martedì 30 maggio 2023

"DAI UN CALCIO AL LINFOMA" LILT

 


Il cancro si può battere con il gioco di squadra. È questa la notizia più rilevante che giunge dall’ottava edizione di “Dai un calcio al linfoma”, evento calcistico svoltosi sabato 27 maggio presso “La Meridiana Sport” di Catania, dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Catania e dalla sua delegazione di Belpasso, con il patrocinio dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana e l’Arnas “Garibaldi” di Catania.

“Tra le nostre tante manifestazioni – sottolinea in tal senso il Presidente della Lilt di Catania, Aurora Scalisi – questa è fra le più importanti perché prevede la partecipazione dei malati. Intervenendo telefonicamente perché in altra sede, un paziente che in passato ha già calcato il terreno di gioco ha commosso tutti ricordando al personale sanitario presente che l’empatia è la cosa più importante nel rapporto medico-paziente, soprattutto sotto l’aspetto psicologico, e la malattia si vince oltre che con i farmaci anche con la mente. Un’occasione come ‘Dai un calcio al linfoma’ – chiude Aurora Scalisi – è la testimonianza del fatto che il cancro si batte calciando tutti contro la stessa porta”.

Sul campo, la sfida – bagnata da una pioggia primaverile – quest’anno si è risolta ai rigori a favore dei “Gladiatori” (pazienti ed ex pazienti siciliani di oncoematologia) che hanno avuto la meglio sui “Sanitari” (i medici degli ospedali catanesi). L’altra gara fra “New Team Etneo” (compagine di calcio femminile) e Ibiscus (associazione che sostiene i ragazzi affetti da malattie onco-ematologiche e le loro famiglie) ha visto prevalere quest’ultima. L’evento è stato presentato da Federica Zammataro e Giacomo Giurato, mentre l’Associazione Italiana Arbitri di Catania ha collaborato mettendo a disposizione una terna arbitrale.

 

sabato 27 maggio 2023

Il Multisala Macherione, felice che i lavori di restyling del Cinema Musmeci di Riposto spera in un nuovo bando

 


Il Multisala Macherione, felice che i lavori di restyling del Cinema Musmeci di Riposto abbiano preso il via lo scorso 13 marzo, precisa che non è mai stata volontà della proprietà sospendere il contratto di affidamento della gestione del cinema ripostese. Ed anzi, spera in un nuovo bando cui, certamente, parteciperà.

 

Nelle scorse settimane, anche in seguito al finanziamento regionale di 230.305,55 euro (Patto per lo sviluppo della Regione Siciliana - “Interventi su siti culturali ed archeologici”) per i “lavori di manutenzione ed adeguamento dei locali del cinema Musmeci, in via Gramsci, a Riposto, si è tornati a parlare dello storico cinema ripostese. I lavori di riqualificazione sono partiti lo scorso lunedì 13 marzo. L’intervento progettato si pone l’obiettivo, in linea con le richieste avanzate dalla committente Amministrazione Comunale, di ampliare le possibilità di utilizzo della struttura permettendo, oltre l’attuale uso del cinematografo, anche l’eventualità di allestire spettacoli teatrali che già, lo ricordiamo, sono stati realizzati per un anno dal Multisala Macherione durante il periodo in cui gli è stato affidato.

“Siamo felici che la situazione di stallo si sia sbloccata e che i lavori procedano a pieno ritmo. Per noi è normale ma lo precisiamo perché vogliamo smentire fermamente alcune false dicerie circa una nostra responsabilità della chiusura del cinema Musmeci, messe in giro ad arte per addossare a noi la colpa di un lungo periodo di sospensione delle attività della struttura.” – dichiara l’imprenditore Domenico Barbera - A tal proposito, il titolare del Multisala Macherione, vuol precisare che non è stata sua volontà quella di sospendere l’affidamento della gestione del cinema Musmeci.

“Ad ottobre del 2019 ho partecipato al bando pubblico per l’affidamento della struttura. – continua Barbera - Unico partecipante, mi sono aggiudicato l’affidamento della gestione del cinema Musmeci per due anni.

La pandemia, poi, ha bloccato tutte le attività di svago e intrattenimento, pertanto, il contratto è stato prolungato di un anno, con fine al 20 settembre 2022, per compensare in  parte il periodo in cui il cinema è rimasto chiuso ed inattivo.

Il cinema si presentava in pessime condizioni. E’ stato riqualificato da noi ed a nostre spese con il cambio delle tende all’interno, delle fodere dei cuscini, con la tinteggiatura e il rifacimento all’ingresso dei banconi. Nel periodo in cui è stato sotto la gestione del Multisala Macherione abbiamo proiettato film di prima visione dando lustro a quel cinema che, a lungo, era stato dismesso e chiuso. E’ diventato il fiore all’occhiello del Comune di Riposto e della costa jonica per la levatura delle pellicole proiettate. – E ancora Domenico Barbera afferma - Abbiamo allargato gli spazi, abbiamo stipulato una convenzione con la Compagnia Teatrale Jonica, di Riposto, ampliando in tal modo l’offerta grazie agli spettacoli teatrali della Compagnia ripostese. Il 2021 ha aperto il sipario alle rappresentazioni teatrali che sono state un vero e proprio successo nell’hinterland. Da ottobre 2021 ad aprile 2022, la sala, nel corso degli spettacoli teatrali, ha sempre registrato il sold out. Io, lo voglio ribadire con forza, non ho mai lasciato il Cinema Musmeci di mia spontanea volontà ma solo perché sono stato obbligato a farlo. Il contratto di affidamento aveva una scadenza precisa che andava rispettata, fissata per il 20 settembre 2022, data in cui, non solo scadeva il contratto di gestione ma i locali dovevano obbligatoriamente esser lasciati al Comune che avrebbe effettuato dei lavori di restyling, avendo vinto un bando per la ristrutturazione della sala. I lavori, infatti, sarebbero partiti di lì a breve. Bisogna anche dire che il Multisala Macherione non ha lasciato i locali di Riposto di sua volontà. E’ stata una scelta obbligata date le imminenti scadenze da rispettare. Ciò nonostante il Multisala Macherione è presente sul territorio di Riposto con un progetto che coinvolge le scuole, nello specifico l’Istituto comprensivo “G.Verga”. Un laboratorio cinematografico che prevede dei cineforum per gli alunni. Operazione non semplice ma che con tutte le difficoltà connesse stiamo portando avanti con entusiasmo e impegno, convinti della grande importanza di una cultura cinematografica. Stiamo facendo di tutto per portare il cinema a scuola. Il Multisala Macherione , dunque, - conclude Domenico Barbera - non ha abbandonato la città di Riposto ma è presente con questo progetto che si rivolge ai giovani cittadini del domani e nostra intenzione, qualora il Comune rifacesse il bando di affidamento, sarebbe partecipare immediatamente alla gara per la gestione del cinema Musmeci.”

 

Il progetto “Cinema a scuola” viene portato avanti dal Multisala Macherione in diverse scuole del territorio, non solo a Riposto. Tante sono le attività in cui il Multisala si impegna a beneficio e sempre grato alle comunità in cui opera.

giovedì 18 maggio 2023

Bartender in Flair Zone compie dieci anni












Bartender in Flair Zone compie dieci anni. L’unica scuola ufficiale di american bartending in Sicilia che ha portato sul territorio l’occasione di acquisire una professionalità spendibile, subito, nel mondo del lavoro. Dieci anni in cui la scuola giarrese ha formato più di 3000 bartender.

Il 16 maggio 2013, in via Luigi Orlando, 125, a Giarre, nasceva Bartender in Flair Zone che letteralmente significa: “Bartender nella zona del flair”, inteso come luogo di formazione per i bartender ove fosse presente anche una zona di allenamento dell’insieme delle tecniche acrobatiche nella preparazione di un cocktail, ma pure un luogo di inventiva, dal significato della parola “flair” che significa appunto: fiuto, attitudine, inventiva. Una scuola di American Bartending, l’unica ufficiale in Sicilia, che nasce come scuola di formazione teorica e pratica, un rettangolo (da cui il logo della scuola) in cui apprendere, confrontarsi, allenarsi e, cosa ancor più importante, esser accompagnati nel mondo del lavoro. Proprio questo è uno dei valori aggiunti di una scuola, che si avvia a diventare una vera e propria accademia,  i cui fondatori, Carmelo Evangelou e Valeria Violetta, sono dei professionisti del bartending con uno spessore umano non comune. Questo fa la differenza: la passione, l’amore per un mestiere che i due titolari, da sempre, vogliono infondere negli alunni, felici di vederli crescere e poi camminare sulle loro gambe. Questa è quella cifra distintiva che ha portato al successo Bartender in Flair Zone. Oggi si festeggia il decennale della scuola. Dieci anni in cui sono passati dai banchi di Bartender in Flair Zone oltre 3000 studenti. Tutti hanno trovato lavoro nel settore.

Ma come nasce questa scuola a Giarre?

Carmelo Evangelou, dopo anni di viaggi, studio e anni di esperienza dietro il banco bar, nel maggio del 2013, decide di sedersi e rivoluzionare il suo lavoro. Così, anche in considerazione del target frequentante i locali notturni, della retrograda concezione di drink, della scarsa e cattiva formazione dei barman della zona, Evangelou decide, insieme a Valeria Violetta, sua compagna di vita e lavoro, di avventurarsi in un progetto di formazione di bartender e vendita di prodotti e attrezzature bartending, non facili da reperire in zona. Questa la genesi del marchio Bartender in Flair Zone, ideato da Valeria Violetta e nato nel maggio 2013, mentre nel novembre del 2013 parte il primo corso di formazione che, sin da subito, riscuote grande successo.

Tale successo non fu dovuto solo alla “novità” di una scuola sul territorio accessibile a tutti ed in grado di consegnare un mestiere, che è già una grande risorsa, ma al fatto che Bartender in Flair Zone non è solo una scuola che propina tecniche e preparazioni per produrre cocktail con il solo scopo di lucro, ma è una scuola che insegna, prima di tutto, il bere responsabile, spiega la cultura del bere e del distillato, accompagna in un mondo dove, prima per amore e per professionalità, si impiega del tempo col cliente, spiegandogli cosa beve, come lo beve, che effetti può avere, la storia di un drink.

La mixology è la giusta definizione che si dà al  bere miscelato, è creare, attraverso un armonioso equilibrio di tutti gli ingredienti, un cocktail originale; è il punto di incontro fra le tecniche prese in prestito dalle vecchie tradizioni e le nuove, come ad esempio i cocktail molecolari, che fanno parte della cucina moderna, oppure le affumicature, le infusioni e molte altre; è un continuo sperimentare, una vera e propria arte.

Dieci anni che Bartender in Flair Zone forma generazioni di bartender, è un luogo di scambio, intrattenimento, incontro e continua evoluzione. Ma tanti sono anche i corsi fatti in esterna, le collaborazioni con l’estero, le gare internazionali, come l’ultima che la scuola BFZ ha organizzato insieme ad una scuola greca, nell’aprile del 2015, in Grecia, appunto, la “Hellenic Competition”.

Altro tratto distintivo della scuola è l’apertura alle collaborazioni, infatti, già da subito collabora con altre due grandi scuole italiane del settore. Bartender in Flair Zone ha ospitato anche nomi importanti. Nel 2015 ha organizzato un evento che si può definire internazionale perché, per la prima volta in Italia, ha ospitato i diciassette volte campioni del mondo di flair, i fratelli Christian e Rodrigo Delpech, volati direttamente da Las Vegas. Nel 2016 e nel 2018 è stato ospite Luca Valentin, entrato nel mondo del flair bartending a soli 17 anni e due volte detentore del titolo mondiale. Nel 2017 è stata ospite Terry Monroe, la barlady maga delle spezie. Fra le collaborazioni prestigiose quella con radio RTL 102.5 per più di tre anni. Importante, inoltre, l’apertura del locale Rebetiko – Farmacia alcolica, un locale diverso dai soliti. La scuola vanta, poi, un partner ed un padrino d’eccezione in Gionni Gabriele, titolare della nota industria The Bars, che ha intuito, sin dagli albori, il grande potenziale di questa scuola giarrese.

Fra le attività più importanti e a cui maggiormente tengono i titolari c’è, poi, quella di sensibilizzazione, nelle scuole, al corretto uso di alcool fra i giovani. Carmelo Evangelou, grazie a questo progetto, è riuscito a far comprendere a molti giovani quanto sia insensato l’abuso di alcool, divulgando quella “cultura del bere bene” che è fra i principi fondanti dei suoi insegnamenti. A tal proposito, la responsabilità, spesso, è dei titolari dei locali che dovrebbero vigilare maggiormente sull’età degli avventori.

In occasione dei dieci anni della scuola, il cocktail anniversario non è un drink nuovo ma un cocktail storico che ha accomunato e accompagnato tanti cicli di studenti: l’Americano vecchia ricetta. L’Americano fatto con la tonica, al posto della soda, e due gocce di angostura. Un drink che nacque negli anni ’50 e che – dichiara Carmelo Evangelou – “ci venne proposto da Gionni Gabriele, proprio nei primissimi anni della scuola, e che si beveva con gli alunni nei momenti di convivialità. Ed è tuttora così. E’ stato il cocktail che ha accompagnato la crescita della scuola. Se dovessimo disegnarci, raccontarci con un drink, sarebbe l’Americano vecchia ricetta. Ecco perché è, di diritto, il cocktail anniversario della scuola.

In questi dieci anni Bartender in Flair Zone ha corso molto, raggiungendo tappe davvero importanti ma tanto c’è ancora da fare. “Crescere” è l’obiettivo. Oggi la scuola si trova in via Metastasio, 3, sempre a Giarre ma vicino al locale Rebetiko. Fra i progetti futuri c’è quello di creare un franchising del marchio e di avviare un cambiamento nella modalità di somministrazione dei corsi. L’idea è quella di creare un ventaglio più ampio di corsi ma di minore durata, così da consentire un numero maggiore di specializzazioni e approfondimenti, ad esempio nel flair si creeranno diversi livelli. Contemporaneamente si lavorerà sull’ampliamento dell’offerta delle masterclass perché c’è tanto da apprendere, anche sulla scelta dei prodotti da utilizzare nella creazione di un buon drink.

Insomma, se in dieci anni abbiamo già fatto tanta strada, da maggiorenne speriamo che Bartender in Flair Zone possa diventare un punto di riferimento non solo in Sicilia ma anche sul territorio nazionale.” – conclude Valeria Violetta.

giovedì 11 maggio 2023

AL PICCOLO TEATRO DI PATERNO’ UNA STRAORDINARIA RIPARTENZA PER IL PREMIO NAZIONALE ITINERANTE AD HONOREM “SMITIZZARE IN ALLEGRIA, NON SOLO ARTISTI IN SERATA D’ONORE “

 


AL PICCOLO TEATRO DI PATERNO’ UNA STRAORDINARIA RIPARTENZA PER IL PREMIO NAZIONALE ITINERANTE AD HONOREM “SMITIZZARE IN ALLEGRIA, NON SOLO ARTISTI IN SERATA D’ONORE “ DOPO TRE ANNI DI FERMO A SEGUITO DELLA PANDEMIA

 

Il Piccolo Teatro di Paternò gremito da un pubblico entusiasta e caloroso ha segnato questo grande ritorno suggellando una XXXII indimenticabile edizione. Lo hanno ribadito i conduttori: l’ideatore del Premio Francesco Mazzullo, attore, regista e art director del Teatro dell’Accademia di Catania e la giornalista Maria Vitale «Siamo emozionati per questo ritorno tanto atteso dal pubblico. Siamo felici che sia proprio Paternò a patrocinare il ritorno di un premio che affonda a Roma le sue origini e che gira per l’Italia per premiare le persone famose e non che con impegno e sacrificio operano ciascuno nel proprio settore per il bene del proprio territorio di appartenenza e in tutti i campi in cui si cimentano e danno un contributo notevole alla società civile diventando così valore aggiunto. Siamo orgogliosi di un premio che gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, dell’assessorato regionale al turismo, beni culturali, ambientali e pubblica istruzione, della Città metropolitana e del Comune di Catania e quest’anno del patrocinio del Comune di Paternò». Ed è stato proprio il sindaco di Paternò Antonino Naso a tagliare il nastro e dare il via alla manifestazione assieme agli assessori Comis, Caruso, Virgillito, al presidente del Consiglio comunale Tripoli e al direttore artistico del premio Salvatore Sciuto Addario. «Grazie per avere scelto Paternò - ha sottolineato il sindaco Naso - per questa ripartenza di un Premio che riconosce il merito di quelle persone che portano alto il nome della nostra Sicilia e anche delle altre regioni d’Italia. Voliamo alto, la nostra comunità cresce con eventi così belli e importanti che portano cultura e turismo». Dopo il meraviglioso “Padre nostro” in aramaico, eseguito a cappella dal tenore Pietro Paolo Farace dell’Accademia di Santa Cecilia, dal tenore Salvo Silvano e dal soprano Melinda Silvano, si è passati alla premiazione dei 17 protagonisti selezionati da una giuria tecnica costituita dalla coreografa Birgit Mellert, dalla prof.ssa Silvia Emmi, dal maestro Mazzullo e dal direttore artistico Addario che hanno consegnato il riconoscimento a ciascuno. Le motivazioni sono state lette dagli attori del Teatro dell’Accademia: Rosaria Maria Grasso, Davide Gullo, Oliviero Andrea Zega, Maria Carmela Morabito, Aurora Di Stefano, Maria Rosaria Russo, Alessandra Argento, Chiara Sabatini. Per la sezione cultura sono stati premiati: Salvatore Comis perché vero “Deus ex machina“ del settore spettacolo al Comune di Paternò; Giovambattista Caruso assessore alla cultura del Comune di Paternò per il suo impegno volto alla valorizzazione degli artisti paternesi e non solo e alla diffusione della cultura e dell’arte; per la sez. associazioni: l’Asd. “Nocte Tempore“ di Paternò e Belpasso che si occupa di falconeria e addestra i falchi allo scopo di salvaguardare il patrimonio monumentale e architettonico delle città e contribuire anche alla sicurezza delle piste aeroportuali. Sul palco hanno suscitato grande attenzione i due falchi Laerte e Isi; per la sez. teatro: l’associazione culturale Teatro Giovane “Turi Pappalardo” di Paternò rappresentato dal presidente Biagio Di Caro e dal direttore artistico Francesco Pappalardo; per la sez. teatro-cinema è stato premiato l’attore paternese Giuseppe Torrisi che ha dedicato la sua vita all’arte teatrale, interpretando con estro vari personaggi e impegnato in molteplici ruoli cinematografici e televisivi come figurante e attore caratterista; per la sez. letteratura Maria Musumarra scrittrice catanese, premiata per l’opera “Un amore malato” dove tratta il tema della violenza contro le donne, ama la scrittura, sforna continui successi dall’alto dei suoi 88 anni e con la sua mente lucida costituisce un esempio per tutti. Sul palco è stata accompagnata dall’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Zafferana Cettina Coco; per la sez. produzione cinematografica è stato premiato Antonio Chiaramonte produttore CinemaSet srl, tra le sue produzioni cinematografiche che riguardano film per il cinema, serie tv , documentari e cortometraggi, si annovera “Lupo bianco”, il lungometraggio ispirato alla storia vera di Carlo Olmo; per la sez. istruzione: Maria Benedetta Gennaro dirigente scolastica del Secondo circolo didattico di Biancavilla che ha un curriculum davvero invidiabile, fatto di progetti e iniziative interessanti; per la sez. romanzo in forme diverse, premiata Marcella Argento che affianca alla professione di medico un’intensa attività artistica. La giuria ha scelto di premiare la sua opera “San Giuda“ in quanto storia raccontata in parole, immagini e in versi; per la sez. Musica: il cantautore siciliano Mario Valenti cantautore raffinato ed eclettico, con un linguaggio ricercato che ha fatto proprie le esperienze d’ascolto in una fusione degli stili pop, cantautoriale ed epic modern ha incantato il pubblico con il suo nuovo singolo “Pareidolia” e con l’omaggio a Battiato; per la sez. arti figurative: il premio è andato come migliore pittrice a Graziella Paolini Parlagreco; per la sez. riservata al sociale: la Cooperativa Sociale ASAR diretta da Agata Rizzo che eroga servizi specialistici e prestazioni di natura socio-educativa assistenziale; per la sez. legalità l’avvocato Enzo Guarnera patrocinante presso la Suprema corte di cassazione e giurisdizioni superiori, presidente dell’associazione “Antimafia e legalità” che si occupa del contrasto all’usura, all’estorsione e promuove la cultura della legalità su tutto il territorio nazionale; per la sez. enogastronomia, l’Azienda G.L.S. Pastura dei fratelli Luigi, Gaetano e Santo; per la sez. aziende agricole e ristorazione, l’avv. Carmelo Schilirò dell’Azienda Agricola “Musa“ di Bronte; per la sez. ristorazione è stata premiata l’arte culinaria del “Caffè greco”, ristorante di Gravellona Lomellina in provincia di Pavia e il suo direttore Fabio Quaglia; infine, per la sez. aziende commerciali: premiata la Tools and equipment Srl dei fratelli Filippo e Carmelo Zanghì. La manifestazione con la regia di Micaela Rocca e Alfonso Marletta, con la fotografia di Michele Crimi ed il Sicily Sound Service. A garantire la sicurezza e coordinare il numeroso pubblico presente, gli operatori delle sicurezza dell’ANPAS.