Successo a Torre Archirafi per la conferenza “Inviolabilità dei Diritti Umani - Voci libere per il mondo e per Assange”.
In tantissimi, lo
scorso sabato, hanno partecipato alla conferenza dal titolo “Inviolabilità
dei Diritti Umani. Voci libere per Assange”, svoltasi a Palazzo Vigo (Torre Archirafi), organizzata con
il patrocinio del Comune di Riposto. Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura,
avv. Paola Emanuele che, auspicandone di nuovi, si è congratulata con
gli organizzatori dell’evento indirizzato alla riflessione e alla crescita
condivisa, ha presto la parola Giovanni Pavone (Ingegnere Nucleare,
esperto in Energia) che ha introdotto l’incontro sottolineando, “La
nostra presenza vuole essere un segno tangibile, un impegno concreto a sostegno
della libertà. Domandiamoci: può esserci libertà senza rispetto? Può esserci
rispetto senza libertà di pensiero e di scelta? Non può esserci libertà senza
il rispetto dei valori fondamentali della vita: la dignità e la verità.
Sottolineo l'utilizzo della parola "rispetto", non uso volutamente la
parola "ubbidienza" che invece ritengo estremamente pericolosa, una
delle principali giustificazioni dei peggiori crimini contro umanità. La storia
insegna che non può esserci libertà senza verità. Assange ha sacrificato, ha
perso la propria libertà per difendere la libertà di tutti noi divulgando la
verità. Ricordiamo che il dubbio è uno strumento indispensabile di ricerca
della verità in qualsiasi settore a cominciare dalla scienza”.
A
seguire, ha preso la parola la prof.ssa Rosaria
Rita Zammataro con un intervento dal
titolo “Dalle leggi di Hammurabi alla Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani”. La stessa ha dichiarato: “Il tema dei diritti civili è un tema di
basilare importanza nella società attuale. Purtroppo, anche se le leggi ci
sono, vengono sconosciute dai più e inapplicate, spesso, dagli uomini di potere
che gestiscono il mondo con logiche amorali che disattendono i principi
dell'equità. Più che celebrare esclusivamente il giorno della memoria
riferibile alla Shoa, bisognerebbe istituire il giorno della memoria per
mettere sotto i riflettori tutti i diritti che vengono in vario modo infranti
quotidianamente”.
La giornalista Grazia Calanna dopo aver
presentato il caso Julian Assange (giornalista, programmatore e attivista australiano,
cofondatore e caporedattore dell'organizzazione
divulgativa WikiLeaks
che nel 2010 ha assunto un'ampia notorietà internazionale per aver rivelato
tramite “WikiLeaks” documenti statunitensi secretati,
ricevuti dalla ex militare Chelsea
Manning, riguardanti crimini di
guerra; per tali rivelazioni ha ricevuto svariati encomi da
privati e personalità pubbliche, onorificenze ed è stato proposto per il Premio Nobel per la pace per
la sua attività di informazione e trasparenza; altrettanto per tali rivelazioni
dal 2019 è incarcerato nel Regno Unito con
recente ordine formale di estradizione negli Stati Uniti) si è soffermata sulla necessità di
riabilitare - con l’auto del “pubblico” che dovrebbe pretenderlo - il ruolo della
stampa ricordando che: “se il suo vigore aiuta la democrazia, la sua
debilitazione segnala il cattivo stato di salute delle istituzioni e
dell’intero corpo sociale”.
Intenso il momento della “Breve pratica di
meditazione” condotta dall’insegnante di yoga Antonella Sgroi che ha
dichiarato: “Sono convinta che ciascuno debba lavorare su stesso, se si
vogliono ottenere cambiamenti significativi nel mondo. Per questo ho voluto
dare un assaggio della ‘meditazione’, una pratica che aiuta ad aumentare la
consapevolezza di noi stessi e di ciò che ci circonda”. Altrettanto penetrante
l’esperienza sonora vissuta con la suonoterapeuta Altea
Sfilio che ha sottolineato: “Il suono agisce sulla
nostra parte più profonda e riesce a produrre in noi cambiamenti
significativi. Per questo viene usato come mezzo di guarigione ma anche come
via spirituale”.
Il tutto è stato arricchito dalla mostra di Cettina
Tiralosi (pittrice digitale) dal titolo “Lo straordinario senso della
libertà femminile: installazione”. La Tirolosi ha commentato: “Il femminismo
italiano del pensiero della differenza sessuale, dagli anni ottanta ad oggi, ci
ha insegnato che la libertà femminile è una relazione significativa tra donne e
tra donne e uomini che ha radici nell’ordine simbolico della madre. Lo stato
moderno dei diritti, inscritto nel patriarcato, invece con grande sforzo di
lettura della realtà non veritiera, non prevede le donne come soggetto, perché
interessato ad un ordine basato sul censo: uomo, bianco, ricco. L’arte, a mio avviso,
è il mezzo
attualmente più originale e autentico che veicola il messaggio politico tra chi
la esercita e chi la fruisce: non si possiede, ma si scambia e si respira come
l’aria”.
L’evento si è svolto in collaborazione con
l’associazione culturale “Passeggiata Letteraria Ripostese”, presieduta
dalla prof.ssa Alfina Spinella che ha introdotto una bella selezione di
letture a tema: Saro Pennisi (Una veduta di Kidepo Valley, Uganda), Maria
Trovato (Riflessioni di Italo Calvino in occasione del 75° anniversario dello
Statuto Onu), Giuseppe Lo Cicero (Aforismi sui diritti umani), Natale Maugeri
(Libertà, poesia dedicata a Nelson Mandela), Alessandra Iraci (poesia di
Richard Tyrone Jones, Analisi Sintattica), Carmelo Cundari (Inno alla vita,
poesia di Madre Teresa di Calcutta).
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