martedì 7 agosto 2018

Concluso tra il plauso generale il XII Premio “Angelo Musco” diretto da Mimì Scalia. Premio alla “Carriera” allo strepitoso Manlio Dovì Migliore Compagnia “Imprevisti e Probabilità” di Formia









Concluso tra il plauso generale il XII Premio

“Angelo Musco” diretto da Mimì Scalia 
premiata dalla FITA.

Premio alla “Carriera” allo strepitoso Manlio Dovì

Migliore Compagnia “Imprevisti e Probabilità” di Formia



Milo – Si è concluso, a Milo, tra il plauso generale di un pubblico calorosissimo e attento, il XII Premio Nazionale Teatrale e Letterario “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct), con il patrocinio della Regione Sicilia e della Fita Sicilia, e dall’Associazione Culturale Filocomica Sant’Andrea di Milo.  

La cerimonia conclusiva di premiazione magistralmente condotta dal giornalista Salvo La Rosa è stata animata da Manlio Dovì (artista rappresentato in esclusiva dall’agenzia di spettacoli Antonio Saeli Management), raffinato attore, cabarettista e imitatore italiano, che ha ricevuto il Premio alla Carriera: “Per la modernità comunicativa che lo ha reso riconoscibile dal grande pubblico televisivo come da quello inflessibile del teatro. Per le qualità imitatorie, la voce e la gestualità che identificano nitidamente estese abilità individuali, e la maturità artistica di elevato livello espressivo, come comprovato dai suoi più celebri ‘rifacimenti’ quali, solo per citarne alcuni: Francesco Cossiga, Vittorio Sgarbi, Luca Giurato, Piero Fassino, Carlo d'Inghilterra e, più di recente, Nicolas Sarkozy. Per la recitazione poliedrica, l’acume narrativo e lo sguardo vigile sulla contemporaneità che comprovano, parimenti, coerenza nella sperimentazione artistica e conseguente valore culturale”. 







Soddisfazione espressa all’unisono, con il Sindaco Alfio Cosentino, con l’Assessore alla Cultura Francesca Strano e il Vice Sindaco Concetta Cantarella, da Mimì Scalia che ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti, sebbene le cattive condizioni atmosferiche ci hanno costretto a spostare il nostro Galà di premiazione al Centro Servizi di Milo, la serata è stata indimenticabile e ricca di emozioni. Il nostro Premio cresce di anno in anno affermandosi sul territorio nazionale come comprovato dalla presenza di prestigiose compagnie da oltre lo stretto e dalla presenza di giornalisti e critici di risonanza nazionale. A breve daremo ragguagli concernenti la sezione Letteraria nel nostro premio che culminerà, come spiegato dal Prof. Mario Tropea dell’Università di Catania, con la cerimonia di premiazione, nel mese di dicembre. E, intanto, già da domani, con immutato entusiasmo, siamo a lavoro per il XIII Premio Musco”. Ancora, ha dichiarato la Scalia: “Onorata di ricevere la medaglia dei 70 anni della FITA e felicissima perché mi è stata data dal presidente nazionale Carmelo Pace e dalla presidente regionale Antonella Messina durante la serata di gala del Premio Musco”.



La prestigiosa giuria presieduta dall’Avv. Vincenzo Zappulla, presidente dell’istituto Storia dello Spettacolo Siciliano, e formata dalla prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà (docente Letteratura Italiana, Letteratura Teatrale italiana, Storia del Cinema), dal sig. Turi Giordano (attore e regista), dal sig. Agostino Zumbo (attore e regista), dal sig. Fabio Costanzo (attore), dall’Avvocato Gianfranco Barbagallo (specialista in Diritto dell’Arte e Legislazione dello Spettacolo, consigliere regionale FITA Sicilia) e dal sig. Luciano Patanè (in rappresentanza del Comune di Milo), dopo la attenta e corale valutazione delle proposte artistiche delle  compagnie precedentemente selezionate, ha scelto, concordemente e unanimemente, e non senza difficoltà vista l’ampia gamma di proposte teatrali, la rosa dei premiati qui di seguito riportata con le rispettive motivazioni:



-       Attrice Non Protagonista Liliana Simone del “Teatro Due” di Castellana Grotte (Ba). Motivazione: “Nella sua interpretazione di Gesualdina, ha saputo dosare la spigolosità del personaggio smussandolo con il suo carattere, riuscendo comunque a lasciare un segno nel cuore dello spettatore”.



-       Attore Non Protagonista Vittorio Goffredo del “Teatro Due” di Castellana Grotte (Ba). Motivazione: “Per il suo ruolo di Ferdinando, che non è il protagonista ma è comunque il fulcro dell’intero spettacolo, è riuscito ad interpretare perfettamente questo personaggio complesso e ricco di sfaccettature”.



-       Attrice Protagonista Soledad Agresti, di “Imprevisti e Probabilità” di Formia (LT). Motivazione: “Filumena Marturano è un personaggio visto e rivisto, Soledad Agresti è riuscita a renderlo intenso e credibile, pur nella particolare messa in scena, facendo commuovere ed emozionare il pubblico”.

-       Attore Protagonista Daniele Segalin, di “Theatre Degart”, Giardini Naxos (ME). Motivazione: “Al clown Dandy Danno con Diva G (Graziana Parisi) insieme nella vita e nella scena, che riesce a trasmettere il gusto autentico del ridere senza volgarità, la sua positività e lo fa con tanta dolcezza e poesia”.



-       Vincitrice del XII Premio Musco la compagnia “Imprevisti e Probabilità” di Formia (LT), con la commedia in tre atti, “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo, regia di Raffaele Furno che si è aggiudicato anche il premio “Migliore regia” con la seguente motivazione: Per lo spettacolo ‘Filumena Marturano’. Rispettando la tradizione e il messaggio originale di Eduardo De Filippo, ha incorniciato lo spettacolo in una messa in scena moderna e dinamica. Trasformando la classica scenografia in un ring in cui i protagonisti sfogano tutte le loro incomprensioni boxando”.





Infine, ha vinto il “Gradimento del Pubblico” la compagniaIl Belvedere” di Catania, che ha proposto la commedia in tre atti, “La buonanima di mia suocera” di Giambattista Spampinato, regia di Antonio Liotta, affrontando con un taglio originale il problema universale della convivenza tra le diverse generazioni. Mentre il “Premio Speciale Fita” è andato all’attrice Vera Grasso.



“Siamo felici e molto soddisfatti di aver partecipato all’organizzazione del prestigioso Premio ‘Angelo Musco’ – dichiara la Presidente della ‘Filocomica Sant’Andrea’, Rosa Patanè -, un uomo di straordinario talento artistico che auspicava per Milo una proficua crescita culturale da impiegare come motore dello sviluppo con effetti benefici sia sul piano economico che su quello sociale”.



La serata è stata animata, nel segno della passione condivisa per il teatro, da numerosi interventi (anche per la consegna dei premi): Avv. Carmelo Pace (Presidente Nazionale Fita), Antonella Messina (Presidente Regionale Fita), dott. Massimiliano Salfi (Fondatore e Presidente del Progetto e della Onlus V-Eyes), Luca Patanè (Assessore allo Sport del Comune di Milo), dott.ssa Anna Fichera (Presidentessa “Fidapa – sez Giarre – Riposto) e Anna Castiglione Garozzo (Past – Presidentessa “Fidapa”),  Maria Pia Russo (Vice Presidente “Fidapa”), Rosa Patanè (Presidentessa della Filocomica Sant’Andrea di Milo) e Alfredo Cavallaro (Presidente Pro Loco di Milo).





Scroscianti applausi anche per i momenti musicali con il gruppo etnicofolk i “Dioscuri”, formato da Giovanni Lo Brutto, Eduardo Cicala, Giovanni Gallo, Franco Sodano (collaborano i musicisti Peppe - Ballacchino, Lillo Guarraci, Mauro Southern Patti) che hanno incantato i presenti con un ricca suggestione di brani della tradizione siciliana.


Tutto pronto per il ritorno in Sicilia di Gigi D’Alessio.

Tutto pronto per il ritorno in Sicilia di Gigi D’Alessio.
L’artista partenopeo sarà all’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea domani 8 agosto, per un altro atteso appuntamento live di ETNA IN SCENA,
organizzato da Puntoeacapo e ShowBiz, in collaborazione con il Comune di Zafferana.

GIGI D’ALESSIO | LIVE TOUR 2018
Dopo l’atmosfera magica dei teatri e la parentesi oltreoceano, D’Alessio riporterà la sua musica sotto i cieli italiani, insieme alla sua inseparabile band: Alfredo Golino alla batteria, Giorgio Savarese e Lorenzo Maffia alle tastiere, Roberto D’Aquino al basso, Maurizio Fiordiliso e Pippo Seno alle chitarre. Insieme ai successi di 25 anni di carriera, i fan potranno cantare con Gigi i brani dell’ultimo album, “24.02.1967”, uscito in occasione del suo 50° compleanno e di recente ripubblicato in una edizione speciale impreziosita dal dvd “Il giro del mondo in 50 storie”.
Inoltre, Gigi D’Alessio ripercorrerà i suoi maggiori successi. Nella playlist non potranno mancare brani storici come “Non dirgli mai”, “Il cammino dell’età”, “Quanti amori”, “Non mollare mai”, “Un nuovo bacio”, “La prima stella”, “T’innamori e poi”, “Benvenuto amore”, “Emozioni senza fine”, “Ciao”, “L’estate con te”, “Mi chica bomba”, “Tu che ne sai”, “Como suena el corazon”, “L’amore che non c’è”. [ALFIO GRASSO - 3383369621 grassoalf@gmail.com]

Info biglietti:
posto numerato: € 46,00
posto libero: € 35,00



XXXVIII Premio Targa d'Argento Castagno dei Cento Cavalli - Il 9 agosto alle 18 e 30 la conferenza stampa di presentazione a S. Alfio

E' tutto pronto a Sant'Alfio per l'attesissima Notte del Castagno XXXVIII Premio Targa d'Argento Castagno dei Cento Cavalli, in programma domenica 12 agosto alle 21 nella centralissima Piazza Duomo. Come ogni anno saranno tantissimi i siciliani illustri, distintisi ciascuno nel proprio settore di competenza, ad essere insigniti del prestigioso riconoscimento. L'evento sarà presentato in conferenza stampa giovedì 9 agosto alle 18 e 30 nell'Atrio del Palazzo di Città di Sant'Alfio.
Saranno presenti il sindaco di Sant'Alfio, Giuseppe Nicotra, l'assessore al Turismo e allo Spettacolo di Sant'Alfio, Salvo Tornabene, il direttore artistico e conduttore, Maurizio Caruso, e il direttore della Broadway Musical Academy, Giuseppe Caudullo.

sabato 4 agosto 2018

Oggi, a Milo, Galà di Premiazione del XII Premio Nazionale Teatrale e Letterario “Angelo Musco” con Salvo La Rosa




Oggi, a Milo, ore 21, all’Anfiteatro Comunale Lucio Dalla, si terrà l’attesissimo Galà di Premiazione del XII Premio Nazionale Teatrale e Letterario “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct) e dall’Associazione Culturale Filocomica Sant’Andrea, con il patrocinio della FITA Sicilia e della Regione Sicilia.

La cerimonia conclusiva sarà condotta dal giornalista Salvo La Rosa e vedrà, tra gli altri, la presenza, in qualità di ospite d’onore dell’acclamato attore, cabarettista e imitatore italiano Manlio Dovì che per l’occasione riceverà il “Premio alla Carriera”.

Non mancheranno diversi momenti di spettacolo con il gruppo etnicofolk i “Dioscuri”, formato da Giovanni Lo Brutto, Eduardo Cicala, Giovanni Gallo, Franco Sodano (collaborano i musicisti Peppe Ballacchino, Lillo Guarraci, Mauro Southern Patti) che presenteranno un vasto repertorio di brani e musica etnica siciliana.



Questa sera, la giuria, presieduta dall’Avv. Vincenzo Zappulla, presidente dell’istituto Storia dello Spettacolo Siciliano, e formata dalla prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà (docente Letteratura Italiana, Letteratura Teatrale italiana, Storia del Cinema), dal sig. Turi Giordano (attore e regista), dal sig. Agostino Zumbo (attore e regista), dal sig. Fabio Costanzo (attore), dall’Avvocato Gianfranco Barbagallo (specialista in Diritto dell’Arte e Legislazione dello Spettacolo, consigliere regionale FITA Sicilia) e dal sig. Luciano Patanè (in rappresentanza del Comune di Milo), sceglierà i vincitori. Concorrono per il prestigioso riconoscimento sette compagnie teatrali:  

-       Amici di S. Giovanni Evangelista” di Acireale, con la commedia in tre atti “San Giovanni decollato” di Nino Martoglio, regia di Saro Russo;  



-       Le Tre Fontane di Presa” di Piedimonte Etneo, con la commedia in tre atti “Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo, regia di Giovanni Proietto;





-       Stabile dei Nomadi”, Leonforte, con la commedia in due atti, “Rumors” di Neil Simon, regia di Sabrina La Ferrara;



-       Il Belvedere” di Catania, con la commedia in tre atti, “La buonanima di mia suocera” di Giambattista Spampinato, regia di Antonio Liotta;  

-       Capuana” di Catania, con la commedia in due atti, “Gli allegri Chirurghi” di Ray Cooney, regia di Antonella Saeli;



-       Imprevisti e Probabilità” di Formia (LT), con la commedia in tre atti, “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo, regia di Raffaele Furno;



-       Teatro Due”, Castellana Grotte (BA), con la commedia in due atti, “Ferdinando” di Annibale Ruccello, regia di Mario Lasorella.  




venerdì 3 agosto 2018

Oggi, a Milo, “Ferdinando” di Annibale Ruccello, al XII Premio “Angelo Musco”



Milo – Proseguono, a Milo, nello splendido “Anfiteatro Comunale Lucio Dalla”, gli spettacoli con le compagnie selezionate che si contendono il XII Premio Nazionale Teatrale e Letterario “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct) e dall’Associazione Culturale Filocomica Sant’Andrea, con il patrocinio della FITA Sicilia e della Regione Sicilia.

Oggi, alle ore 21, protagonista la compagnia Teatro Due”, Castellana Grotte (BA), con la commedia in due atti, “Ferdinando” di Annibale Ruccello, regia di Mario Lasorella, opera sorretta da una profonda analisi antropologica e storica del popolo napoletano che presenta, nel finale, elementi noir.



Personaggi e Interpreti:



Ferdinando (Vittorio Goffredo)

Clotilde (Marisa Clori)

Don Catello  (Luciano Magno)

Gesualdina (Liliana Simone)



Costumi (Margherita Mezzapesa)

Musiche originali (Carlo De Nonno)



“Abbiamo scelto il teatro ruccelliano - dichiara il regista Mario Lasorellla -,  per le profonde analisi con cui vengono affrontati alcuni temi specifici; in questo caso la passione, la rabbia, l'amore e il sesso seppur rappresentato in senso figurativo, sono interpretati nella forma più buia e oscura che l'animo riserva. ‘Ferdinando’ è l'emblema di come a distanza di secoli, fondamentalmente il modo di pensare o di agire dell'uomo si sia evoluto solo in parte. La selezione a questa manifestazione del nostro spettacolo dà riscontro di come sia stato rappresentato un testo ‘gigante’ del teatro italiano con il massimo rispetto e la massima sensibilità verso l'autore e le tematiche. Secondo il mio modestissimo parere il teatro, sopratutto quello amatoriale, oggi dovrebbe innanzitutto essere uno strumento avverso alle devianze sociali e successivamente una materia istituzionale che dovrebbe avere prevalenza rispetto alle attività ludiche generali oppure ai diversivi a cui siamo abituati come le fiction oppure i talent show che poco hanno a che vedere con la cultura generale”.



Sinossi - Nel 1986, in poco più di venti giorni, Annibale Ruccello compose “Ferdinando”, partendo dalla battuta finale e con in mente già la protagonista: Isa Danieli. Quest’opera per com’è strutturata, potrebbe sembrare un romanzo d’appendice, ma a tratti ricorda un racconto verista; è sorretta da una profonda analisi antropologica e storica del popolo napoletano e presenta, nel finale, anche elementi noir. L’intreccio è strutturato con grande maestria, tuttavia ciò che colpisce è l’accurata ricerca linguistica: vengono recuperate espressioni di una parlata antica, ironica e viva, ma la scelta del dialetto serve all’autore per sottolineare, soprattutto, sfumature e contrasti. L’azione si svolge nel 1870, un anno prima della presa di Roma: in una villa vesuviana vivono, in esilio volontario, due donne. L’una, la baronessa Donna Clotilde, chiusa nella sua ipocondria e in una simulata infermità a letto, rifiuta culturalmente e storicamente la modernità, non solo ripudiando la nuova situazione politica e il re sabaudo, ma anche l’italiano “lengua straniera… barbara, senza sapore…senza storia…e senza Dio!”. L’altra, Donna Gesualda, sua cugina povera e zitella, che la accudisce e la sorveglia, intreccia una relazione clandestina con l’unico uomo che frequenta la casa: Don Catellino, curato dotto e vizioso. L’improvviso arrivo di Ferdinando, lontano nipote della baronessa del quale si ignorava l’esistenza, porterà scompiglio nella casa, facendo emergere passioni sopite, vizi e rancori. Ruccello stesso, all’epoca della prima rappresentazione, precisò che il suo intento non era quello di realizzare un dramma storico, ma che il contesto era strumentale alla realizzazione di un ben più ambizioso progetto. L’opera, infatti, non solo esamina come i precari equilibri tra i tre personaggi vengano alterati dall’inaspettata venuta di un giovanotto “dalla bellezza morbosa e strisciante”, ma, con una prospettiva di grande profondità e modernità, analizza il mutamento di “rapporti affettivi intercorrenti tra quattro persone in isolamento coatto”. Donna Clotilde si trasforma, da malata immaginaria misantropa e reazionaria, in donna innamorata e gelosa; Gesualda, vistasi rifiutata dal parroco, ordisce una trama di ricatti e di vendette; Don Catellino perde progressivamente ogni ritegno, vivendo apertamente la sua ambiguità, e Ferdinando, che porta “’o nomme ‘e nu re”, finirà per rivelarsi Filiberto, impostore con il nome di un Savoia.



La cerimonia conclusiva di premiazione che si terrà all’Anfiteatro Comunale Lucio Dalla di Milo, alle ore 21, domani sabato 4 agosto, sarà condotta dal giornalista Salvo La Rosa e che vedrà, tra gli altri, la presenza, in qualità di ospite d’onore dell’acclamato attore, cabarettista e imitatore italiano Manlio Dovì. Momenti di spettacolo con il gruppo etnicofolk i “Dioscuri”, formato da Giovanni Lo Brutto, Eduardo Cicala, Giovanni Gallo, Franco Sodano (collaborano i musicisti Peppe - Ballacchino, Lillo Guarraci, Mauro Southern Patti) che presenteranno un vasto repertorio di brani e musica etnica siciliana.


giovedì 2 agosto 2018

Stasera a Milo, “Filumena Marturano”, protagonissta del XII Premio “Angelo Musco”






Proseguono, a Milo, nello splendido “Anfiteatro Comunale Lucio Dalla”, gli spettacoli con le compagnie selezionate che si contendono il XII Premio Nazionale Teatrale e Letterario “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct) e dall’Associazione Culturale Filocomica Sant’Andrea, con il patrocinio della FITA Sicilia e della Regione Sicilia.

Oggi alle ore 21, protagonista la compagnia Imprevisti e Probabilità” di Formia (LT), con la commedia in tre atti, “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo, regia di Raffaele Furno: spettacolo che, pur mantenendo integro il testo, lavora su un piano visivo-fisico più metaforico e contemporaneo per approfondire gli aspetti dei rapporti di potere tra i protagonisti, entrambi imbrigliati in gabbie culturali e sociali.



“La voglia di partecipare a questo Premio ci è venuta perché - dichiara il regista Raffaele Furno -, abbiamo visto quanto prestigioso e valido sia il legame con la tradizione teatrale rappresentata da Musco. ‘Filumena’ si sposa bene col concetto di tale tradizione. Eduardo e Musco, sebbene in regioni diverse, erano figli della stessa storia teatrale fatta di attori che imparavano lavorando, recitando, crescendo tra strada e tavole del palco. Ed entrambi sono arrivati dalla strada ad interagire con la cultura alta, degli intellettuali. ‘Filumena’ ha il pregio di rispettare la tradizione e il messaggio originale del testo, ma lo fa incorniciandolo in una messa in scena moderna e dinamica che elimina il folklore napoletano e dà allo spettacolo forza ed energia fisica oltre che vocale. Il messaggio principale è che tutti, uomini (Domenico) e donne (Filumena), siamo ingabbiati in convenzioni sociali e culturali, e che la ricerca della rispettabilità e della felicità è un atto coraggioso e sovversivo. Nel mondo sempre più digitale in cui viviamo, il teatro ha innanzitutto il pregio di mettere ancora le persone in contatto tra loro, siano essi gli attori che provano per mesi annusandosi e percependosi, siano essi gli spettatori che dal vivo assistono alla realtà teatrale. Per me non è finzione, ma realtà perché tutto avviene in tempo reale, sia ciò che il regista ha pianificato sia i possibili imprevisti.  Proprio come nella vita. Inoltre, a teatro c'è meno censura che in tv o al cinema e quindi si possono trattare argomenti che non sempre sono accettabili in altri contesti. In questo senso, il teatro ha ancora un valore politico e non solo estetico. Non solo ci mostra chi siamo, ma chi potremmo essere”.



Note di regia - La storia è nota: il tentativo di Filumena, ex prostituta, di dare dignità ai suoi tre figli dopo aver speso una vita nell’attesa che Domenico Soriano si decidesse a sposarla, invece di trattarla come amante, amica, confidente, segretaria, cameriera, ma mai come compagna di vita. La nostra “Filumena Marturano” omaggia lo spettacolo e lo strepitoso personaggio creato da Eduardo, ma allo stesso tempo innalza testo e messa in scena a metafore universali di altro. Utilizzando lo stile surreale che ci contraddistingue, l’universo dei nostri Filumena e Domenico si dipana tra il ring di un incontro di box, e una prigione / gabbia.  Il ring rappresenta la lotta infinita e sempiterna che questa donna, ogni donna, ha condotto e conduce per affermare la sua identità indipendentemente da quella dell’uomo – padre – amante – marito. Le forti emozioni represse da Filumena per anni si trasformano in altrettanti uppercut e ganci sferrati a Domenico, il quale fa di tutto per incassare ma anche per reagire agli attacchi. Nella seconda parte dello spettacolo, il ring si smantella completamente per diventare una prigione che ingabbia Filumena. Quando finalmente crede di aver raggiunto il suo obiettivo, e di potersi riposare dopo tante fatiche, Filumena è fisicamente ingabbiata dalla legge, dalla voce dell’avvocato che sciorina articoli del codice civile. Non si perdona ad una donna la rivoluzione contro il potere maschile, e la legge è dominio dell’uomo acculturato che possiede il linguaggio appropriato, a differenza di Filumena che non sa né leggere né scrivere. La gabbia che stringe Filumena è però simile a quella che blocca Domenico, ossessionato dalla necessità di sapere quale dei tre figli sia suo. Nessuno dei due protagonisti può vivere senza l’altro, nessuno dei due è realmente libero perché sono entrambi schiacciati dal proprio passato.

Interpreti e personaggi: Soledad Agresti (Filumena Marturano), Isabella Sandrini (Diana), Valentina Fantasia (Rosalia), Giuseppe Pensiero (Michele), Annamaria Aceto (Anna), Raffaele Furno (Domenico Soriano), Ugo Fonti (Riccardo), Janos Agresti (Umberto), Sergio Locascio (voce dell’avvocato Nocella). Costumi: Anna Andreozzi. Scene: Bruno Valeriano. Consulenza musicale: Isabella Sandrini.





Infine - così come selezionata dalla giuria presieduta dall’Avv. Vincenzo Zappulla, altresì presidente dell’istituto Storia dello Spettacolo Siciliano, è formata: dalla prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà (docente Letteratura Italiana, Letteratura Teatrale italiana, Storia del Cinema), dal sig. Turi Giordano (attore e regista), dal sig. Agostino Zumbo (attore e regista), dal sig. Fabio Costanzo (attore), dall’Avvocato Gianfranco Barbagallo (specialista in Diritto dell’Arte e Legislazione dello Spettacolo, consigliere regionale FITA Sicilia) e dal sig. Luciano Patanè (in rappresentanza del Comune di Milo) – si esibirà nell’Anfiteatro Comunale Lucio Dalla di Milo:





-       Teatro Due”, Castellana Grotte (BA), con la commedia in due atti, “Ferdinando” di Annibale Ruccello, regia di Mario Lasorella (03/08/2018, ore 21), opera sorretta da una profonda analisi antropologica e storica del popolo napoletano che presenta, nel finale, elementi noir.





La cerimonia conclusiva di premiazione che si terrà all’Anfiteatro Comunale Lucio Dalla di Milo, alle ore 21, sabato 4 agosto, sarà condotta dal giornalista Salvo La Rosa e che vedrà, tra gli altri, la presenza, in qualità di ospite d’onore dell’acclamato attore, cabarettista e imitatore italiano Manlio Dovì. Momenti di spettacolo con il gruppo etnicofolk i “Dioscuri”, formato da Giovanni Lo Brutto, Eduardo Cicala, Giovanni Gallo, Franco Sodano (collaborano i musicisti Peppe - Ballacchino, Lillo Guarraci, Mauro Southern Patti) che presenteranno un vasto repertorio di brani e musica etnica siciliana.

Piovani a Taormina dirige la Sinfonica

Al Teatro Antico di Taormina il Premio Oscar dirige l’Orchestra sinfonica Siciliana nella penultima tappa del programma estivo della Fondazione,il 4 agosto alle ore 21,30. Il compositore: “Sono molto incuriosito nel suonare a Taormina. Quanto all’emozione, a mettere piede nel teatro antico sfido chiunque a non emozionarsi, sia come spettatore, sia come musicista…”

Penultima tappa del programma estivo per l’Orchestra Sinfonica Siciliana che sarà diretta dal Premio Oscar Nicola Piovani. Il grande musicista romano dirigerà l’Orchestra al Teatro Antico di Taormina il 4 agosto alle ore 21.30. Piovani proporrà alcune celebri musiche che lo hanno reso noto in tutto il mondo, da La vita è bella, colonna sonora che gli valse il Premio Oscar nel 1997 a Kaos dei fratelli Taviani, per finire a Il marchese del Grillo di Mario Monicelli e Fellini suite.
Piovani non nasconde la sua emozione all’idea di suonare nella magica cornice di Taormina. “Sono molto incuriosito sì, molto. Quanto all’emozione, a mettere piede nel Teatro di Taormina sfido chiunque a non emozionarsi, sia come spettatore, sia come musicista…”
Piovani ha già diretto altre volte l’Orchestra Sinfonica Siciliana con la quale ha un consolidato rapporto di collaborazione e stima. Lo scorso anno Piovani ha diretto l’ultima nata, l’Orchestra Giovanile Siciliana, in diretta televisiva su Rai 1 per ricordare Giovanni Falcone e le vittime delle stragi mafiose. Sei milioni di ascoltatori hanno seguito l’esecuzione de “La vita è bella” sull’autostrada, allo svincolo di Capaci.
Piovani nella sua carriera ha composto tanta musica. Famosa la sua collaborazione con Fabrizio De André per gli Lp Storia di un impiegato e Non all’amore, non al denaro, né al cielo, scritti a quattro mani, ma è il cinema ad averlo ispirato maggiormente, avendo composto colonne sonore di ben 180 anni. Tra i brani proposti c’è la colonna sonora di Kaos.
“Quando ho scritto la musica di Kaos dei fratelli Taviani,  - dice Piovani - non avevo mai visitato la Sicilia. Ho lavorato pensando a una Sicilia immaginata, letteraria, Verga, Pirandello… presuntuosamente mi paragonavo al livornese Mascagni che scrive Cavalleria rusticana – quando siamo molto giovani ci piace pensare alto, al di sopra della nostra portata. Poi, in seguito, dopo aver ricevuto lettere di molti siciliani che amavano la musica di Kaos, ho cominciato a scendere nell’isola, a lasciarmi incantare dalle bellezze aspre e sensuali di questa terra.”
Piovani ha vissuto l’infanzia immerso nella musica. Figlio di Alberico, componente della banda musicale di Cerchiano, paese alle porte di Roma, aveva a disposizione mandolini, trombe, chitarre, fisarmoniche. “Ricordo un insegnante di fisarmonica a domicilio – dice il compositore – mi insegnava parafrasi dalla Traviata, qualche trascrizione di Pasodoble e una marcetta molto enfatica, Pietro ritorna. Ho rivissuto quelle intense sensazioni dell’infanzia molto tempo dopo, sull’isola di Creta, quando vidi suonare il maestro Hadjidakis. Guardando correre le sue dita sulla fisarmonica, tra gelsomini inebrianti, ripensai al mio vecchio insegnante e al suo candore eroico e dozzinale”.

Nicola Piovani. Nato a Roma il 12 maggio del 1946, è pianista, direttore d’orchestra e compositore di musica per cinema e teatro, di canzoni. Diplomato in pianoforte al Conservatorio G. Verdi di Milano, è stato avviato alla composizione dal greco Manos Hadjidakis. Il suo primo lavoro è per un lungometraggio, N.P: Il segreto di Silvano Agosti. Da allora Piovani comincia a lavorare con i più importanti registi: Monicelli, Fellini, Bellocchio, Taviani, Moretti, Loy, Tornatore, Benigni, Fellini, per il quale musica i suoi ultimi tre film. Nel 1997 con la colonna sonora de La vita è bella, ha vinto il Premio Oscar. Nel corso degli anni ha ricevuto tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due ciak d’oro, il Gòlobo d’Oro della stampa estera. Intensissima la sua attività per il teatro.