media su Noto, per consolidare la centralità già assunta dalla città come prestigiosa ambasciatrice di cultura e Bellezza nel mondo.
Noto
Patrimonio Mondiale dell’Umanità
Ineguagliabile scenario di Bellezza
A Noto, dunque, per comunicare l’importanza e la forza dell’autentica e profonda Bellezza, affinché i nostri sguardi continuino a restituire Bellezza al mondo e le nostre azioni proiettate nel futuro, siano finalizzate a proteggere e “Costruire Bellezza e Armonia”.
Ricami in pietra, balconi decorati da putti e mascheroni, grate panciute in ferro battuto su maestose facciate di chiese, conventi, palazzi che si colorano d’oro alla luce del tramonto, costituiscono l’ineguagliabile scenario di Bellezza del barocco di Noto.
Nel “Giardino di pietra dorata” forme e segni emanano stupore e suggeriscono racconti e intrecci che invitano alla realizzazione di poetiche visioni. Ciò che il tempo e la storia hanno donato al territorio sottolineano, ancora una volta, di quanta Bellezza e Poesia è stato ed è capace l’essere umano.
L’arte, nella sua espressione più alta, pensata in funzione etica ed estetica, diventa veicolo di ispirazione ed aspirazione alla Bellezza. E’ in funzione dell’uomo e all’insegna della Bellezza che la stratificata identità del luogo si proietta verso orizzonti futuri con apertura, ricerca e consapevole e doverosa tutela. Noto, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, incantevole luogo di Bellezza e Poesia, è Luce dell’Armonia.
2. Struttura dell’evento
2.1 Nei Luoghi del Giardino di Pietra
Dal suono alla parola. Viaggio nell’ascolto
in collaborazione con l’Associazione Concerti Città di Noto
con
Gavino Murgia, sassofoni, voce, flauti, launeddas
Tiziano Broggiato, poeta
Alessandra Macca e Rina Rossitto, letture poetiche
presentazione a cura di Roberto Galaverni
In collaborazione con la prestigiosa Associazione Concerti Città di Noto, l’iniziativa basata sull’interazione fra musica e parola è alla terza edizione. L’esecuzione musicale e vocale del Maestro Gavino Murgia si alternerà e interagirà con le letture poetiche di alcuni fra gli autori più interessanti della poesia contemporanea e di tutti i tempi. I brani del concerto, composti dal Maestro Murgia, sono tutti di origine “mistica” e in gran parte ispirati alla natura. L’evento verrà proposto in un Luogo particolarmente significativo, in sintonia con le esigenze dell’esecuzione. La presentazione sarà a cura di Roberto Galaverni.
Ascolta la storia
Le “nuove” avventure di Pinocchio
L’idea progettuale di “Ascolta la storia – Le nuove avventure di Pinocchio” si sviluppa dal concorso “Riscrivi Pinocchio” riservato alle classi IV e V della scuola primaria. Alle migliori proposte, selezionate dalla giuria, verranno assegnati gli attestati di partecipazione alla finale. In un giorno dedicato, tutti i bambini della scuola primaria potranno partecipare al reading delle nuove avventure di Pinocchio, inventate dagli alunni e alla consegna degli attestati. Le migliori “nuove storie” saranno lette e ascoltate per creare un’atmosfera di fantasticheria e giocosità con l’aiuto di attori e l’arricchimento di musiche e cori di ragazzi e bambini. La classe vincitrice sarà proclamata in occasione dello spettacolo “Le nuove avventure di Pinocchio – Ai Confini della Verità”, a cura della cantattrice Carmela Buffa Calleo. Come importante riconoscimento agli autori vincitori, il testo verrà interpretato dagli attori delle Compagnie teatrali di Noto.
Video-presentazioni
Nei Luoghi della Bellezza, tra arte, filosofia, musica, poesia, teatro
a cura di Pier Raffaele Platania
Il fotografo Pier Raffaele Platania ha realizzato un fotoracconto con le immagini più significative della scorsa edizione contribuendo, con i suoi scatti, a impreziosire la documentazione degli eventi e contemporaneamente a rendere omaggio alla città, fissandone aspetti suggestivi. Sarà disponibile, inoltre, il video “Bellezza è gioia e musica!”, evento realizzato nel 2015, con la direzione del Maestro Marco Mencoboni e il Patrocinio del Comitato Italiano per l’Unicef. Le video-presentazioni saranno proposte al pubblico nei giorni dell’edizione 2016, in occasione dell’apertura della manifestazione.
Il barocco si mostra…
nelle carte topografiche dei Principi Nicolaci di Villadorata custodite nella Biblioteca Comunale di Noto
a cura di Francesca Gringeri Pantano
Siamo alla quarta edizione dell’appuntamento diretto dalla storica dell’arte Francesca Gringeri Pantano: Il barocco si mostra…nelle carte topografiche dei Principi Nicolaci di Villadorata custodite nella Biblioteca Comunale di Noto. L’esposizione sarà curata dalla storica dell’arte, presso il Salone delle feste di Palazzo Nicolaci, con la presentazione dei 3 volumi di Antonio La Gumina “L’isola a 3 punte” repertorio cartografico della Sicilia, della Ducezio Edizioni.
2.2 La Bellezza intorno a noi
 Incontri Conversazioni Interviste
I Luoghi dell’Arte
con la straordinaria partecipazione dell’attore Alessio Boni
conduce Grazia Calanna
L’incontro ci condurrà nei Luoghi dell’Arte e dell’Espressività con la straordinaria partecipazione dell’attore Alessio Boni. Sarà un viaggio tra piccolo schermo, cinema e teatro, per vagliarne confini e affinità. Ci imbatteremo nei percorsi della finzione, del fascino, del sogno, della verità, in relazione ai molteplici personaggi interpretati dall’attore nel corso della sua brillante carriera, con l’approfondimento su storie di cinema, di teatro, di vita. L’incontro/intervista sarà a cura della poetessa e giornalista Grazia Calanna.
Un’idea di Bellezza
Quali Luoghi – Quali Confini
a cura di Roberto Galaverni
Luoghi reali, tra il sensibile e l’immaginario, individuali e collettivi, tra memoria e contemporaneità; Luoghi al confine. Confini che delimitano un Luogo o segnano l’accesso ad altri; Confini rigidi o flessibili. Luoghi e Confini da attraversare, da superare.
Confine, come il punto più alto di osservazione per abbracciare con lo sguardo, contemporaneamente, più Luoghi. Luoghi e Confini abitati e vissuti da Uomini.
L’incontro per riflettere su Luoghi e Confini sarà introdotto e coordinato dal critico letterario Roberto Galaverni con la partecipazione di svariati protagonisti a testimonianza dell’importanza, della Bellezza e in questo caso della molteplicità dei Luoghi. L’iniziativa potrebbe arricchirsi di qualche intervento musicale modulato sulla varietà dei Luoghi.
Partecipano:
Nino Sammito (Assessore) – Le Contrade – I Luoghi di Noto; Dott. Corrado Celestri – Mannarazzi – I Luoghi di Noto; Raffaele Di Dio (architetto) – I Luoghi di Noto; Sonia Arata (gallerista e curatrice) – Amsterdam – I Luoghi del Mondo; Giuseppe Condorelli (poeta) – I Luoghi della Parola e della Poesia; Roberto Galaverni (critico letterario) – Berlino – I Luoghi del Mondo; Adriano Minardo (sacerdote) – I Luoghi dello Spirito; Antonio Presti (promotore d’arte e cultura) – I Confini.
Poesia nei Luoghi della Bellezza
con i poeti Tiziano Broggiato, Luigi Carotenuto, Antonio Di Mauro, il critico letterario Roberto Galaverni, la poetessa e giornalista Grazia Calanna, l’editore Alfio Grasso, il docente di lettere Manuela Caramanna
Il progetto, nel corso della varie edizioni, ha sempre riservato grande attenzione ai linguaggi espressivi della contemporaneità ed in particolare alla poesia. Poeti di grande talento sono intervenuti con le loro letture, espressioni di svariate sensibilità e tematiche, in diversi momenti della manifestazione. Per l’edizione 2016 si vuole ampliare l’appuntamento per tracciare una sorta di “percorso poetico” abbracciando le varie figure – poeta, critico, traduttore, editore – che ruotano intorno alla poesia e alla costruzione del libro.
I Luoghi nella visione
a cura di Massimo Scaringella
Con la partecipazione del curatore delle mostre in programma, Massimo Scaringella, si desidera approfondire a scuola, insieme ai ragazzi, il tema della molteplicità espressiva dominante nella scena artistica odierna e in riferimento alle mostre realizzate. Si proporrà una grande varietà di linguaggi espressivi relativi al mezzo, all’individualità e per la partecipazione di artisti provenienti, geograficamente, da diversi paesi con percorsi artistici di carattere internazionale.
La Verità sotto il velo della Bellezza – Codice Shakespeare
a cura di Elvira Siringo
Nell’aprile di quest’anno ricorre il 400° anniversario della morte di William Shakespeare. Una delle sue più significative ed enigmatiche opere è senza dubbio la raccolta dei Sonetti, pubblicati dall’editore Thomas Thorpe che li ricevette da una persona anonima. C’è motivo di credere che il misterioso curatore li abbia ordinati formando la più poderosa Corona di Sonetti mai composta nella letteratura di ogni epoca. Egli (o ella) scelse esattamente 154 sonetti e nascose in essi il 155°. Il numero non fu certo casuale, Shakespeare ne aveva composti anche altri, ma ne occorrevano esattamente 154 per indicare metaforicamente l’unitarietà, infatti tutta la pubblicazione è metafora di un singolo sonetto, i cui versi sono mimetizzati in altri. La chiave per decodificarlo è nell’enigmatica dedica che fu posta a fronte dell’opera… L’ipotesi è attualmente al vaglio del mondo accademico …
2.3 Costruire Bellezza con Attività Creative
Per Fare teatro
Le nuove avventure di Pinocchio – Ai Confini della Verità
a cura di Carmela Buffa Calleo
Si ripropone l’attività per gli attori delle compagnie teatrali di Noto, che si concluderà con un evento finale. E’ un significativo momento di condivisione per un progetto di importante valenza culturale. Gli attori coinvolti, guidati dall’esperta cantattrice e improvvisatrice teatrale Carmela Buffa Calleo, elaboreranno un unico argomento. Quest’anno il laboratorio propone la rielaborazione della storia del Burattino, in sintonia col concorso “Riscrivi Pinocchio”.
Concorsi nel segno della Bellezza
Riscrivi…la storia
Riscrivi l’Odissea
a cura di Tiziano Broggiato
Il concorso è riservato alle scuole medie e scuole superiori e propone di elaborare un testo che descriva il viaggio di Ulisse dal momento in cui abbandona Troia, conquistata anche con l’espediente da lui ideato del cavallo di legno. Ciò che conta, al fine del racconto, è l’originalità, la proprietà della scrittura e la scioltezza degli avvenimenti che si succedono. Il concorso è rivolto alle classi e non ai singoli studenti, si presume perciò un lavoro collettivo coordinato dall’insegnante. Una commissione tecnica composta da scrittori selezionerà fino ad un massimo di 8 elaborati per le classi di scuola media e fino ad un massimo di 8 elaborati per le superiori e inviterà le classi autrici con i rispettivi insegnanti alla cerimonia finale, dove si dovranno leggere pubblicamente i testi che saranno poi giudicati da una ulteriore giuria allargata. Una votazione finale determinerà la classe che si aggiudicherà il primo premio.
Riscrivi Pinocchio
a cura di Tiziano Broggiato
Il concorso è riservato alle classi IV e V di scuola primaria e propone di elaborare un testo che descriva la storia di Pinocchio, il burattino di legno universalmente conosciuto variandone gli accadimenti che la scandiscono nella versione originale. Si parte perciò dall’incipit di Collodi: “ Geppetto crea da un pezzo di legno un burattino in grado di piangere e ridere, Pinocchio. Sin dalla sua creazione, il burattino dimostra di essere ingestibile e si allontana da Geppetto con un calcio ma viene subito catturato da un poliziotto”. Da qui in poi, dunque, spazio alla fantasia. Ciò che conta, al fine del racconto, è l’originalità, la proprietà della scrittura e la scioltezza degli avvenimenti che si succedono. Il concorso è rivolto alle classi e non ai singoli studenti si presume perciò un lavoro collettivo coordinato dall’insegnante. Tra tutti gli elaborati presentati, una commissione tecnica composta da scrittori, selezionerà fino a un massimo di 8 storie e inviterà le classi autrici con i rispettivi insegnanti alla cerimonia finale, per la consegna degli attestati, che si terrà a Noto dove si dovranno leggere pubblicamente i testi che saranno poi giudicati da una ulteriore giuria allargata. La classe vincitrice sarà proclamata in occasione dello spettacolo serale su Pinocchio delle Compagnie teatrali di Noto. Come massimo riconoscimento agli autori vincitori il testo verrà interpretato dagli attori.
Disegna…la storia
Il concorso è riservato alle classi prima, seconda e terza della scuola primaria e propone di elaborare un disegno ispirato al racconto “Le avventure di Pinocchio”, il burattino di legno universalmente conosciuto. Gli elaborati migliori, selezionati da una commissione, saranno proiettati durante la cerimonia finale del concorso “Riscrivi Pinocchio” e la sera dello spettacolo su Pinocchio, realizzato dalle compagnie teatrali di Noto guidate dall’esperta cantattrice e improvvisatrice teatrale Carmela Buffa Calleo. Il disegno più adatto e interessante verrà utilizzato per la locandina dello stesso spettacolo.
2.4 Mostre
I Luoghi nella Visione
Il solco tracciato da Luoghi e Confini è la chiave di lettura che ci guiderà nel percorso visivo della sezione espositiva. Il titolo generale “I Luoghi nella Visione”, si articola e si snoda in: Visioni altrove – Visioni al Confine. Si propone una grande varietà di Luoghi/Confini per i diversi linguaggi espressivi in cui ci imbatteremo, relativi al mezzo, all’individualità e per la partecipazione di artisti provenienti, geograficamente, da diversi paesi con percorsi artistici di carattere internazionale.
Visioni altrove
collettiva a cura di Massimo Scaringella
La mostra è promossa da Ars Maxjer Contemporanea, Hafnia Foundation di Xiamen (Cina) e il Museo Marco di Buenos Aires (Argentina).
Artisti: Lupe Marin (Argentina); Patricia Claro (Cile); Ma Lin, Li Xianyang e Qin Jian (Cina); Duniesky Martin (Cuba); Hannu Palosuo e ROP (Tuomo Rosenlund e Pekko Orava) (Finlandia); Anita Cala, Alex Caminiti, Francesco Candeloro, Fabrizio Passarella, Daniela Perego e Francesca Tulli (Italia); Felipe Cardeña (Spagna); Stevens Vaughn (Stati Uniti); Juan Diego Pérez La Cruz e Rafael Parra Toro (Venezuela).
Visioni al confine
Gocce riflesse – Luisa Mazza
Come in cielo così nello specchio – Christian Zanotto
testo e presentazione di Massimo Scaringella
interventi musicali del violinista Gabriele Bosco
in collaborazione con Red Stamp Art Gallery – Amsterdam
Installazione proiettiva olografica di figure digitali animate in interazione con struttura scultorea. Video animazione 3d”. Due visioni che si incontrano al confine per generare insieme un nuovo Luogo di Bellezza.
La sezione “Visioni al Confine” presenta “Gocce riflesse/Come in cielo così nello specchio”, innovativa operazione di interazione che vede il dialogo tra le due opere di Luisa Mazza e Christian Zanotto: due differenti modalità espressive accomunate dalla relazione che entrambe intrattengono con la luce, lo spazio, la trasparenza e la riflettenza, per generare l’ inaspettata ed eterea apparizione di un empireo, imponderabile “luogo” sospeso e luminoso. L’installazione si compone di “Gocce Riflesse”, costruzione plastica di Luisa Mazza che mette in scena una contemporanea poetica di leggerezza, purezza e armonia ritmica, in relazione con “Come in cielo così nello specchio”, intervento proiettivo olografico di Christian Zanotto dove una schiera di alate figure digitali, argentei angeli pinnati, si anima in una coreografia di movimenti fluttuanti entro una sfera priva di gravità. La tessitura di limpide e cristalline gocce, modulata nei molteplici livelli di “strati atmosferici” di superfici lisce e curve, capta e riflette le lucenti entità, moltiplicandole e riverberandole nello spazio dello scenografico contesto barocco della Chiesa di Santa Caterina.
I due artisti, dopo un riscontro di affinità e potenzialità espressive da esplorare, nell’arco di tre mesi hanno elaborato il progetto attraversando virtualmente i confini, coordinandosi in un lavoro di progressive verifiche e definizioni per mezzo di uno stretto rapporto di videoconferenze tra Italia e Olanda.
3. Autori
L’Attore
Alessio Boni
Il Musicista
Gavino Murgia
Il Violinista
Gabriele Bosco
Il Curatore e critico d’arte
Massimo Scaringella
Gli Artisti
Luisa Mazza (Italia)
Christian Zanotto (Italia/Olanda)
Lupe Marin (Argentina)
Patricia Claro (Cile)
Ma Lin (Cina)
Li Xianyang (Cina)
Qin Jian (Cina)
Duniesky Martin (Cuba)
Hannu Palosuo (Finlandia)
ROP (Tuomo Rosenlund e Pekko Orava) (Finlandia)
Anita Cala (Italia)
Alex Caminiti (Italia)
Francesco Candeloro (Italia)
Fabrizio Passarella (Italia)
Daniela Perego (Italia)
Francesca Tulli (Italia)
Felipe Cardeña (Spagna)
Stevens Vaughn (Stati Uniti)
Juan Diego Pérez La Cruz (Venezuela)
Rafael Parra Toro (Venezuela)
I Poeti
Tiziano Broggiato
Grazia Calanna
Luigi Carotenuto
Giuseppe Condorelli
Antonio Di Mauro
Il Critico letterario
Roberto Galaverni
La Storica dell’arte
Francesca Gringeri Pantano
Il Fotografo
Pier Raffaele Platania
L’Attrice cantante improvvisatrice teatrale
Carmela Buffa Calleo
Il Curatore e gallerista
Sonia Arata
Il Curatore e storico dell’arte
Maria Virginia di Martino
Il Promotore d’arte e cultura
Antonio Presti
L’Editore
Alfio Grasso
Il Collezionista e studioso di cartografia
Antonio La Gumina
La Scrittrice e docente di filosofia
Elvira Siringo

4. Partners
Fidia s.p.a, La Dependance Hotel, ‘A Mastra Ristorante, Feudo Maccari
Collaborazioni
Associazione Concerti Città di Noto, Unitrè, Red Stamp Art Gallery (Amsterdam), Ars Maxjer Contemporanea, Hafnia Foundation (Cina), Museo Marco di Buenos Aires (Argentina).
Contributi idea progettuale
Rina Rossitto
Assistente sezione espositiva
Maria Virginia Di Martino
Contributi artistici e organizzativi
Santa Argentino
Salvatore Belfiore
Manuela Caramanna
Corrado Celestri
Rosangela Cutrufo
Raffaele Di Dio
Angelo Fortuna
Sebina Lauretta
Alessandra Macca
Nelluccia Mancarella
Fabio Marziano
Corrado Perricone
Nino Sammito
Giovanna Sfiligoi
Corrado Spataro
Giuseppina Spitaleri
Le Compagnie teatrali di Noto
I Maestri del Coro e di Musica
Luciano Carmelo Albi
Marisa Buffa
Giuseppe Campisi
Lucia Franzò
Maria Rita Genovesi
Corrado La Marca
Corrada Marino
Maria Laura Mizzi
Enza Salustro
Floriana Rametta
Valentina Ristuccia
Corrado Serrentino
Le Scuole
Noto Istituti Comprensivi – G. Aurispa, Dirigente Corrado Carelli – F.Maiore, Dirigente Aldo Sarchioto – G. Melodia, Dirigente Antonella Manganaro;
Istituto Istruzone Secondaria Superiore M. Raeli, Dirigente Concetto Veneziano
Scicli Istituto Comprensivo Don Milani, Gabriella La Marca
Adesioni Culturali al progetto
Associazione Amici della Fondazione Teatro di Noto
Cif
Associazione Culturarte
Croce Rossa Comitato locale di Noto
Fidapa sezione Noto
I Delfini di Lucia
Associazione Le Rotte di Ulisse
Lions Noto, Città del Barocco
Notarte
Opificio 4
Associazione Petali d’Arte
Rotari Noto – Terra di Eloro
Soroptimist Club Val di Noto
Studio Barnum
Noto Nei luoghi della bellezza 2016
5. Note Biografiche
Sonia Arata nasce in Alessandria nell’aprile del 1971. Fin dalla giovane età dimostra inclinazione e interesse verso le espressioni artistiche ed estetiche, predisposizione che si trasforma gradualmente nella chiara scelta di un cammino da percorrere. La svolta decisiva avviene nel 1988, anno in cui incontra l’allora esordiente Christian Zanotto che diviene suo compagno di vita; seguire fianco a fianco l’attività dell’artista è per lei esperienza profonda e formativa, che si intensifica a partire dal 1990, anno in cui si trasferisce in Veneto e frequenta il triennio di studi presso l’I.S.A.I. (Istituto Superiore di Architettura di Interni) seguito, dal 1994 al 1999, dal corso di Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2000 si trasferisce ad Amsterdam dove apre in un primo tempo l’atelier d’arte Squaremeters in Brouwersgracht; qui per alcuni anni si dedica ad una sua personale ricerca e produzione artistica focalizzata sulla capitale nordica, i suoi scorci ed edifici, l’approfondimento personale della sua storia, attraverso la rielaborazione di scatti fotografici, con cui partecipa ad una serie di mostre ad Amsterdam e Milano. Il progetto già da tempo ideato di aprire una galleria d’arte si attua tra il 2003 e il 2005 con la nascita di Red Stamp Art Gallery, locata in un edificio del 1700 nel cuore del centro storico della città, dove svolge la sua attività come direttore. Con Red Stamp Art Gallery organizza e cura diverse mostre ed interventi, seguendo da vicino l’attività degli artisti; nel 2012 nasce l’amicizia con l’artista Sarenco e la sua Fondazione, con l’inaugurazione di un ciclo di mostre dedicate ad artisti della fondazione. Scrive vari testi critici, tra i più recenti quelli su Christian Zanotto, Marilena Vita e Francesco Candeloro.
Alessio Boni nasce a Sarnico, nel bergamasco, il 4 luglio del 1966. Secondo di tre figli, abbandona la scuola a quattordici anni e si mette a lavorare come piastrellista col padre. Segue un periodo negli Stati Uniti dove fa qualsiasi tipo di mestiere e quindi il ritorno in Italia, a Roma. Dopo aver partecipato al film tv “Il mago” con Anthony Quinn decide di tentare la strada della recitazione. Si diploma all’Accademia d’arte drammatica D’Amico e inizia a calcare le scene teatrali senza disdegnare le apparizioni nelle fiction e i fotoromanzi. Una prima popolarità arriva nel 2000 con “Incantesimo 3”, ma la vera svolta è nel 2003 con il film La meglio gioventù. In questo affresco di trent’anni di storia italiana premiato a Cannes e di grande successo al cinema, Boni è uno dei due protagonisti insieme a Luigi Lo Cascio. Per il suo ruolo struggente vincerà il Nastro d’Argento come miglior attore protagonista. Il legame con il regista Marco Tullio Giordana si farà così forte da allora, che Boni sarà presente anche in altri due film: Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005) e Sangue pazzo (2008)… Si sottolineano le partecipazioni a fiction televisive in ruoli storici o nei grandi classici della letteratura: da “Cime tempestose” (2004) e “La caccia” (2005) a “Caravaggio” (2007), “Guerra e pace” (2007), fino a “Rebecca” (2008) e “Puccini” (2008), alla seconda stagione di Tutti pazzi per amore nel ruolo di Adriano Ventoni, fratello di Michele Ventoni (interpretato da Neri Marcorè), etc… Nel 2012 è andata in onda, su Rai 1, la fiction Walter Chiari – Fino all’ultima risata, dove ha interpretato il celebre attore comico. Nel 2014 è andata in onda su Rai 1 la fiction Gli anni spezzati (miniserie televisiva) dove interpretava l’ingegnere Giorgio Venuti, dirigente della Fiat Mirafiori. Tante le interpretazioni teatrali, nel 2015 debutta alla cinquantottesima edizione del Festival dei due Mondi di Spoleto con l’opera “I Duellanti”, adattamento dall’omonimo romanzo di Joseph Conrad, di cui condivide la regia con Roberto Aldorasi ed il palcoscenico con Marcello Prayer e Francesco Meoni.
Gabriele Bosco violinista netino nasce nel 1993. Consegue il diploma di Laurea all’istituto musicale di studi superiori “V. Bellini” di Catania con il massimo dei voti e la lode. Apprende le prime nozioni nella scuola d’archi del M°Corrado Galzio sotto la guida della M° Lina Uinskyte. A nove anni supera brillantemente l’ammissione al conservatorio e a soli 10 anni debutta da solista in vari concerti accompagnato dall’orchestra giovanile diretta dal M° G.Romeo. Vince numerosi concorsi. Nel 2004 partecipa alla Rassegna Nazionale “Andrea Amati” a Cremona, presidente della giuria il M° Salvatore Accardo. Nel 2005 vince il “Premio Nazionale delle Arti” indetto dal “Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca”, presidente della giuria il M° Perticaroli, si esibisce nella serata conclusiva al teatro Argentina di Roma dove esegue “La Campanella” di N. Paganini. Il premio consiste in una borsa di studio e nell’incisione di un CD. Nel 2006 la città di Noto lo premia con una targa di riconoscimento per gli eccellenti risultati ottenuti nel campo musicale. Nel 2007 viene scelto dal M° Sergey Girshenko, allievo del grande violinista David Oistrakh per proseguire gli studi a Mosca dove partecipa al “Festival Internazionale per giovani musicisti” organizzato dal grande violinista M° Vladimir Spivakov. Nel 2011 ha partecipato al 10° International Master Classes MUSICA ARVENSIS in Slovakia, con il M° Marco Terlizzi, dove si esibisce in cinque serate e nel concreto finale presso il “Primatial Palace” a Bratislava. Dopo due anni torna in Italia per completare gli studi sotto la guida del M° Vito Imperato con il quale consegue il diploma nel 2012 ottenendo il massimo dei voti e la lode all’istituto Musicale “V. Bellini” di Catania. Primo violino del Quartetto ARKE’ vincitore del premio Amigdala è stato scelto per rappresentare il Conservatorio “V. Bellini” di Catania a RAI UNO Mattina. Ha seguito Master Class e corsi di alto perfezionamento con i maestri: Rodolfo Bonucci, Sergey Girshenko, Mariana Sirbu, Alessandro Perpich (allievo del violinista netino Corrado Romano) e alla Stauffer di Cremona con Salvatore Accardo. Studia attualmente con il vincitore del premio Paganini M° Massimo Quarta e suona un violino Cremonese del M° liutaio Valerio Ferron.
Tiziano Broggiato è nato nel 1953 a Vicenza, dove tuttora risiede. Ha esordito in poesia con Piani alti ( Ed. Di Salvo imprevisti, Firenze, 1983 ) a cui sono seguite le raccolte Il copiatore di foglie ( I quaderni del battello ebbro, Porretta terme, 1998 ), Parca lux (Marsilio, Venezia, 2001) Premio Montale e Premio Unione Lettori Italiani, Anticipo della notte (Marietti, Milano, 2006) Dieci poesie ( Nuovo almanacco dello Specchio n°3, Mondadori, Milano, 2007) e Città alla fine del mondo ( Jaca book, Milano, 2013).Ha curato le antologie: Canti dall’universo – Dodici poeti italiani degli anni ottanta (Marcos y Marcos, Milano, 1988) e Lune gemelle (Palomar, Bari, 1998). Sue poesie sono state tradotte, per antologie e riviste, in varie lingue. Da segnalare, in volume: Davancer la nuit ( Edition revue Conference, Trocy en Multien, 2007 ), traduzione in francese di Cristophe Carraud e Against the light ( Guernica edition, Toronto, 2012 ) traduzione in inglese a cura di Patricia Hanley e Laura Mosco. Nel 2015 è uscito il suo ultimo libro di versi Preparazione alla pioggia ( Italic – Pequod, Ancona ).
Grazia Calanna – Dal 2001, collabora con il quotidiano La Sicilia per il quale cura la rubrica di poesia Ridenti e Fuggitivi. Dal 2007 dirige il periodico culturale l’EstroVerso (www.lestroverso.it). Presiede l’associazione Estrolab per la quale cura le Edizioni EstroLab, i Laboratori dell’Estro (corsi di formazione in scrittura specialistica e creativa) e le Parole Estroverse (incontri letterari itineranti). Tra le pubblicazioni Crono Silente (poesia, Prova d’Autore 2011, prefazione di Savina Dolores Massa) e, con AA.VV., William Shakespeare, Sonetti 1 – 48 (traduzioni, Prova d’Autore 2013). Dirige l’Ufficio Stampa del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia – www.museomacs.it). Dal 2015, per le Edizioni Algra (www.algraeditore.it), con Orazio Caruso, dirige la collana Quadernetto di poesia contemporanea.
Carmela Buffa Calleo attrice-cantante-improvvisatrice teatrale Inizia la sua carriera professionale nel 1985 con Beppe Di Martino maestro di teatro e di vita, accostando al lavoro di attrice il talento per il canto fino al 2000,quando incontra l’Improvvisazione Teatrale. Comincia questa nuova esperienza con l’entusiasmo e la curiosità di sempre proponendo spettacoli col gruppo”Improvvisazione a Delinquere” e diventando insegnante di questa disciplina sotto l’egida della LIIT(Lega Italiana Improvvisazione Teatrale). Si prepara adesso a nuove avventure per improcantattrice …
Luigi Carotenuto è nato a Giarre (CT) nel 1981. Ha lavorato nell’ambito pedagogico. Condirettore editoriale della rivista l’EstroVerso, per la quale si occupa prevalentemente di poesia contemporanea. Ha curato la rubrica di poesia In conto letture per la rivista Lunarionuovo. Ha pubblicato (in versi) i seguenti volumi: L’amico di famiglia (Prova d’Autore, Catania, 2008), Vi porto via (Prova d’Autore, Catania, 2011). Ha redatto le schede di Giovanni Testori e Jolanda Insana per il Dizionario dei poeti diretto da Mario Fresa in pubblicazione per la Società Dante Alighieri. Un suo poemetto inedito (Taccuino olandese) è apparso sul n° 48, 2015 di Gradiva (Rivista internazionale dio poesia italiana, nella rubrica Sguardi).
Giuseppe Condorelli insegna Lettere nella scuola superiore. Si occupa attivamente di poesia, critica letteraria e teatrale. Un suo testo per Marco Nereo Rotelli, è stato pubblicato ne “L’Isola della Poesia” (Convegno Edizioni Quaderni dell’Isola, 2003). Ha ideato e curato rassegne di incontri con l’autore e kermesse d’arte in collaborazione con la cattedra di Plastica Ornamentale dell’Accademia di BB. AA. di Catania e L’associazione culturale “Interminati spazi”. Ha curato la sezione Poesia per il progetto”Castelmola Città degli Artisti”. Nel 2008 ha pubblicato “Criterio del tempo” (I Quaderni del Battello Ebbro, Porretta Terme, Bologna). Nel 2011 due sue liriche sono state messe in musica da Mariano Deidda nel cd “Deidda canta Pavese” . Nel 2013 ha curato per l’Almanacco Internazionale di Poesia edito da Raffaelli il “Quaderno” dedicato alla poesia oggi in Sicilia. Per Le Farfalle di Angelo Scandurra ha appena pubblicato “N’zuppilu n’zuppilu” con la traduzione in inglese di Andrew Brayley e Maristella Bonomo. Vive a Misterbianco (CT).
Maria Virginia Di Martino (Venezuela, 1976). Storica e critico dell’arte. Laureata in Lettere Indirizzo: Storia dell’arte presso l’Università de los Andes (Mèrida, Venezuela) e Magister in Gestione e Sviluppo Culturale Specializzazione: Gestione e promozione culturale, Università di Guadalajara (Messico); sviluppa la sua esperienza lavorativa nell’ambito dell’arte contemporanea attraverso la ricerca e la produzione di mostre. Inizia il suo percorso professionale nella Fondazione Sala Mendoza (Caracas, Venezuela), spazio alternativo che promuove l’arte contemporanea emergente nazionale ed internazionale sia come Documentalista nella progettazione e costruzione dell’archivio fotografico, che come Assistente nell’area delle vendite e delle aste e Coordinatrice della logistica (2002 -2006). Dal 2006 fino al 2012 si trasferisce in Messico per conseguire il Master nell’Università di Guadalajara. Durante questo periodo i suoi lavori si orientano verso la ricerca e la gestione di progetti culturali, tra i quali la Catalogazione dei Beni Artistici e Storico-religiosi dello stato di Veracruz, Università Cristóbal Colón (Veracruz), come Documentalista; Coordinatrice per il recupero dell’archivio storico della compagnia teatrale dell’Università di Guadalajara; Coordinatrice della mostra DELIRIOS DE RAZÓN | DELIRIUM OF REASON di David LaChapelle – Museo delle Arti dell’Università di Guadalajara. Dal 2013 risiede in Italia, a Noto, dove partecipa come collaboratrice alla realizzazione delle mostre nell’ambito della manifestazione “Infiorata” di Noto 2015; lo stesso anno col fotografo Armando Rotoletti lavora alla realizzazione e presentazione della mostra fotografica Barbieri di Sicilia; con l’artista netina Valentina Mammana alla mostra Voce del verbo amare; Di recente ha curato l’allestimento della mostra Creatività delle Memorie. Arte figurativa tra passato e presente degli artisti Davide Napoletano ed Ennio Calabria in collaborazione con il professore Stefano Valeri, critico e storico dell’arte dell’Università La Sapienza di Roma.
Antonio Di Mauro è nato nel 1950 ad Aci Bonaccorsi, in provincia di Catania. Ha collaborato al volume Il Novecento della Letteratura Italiana diretta da Enzo Siciliano (A. Curcio Editore, Roma 1988) e ha redatto la sezione Letteratura dell’Annuario 1990 della Grande Enciclopedia Universale Curcio (Roma 1991). Ha pubblicato inoltre saggistica letteraria sulle riviste “Testuale”, “I Quaderni del Battello ebro”, “Nuovi Argomenti”, “Colophon”; collabora anche alle pagine culturali del quotidiano “La Sicilia”. Dal 1996 al 2014 è stato componente della Giuria tecnica dello storico Premio Letterario “Brancati-Zafferana”. . Dopo una prima plaquette di versi, Diagramma (Todariana Editrice, Milano1972), nel 1986 ha pubblicato il libro di poesia Quartiere d’inverno, Amadeus Edizioni, Montebelluna (Treviso). In seguito, nuove poesie sono apparse soltanto su varie riviste tra cui “Poesia”, “Nuovi Argomenti”, e nei volumi collettivi 5 Poeti, Prova d’Autore, Catania 1989; Almanacco dello Specchio n.14, a cura di Marco Forti con la collaborazione di Giuseppe Pontiggia, Mondadori, Milano 1993; Approdi. Poeti del Mediterraneo (Antologia internazionale), a cura di Emanuele Bettini, Marzorati, Milano 1996. Questa nuova produzione con il completamento di altri testi è confluita nel libro Acque del fondale edito nella collana “I Poeti”, diretta da Roberto Mussapi, presso le edizioni Jaca Book di Milano (2003). È presente nell’antologia Sicilia, poesia dei mille anni, curata da Aldo Gerbino per le Edizioni Salvatore Sciascia, Caltanissetta-Roma, nel 2001. Anticipazione di un nuovo libro, un poemetto, Pietà del figlio, è uscito sull’Almanacco dello Specchio 2008, nuova serie, a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi, Mondadori, Milano 2008, musicato, inoltre, dal compositore siracusano Joe Schittino, che ne ha derivato una “Cantata-melologo” per voce recitante, soprano, due tenori, baritono e piccola orchestra, eseguita in prima nazionale il 27 Gennaio 2009 nell’auditorium della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Catania, a chiusura di una serata dedicata al “Giorno della memoria”. Più di recente, altri versi inediti sono stati pubblicati nei volumi collettivi Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 1, a cura di Gianfranco Lauretano e Francesco Napoli, Raffaelli Editore, Rimini 2013, e Quadernario. Almanacco di poesia contemporanea 2015, a cura di Maurizio Cucchi, LietoColle, Faloppio (Co).
Roberto Galaverni è nato a Modena nel 1964. Critico letterario, scrive per il «Corriere della Sera» con particolare riguardo alla poesia. È collaboratore dei programmi di RadioTre Rai. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Nuovi poeti italiani contemporanei (Guaraldi, 1996), Contemporary Italian Poets («MPT», Londra, 1999) I luoghi dei poeti (Palomar, 2001), Dopo la poesia. Saggi sui contemporanei (Fazi Editore, 2002), Passaggio sul mare (Archinto, 2002), Il canto magnanimo (con Massimo Raffaeli; peQuod, 2005), Il poeta è un cavaliere Jedi. Una difesa della poesia (Fazi Editore, 2006), Italo.log, antologia di poesia italiana contemporanea (con Theresia Prammer; www.satt.org/italo-log, Berlino, 2009-2010).
Alfio Grasso nasce a Catania il 24 settembre 1980 e da sempre risiede a Viagrande. Laureato in Scienze Storiche e Politiche (2004), si specializza in Storia Contemporanea (2006) presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Catania. Nel 2004 inizia a collaborare con la casa editrice Bonanno. Dal 2004 al 2007 collabora con il quotidiano “Giornale di Sicilia”. Nel 2007 si iscrive all’Ordine Nazionale dei Giornalisti in qualità di giornalista pubblicista. Nel 2008 collabora per alcuni mesi con la redazione giornalistica dell’emittente televisiva TRA. Dal 2009 al 2010 ricopre l’incarico di portavoce del Sindaco di Viagrande. Dal 2012 è direttore responsabile della rivista letteraria “Anthos”, da lui stesso fondata. Dal 2004 al 2013 lavora per il Gruppo Editoriale S.r.l. (curandone, anche, la collana di poesia “Euterpe”) e dal 2010 al 2013 svolge l’attività di consulente letterario. Nel giugno 2013 fonda la casa editrice Algra S.r.l., detentrice dei marchi Algra Editore, Il Soffio Edizioni e 360° Libri. Costantemente impegnato in attività culturali, dal 2012 e al 2013 è direttore artistico del Premio Letterario Regionale Città di Viagrande “Antonio Aniante”. Ha pubblicato per la A&B Editrice i racconti in versi Morire per non morire (2001), Apocalisse (2003) e Goffedo di Rue-Grande (2010), mentre per la Bonanno Editore i saggi Fabrizio De André. Anarchia e Poesia (2005) e Salvatore Scuderi. Il caposcuola del protezionismo siciliano (2008). Con il marchio Algra Editore, infine, ha dato alle stampe L’ultima nuvola (2013) e I colori di Milo (2013). Altri suoi scritti, inoltre, sono presenti in numerose antologie e hanno ricevuto diversi premi e segnalazioni di merito.
Antonino La Gumina Nato a Palermo il 9 ottobre 1931. Laurea in Giurisprudenza, Diploma dell’Institut du Commerce International di Parig Direttore Generale del Banco di Sicilia (France) fino al 1993 Vice-Presidente del Groupement des Banques Etrangères en France Presidente della Camera di Commercio Italiana in Francia di Parigi dal 1993 al 2005 Autore di Imago Sicilia – Cartografia storica della Sicilia dal 1420 al 1860 – Sanfilippo Editore – 1998 Curatore dell’Esposizione “L’Isola a tre punte – Collezione La Gumina” a Bruxelles,New York, Parigi, Tolosa, Catania, Palermo. La collezione è oggi alle Ciminiere di Catania. La presentazione della collezione “L’Isola a trepunte” all’estero ha riscosso un grande successo presso i visitatori di origine siciliana che con commozione hanno riconosciuto nelle carte storiche i vecchi toponimi, noti solo nel ricordo dei padri, dei nonni; quale corollario alle esposizioni sono state organizzate iniziative a carattere culturale, economico e turistico. Curatore dell’Esposizione “La Sicilia raccontata dai cartografi – Collezione La Gumina” a Palermo e a Palazzolo Acreide. Nelle due città, i rettorati hanno organizzato le visite guidate delle scolaresche. Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana – Chevalier de la Légion d’Honneur.
Luisa Mazza nata a Noto, vive e lavora a Roma dove ha frequentato l’Accademia di Costume e di Moda. Ha distribuito i suoi interessi tra campi diversi per poi approdare alla realizzazione di opere pittoriche, scultoree e installazioni, ed ha esposto presso gallerie e sedi museali di Roma, Genova, Firenze, Vercelli, Milano, Torino, Shanghai, Yiwu, Arezzo, Napoli, Perugia, Nizza, Parigi, Valparaiso…Nel corso degli ultimi anni è stata presente con le installazioni di dimensioni considerevoli “Imprimere pacem”, “I luoghi della luce”, “Ri-flexus”, “Incamminati”, “Isola”, “Un altro cielo”, “Immaginare la luce”, a varie iniziative artistiche, fra cui “L’altra metà del cielo”, “Nei Luoghi della Bellezza”, “Contemplarte”, alla “Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti”. Tra i riconoscimenti più importanti, nel 2007, ha vinto il concorso per opere d’arte bandito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il quale ha realizzato l’opera di grandi dimensioni “Sonorità”. Ha esposto alla “54° Biennale di Venezia” – Padiglione Italia, nel 2013 alla biennale “Le latitudini dell’arte” Italia/Finlandia – Genova – Palazzo Ducale, nel 2015 alla IV edizione della “Bienal del fin del mundo” Argentina/Cile e alla seconda edizione della biennale “Le latitudini dell’arte” Italia/Ungheria – Genova – Palazzo Ducale. E’ autrice e curatrice di iniziative culturali fra cui “Nei Luoghi della Bellezza”. Ha partecipato a mostre a cura e/o con testi critici di: Luca Arnaudo, Vittoria Biasi, Giorgio Bonomi, Marcello Carriero, Viana Conti, Patrizia Ferri, Enzo Fiammetta, Pina Inferrera, Clara Iannarelli, Tiziana Leopizzi, Ghislain Mayaud, Micaela Mander, Barbara Martusciello, Chiara Massini, Virginia Monteverde, Annamaria Orsini, Massimo Scaringella, Olivia Spatola.
Gavino Murgia Nuorese, inizia a suonare a dodici anni il sax alto. Grazie alla ben fornita discoteca del padre ha la possibilità di scoprire e crescere ascoltando il jazz e la musica classica. A quindici anni inizia a suonare con vari gruppi pop e funky e a collaborare con alcune compagnie teatrali in Sardegna, frequenta i seminari a Siena per concorrere a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana di Jazz come primo sax tenore. Questa immersione nel mondo del Jazz gli consente di accrescere la propria esperienza e di conoscere tantissimi musicisti con i quali compie innumerevoli esperienze musicali in formazioni di ogni tipo duo, trio, quartetto etc. La Sardegna con le sue profonde radici musicali è costantemente presente nel suo percorso sonoro. Il canto a Tenore nel ruolo di Bassu, praticato già in adolescenza e lo studio tradizionale delle Launeddas, si fondono nel tempo con la musica afroamericana trovando un percorso inedito e originale. Al sax Soprano e Tenore affianca anche il sax Baritono, Flauti e Duduk. Ha suonato e registrato tra gli altri con : Rabih Abou Kalil, Bobby McFerrin, Mal Waldron, Michel Godard, G.Trovesi, Antonello Salis, Al di Meola, Djivan Gasparian, Araik Bakhtckian,Salvatore Bonafede, Paolo Fresu, Famoudou Don Moye, Roswell Rudd, Sainko Namtcylak, Bebo Ferra, Danilo Rea, Babà Sissokò, Badara Seck, Hamid Drake, Franck Tortiller, Luigi Cinque, Mauro Pagani, Gianna Nannini, Massimo Ranieri, Andrea Parodi, Vinicio Capossela, Piero Pelù, Bertas, Tazend, Luigi Lai, Hosoo Khosbayar, Solis string, NOA, Gil Dor, Zohar Fresco, e tantissimi altri. Inoltre con vari gruppi italiani e stranieri ha suonato nei principali jazz festival italiani europei ed extraeuropei, tra gli altri in Francia, Finlandia, Norvegia, Svezia, Portogallo, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio, Austria, Polonia, Turkia, Marocco, Sud Africa, Cuba, Yemen, Pakistan, USA, Russia etc..
Francesca Gringeri Pantano, storica dell’arte, è nata nel 1946 a Lentini e vive tra Avola e Lido di Noto. Direttore dell’Accademia di Belle Arti “M. Minniti” di Siracusa e cofondatrice, a Noto, dell’Accademia di Belle Arti “Val di Noto”, è impegnata soprattutto nella ricerca storico-artistica del Settecento in Sicilia. Ha approfondito lo studio sulla tematica del Voyage e realizzato, progettandone i contenuti culturali ed espositivi, il Museo dei Viaggiatori in Sicilia di Palazzolo Acreide. Ad Avola ha allestito il Museo “Palmento e Frantoio Midolo” e le esposizioni museali quali Il Mercato e la sua gente, presso la Biblioteca Comunale, ed I volti del Teatro nel Teatro Comunale. Ha curato eventi d’arte a Gibellina, La Valletta, Parigi, Tolosa, Marsiglia, Melbourne, etc. E’ coautrice, per i volumi di architettura e pittura, del Dizionario degli artisti siciliani. E’ autrice di numerosi testi fra i quali, per la casa editrice Sellerio, La città esagonale e Jean Houel: Voyage a Siracusa e, per le edizioni D. Sanfilippo, L’ Isola del Viaggio. Riconoscimenti al suo lavoro sono i premi Pitrè-Salomone Marino, Historiae Siciliae, Ciane, Immagine Donna.
Pier Raffaele Platania nasce a Catania nel gennaio del 1980. Ha studiato con Enzo G. Leanza, Enzo Cei, Gabriele Rigon, Pino Ninfa. Da Agosto 2010 collabora con All About Jazz Italia, come fotografo. Da Novembre 2010 collabora con l’agenzia fotografica DALLE. Fotografo ufficiale del Festival Internazionale del jazz “Sergio Amato” 2011 – 2012. Da Marzo 2012 collabora con l’agenzia fotografica Kika Press & Media.. Fotografo ufficiale de “Il corto è servito” 2013 – Palazzolo Acreide Fotografo ufficiale de “Ortigia Jazz festival” 2013 – Siracusa Le sue immagini sono state pubblicate su sky.it, le nouvelle observateur, altreconomia. Ha esposto a Milano, presso la galleria Feltrinelli, nella collettiva Jazz in Italy, al Jazz World Photo di Turtnov (Repubblica Ceca). Espone presso la galleria Ortigia Island photography. Fa parte del collettivo di artisti della galleria Saatchi on-line. Ha all’attivo diverse collettive.
Antonio Presti, nato a Messina, è il presidente della “Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte”, impegnato da anni in Italia e nel mondo a creare una coscienza legata alla cultura ma soprattutto ad uno spirito etico, che si forma proprio attraverso un rapporto differente con la bellezza. Tra le iniziative la creazione del parco di sculture monumentali nella Valle dei Nebrodi in Sicilia “Fiumara d’Arte”, dell’Atelier sul Mare, un albergo-museo a Castel di Tusa, in provincia di Messina e la realizzazione del “Chilometro di tela”, che ha chiamato a raccolta, durante i numerosi anni della sua realizzazione, numerosissimi artisti. . A Catania ha creato la “Devozione alla Bellezza”, con il “Cero di S.Agata”, la Casa-d’Arte Stesicorea, l’evento di poesia “Il treno dei Poeti”, e ancora “Museo della Luce” rivolto al quartiere periferico di Catania “Librino”, dove Presti chiamerà a collaborare alcuni tra i più importanti fotografi del mondo, che avranno l’incarico di fotografare l’anima del quartiere: “la gente”.
Massimo Scaringella è curatore indipendente di arte contemporanea e organizzatore di eventi culturali. Durante gli oltre trenta anni di attività in Italia e all’estero ha presentato moltissimi artisti italiani e stranieri, molti di essi appartengono alle nuove generazioni ma già apprezzati oggi nel panorama internazionale. Nato a Roma nel 1953, vive tra Roma e Buenos Aires. Inizia nel 1977 accanto Italo Mussa il suo percorso attivo con le avanguardie romane, sopra tutto nel Pastificio Cerere, e dal 1990 si dedica alla diffusione dell’arte italiana all’estero curando numerose mostre collettive e personali itineranti e collaborando con spazi pubblici e privati in particolare a Roma. Dal 2000 ha lavorato nel settore “Arte Contemporanea” del Ministero degli Affari Esteri, partecipando alla creazione della nota “Collezione del XX secolo alla Farnesina”. In contatto diretto con le realtà locali di diverse culture e il loro panorama contemporaneo, creando in questo modo un ponte di intercambio tra l’arte italiana e il resto del mondo, in particolare con l’Argentina, dove attualmente risiede. E’ Direttore e fondatore di “’ars maxjer contemporanea – progetti culturali d’avanguardia” e dal 2013 è Direttore Artistico della Fundación Tres Pinos di Buenos Aires. A giugno 2014 è stato nominato Direttore Artistico della 4° edizione della Biennale Internazionale del Fin del Mundo (2014/2015) che si è svolta tra Argentina e Cile e inizia a collaborare con la Hafnia Fundation di Xiamen (Cina).
Elvira Siringo è nata a Siracusa dove vive, lavora e scrive. È sposata, ha tre figli, insegna filosofia e storia presso il Liceo Polivalente “Quintiliano” di Siracusa. Ha intrapreso l’attività giornalistica alla fine degli anni ’70, curando una pagina settimanale dedicata ai problemi delle donne sul quotidiano “Il Diario”. È socio fondatore del settimanale cattolico “Cammino”. Ha collaborato alla rivista di storia locale “I Siracusani”. Il suo primo racconto è apparso sul settimanale femminile “Bella” e altri, più recentemente, sul magazine on line “Stilos”. Ha pubblicato: La zia di Lampedusa, Morrone editore, 2009, romanzo dal quale ha tratto l’adattamento teatrale; Zucchero in tasca presentato al Salone Internazionale del libro di Torino 2010; Per le vie del mondo, Morrone editore, 2011, romanzo sul tema dell’amore spirituale e sulla bellezza che ha avuto la Menzione di merito al 3° Concorso Letterario “In purissimo azzurro”; Sogno di indipendenza, Morrone editore, 2012, saggio storico. Premio nazionale di giornalismo e saggistica “Portopalo più a sud di Tunisi” VII edizione; Il passaggio anomalo dell’onda, Lombardi Editore, 2013. Pièce teatrale; Una seconda occasione Di Felice Edizioni, 2014. Romanzo vincitore del “Premio Internazionale di narrativa Città di Martinsicuro” V edizione; Codice Shakespeare, Create-Space Independent Publishing, Charleston-USA, 2015. Saggio di cui è imminente la pubblicazione in lingua inglese; Il segreto di Elisabetta, romanzo di prossima pubblicazione.
Christian Zanotto nasce a Marostica (Vicenza), nel 1972; dopo la formazione presso la Accademia di Belle Arti di Venezia trasferisce il suo studio ad Amsterdam. Attualmente vive e lavora tra Olanda e Italia. Le sue opere, caratterizzate da un forte impatto estetico-scenico, indagano la natura ed il mistero dell’esistenza e la sfera archetipica dell’umano: un approccio a tratti metafisico che mira ad approfondire studi sulla percezione , con l’intento di coinvolgere lo spettatore dal punto di vista psicologico ed emozionale per stimolarne reazioni e riflessioni personali. La ricerca artistica di Christian Zanotto si dirige, già dagli anni della formazione, oltre i medium classici, verso una fusione tecnica e concettuale tra materiale e immateriale, tra l’universo del virtuale e quello della tradizione, esplorando i modi in cui essi si interfacciano. Maestro delle arti digitali, plasma, per mezzo di vari software, sculture intangibili, eleganti figure che concretizza su lastre di cristallo o che traduce, animandole, in sequenze video e installazioni olografiche: opere audio-visive che mettono a confronto il fruitore con un ambito altro, attiguo, parallelo e compresente a quello comunemente percepito, messa in scena dei molteplici livelli del reale. La figurazione si anima di immagini uniche, nuove icone dell’era digitale appartenenti ad uno spaziotempo fluido proprio della poetica dell’artista, dove il futuro delle nuove tecnologie trova la sua espressione più intensa nel confronto con la storia dell’arte.