venerdì 27 gennaio 2023

Domani a Zafferana Etnea si presenta “Io sono Antonietta. Cronaca di un delitto” di Giuseppe Reina

 





Domani a Zafferana Etnea si presenta “Io sono Antonietta. Cronaca di un delitto” di Giuseppe Reina

La vicenda umana di Antonietta Longo, la “Decapitata di CastelGandolfo”, con nuovi dettagli, e un’ipotesi inedita sul misterioso caso irrisolto dal 1955.

 

Algra Editore presenta “Io sono Antonietta. Cronaca di un delitto, con l’autore Giuseppe Reina dialogherà Roberta Franzone. L’incontro, sarà introdotto dalla giornalista Grazia Calanna, si svolgerà nella sala consiliare di Zafferana Etnea (domani, sabato 28 gennaio, alle ore 18.30) con il gratuito patrocino dell’Amministrazione Comunale. Per l’occasione interverranno: Salvo Russo (Sindaco), Salvo Coco (Vice Sindaco), Cettina Coco (Assessore P.I.), Francesco Leonardi (Consigliere Comunale, Presidente III Commissione per il Turismo). L’evento è organizzato in collaborazione con l’ANC di Zafferana Etnea, presieduta da Giovanni Marino.

“Io sono Antonietta” di Giuseppe Reina - edito da Algra -, reperibile in tutte le librerie come online (anche sul sito della casa editrice https://www.algraeditore.it/saggistica/io-sono-antonietta-cronaca-di-un-delitto/), primo su Amazon nell’agosto 2022, ripercorre la vicenda umana di Antonietta Longo, la “Decapitata di CastelGandolfo”, prozia paterna dell’autore del libro; un efferato caso di omicidio che ebbe un enorme clamore mediatico nel 1955, proprio per le terrificanti condizioni in cui fu ritrovato il cadavere. Un caso che continua a suscitare l’interesse dei media essendo a tutt’oggi “misteriosamente” irrisolto. L'impianto narrativo del libro si basa sull'ipotesi (inedita) che la scena del delitto non fosse altro che una gigantesca messinscena ricostruita ad arte, funzionale a depistare le indagini, a non far emergere la verità per proteggere qualcuno.

“Io sono Antonietta” di Giuseppe Reina, è il frutto di un minuzioso lavoro di ricerca, documentazione e scrittura che ha già destato l’interesse di diversi sceneggiatori.

 

 

“Il libro - dichiara Giuseppe Reina -, non si limita esclusivamente a una fredda cronologia dei fatti e delle circostanze che portarono al crimine, ma coglie l’occasione per evidenziare le storture, gli insabbiamenti e i depistaggi che furono raccontati dai mass-media dell’epoca e che impedirono di pervenire alla verità dei fatti e alla cattura dei responsabili del misfatto. Ritengo sia molto interessante anche il taglio che ho voluto proporre ai lettori, cioè quello di esaminare i risvolti psicologici e caratteriali dei vari “attori” della vicenda, talaltro da me conosciuti personalmente in quanto alcuni facenti parte della mia famiglia. Con l’aiuto di Francesca Calì, abbiamo anche escogitato un’Antonietta che racconta, in prima persona, alcuni momenti della sua vita. Nulla di romanzato, ma episodi reali che altrimenti sarebbe stato difficile descrivere, senza l’aiuto di una sensibilità femminile”.

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SCHEDA LIBRO

 

Titolo: Io sono Antonietta

Sottotitolo: Cronaca di un delitto

Autore: Giuseppe Reina

Genere: Saggistica

Formato: 14x21

Numero pagine: 268

Prezzo di copertina: € 16,00

ISBN: 978-88-9341-580-4

 

Sinossi. Per decenni, l’orribile caso della “decapitata di Castelgandolfo” è stato ritenuto un delitto senza movente, avente tutti i crismi della più spietata ferocia omicida, ma privo di qualsiasi logica e raziocinio. Un delitto perfetto in pieno stile giallo-horror. Eppure un cadavere “parla”, una scena del delitto racconta, gli oggetti addosso e accanto alla vittima forniscono elementi di riflessione. Tra depistaggi, verità nascoste, colpi di scena, insabbiamenti e maldestri tentativi di celare una realtà che era sotto gli occhi di tutti, ma non doveva essere svelata, questo libro narra una storia diversa, punta l’indice su quello che non fu detto, pone l’accento su evidenze viste da un’angolazione differente, scevra di preconcetti e pregiudizi.

 

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Giuseppe Reina è pronipote della “decapitata di Castelgandolfo”. Collezionista di vinili, francobolli, monete, documenti e testi storici della terra di Sicilia, è noto in ambito fumettistico per aver dato vita a forum e Web Tv dedicate al personaggio di Zagor, lo Spirito con la Scure. Apre nel 2014 la pagina Facebook “Mascalucia DOC” che, nel 2019, diventa un’associazione culturale promotrice di eventi e iniziative socio-culturali sul territorio. è autore di due racconti brevi, Vacci lisciu e Lettera dall’aldilà, entrambi pubblicati nelle due antologie dedicate al contest “Sicilia Dime Novels”. Ha partecipato, inoltre, alla realizzazione di due fanzine monografiche, frutto di accurate ricerche storiche, dedicate una al patrono di Mascalucia (San Vito) e l’altra al sito storico-religioso di Mompileri.

martedì 24 gennaio 2023

Pretty Woman, il Musical, arriva a Catania il 14 marzo

 


Pretty Woman il Musical, arriva anche a Catania, al teatro Metropolitan grazie ad un’intuizione di Andrea Randazzo che con il suo Agave Spettacoli porterà lo show in città il prossimo 14 marzo con inizio alle ore 21:00. Ci sono favole destinare a durare per sempre, come quelle di Vivian Ward e di Edward Lewis, che ancora oggi riescono a fare sognare ad occhi aperti migliaia di spettatori. Apprezzato dal pubblico e dalla critica, al Teatro Nazionale di Milano, con più di 80 mila biglietti venduti, è stato lo spettacolo teatrale che ha avuto il maggior successo al botteghino in Italia nel corso del 2021: Pretty Woman è una romantica storia d’amore tra due persone nate in situazioni completamente diverse; uno è “nato con la camicia”, l’altra in un quartiere povero e squallido. La tournée è distribuita da Savà Produzioni Creative per Vivo Concerti. Scritto in coppia da Garry Marshall e Jonathan F. Lawton, rispettivamente leggendario regista e sceneggiatore originale della pellicola, lo spettacolo si avvale di una colonna sonora che è un mix di canzoni pop e romantiche scritte da due compositori d'eccellenza, Bryan Adams e il suo fidato co-autore Jim Vallance, e dell’indimenticabile successo mondiale del 1964 “Oh, Pretty Woman” di Roy Orbison. L’adattamento teatrale mantiene l’impianto narrativo del successo cinematografico premiato nel 1991 con un Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale (Julia Roberts) e ripercorre fedelmente i momenti della storia d’amore di Vivian ed Edward. Accanto alla tematica sentimentale, che ha di fatto appassionato un pubblico eterogeneo di sognatrici e sognatori, alcuni temi molto attuali sono ancora il punto di forza di questa instancabile storia a metà strada tra Cenerentola e My Fair Lady. La rivalsa di una donna alla ricerca di sé e della sua dignità, il cambiamento di due persone diverse, per classe, che non discriminano l’altro, ma che si avvicinano l’uno all’altra rivoluzionando se stessi e il loro modo di pensare, la forza dei sentimenti che hanno la meglio su fama e denaro, il superamento delle apparenze in un mondo che non riesce ad andare oltre i preconcetti. Un inno alla libertà che supera pregiudizi e convenzioni, una storia trasversale che supera le differenze sociali e di età. La regia del musical è di Carline Brouwer, le coreografie sono di Denise Holland Bethke, la direzione casting di Chiara Noschese, la supervisione musicale di Simone Manfredini, la direzione Musicale di Andrea Calandrini, le scene di Carla Janssen Höfelt, i costumi di Ivan Stefanutti, il disegno fonico di Armando Vertullo, il disegno delle luci di Francesco Vignati, ed, infine, la traduzione e l’adattamento dei versi italiani di Franco Travaglio. I biglietti sono in vendita su Ticketone.it, nei circuiti locali autorizzati e presso il botteghino del teatro. Per info e approfondimenti è possibile telefonare al 393.94.50.020 o ancora inviare una mail all’indirizzo agavespettacoli@inwind.it. che ha inviato foto tramite CS

 

LA STORIA

La giovane squillo Vivian Ward (Beatrice Baldaccini) incontra per caso il ricco e affascinante uomo d’affari Edward Lewis (Thomas Santu) arrivato a Beverly Hills per concludere un affare. Dopo una notte insieme, lui rimane colpito dalla simpatia e dalla bellezza di lei e la ingaggia per tutta la settimana come sua compagna offrendole 3000 dollari. L’amico e avvocato di Edward, Philip Stuckey (Andrea Verzicco), gli consiglia di portare con sé una ragazza a una cena d’affari per fare colpo con David Morse (Lorenzo Tognocchi), capo della grossa compagnia marittima che Lewis vuole acquistare. Invita quindi Vivian e le lascia i soldi per comprarsi gli abiti adatti. Nonostante le difficoltà legate all’essere ingiustamente maltratta da alcune commesse dei negozi di Rodeo Drive, Vivian trova l’aiuto del direttore dell’albergo, Mr. Thompson (Cristian Ruiz), che la manda nella sartoria di una sua amica e le insegna il comportamento da tenere a tavola nelle occasioni mondane. Intanto la relazione tra Vivian ed Edward da normale rapporto d’affari diventa sempre più simile all’amore, di questo ne è testimone Kit (Giulia Fabbri), giovane prostituta e amica di Vivian. Vivian ed Edward si innamoreranno l’uno dell’altra sebbene provengano da mondi totalmente diversi.

CATANIA, SUCCESSO PER LA 25° “GIORNATA CITTADINA DELLA DONAZIONE DI SANGUE E DELLA SOLIDARIETÀ”, ALLESTITA A DISTANZA DI 4 ANNI DALL’ULTIMA EDIZIONE CAUSA COVID


 

Grande successo, nonostante la pioggia e le temperature particolarmente rigide, per la “Giornata Cittadina della Donazione di Sangue e della Solidarietà”, giunta alla venticinquesima edizione, svoltasi nella mattina di domenica 22 gennaio 2023 in piazza Duomo a Catania, tornata dopo quattro anni di assenza forzata a causa della pandemia di Covid-19. L’evento, inserito nel cartellone delle celebrazioni in onore di Sant’Agata, è stato promosso dalla Fratres Territoriale Catania Enna Messina – presente capillarmente con i suoi gruppi di donatori di sangue nella provincia etnea –, dalla Caritas Diocesana e dalle associazioni Agatine, sotto il patrocinio dell’Arcidiocesi di Catania e del Comune di Catania e in collaborazione con Avis, Advs Fidas, Croce Rossa, Csve, San Marco, Amici del Garibaldi, Ristoworld Italy.

Nel nome della patrona Sant’Agata, i catanesi, manifestando la propria innata vocazione solidaristica, si sono accostati alla donazione del sangue offrendo il braccio e contribuendo alla raccolta del prezioso liquido, che idealmente rappresenta la vita, avvenuta tramite le autoemoteche presenti in piazza, messe a disposizione dalle associazioni che hanno aderito. Costituito, all’ombra della cattedrale, un piccolo “villaggio della solidarietà” nel quale le associazioni hanno presentato ai catanesi i propri servizi e proposto visite di prevenzione gratuite in diverse specialità mediche, mentre Ristoworld Italy ha offerto un gustoso rompidigiuno. Nel corso della mattinata, anche l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, ha visitato il villaggio testimoniando l’attenzione e il sostegno della Chiesa nel campo della solidarietà e del servizio agli ultimi. Momenti di svago sono stati offerti da gruppi folk, sbandieratori e majorette.

Dichiara il Presidente della Fratres Territoriale Catania Enna Messina, Angelo Salice: “Mi corre l’obbligo di ringraziare l’Arcidiocesi di Catania, le associazioni Agatine, la Caritas Diocesana e tutte le associazioni che hanno aderito a questa giornata di solidarietà e di gioia che ha visto la partecipazione di tanti nostri concittadini per nulla intimoriti dal maltempo. Grazie anche a tutti i gruppi del territoriale Catania, Enna, Messina che si sono prodigati per la buona riuscita della manifestazione. La Fratres Territoriale CEM, che mi onoro di rappresentare, – prosegue Salice – ha fatto tesoro di questi anni caratterizzati dalla pandemia, perfezionando una strategia che ha consentito di ridurre i notevoli disagi derivanti da una situazione con cui nessuno si era in precedenza confrontato, dal dopoguerra in poi. Questi anni, per noi che operiamo nella raccolta del sangue, – chiude Salice – dovranno rappresentare un punto di riferimento costante per mettere in campo una strategia operativa che riesca a regalare alla Sicilia l’indipendenza dalle altre regioni dal fabbisogno di sangue”.

 

Nelle foto in allegato, l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, ed il parroco della Basilica Cattedrale, mons. Barbaro Scionti, insieme ai volontari della Fratres

domenica 22 gennaio 2023

Successo a Torre Archirafi per la conferenza “Inviolabilità dei Diritti Umani - Voci libere per il mondo e per Assange”.

 



In tantissimi, lo scorso sabato, hanno partecipato alla conferenza dal titolo “Inviolabilità dei Diritti Umani. Voci libere per Assange”, svoltasi a Palazzo Vigo (Torre Archirafi), organizzata con il patrocinio del Comune di Riposto. Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura, avv. Paola Emanuele che, auspicandone di nuovi, si è congratulata con gli organizzatori dell’evento indirizzato alla riflessione e alla crescita condivisa, ha presto la parola Giovanni Pavone (Ingegnere Nucleare, esperto in Energia) che ha introdotto l’incontro sottolineando, “La nostra presenza vuole essere un segno tangibile, un impegno concreto a sostegno della libertà. Domandiamoci: può esserci libertà senza rispetto? Può esserci rispetto senza libertà di pensiero e di scelta? Non può esserci libertà senza il rispetto dei valori fondamentali della vita: la dignità e la verità. Sottolineo l'utilizzo della parola "rispetto", non uso volutamente la parola "ubbidienza" che invece ritengo estremamente pericolosa, una delle principali giustificazioni dei peggiori crimini contro umanità. La storia insegna che non può esserci libertà senza verità. Assange ha sacrificato, ha perso la propria libertà per difendere la libertà di tutti noi divulgando la verità. Ricordiamo che il dubbio è uno strumento indispensabile di ricerca della verità in qualsiasi settore a cominciare dalla scienza”.

 

A seguire, ha preso la parola la prof.ssa Rosaria Rita Zammataro con un intervento dal titolo “Dalle leggi di Hammurabi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. La stessa ha dichiarato: “Il tema dei diritti civili è un tema di basilare importanza nella società attuale. Purtroppo, anche se le leggi ci sono, vengono sconosciute dai più e inapplicate, spesso, dagli uomini di potere che gestiscono il mondo con logiche amorali che disattendono i principi dell'equità. Più che celebrare esclusivamente il giorno della memoria riferibile alla Shoa, bisognerebbe istituire il giorno della memoria per mettere sotto i riflettori tutti i diritti che vengono in vario modo infranti quotidianamente”.

 

La giornalista Grazia Calanna dopo aver presentato il caso Julian Assange (giornalistaprogrammatore e attivista australiano, cofondatore e caporedattore dell'organizzazione divulgativa WikiLeaks che nel 2010 ha assunto un'ampia notorietà internazionale per aver rivelato tramite “WikiLeaks” documenti statunitensi secretati, ricevuti dalla ex militare Chelsea Manning, riguardanti crimini di guerra; per tali rivelazioni ha ricevuto svariati encomi da privati e personalità pubbliche, onorificenze ed è stato proposto per il Premio Nobel per la pace per la sua attività di informazione e trasparenza; altrettanto per tali rivelazioni dal 2019 è incarcerato nel Regno Unito con recente ordine formale di estradizione negli Stati Uniti)  si è soffermata sulla necessità di riabilitare - con l’auto del “pubblico” che dovrebbe pretenderlo - il ruolo della stampa ricordando che: “se il suo vigore aiuta la democrazia, la sua debilitazione segnala il cattivo stato di salute delle istituzioni e dell’intero corpo sociale”.

 

Intenso il momento della “Breve pratica di meditazione” condotta dall’insegnante di yoga Antonella Sgroi che ha dichiarato: “Sono convinta che ciascuno debba lavorare su stesso, se si vogliono ottenere cambiamenti significativi nel mondo. Per questo ho voluto dare un assaggio della ‘meditazione’, una pratica che aiuta ad aumentare la consapevolezza di noi stessi e di ciò che ci circonda”. Altrettanto penetrante l’esperienza sonora vissuta con la suonoterapeuta Altea Sfilio che ha sottolineato: “Il suono agisce sulla nostra parte più profonda e riesce a produrre in noi cambiamenti significativi. Per questo viene usato come mezzo di guarigione ma anche come via spirituale”.

 

Il tutto è stato arricchito dalla mostra di Cettina Tiralosi (pittrice digitale) dal titolo “Lo straordinario senso della libertà femminile: installazione”. La Tirolosi ha commentato: “Il femminismo italiano del pensiero della differenza sessuale, dagli anni ottanta ad oggi, ci ha insegnato che la libertà femminile è una relazione significativa tra donne e tra donne e uomini che ha radici nell’ordine simbolico della madre. Lo stato moderno dei diritti, inscritto nel patriarcato, invece con grande sforzo di lettura della realtà non veritiera, non prevede le donne come soggetto, perché interessato ad un ordine basato sul censo: uomo, bianco, ricco. L’arte, a mio avviso, è il mezzo attualmente più originale e autentico che veicola il messaggio politico tra chi la esercita e chi la fruisce: non si possiede, ma si scambia e si respira come l’aria”.

L’evento si è svolto in collaborazione con l’associazione culturale “Passeggiata Letteraria Ripostese”, presieduta dalla prof.ssa Alfina Spinella che ha introdotto una bella selezione di letture a tema: Saro Pennisi (Una veduta di Kidepo Valley, Uganda), Maria Trovato (Riflessioni di Italo Calvino in occasione del 75° anniversario dello Statuto Onu), Giuseppe Lo Cicero (Aforismi sui diritti umani), Natale Maugeri (Libertà, poesia dedicata a Nelson Mandela), Alessandra Iraci (poesia di Richard Tyrone Jones, Analisi Sintattica), Carmelo Cundari (Inno alla vita, poesia di Madre Teresa di Calcutta).

mercoledì 18 gennaio 2023

Il 28 gennaio a Zafferana Etnea si presenta “Io sono Antonietta. Cronaca di un delitto” di Giuseppe Reina

 


Algra Editore presenta “Io sono Antonietta. Cronaca di un delitto, con l’autore Giuseppe Reina dialogherà Roberta Franzone. L’incontro, sarà introdotto dalla giornalista Grazia Calanna, si svolgerà nella sala consiliare di Zafferana Etnea (sabato 28 gennaio, alle ore 18.30) con il gratuito patrocino dell’Amministrazione Comunale. Per l’occasione interverranno: Salvo Russo (Sindaco), Salvo Coco (Vice Sindaco), Cettina Coco (Assessore P.I.), Francesco Leonardi (Consigliere Comunale, Presidente III Commissione per il Turismo). L’evento è organizzato in collaborazione con l’ANC di Zafferana Etnea, presieduta da Giovanni Marino.

“Io sono Antonietta” di Giuseppe Reina - edito da Algra -, reperibile in tutte le librerie come online (anche sul sito della casa editrice https://www.algraeditore.it/saggistica/io-sono-antonietta-cronaca-di-un-delitto/), primo su Amazon nell’agosto 2022, ripercorre la vicenda umana di Antonietta Longo, la “Decapitata di CastelGandolfo”, prozia paterna dell’autore del libro; un efferato caso di omicidio che ebbe un enorme clamore mediatico nel 1955, proprio per le terrificanti condizioni in cui fu ritrovato il cadavere. Un caso che continua a suscitare l’interesse dei media essendo a tutt’oggi “misteriosamente” irrisolto. L'impianto narrativo del libro si basa sull'ipotesi (inedita) che la scena del delitto non fosse altro che una gigantesca messinscena ricostruita ad arte, funzionale a depistare le indagini, a non far emergere la verità per proteggere qualcuno.

“Io sono Antonietta” di Giuseppe Reina, è il frutto di un minuzioso lavoro di ricerca, documentazione e scrittura che ha già destato l’interesse di diversi sceneggiatori.

 

 

“Il libro - dichiara Giuseppe Reina -, non si limita esclusivamente a una fredda cronologia dei fatti e delle circostanze che portarono al crimine, ma coglie l’occasione per evidenziare le storture, gli insabbiamenti e i depistaggi che furono raccontati dai mass-media dell’epoca e che impedirono di pervenire alla verità dei fatti e alla cattura dei responsabili del misfatto. Ritengo sia molto interessante anche il taglio che ho voluto proporre ai lettori, cioè quello di esaminare i risvolti psicologici e caratteriali dei vari “attori” della vicenda, talaltro da me conosciuti personalmente in quanto alcuni facenti parte della mia famiglia. Con l’aiuto di Francesca Calì, abbiamo anche escogitato un’Antonietta che racconta, in prima persona, alcuni momenti della sua vita. Nulla di romanzato, ma episodi reali che altrimenti sarebbe stato difficile descrivere, senza l’aiuto di una sensibilità femminile”.

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SCHEDA LIBRO

 

Titolo: Io sono Antonietta

Sottotitolo: Cronaca di un delitto

Autore: Giuseppe Reina

Genere: Saggistica

Formato: 14x21

Numero pagine: 268

Prezzo di copertina: € 16,00

ISBN: 978-88-9341-580-4

 

Sinossi. Per decenni, l’orribile caso della “decapitata di Castelgandolfo” è stato ritenuto un delitto senza movente, avente tutti i crismi della più spietata ferocia omicida, ma privo di qualsiasi logica e raziocinio. Un delitto perfetto in pieno stile giallo-horror. Eppure un cadavere “parla”, una scena del delitto racconta, gli oggetti addosso e accanto alla vittima forniscono elementi di riflessione. Tra depistaggi, verità nascoste, colpi di scena, insabbiamenti e maldestri tentativi di celare una realtà che era sotto gli occhi di tutti, ma non doveva essere svelata, questo libro narra una storia diversa, punta l’indice su quello che non fu detto, pone l’accento su evidenze viste da un’angolazione differente, scevra di preconcetti e pregiudizi.

 

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Giuseppe Reina è pronipote della “decapitata di Castelgandolfo”. Collezionista di vinili, francobolli, monete, documenti e testi storici della terra di Sicilia, è noto in ambito fumettistico per aver dato vita a forum e Web Tv dedicate al personaggio di Zagor, lo Spirito con la Scure. Apre nel 2014 la pagina Facebook “Mascalucia DOC” che, nel 2019, diventa un’associazione culturale promotrice di eventi e iniziative socio-culturali sul territorio. è autore di due racconti brevi, Vacci lisciu e Lettera dall’aldilà, entrambi pubblicati nelle due antologie dedicate al contest “Sicilia Dime Novels”. Ha partecipato, inoltre, alla realizzazione di due fanzine monografiche, frutto di accurate ricerche storiche, dedicate una al patrono di Mascalucia (San Vito) e l’altra al sito storico-religioso di Mompileri.

sabato 14 gennaio 2023

al Festival “La Culturale”, domani l’incontro con scrittrice Veronica Tomassini che dialogherà con la giornalista Grazia Calanna

 


Domani Domenica (15/01) ultimo appuntamento con “La Culturale”, festival senza fissa dimora, innovativo e dinamico, che ha come obiettivo quello di ricucire i tessuti sfilacciati della nostra comunità attraverso la Cultura. Il festival è ideato e curato da Giancarlo Cutrona (direttore artistico), Livia Di Vona, Alessio Canini e Mirko Miceli. “Proficui giorni di incontri, dibattiti, mostre, musica e reading poetici, con ospiti prestigiosi provenienti da tutta Italia. In linea di continuità con il lavoro svolto nella prima edizione, a Milazzo. Il percorso progettato (il tema scelto è “Disincanti e oltre”), origina da uno sguardo attento sul mondo in rapido cambiamento, coinvolgendo il pubblico in una riflessione che ha coperto tutte le sfaccettature: da quella filosofica a quella giuridica; da quella scientifica a quella letteraria, da quella artistica a quella musicale”, dichiara Cutrona. Domenica in programma, dalle ore 10.30, al Palazzo della Cultura: “Transizione energetica ed energia geotermica” con Micaro Viccaro (Unict), modera Toti Urso. Alle ore 11.30 (Palazzo della Cultura): “Il disincanto tra diritto e giustizia”, conferenza con Ugo Mattei (Unito), Aldo R. Vitale (UPRA) e Filippo Giorgianni (Unime), modera Alessio Canini. Nel pomeriggio, da “Open – Creative workspace”, in via Porta di Ferro n. 38, alle ore 18.30, l’incontro con scrittrice Veronica Tomassini (nella foto) che dialogherà con la giornalista Grazia Calanna per la presentazione del libro, “L’inganno”, edito da “La nave di Teseo”, introduce Livia Di Vona. Alle ore 20, stesso luogo, chiusura in musica con il concerto di Kyara Garozzo e Francesco Benozzo.

 


 


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Per il programma e ulteriori approfondimenti https://laculturale.org/

martedì 10 gennaio 2023

“L’alba che verrà” di Lorenzo Marotta, un romanzo di formazione volto alla difesa dell’ambiente, delle relazioni interpersonali e interculturali.



 di MARIA GENCHI

Il romanzo “L’alba che verrà” dello scrittore Lorenzo Marotta, edito da Algra Edizioni, può essere considerato un romanzo sociale per la trattazione di eventi e problematiche sociali e anche di formazione in quanto parla della difesa dell’ambiente, delle relazioni interpersonali e interculturali. La narrazione, che si basa anche su una documentazione dei fatti, è centrata sui millenial che vivono nella precarietà, nelle incertezze, nella paura. “Niente lavoro, niente pensione, niente democrazia, niente di niente” recrimina Miriam ai suoi genitori…..esempio dei giovani di oggi che si scommettano in vari lavori e hanno paura di formarsi una famiglia. Vengono focalizzati il divario generazionale, lo smantellamento dei modelli sociali, i cambiamenti fisici e geopolitici. “Tutto è in movimento. Una volta le epoche avevano tempi più lunghi…Non è solo la società ad essere diventata liquida, secondo la formulazione di Bauman, ma la stessa consistenza del mondo.” Molti sono gli interrogativi che il romanzo pone tra cui “C’è ancora futuro per gli uomini?” da cui si snoda la narrazione delle vicende familiari del protagonista e degli eventi e calamità sociali: interrogativi che lo portano a riflettere, a sviluppare le sue conoscenze e alla consapevolezza delle potenzialità dell’immaginazione e della creatività. La narrazione, a focalizzazione prevalentemente interna, non ha una strutturazione di tipo tradizionale, ma si articola in diverse tematiche dall’importanza e ruolo della famiglia, dal rapporto uomo/donna ai viaggi, alla ricerca scientifica , all’inquinamento e cambiamento climatico , alla globalizzazione , alla pandemia e l’intreccio amoroso è rilevante nella dinamica del romanzo insieme a una suspense poliziesca . La frequentazione del protagonista con il personaggio Maurizio è importante per tutto quello che questi gli comunica. Non potendo continuare a studiare, ama molto leggere, soprattutto i fumetti, e ciò gli permette di viaggiare con la fantasia. “Maurizio leggeva, studiava, si esiliava nelle biblioteche”, comprende l’importanza dell’apprendimento e il potere delle parole e la loro forza persuasiva. E quindi  trasmette al protagonista non solo l’amore per la lettura, ma anche quello per i viaggi avendo lavorato nelle navi da crociera e avuto l’occasione di imparare le lingue e di relazionarsi con  altri di diversa cultura. Infatti per lui bisognerebbe rendere obbligatori nella scuola i viaggi, gli scambi di persona per scoprire il mondo e conoscere altre realtà culturali. Nell’incipit del romanzo il protagonista scrittore afferma “Parto. Ho chiuso la valigia… ho preso dei libri da leggere e il mio MacBook” La destinazione è Parigi  dove intende viverci e respirare la sua cultura e la fa scoprire o riscoprire  al lettore  attraverso la descrizione dei luoghi ,dei locali ecc. Nella narrazione e presentazione della sua famiglia, la madre ha un ruolo preponderante, è una madre aperta al cambiamento, creativa che realizza il suo sogno di una maison de mode: il suo insegnamento per i figli sono “esercizio e passione”. La moda caratterizza un’epoca, un popolo e ciò permette al protagonista di interessarsi alla storia del costume e a soffermarsi sulle caratteristiche dell’essere femminile, a riflettere sulla serie di femminicidi  causati dagli stereotipi di considerare la donna come proprietà dell’uomo e della famiglia..Il padre, immerso nel suo lavoro, è contrario ad ogni novità, i due fratelli  sono impegnati in attività diverse, Agostino nella ristorazione e Lucio in libreria; nei due ambiti bisogna cambiare abitudini ,da un lato creare pietanze ecologiche e seguire nuovi stili di vita, dall’altro esposizione digitale dei libri per catturare il lettore e sollecitare la sua immaginazione e quindi rimodulare l’offerta del sapere: “Perché arrendersi al declino culturale?”. L’incontro con Sophie è costruttivo perché riesce a trasmettergli sicurezza e azione “E’ l’immaginazione la cosa che sorprende… avere la capacità di creare mondi diversi, alternativi a quello vissuto…senza l’immaginazione l’umanità si sarebbe estinta.” Infatti la risposta alle incertezze, alle paure è  sviluppare non solo la ricerca scientifica, la sperimentazione, ma anche una nuova immaginazione per pensare un mondo diverso, la scienza associata alla fantasia. Il protagonista decide di condividere il progetto del gruppo di lavoro di Sophie, un gruppo multiculturale che raccoglie tutte le informazioni della ricerca scientifica sul pianeta, gli esseri viventi, il loro habitat e le loro mutazioni. Vengono condannati i pregiudizi, gli stereotipi attribuiti alle persone di diversa cultura, lingua  e anche l’omofobia nei confronti del diverso, barriere generate dall’ignoranza. Il web è visto come una risorsa per sensibilizzare e responsabilizzare le popolazioni, per condividere progetti, denunciare pericoli e sostenere politiche di cambiamento come quello citato di Greta Thunberg. “L’idea che potesse esserci una nuova alba del giorno dopo”, è questa l’alba del titolo del romanzo “L’alba che verrà”. Un invito ad abbandonare tutto quello che produce inquinamento e riscaldamento climatico e ad utilizzare e energie rinnovabili, nel campo batteriologico, chimico, genetico  evitare che la ricerca diventi il mezzo di predominio di una potenza sull’altra, che l’intelligenza artificiale  superi i limiti del controllo dell’uomo. “L’umanità può essere migliorata, ma non cambiata. Occorre studio, preparazione, forza, pazienza, coraggio, sogno per conoscere il confine oltre cui, ogni volta, l’essere umano può spingersi.” La narrazione procede in modo scorrevole e fluido e la trattazione di eventi, fatti ,situazioni contemporanei coinvolge il lettore anche con l’utilizzazione di tempi narrativi al presente , di parti dialogate e l’uso frequente dello stile indiretto libero. Un romanzo in cui ci si immedesima e se ne condividono gli interrogativi e affermazioni   sulle tematiche e problematiche attuali in un’ottica positiva e ottimista, quella di poter migliorare il mondo, l’umanità con l’immaginazione, con la creatività.



"La Culturale": i "Disincanti e oltre" del FESTIVAL che giunge a Catania


 Dal 12 al 15 gennaio 2023, il festival nomade e itinerante La Culturale debutta a Catania! Quattro giorni di incontri, dibattiti, mostre, musica e reading poetici, con ospiti prestigiosi provenienti da tutta Italia. In linea di continuità con il lavoro svolto nella prima edizione a Milazzo, quest’anno il tema scelto è “Disincanti e oltre”. Il percorso progettato, origina da uno sguardo attento sul mondo in rapido cambiamento che ci sta innanzi, coinvolgendo il pubblico in una riflessione che copra tutte le sfaccettature: da quella filosofica a quella giuridica; da quella scientifica a quella letteraria, da quella artistica a quella musicale. Tra gli ospiti segnaliamo il poeta Francesco Benozzo, candidato al Nobel per la letteratura e la scrittrice Veronica Tomassini, con il suo ultimo romanzo L’inganno, edito da La Nave di Teseo.  L’evento è realizzato in collaborazione con Piazza Scammacca e Open- creative workspace. Saremo presenti anche a Palazzo della Cultura e a Palazzo Biscari. Il festival è curato da Giancarlo Cutrona (direttore artistico), Livia Di Vona, Alessio Canini e Mirko Miceli.  Per conoscere i dettagli del programma, gli ospiti presenti e gli interventi previsti, è possibile prendere visione del programma su questo link: https://laculturale.org/

Tra gli ospiti Veronica Tomassini, siciliana, di origini umbre e abruzzesi, esordisce nel 2010 con il romanzo "Sangue di cane " (Laurana) che fu considerato un caso letterario. Ha pubblicato "Il polacco Maciej" (Feltrinelli, 2012); "Christiane deve morire " (Gaffi, 2014); "L'altro addio" (Marsilio, 2017); "Mazzarrona" (Miraggi, 2019) candidato al premio Strega; "Vodka Siberiana" (2020), autopubblicato; "L'inganno" (La nave di Teseo, 2022). Collabora con le pagine de Il fatto Quotidiano.


🔴 Domenica 15 gennaio alle ore 18,30, Open Creative Workspace, a #LaCulturale parlerà del libro "L'inganno", dialogando con Grazia Calanna. Entrambe introdotte da Livia Di Vona.








Posti limitati

Singolo evento: 5 euro in prevendita/ botteghino 7 euro

Intero festival: 15 euro

Inaugurazione: ingresso libero

Itinerario gallerie aderenti al progetto (Carta bianca; White garage; Galleria KoArt; Open Creative workspace; Galleria Bar dei miracoli; Lo studio): ingresso libero

Bonus:  con ogni biglietto ottieni il 10% di sconto presso Piazza Scammacca

BOX OFFICE

Bar tabacchi Mon Café

corso delle Province 100, Catania

07:00/21:00

GlamourHoppe bier café

Via Carcaci 11, Catania

18:00/02:00 (chiuso il mercoledì)

Bar dei Miracoli

via San Calogero 29, Catania

Orari 16:00/00:00 (chiuso il lunedì e martedì)

Catania, focus su sicurezza sismica a 330 dal terremoto che cambiò la geografia della Sicilia Orientale

 

Conferenza stampa, prove di evacuazione nelle scuole, seminario scientifico

 

CATANIA – 1693/2023: 330 anni dal terremoto che travolse la Sicilia Orientale. La tutela del patrimonio edilizio nel territorio etneo e le azioni di prevenzione sismica nella provincia di Catania saranno alcuni dei temi che verranno affrontati domani, mercoledì 11 gennaio 2023, a partire dalle ore 9.00, nell’Aula Magna dell’Edificio della Didattica di Ingegneria (Ed.14 - Cittadella Universitaria).

Un primo incontro che apre a una serie di iniziative che si terranno nel corso dell’anno, oggetto della conferenza stampa (ore 9.00) aperta dal rettore Francesco Priolo e dal direttore del Dicar Matteo Ignaccolo. Seguiranno gli interventi di: Annalisa Greco (associato di Scienza delle costruzioni, Università di Catania); Rosario Fresta (presidente ANCE Catania); Mauro Scaccianoce (presidente Ordine degli Ingegneri di Catania); Sebastian Carlo Greco (presidente Ordine degli Architetti PPC di Catania); Agatino Spoto (presidente Collegio dei geometri e geometri laureati di Catania); Mauro Corrao (presidente Ordine Regionale dei Geologi Sicilia); Stefano Branca (direttore Sezione Osservatorio Etneo, INGV Catania); Eleonora Bonanno (presidente Fondazione Architetti PPC Catania); Filippo Di Mauro (presidente Fondazione Ordine Ingegneri di Catania); Salvatore Lizzio (dirigente generale Dipartimento regionale tecnico Regione Siciliana); Gaetano Laudani (ingegnere Capo Genio Civile Catania); Salvatore Cocina (direttore generale Dipartimento Protezione Civile Regione Siciliana).

 

Per porre attenzione sulla gestione del rischio sismico all’interno degli edifici scolastici, si svolgeranno lo stesso giorno prove di evacuazione sincrona in alcune scuole della provincia di Catania. Dalle ore 11.00 seguirà il Seminario Scientifico con le relazioni di Paulo B. Lorenço, University of Minho, Bassam Izzuddin, Imperial College of London ed Ivo Caliò, Università di Catania. Gli approfondimenti della giornata concorreranno all’aggiornamento continuo di tutti gli addetti ai lavori: sono previsti Crediti Formativi per gli iscritti agli Ordini Professionali coinvolti.

 

ENNA: Teatro Garibaldi,mercoledì 11 gennaio "Cirano di Bergerac" della Compagnia Corrado D'Elia

 

Il “Cirano” di Corrado D'Elia apre il sipario su Alte Visioni la nuova stagione del Teatro Garibaldi

Lo spettacolo culto che ha appena festeggiato i 25 anni dal debutto apre la nuova Stagione teatrale organizzata dall'Amministrazione comunale candidata a Capitale italiana della Cultura 2025

Si apre con un grande classico, proposto in una nuova veste, ma che continua a suscitare un certo

fascino sulle nuove generazioni che hanno a cuore la difesa dei valori e la lotta per gli ideali

 

Alte Visioni – Stagione 2022-2023
Mercoledì 11 gennaio h 20.30

 

Dopo il grande successo riscontrato dal primo spettacolo per ragazzi, sarà una piéce fresca e guizzante ad inaugurare mercoledì 11 gennaio alle ore 20.30 “Alte Visioni” la nuova stagione del Teatro Garibaldi di Enna organizzata dall'Amministrazione comunale candidata a Capitale italiana della Cultura 2025 e messa a punto dal Comitato di gestione composto da Elisa Di Dio, Emanuele Primavera ed Irene Varveri Nicoletti, in collaborazione con la Compagnia dell'Arpa. 

Dopo il sold out registrato da “Il principe ranocchio” - che il Comune di Enna ha voluto offrire gratuitamente ad alcuni bambini di famiglie meno abbienti - il debutto della nuova stagione è stato affidato a uno spettacolo cult della scena italiana, che ha da poco festeggiato i 25 anni dal debutto, e che non smette di emozionare e conquistare il pubblico di ogni età. E'  “Cirano di Bergerac” portato in scena dalla Compagnia Corrado d'Elia, tra le più attive ed apprezzate compagnie di prosa italiane: in scena sarà ancora l'instancabile Corrado d'Elia (che firma anche adattamento e regia) a interpretare in maniera sentita e appassionata l'indomito guascone dal lungo naso nato dalla penna di Edmond Rostand, in una messinscena che ha fatto della sottrazione e della forte accentuazione simbolista la sua cifra stilistica. Virtuoso insuperabile della spada e della parola, questo Cirano mette in evidenza le infinite sfumature di un personaggio affascinante e complesso che pagherà con la morte la sua diversità e il suo rifiuto all'asservimento politico, culturale e al conformismo ideologico. Con momenti di intensa fisicità e nella maniera visionaria e sentita cui Corrado d'Elia ha abituato il suo pubblico, svestito delle piume del romanticismo e delle facili rime, questo Cirano riesce ancora ad emozionare il pubblico per la fedeltà irremovibile ai suoi sogni. Un classico, sapientemente ricomposto in una nuova veste, tanto poetica quanto attuale, che continua a suscitare un certo fascino sulle nuove generazioni che hanno più a cuore la difesa dei valori e la lotta per gli ideali.

Completano il cast Chiara Salvucci, Giacomo Martini, Francesco Cordella, Angelo Zampieri, Marco Brambilla, Sara Dho, Marco Rodio, Denise Ponzo, Nikolas Lucchini, Stefano Massari, Andrea Pellizzoni, Marco Possi. Scene Fabrizio Palla. Traduzione Franco Cuomo.

Prende così il via “Alte visioni” - 11 spettacoli che saranno portati in scena fino al 19 maggiola nuova stagione teatrale che nasce come una promessa, un punto di vista, il privilegio di una visione dall’alto, la vertigine dell’altitudine che rende Enna unica, protagonista nei millenni di un destino tracciato fra Storia e Mito.

Elisa Di Dio, Emanuele Primavera ed Irene Varveri Nicoletti hanno così voluto dar vita a una proposta composita, estesa nel tempo e negli spazi, destinata a tutti, per riaffermare con forza l'idea di comunità. Una comunità che discute sulle tavole di un palcoscenico e che trova nel Teatro il punto di partenza per socializzare, progettare, esprimersi e sognare.  La stagione “Alte visioni” prosegue venerdì 10 febbraio con il maestro indiscusso del teatro politico contemporaneo: Marco Paolini che porterà in scena “SANI! Il teatro tra parentesi”, un insieme di canzoni e  storie autobiografiche che si intersecano con alcuni grandi fatti della storia.    

 

INFORMAZIONI

Prosa e musica – 7 spettacoli
Abbonamenti: Platea € 125;  palchi centrali € 100; palchi laterali e galleria € 70
Biglietti: Platea € 20;  palchi centrali € 17;  palchi laterali e galleria € 12
Botteghino
Martedì, giovedì e venerdì ore 10- 13; Lunedì e mercoledì ore 16-18
tel. 093540542 – 40539

Biglietteria on line: liveticket.it
Al Teatro Garibaldi puoi spendere il Bonus Cultura: 18app e Carta Docente

 

hastag: #ennacapitalecultura2025 #ennailmitonelcuore #teatrogaribaldienna
Instagram: @ennacapitalecultura2025 Facebook: @teatrogaribaldienna

 

Responsabile comunicazione degli Eventi culturali del Comune di Enna
Lavinia D'Agostino mob. 3474771063
Giornalista professionista (Odg 078513)


[MUSICA] Zō Centro Culture Contemporanee, giovedì 12 gennaio “Rageen Vol. 1”, il progetto trans-mediale del collettivo Okiees

 

“Rageen Vol. 1”, da Zō il progetto trans-mediale del collettivo Okiees  

 

Il 12 gennaio Zō Centro Culture Contemporanee di Catania ospita il progetto del collettivo catanese formato da Andrea Rabbito, Adriano Murania e Fabrizio Motta che ruota intorno al libro, edito da Kappabit, e al film omonimi, ed al live indie-folk-rock del trio etneo coadiuvato dal soprano giapponese Kasumi Hiyane, dalla grafica di Mauro Melis e dall’intervento in video dell’attore e regista Pippo Delbono. Andrea Rabbito: “Storia di stranieri reputati “diversi” in una Catania dalla dura bellezza”

Catania, Zō Centro culture contemporanee, 12 gennaio 2023, € 10

www.zoculture.it

Giovedì 12 gennaio, alle 21, la trans-medialità del progetto “Rageen Vol. 1” del collettivo catanese Okiees è protagonista da Zō Centro Culture Contemporanee di Catania. Fondere la musica indie-folk-rock con la videoarte, il cinema con il libro d'arte, la performance con l'illustrazione, la letteratura con la poesia, è l'obiettivo della trilogia "Rageen" ideata dal collettivo catanese Okiees, composto da Andrea Rabbito (docente di cinema, fotografia e televisione all'Università degli studi di Enna “Kore”), Adriano Murania (violino dell'Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania e collaboratore di vari musicisti pop-rock da Carmen Consoli a Franco Battiato per citarne un paio), il tastierista Fabrizio Motta e Mauro Melis per la grafica e title design. "Rageen" vede coinvolto in video – tra reading e canto - uno dei più autorevoli esponenti del teatro contemporaneo, l’attore, regista e drammaturgo Pippo Delbono. Collabora negli spettacoli il soprano giapponese Kasumi Hiyane.
Il carattere trans-mediale è la cifra che distingue questa inedita e multiforme sperimentazione, capace di una totale rielaborazione delle tradizionali definizioni di tecniche, medium e linguaggi. La vicenda di amore/odio tra i due protagonisti trattata nello spettacolo è la storia dei perdenti, degli emarginati, dei reietti, ma, ancora di più, di coloro che vengono reputati “diversi”; così quella storia di stranieri in una nuova terra (nello specifico Catania, con la sua dura bellezza) diviene un viaggio nei lati oscuri dell’uomo, proponendo un percorso introspettivo su una declinazione della figura dell'hostis, sull'Altro da Sé, su quello straniero che vive in noi. Scrive il musicologo Vincenzo Caporaletti: “La voce e l'immagine dolente di Pippo Delbono connessa alla mistura degli Okiees del filone Velvet Underground/Andy Warhol, moltiplicato per la stratificazione immaginifica del XX secolo, è un synolon L’unione fra materia e forma nda) di densità tremenda. Questa è vera avanguardia di oggi, che restituisce il senso veritativo della tradizione autentica della cultura rock”. Il libro trasmediale “Rageen Vol. 1” è edito da Edizioni Kappabit. Il film “Rageen Vol. 1” è distribuito da Distribuzione Indipendente.
Andrea Rabbito: «Per iniziare il nostro tour del 2023 non potevamo chiedere di meglio che partire da Zō Centro Culture Contemporanee di Catania, non solo per il rapporto che ci lega con uno degli spazi culturali più vivi e stimolanti d’Italia, ma anche perché ci permette di ricominciare proprio dalla nostra città di origine che è al centro del nostro spettacolo transmediale “Rageen Vol. 1”. Nel film, infatti, che dialoga con le nostre canzoni e i reading (oltre che con le illustrazioni in acquarello e il libro edito da  Kappabit), l’anima poetica e decadente di questa città viene proposta dalla prospettiva di Roger Benjamin, uno dei due protagonisti della nostra storia; in questo modo le immagini della città si fondono con le visioni e l’immaginario del nostro personaggio, che come migrante rivive i dolori e la vertigine della sua esperienza nella sua terra d’origine e nel suo travagliato viaggio. I brani musicali e i testi in prosa letti e interpretati da Pippo Delbono, daranno voce e musica a questo viaggio nell’animo di Roger Benjamin per far entrare lo spettatore nel suo flusso di coscienza, in una fusione tra parole, immagini e sonorità indie rock».

Biglietti: € 10 intero al botteghino, € 8 prevendita su https://dice.fm/event/a7da2-okiees-rageen-vol-1-live-12th-jan-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets. Info e prenotazioni: tel. 0958168912 da lunedì a venerdì (dalle 10 alle 13), email biglietteria@zoculture.it. La prenotazione non garantisce l’accesso al teatro dato che avranno precedenza i possessori di ticket già acquistati online. E’ necessario presentarsi al botteghino fino a 15 minuti prima dell’orario di inizio previsto per non perdere il diritto di prenotazione.
Indirizzo: Zō Centro culture contemporanee, piazzale Rocco Chinnici 6, Catania.

 

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