domenica 19 febbraio 2023

Rocco Barbaro da Zelig al Multisala Macherione, oggi 19 febbraio, alle 21:00.

 


Oggi, domenica 19 febbraio, il noto comico Rocco Barbaro al Multisala Macherione di Fiumefreddo di Sicilia. Unica data della provincia di Catania per il tour siciliano.

 

Rocco Barbaro fa tappa al Multisala Macherione di Fiumefreddo di Sicilia.

Domenica 19 febbraio, alle 21:00, unica data ed unico spettacolo per tutta la provincia di Catania, dunque imperdibile, del tour di Rocco Barbaro che porta in scena “Menefotto”. Un cabaret leggero e mai volgare per una domenica di Carnevale in cui non si vuol che ridere di gusto.

 

Rocco Barbaro

è nato a Rivoli (TO) ma ha trascorso a Reggio Calabria l'infanzia e la giovinezza.

Ha frequentato la scuola di dizione e recitazione presso il Teatro Calabria diretto da Rodolfo Chirico e Gianni Diotayuti, poi a Milano per tre anni il Laboratorio dell'attore diretto da Raul Manso.
Ha vinto primi premi nei principali concorsi di cabaret d'Italia.
Il successo è arrivato allo Zelig di Milano a fianco di David Riondino.
Ha lavorato per Rai, Mediaset, La 7, Telemontecarlo e Radio 105 ed ha debuttato nei più prestigiosi teatri italiani come il Parioli di Roma ed il Ciak di Milano.

Ha trovato anche il tempo per racchiudere la sua filosofia nei libri "Menefotto" (1998) e "L'importanza di essere Barbaro" (2017).

Lunga la lista delle fiction e dei film cui ha preso parte, diversi gli spettacoli teatrali e di cabaret, innumerevoli le collaborazioni tv e radio.

 

Menefotto

Lo spettacolo “Menefotto” racconta in tono ironico la sua esperienza di emigrante calabrese alle prese con la stressante realtà milanese, proponendo un cabaret acuto con risvolti satirici, decisamente coinvolgente.
Il suo umorismo ricorda quello di altri attori dell'area milanese che hanno fatto scuola come: Dario Fo, Giorgio Gaber o Paolo Rossi, comici della parola più che del gesto o della mimica, ricavando il proprio successo dall'interpretazione, in diversi stili, di ciò che avviene nella società.
Rocco Barbaro in chiave ironica e con un retrogusto amaro rappresenta il fenomeno dell’emigrazione dei meridionali verso il nord Italia. Uno spettacolo in parte autobiografico. Rocco arriva a  Milano dove a causa della sua somiglianza con Michele Placido è costretto a fare “l’attore famoso”, mettendo in luce i classici stereotipi cui è inevitabilmente legata l’Italia settentrionale, con il filtro della sua ironia fredda e lucida.
L'emigrato, nella sua ansia di integrazione, abbraccia ogni teorema, compreso quello per cui a Milano un giornale che esce al pomeriggio con le notizie del mattino si chiama “La Notte”.  Da qui si snodano una fitta serie di divertentissime parodie, dalla Milano miraggio e delusione, che apre all’Europa e chiude all’Alfa, al consumatore stressato dal 3x2 e dalla pubblicità, per giungere agli attori alle prese con il famoso metodo Stanislavskij.
Proprio nelle appassionate dediche a Milano, miraggio e delusione allo stesso tempo, Rocco Barbaro esprime al massimo le sue potenzialità comiche: <<Mio padre mi diceva sempre: tu vai alle medie, poi da lì chiedi>>.

Il calabrese Barbaro proporrà la sua comicità fulminante, capace di spiazzare il pubblico senza toni urlati, sfruttando solo la sua genialità spontanea.

 

“Siamo davvero onorati che un artista di grande livello e fama nazionale abbia scelto il palcoscenico del Multisala Macherione per portare il suo spettacolo al pubblico catanese. – commenta il titolare Domenico BarberaDa sempre cerchiamo di donare all’hinterland jonico - etneo momenti di puro spettacolo e, in casi come questo, di sano divertimento. Amiamo il nostro territorio e sempre vi abbiamo investito con un’offerta variegata ed ampia che valorizza i talenti locali, ma che sa guardare anche oltre lo stretto con questi camei di vero pregio. Come sempre facciamo, anche per Carnevale abbiamo voluto dare un contributo a Fiumefreddo ma a modo nostro. Il Macherione si riconferma un luogo di arte, cultura e spettacolo che vuole arricchire chi saprà apprezzare le nostre scelte. Siamo certi che Rocco Barbaro porterà a Fiumefreddo di Sicilia il pubblico delle grandi occasioni.” – conclude Barbera.

 

mercoledì 8 febbraio 2023

"Sciarada macabra" di Giovanni Marchese. La prima presentazione catanese venerdì 17 Febbraio, al MA Bookstore Mondadori.

 


Venerdì 17 Febbraio, alle ore 18.30, a Catania, al MA Bookstore Mondadori, in Via Etnea n. 135 (accanto Piazza Stesicoro), si svolgerà la prima presentazione catanese di “Sciarada macabra” (Algra Edizioni). A fare da relatrice dell'incontro sarà Grazia Di Bella. Già libraia della mitica Fumettolibreria di Catania, adesso curatrice di “Tutteleletture”, canale YouTube molto seguito, presente anche su TikTok, nato dall'esperienza del blog omonimo, sul quale parla dei libri che legge, condividendo recensioni di romanzi e racconti.

 

Il nuovo libro di Giovanni Marchese, “Sciarada macabra”, prefato da Danilo Arona, edito da Algra nella collana di letteratura horror e fantastica Demoni meridiani, diretta da Giuseppe Maresca e Luca Raimondi – è acquistabile in tutte le librerie e online su https://www.algraeditore.it/narrativa/sciarada-macabra/.

 

 

 

Sinossi: Italia, prima metà degli anni Novanta. Gioele sembrerebbe un ragazzo come tanti altri, ma in realtà nasconde un macabro segreto. Alla nascita ha ricevuto un dono, un potere medianico, che però decide di tenere nascosto a tutti, poiché teme di non essere accettato. Un giorno, tuttavia, qualcosa cambierà e Gioele dovrà scegliere tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Spiritismo, percezioni extra-sensoriali, ex criminali nazisti, esperienze di pre-morte, mesmerismo e apparizioni spettrali fanno da sfondo a un romanzo di formazione ai confini della realtà.

 

L’INTERVISTA ALL’AUTORE

 


Quando è nata l'idea di questo libro? C’è un aneddoto, qualcosa di non detto, che possiamo raccontare ai nostri lettori?

“La prima stesura di Sciarada macabra risale al 2017-18, l’idea di raccontare una storia di fantasmi però mi stuzzicava da sempre. Successivamente, fui coinvolto da Giuseppe Maresca e Luca Raimondi, curatori dell’antologia L’isola delle tenebre, edita da Algra, il cui successo portò l’editore a varare la collana Demoni meridiani, dedicata al fantastico e all’orrore, a cura di Maresca e Raimondi. Fu in quel frangente che proposi loro Sciarada macabra, considerato che iniziavano a selezionare dattiloscritti inediti per la nuova collana. Il testo fu accettato e nel frattempo fui coinvolto anche nella successiva antologia Gotico siciliano”.

Dove (anche metaforicamente) è nato e in che modo è cresciuto il suo ‘testo’? E, ancora, come nasce la preferenza per questo genere?

“La prima stesura di Sciarada macabra è stata scritta nell’arco di tre mesi, in una soffitta, dove avevo sistemato temporaneamente lo scrittoio in vista di un trasloco. Scrivendo più che altro a notte fonda e alle prime luci dell’alba. In silenzio e solitudine. Il dattiloscritto è stato ripreso e sviluppato in seguito in fase di editing, dopo essere stato selezionato dai curatori, chiaramente. Frequento da lettore il genere fantastico e dell’orrore da una vita, ho sempre avuto una predilezione particolare per le storie situate ai confini della realtà. Il mistero è presente nelle storie che scrivo ogni volta, ne sono attratto, e in questo romanzo infine ho avuto l’occasione di trattare pure lo spiritismo, il mesmerismo e la medianicità in chiave narrativa”.

Perché questo libro? Perché questo titolo? Lo sveliamo per i lettori?

“Principalmente perché questo tipo di storie mi ha sempre appassionato, sin da ragazzo leggevo storie di fantasmi, dai classici racconti di Montague R. James al popolarissimo Stephen King passando per il Dylan Dog di Tiziano Sclavi. E andando avanti negli anni ho avuto modo di approfondire il genere fantastico, attraverso le opere di Henry James, Shirley Jackson oppure Dino Buzzati, tra i tanti. Senza trascurare i grandi classici del genere al cinema. L’auspicio è che il testo possa appassionare il lettore come ha fatto con me mentre scrivevo, che riesca a trascinarlo in un viaggio affascinante verso un mondo misterioso. Il titolo Sciarada macabra invece ha un legame preciso con il romanzo, che il lettore scoprirà leggendolo. Entrambi i termini hanno origine dal francese, e giustapposti indicano che nel romanzo c’è in atto anche un gioco di parole, un enigma, un rompicapo che ha a che fare con la morte, il mondo dei morti, a cui prestare attenzione”.

 

*

 

Giovanni Marchese è autore del romanzo L’uomo di Schrödinger (VerbaVolant, 2014). Suoi racconti sono apparsi sulle riviste Nuova Prosa, Alibi, DoppioZero, Verde, L’Inquieto, MareNero, Cariddi, Basito, nell’antologia de La Semana Negra di Gijon ’09 e in raccolte quali Storytellers, Teorie e tecniche di indipendenza, I racconti della metro e, per i nostri tipi, L’isola delle tenebre e Gotico siciliano. Autore della monografia Leggere Hugo Pratt (Tunué, 2006) e di brevi saggi sul fumetto usciti su testate specializzate, ha anche scritto soggetto e sceneggiatura dei romanzi a fumetti Ti sto cercando (2008), Nessun ricordo (2009) e Invito al massacro (2012), tutti pubblicati da Tunué, del graphic novel Surrealismo (2021), edito da Centauria, e di alcuni fumetti brevi presenti su diverse pubblicazioni.

Monk Jazz Club, il 10 e l'11 febbraio “Madiba”, l’omaggio a Nelson Mandela del trio di Sade Mangiaracina

 Al Monk Jazz Club “Madiba”, l’omaggio a Mandela del trio di Sade Mangiaracina

 

Il 10 e 11 febbraio il jazz club catanese ospita i concerti del trio della pianista di Castelvetrano accompagnata da Marco Bardoscia al contrabbasso e da Gianluca Brugnano alla batteria. Mangiaracina rappresenta uno degli esempi contemporanei più luminosi del jazz al femminile che unisce qualità e intelligente lungimiranza che continua a fare bella l'arte musicale

 

Catania, Monk Jazz Club, 10 e 11 febbraio 2023, h 21.30, € 15 soci, € 20 non soci

 

https://www.monkjazzclub.it

 

Il mondo del jazz di questi ultimi anni si è finalmente popolato di molti nomi femminili che uniscono bravura e affidabilità, qualità e intelligente lungimiranza collegata alla necessaria coerenza e costante creatività che continua a fare bella l'arte musicale. Sade Mangiaracina rappresenta uno degli esempi contemporanei più luminosi di tutto ciò. La pianista di Castelvetrano sarà la protagonista dei concerti al Monk Jazz Club di Catania in calendario venerdì 10 e sabato 11 febbraio, alle ore 21.30, accompagnata da Marco Bardoscia al contrabbasso e da Gianluca Brugnano alla batteria. Il trio presenterà “Madiba”, un omaggio alla figura di Nelson Mandela.

Nata a Castelvetrano nel 1986, con il fuoco della sua Sicilia dentro e un muoversi nei territori musicali di una sorprendente sensibilità, Sade Mangiaracina continua a trasmettere emozione pura affascinando pubblico e cultori.
Dopo la maturità classica Mangiaracina si trasferisce a Roma per studiare jazz alla scuola Percentomusica diretta da Massimo Moriconi dove si diploma nel 2007 con il massimo dei voti, proseguendo poi gli studi jazz al conservatorio di Santa Cecilia con Danilo Rea. In questi anni ha preso parte a molti progetti musicali, incidendo diversi dischi anche a suo nome. Dal 2013 inizia a collaborare anche in ambito pop con Simona Molinari (festival del Cinema di Cannes, Premio Tenco, Umbria Jazz), Amara (Sanremo) e Dionne Warwick per la quale apre i concerti del suo tour italiano continuando a lavorare con diversi jazzisti di fama internazionale quali Greg Osby, Fabrizio Bosso, Giovanni Tommaso, Massimo Moriconi, Luca Aquino, Karen Jeannne Denhert, Francesco Bearzatti e altri. Importanti sono poi le collaborazioni con la Med Free Orkestra al fianco della cantante algherese Franca Masu e con A'lmara. l'orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo.
Nel 2018, in trio con Gianluca Brugnano e Marco Bardoscia, esce il suo disco “Le mie donne” prodotto dal trombettista Paolo Fresu per la sua etichetta discografica Tǔk Music. Il trio si esibisce in importanti festival e rassegne italiane. Sempre con la Tǔk Music nel 2021 esce “Madiba” dedicato a Nelson Mandela e che ha raccolto il massimo consenso dalla critica. Il 2022 vede l'uscita del lavoro con la Med Free Orkestra in cui ha lavorato, oltre che come pianista, anche in qualità di autrice, arrangiatrice e direttore. Collateralmente al suo trio “storico” ha preso vita anche una nuova esperienza, sempre in trio, con il contrabbassista Salvatore Maltana e il trombettista Luca Aquino.
Il presente della pianista siciliana parla di un sempre maggiore successo pubblico anche grazie alla “chiamata” di Ornella Vanoni che l’ha voluta accanto a sé a suonare e ad occuparsi degli arrangiamenti e della produzione del suo spettacolo “Le donne e la musica”, ospitato nei maggiori teatri italiani nella stagione autunno-inverno 2022/2023.
Dopo l’arresto del boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, la musicista, nel nome della sua terra d’origine, ha lanciato un appello – insieme con Flavio Leone, Patrizia Vivona, Francesco Fiore e Dario Mangiaracina de La Rappresentante di Lista - per organizzare il 24 febbraio un mega concerto contro la mafia al Parco archeologico di Selinunte dove prenderanno parte numerosi artisti che in queste ore stanno dando adesione all’evento.

 

Biglietti: € 15 per i soci, € 20 per i non soci.

Info e prenotazioni: e-mail centroculturalemonk@gmail.com o telefono/Whatsapp al 3401223606.
Orari: i concerti iniziano alle 21.30.
Indirizzo: Monk Jazz Club, via Scuto 19 Catania.



DISSERVIZI AMTS - SIT IN DI PROTESTA DEI SINDACATI FAISAL CISAL, UIL TRASPORTI E UGL TRASPORTI

 


Si è svolto questa mattina, organizzato dalle sigle sindacali Faisal Cisal, Uil Trasporti e Ugl Trasporti, un sit in di protesta davanti alle officine dell’Amts nella XIII Strada della Zona Industriale di Catania per manifestare il dissenso sulla gestione da parte dell’attuale governance.

È sotto gli occhi – ha dichiarato il segretario regionale di Faisal Cisa, Romualdo Moschella - di tutti il fatto che il 50% delle vetture di Amts Spa non possono effettuare il regolare servizio giornaliero. Una situazione tanto anomala quanto grave che si è venuta a creare a scapito della cittadinanza e dell’immagine della stessa partecipata del Comune di Catania. I vertici aziendali, per propria stessa ammissione pubblica, hanno reso nota una ‘riduzione dei mezzi in servizio, a causa della necessità di effettuare tutte le opportune e periodiche revisioni, con verifiche tecniche e meccaniche. In buon sostanza, trattasi della mancata revisione alle bombole metano, allocate sugli autobus che non è stata effettuata periodicamente, cosi come predispone la normativa in questione. A ciò vi è da aggiungere la vertenza in corso relativa agli 11 punti, tutti elencati nella nota del 18 gennaio scorso per la quale è stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori di Amts. Anche perché la riunione del 26 gennaio scorso. si è rivelata inutile anche causa l’assenza del Direttore Generale che ha così mostrato poca considerazione e mancanza di rispetto nei confronti delle tre organizzazioni sindacali. Da sottolineare, infine, le criticità alle quali è sottoposto il personale sia dal punto di vista contrattuale sia da quello amministrativa. Una situazione che crea ulteriore malcontento. Tutto questo - conclude Moschella - non può essere tollerato, anzi, va contrastato nelle forme e con le modalità rientranti nelle corrette regole sindacali sancite dalla legge”.

Catania 8 febbraio 2023

 

MASSIMO RANIERI A PALERMO: 23 AGOSTO - TEATRO DI VERDURA

 


BIGLIETTI DISPONIBILI

Sul sito www.puntoeacapo.uno (circuito ufficiale di vendita ciaotickets) e nei circuiti abituali

 

In attesa di rivederlo domani 8 febbraio sul palco del 73° Festival di Sanremo come ospite speciale MASSIMO RANIERI annuncia il secondo spettacolo di questa estate in Sicilia: alla data già annunciata del 25 agosto al Teatro Greco di Siracusa, si aggiunge infatti quella di mercoledì 23 agosto al Teatro di Verdura di Palermo, nell’ambito della rassegna Estate al Verdura promossa dal Comune di Palermo.

I biglietti sono già disponibili in prevendita su www.puntoeacapo.uno (sponsor ticket ciaotickets) e nei circuiti e punti vendita abituali

 

Recentemente insignito Grande ufficiale al merito della Repubblica italiana, Ranieri porterà in scena unaltra straordinaria avventura tra recitazione, musica e racconti inediti, anche questa volta ci sarà un Massimo al 100% che offrirà al suo pubblico tutto il meglio del suo repertorio più amato e prestigioso.

Ascolteremo anche i bellissimi inediti scritti per Ranieri da alcuni grandi cantautori italiani tra i quali: Pino Donaggio, Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Giuliano Sangiorgi e molti altri, canzoni che fanno parte del suo nuovo Album. Lo spettacolo si veste di una nuova veste scenografica, l’organizzazione generale della produzione è di Marco De Antoniis, con le luci di Maurizio Fabretti e con una band di musicisti, inedita dove possiamo trovare al pianoforte Seby Burgio, alle tastiere e voce : Giovanna Perna, al basso Pierpaolo Ranieri, alla batteria Luca Troll, percussioni di Arnaldo Vacca, alle chitarre Andrea Pistilli e Tony Puja, violino e voce: Valentina Pinto  e ai fiati  troviamo il sax  di Max Filosi  e la voce e il sax di  Cristiana Polegri.

 

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IL NUOVO ALBUM DI MASSIMO RANIERI

È uscito il 18 novembre per Ra.Ma 2000 International/ Ada Music Italy – Warner Music Group, “TUTTI I SOGNI ANCORA IN VOLO”, l’atteso NUOVO ALBUM DI INEDITI di Massimo Ranieri prodotto da Gino Vannelli “TUTTI I SOGNI ANCORA IN VOLO” è il primo disco, dopo quello del 1997, che contiene brani inediti scritti per Ranieri da alcuni grandi cantautori italiani tra i quali: Pino Donaggio, Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Pacifico, Giuliano Sangiorgi, Gianni Togni e Franco Fasano, e dagli autori: Giuliano Baldassi, Gerardo Di Lella, Fabio Ilacqua e i fratelli Carlo e Niccolò Verrienti.

L’album è frutto della consolidata collaborazione con Gino Vannelli, interprete, compositore e produttore di origine italiana che, dopo aver realizzato il precedente lavoro di Ranieri “Qui e adesso” pubblicato nel 2020, ha prodotto e curato gli arrangiamenti anche di questo disco. “TUTTI I SOGNI ANCORA IN VOLO” ha avuto una lunga genesi, oltre 1 anno e mezzo di lavoro, intervallato da numerosi periodi di pausa: la Pandemia di COVID-19, la partecipazione al Festival di Sanremo 2022 dove Ranieri ha vinto il Premio della Critica Mia Martini con il brano “Lettera di là dal mare”, i numerosi impegni teatrali, la pubblicazione del libro omonimo fino alla lavorazione della nuova fiction televisiva “La voce che hai dentro”, prodotta da Lucky Red, e attualmente ancora in fase di realizzazione, e che andrà in onda nel 2023 su reti Mediaset e Netflix.

Un ulteriore ritardo alla lavorazione del disco è stato causato dall’incidente durante lo spettacolo al Teatro Diana di Napoli, dove l’Artista ha riportato una leggera frattura alle costole che non ha in alcun modo frenato la sua incessante creatività. Tutte le canzoni sono state registrate e mixate presso gli Inka Studio di Troutdale, Oregon, mentre la voce di Ranieri è stata registrata presso il Forum Studios di Roma.

Il singolo di lancio è “LASCIAMI DOVE TI PARE”, scritto dai fratelli Carlo e Niccolò Verrienti, dall’ 11 novembre in radio e su tutte le piattaforme digitali. Un brano solare e malinconico al tempo stesso che descrive, con grande tenerezza, la fine di una storia d’amore “tra le cose belle o da dimenticare”, e lo fa con la consapevolezza e l’augurio di lasciare sempre qualcosa di importante nei ricordi e nel vissuto della persona amata. Il videoclip animato che accompagna l’uscita è stato ideato e realizzato in computer grafica da Marco Pavone, già al lavoro con Dua Lipa, Tiromancino, Edoardo Bennato, tra gli altri. Parafrasando il brano, il video racconta la storia di un uomo che si prepara per una serata di gala insieme alla bella moglie. Ma involontariamente scorge una notifica sullo schermo del cellulare dell’amata. Si tratta di un messaggio galante di un uomo rivolto alla sua bella, e l'insicurezza si impossessa di lui, facendolo sentire piccolo, insignificante. Un’amante? Un corteggiatore? Il suo amore è al capolinea? Tutto in un secondo; dubbi laceranti che lo riducono letteralmente alle dimensioni di una mela. L'omino dovrà salvarsi da questa sua nuova condizione.

lunedì 6 febbraio 2023

Viaggio affascinante verso un mondo misterioso: Sciarada macabra di Giovanni Marchese (ALGRA)

 


“Se pensate che la coscienza possa concludere il proprio viaggio con la morte, è possibile che non abbiate mai lavorato in un cimitero. Alcuni soggetti dotati di particolari capacità, in determinate circostanze, sono in grado di percepire segnali dall’aldilà ed entrare in contatto con gli spiriti dei morti”.

È l’incipit del nuovo libro di Giovanni Marchese, “Sciarada macabra”, prefato da Danilo Arona, edito da Algra nella collana di letteratura horror e fantastica Demoni meridiani, diretta da Giuseppe Maresca e Luca Raimondi – acquistabile in tutte le librerie e online su https://www.algraeditore.it/narrativa/sciarada-macabra/.

 

 

Il plot: Italia, prima metà degli anni Novanta. Gioele sembrerebbe un ragazzo come tanti altri, ma in realtà nasconde un macabro segreto. Alla nascita ha ricevuto un dono, un potere medianico, che però decide di tenere nascosto a tutti, poiché teme di non essere accettato. Un giorno, tuttavia, qualcosa cambierà e Gioele dovrà scegliere tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Spiritismo, percezioni extra-sensoriali, ex criminali nazisti, esperienze di pre-morte, mesmerismo e apparizioni spettrali fanno da sfondo a un romanzo di formazione ai confini della realtà.

 

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Per un ulteriore approfondimento, riportiamo di seguito l’intervista inedita allo scrittore Giovanni Marchese.

 

Quando è nata l'idea di questo libro? C’è un aneddoto, qualcosa di non detto, che possiamo raccontare ai nostri lettori?

“La prima stesura di Sciarada macabra risale al 2017-18, l’idea di raccontare una storia di fantasmi però mi stuzzicava da sempre. Successivamente, fui coinvolto da Giuseppe Maresca e Luca Raimondi, curatori dell’antologia L’isola delle tenebre, edita da Algra, il cui successo portò l’editore a varare la collana Demoni meridiani, dedicata al fantastico e all’orrore, a cura di Maresca e Raimondi. Fu in quel frangente che proposi loro Sciarada macabra, considerato che iniziavano a selezionare dattiloscritti inediti per la nuova collana. Il testo fu accettato e nel frattempo fui coinvolto anche nella successiva antologia Gotico siciliano”.

Dove (anche metaforicamente) è nato e in che modo è cresciuto il suo ‘testo’? E, ancora, come nasce la preferenza per questo genere?

“La prima stesura di Sciarada macabra è stata scritta nell’arco di tre mesi, in una soffitta, dove avevo sistemato temporaneamente lo scrittoio in vista di un trasloco. Scrivendo più che altro a notte fonda e alle prime luci dell’alba. In silenzio e solitudine. Il dattiloscritto è stato ripreso e sviluppato in seguito in fase di editing, dopo essere stato selezionato dai curatori, chiaramente. Frequento da lettore il genere fantastico e dell’orrore da una vita, ho sempre avuto una predilezione particolare per le storie situate ai confini della realtà. Il mistero è presente nelle storie che scrivo ogni volta, ne sono attratto, e in questo romanzo infine ho avuto l’occasione di trattare pure lo spiritismo, il mesmerismo e la medianicità in chiave narrativa”.

Perché questo libro? Perché questo titolo? Lo sveliamo per i lettori?

“Principalmente perché questo tipo di storie mi ha sempre appassionato, sin da ragazzo leggevo storie di fantasmi, dai classici racconti di Montague R. James al popolarissimo Stephen King passando per il Dylan Dog di Tiziano Sclavi. E andando avanti negli anni ho avuto modo di approfondire il genere fantastico, attraverso le opere di Henry James, Shirley Jackson oppure Dino Buzzati, tra i tanti. Senza trascurare i grandi classici del genere al cinema. L’auspicio è che il testo possa appassionare il lettore come ha fatto con me mentre scrivevo, che riesca a trascinarlo in un viaggio affascinante verso un mondo misterioso. Il titolo Sciarada macabra invece ha un legame preciso con il romanzo, che il lettore scoprirà leggendolo. Entrambi i termini hanno origine dal francese, e giustapposti indicano che nel romanzo c’è in atto anche un gioco di parole, un enigma, un rompicapo che ha a che fare con la morte, il mondo dei morti, a cui prestare attenzione”.

 

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Giovanni Marchese è autore del romanzo L’uomo di Schrödinger (VerbaVolant, 2014). Suoi racconti sono apparsi sulle riviste Nuova Prosa, Alibi, DoppioZero, Verde, L’Inquieto, MareNero, Cariddi, Basito, nell’antologia de La Semana Negra di Gijon ’09 e in raccolte quali Storytellers, Teorie e tecniche di indipendenza, I racconti della metro e, per i nostri tipi, L’isola delle tenebre e Gotico siciliano. Autore della monografia Leggere Hugo Pratt (Tunué, 2006) e di brevi saggi sul fumetto usciti su testate specializzate, ha anche scritto soggetto e sceneggiatura dei romanzi a fumetti Ti sto cercando (2008), Nessun ricordo (2009) e Invito al massacro (2012), tutti pubblicati da Tunué, del graphic novel Surrealismo (2021), edito da Centauria, e di alcuni fumetti brevi presenti su diverse pubblicazioni.

 

TANANAI - 11 agosto Catania Villa Bellini

 


BIGLIETTI DISPONIBILI

su www.puntoeacapo.uno (sponsor ticket Ciaotickets) e nei circuiti abituali

 

 

In attesa di salire sul palco della 73° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Tango”, Tananai annuncia il tour nei principali festival estivi italiani.

Sarà la Villa Bellini di Catania ad ospitare il suo unico concerto in Sicilia dove Tananai concluderà il tour: venerdì 11 agosto (ore 21.00)

Altro tassello che compone la programmazione della prossima edizione di Sotto il Vulcano Fest, il Festival itinerante di spettacoli dal vivo a Catania, Taormina e Zafferana Etnea, con l’organizzazione di Puntoeacapo e la direzione artistica di Nuccio La Ferlita, che rientra nella programmazione del Catania Summer Fest 2023 a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania.

 

In attesa degli appuntamenti live, la prossima settimana l’artista sarà in gara al Festival di Sanremo con il brano “Tango”, scritta da Tananai in collaborazione con Paolo Antonacci, Alessandro Raina e Davide Simonetta, che si è occupato anche della produzione del brano insieme all’artista stesso. Per la prima volta nella sua carriera, Tananai canta una storia non vissuta in prima persona ma attingendo dalla realtà che molte persone vivono ogni giorno, soffermandosi sulle sfumature di una relazione a distanza, le sue tipologie e l’imprevedibilità che comporta: a volte la distanza è uno spazio fisico, altre solo un limite mentale ed emotivo.

 

in prevendita

I biglietti per il concerto dell’11 agosto (ore 21.00) alla Villa Bellini di Catania sono disponibili su www.puntoeacapo.uno (sponsor ticket Ciaotickets on line e punti vendita) e nei circuiti abituali

COMUNICATO STAMPA Sciarada macabra di Giovanni Marchese Un romanzo di formazione ai confini della realtà, un viaggio affascinante verso un mondo misterioso. “Se pensate che la coscienza possa concludere il proprio viaggio con la morte, è possibile che non abbiate mai lavorato in un cimitero. Alcuni soggetti dotati di particolari capacità, in determinate circostanze, sono in grado di percepire segnali dall’aldilà ed entrare in contatto con gli spiriti dei morti”. È l’incipit del nuovo libro di Giovanni Marchese, “Sciarada macabra”, prefato da Danilo Arona, edito da Algra nella collana di letteratura horror e fantastica Demoni meridiani, diretta da Giuseppe Maresca e Luca Raimondi – acquistabile in tutte le librerie e online su https://www.algraeditore.it/narrativa/sciarada-macabra/. Il plot: Italia, prima metà degli anni Novanta. Gioele sembrerebbe un ragazzo come tanti altri, ma in realtà nasconde un macabro segreto. Alla nascita ha ricevuto un dono, un potere medianico, che però decide di tenere nascosto a tutti, poiché teme di non essere accettato. Un giorno, tuttavia, qualcosa cambierà e Gioele dovrà scegliere tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Spiritismo, percezioni extra-sensoriali, ex criminali nazisti, esperienze di pre-morte, mesmerismo e apparizioni spettrali fanno da sfondo a un romanzo di formazione ai confini della realtà. * Per un ulteriore approfondimento, riportiamo di seguito l’intervista inedita allo scrittore Giovanni Marchese. Quando è nata l'idea di questo libro? C’è un aneddoto, qualcosa di non detto, che possiamo raccontare ai nostri lettori? “La prima stesura di Sciarada macabra risale al 2017-18, l’idea di raccontare una storia di fantasmi però mi stuzzicava da sempre. Successivamente, fui coinvolto da Giuseppe Maresca e Luca Raimondi, curatori dell’antologia L’isola delle tenebre, edita da Algra, il cui successo portò l’editore a varare la collana Demoni meridiani, dedicata al fantastico e all’orrore, a cura di Maresca e Raimondi. Fu in quel frangente che proposi loro Sciarada macabra, considerato che iniziavano a selezionare dattiloscritti inediti per la nuova collana. Il testo fu accettato e nel frattempo fui coinvolto anche nella successiva antologia Gotico siciliano”. Dove (anche metaforicamente) è nato e in che modo è cresciuto il suo ‘testo’? E, ancora, come nasce la preferenza per questo genere? “La prima stesura di Sciarada macabra è stata scritta nell’arco di tre mesi, in una soffitta, dove avevo sistemato temporaneamente lo scrittoio in vista di un trasloco. Scrivendo più che altro a notte fonda e alle prime luci dell’alba. In silenzio e solitudine. Il dattiloscritto è stato ripreso e sviluppato in seguito in fase di editing, dopo essere stato selezionato dai curatori, chiaramente. Frequento da lettore il genere fantastico e dell’orrore da una vita, ho sempre avuto una predilezione particolare per le storie situate ai confini della realtà. Il mistero è presente nelle storie che scrivo ogni volta, ne sono attratto, e in questo romanzo infine ho avuto l’occasione di trattare pure lo spiritismo, il mesmerismo e la medianicità in chiave narrativa”. Perché questo libro? Perché questo titolo? Lo sveliamo per i lettori? “Principalmente perché questo tipo di storie mi ha sempre appassionato, sin da ragazzo leggevo storie di fantasmi, dai classici racconti di Montague R. James al popolarissimo Stephen King passando per il Dylan Dog di Tiziano Sclavi. E andando avanti negli anni ho avuto modo di approfondire il genere fantastico, attraverso le opere di Henry James, Shirley Jackson oppure Dino Buzzati, tra i tanti. Senza trascurare i grandi classici del genere al cinema. L’auspicio è che il testo possa appassionare il lettore come ha fatto con me mentre scrivevo, che riesca a trascinarlo in un viaggio affascinante verso un mondo misterioso. Il titolo Sciarada macabra invece ha un legame preciso con il romanzo, che il lettore scoprirà leggendolo. Entrambi i termini hanno origine dal francese, e giustapposti indicano che nel romanzo c’è in atto anche un gioco di parole, un enigma, un rompicapo che ha a che fare con la morte, il mondo dei morti, a cui prestare attenzione”. * Giovanni Marchese è autore del romanzo L’uomo di Schrödinger (VerbaVolant, 2014). Suoi racconti sono apparsi sulle riviste Nuova Prosa, Alibi, DoppioZero, Verde, L’Inquieto, MareNero, Cariddi, Basito, nell’antologia de La Semana Negra di Gijon ’09 e in raccolte quali Storytellers, Teorie e tecniche di indipendenza, I racconti della metro e, per i nostri tipi, L’isola delle tenebre e Gotico siciliano. Autore della monografia Leggere Hugo Pratt (Tunué, 2006) e di brevi saggi sul fumetto usciti su testate specializzate, ha anche scritto soggetto e sceneggiatura dei romanzi a fumetti Ti sto cercando (2008), Nessun ricordo (2009) e Invito al massacro (2012), tutti pubblicati da Tunué, del graphic novel Surrealismo (2021), edito da Centauria, e di alcuni fumetti brevi presenti su diverse pubblicazioni. Si allegano: Il CS (Comunicato Stampa) in file word; il PDF del libro; la copertina del libro; la foto dell’autore (Giovanni Marchese).

 

Morte di un commesso viaggiatore

Mercoledì 8 febbraio, debutta al Piccolo Teatro della Città di Catania il capolavoro
di Arthur Miller nella nuova produzione del Teatro della Città, diretta da Nicola Alberto Orofino e interpretata da Miko Magistro

Il conflitto familiare, la critica al sogno americano e la responsabilità morale dell'individuo sono i temi al centro dell’opera Morte di un commesso viaggiatore, il testo più conosciuto dell'opera drammaturgica di Arthur Miller nonché uno dei più importanti del teatro contemporaneo statunitense. Ed è proprio questo titolo – nella traduzione italiana di Masolino D’Amico  - al centro della nuovissima produzione del Teatro della Città diretta dal regista Nicola Alberto Orofino e interpretata da Miko Magistro nei panni, appunto, del commesso viaggiatore Willy Loman.
Lo spettacolo – che fa parte del cartellone del Teatro Brancati - debutta mercoledì 8 febbraio, alle ore 17,30 al Piccolo Teatro della Città e sarà in scena fino a domenica 12 febbraio. In scena, accanto al protagonista Miko Magistro, Debora Bernardi, Luca Fiorino, Giovanni Arezzo, Francesco Bernava, Santo Santonocito, GianMarco Arcadipane, Daniele Bruno, Alice Sgroi, Lucia Portale.
«Morte di un commesso viaggiatore – dice il regista Nicola Alberto Orofino - è una storia di fallimenti in un mondo che si ostina a non contemplare le difficoltà. Il contesto che si rivela è quello in cui l'unica cosa che conta veramente è la creazione del profitto. Il mondo è quello in cui ancora oggi siamo immersi. Da questo punto di vista nulla è cambiato dal 1949, anno di pubblicazione del capolavoro di Arthur Miller, ad oggi. Anzi. Tutto è peggiorato. Sprofondato. Morte di un commesso viaggiatore racconta benissimo ancora oggi gli scarti umani, familiari e sentimentali che produce il glorioso capitalismo. L'analisi che viene fuori, spietata, macabra e senza nessuna speranza apparente, non poteva che essere concepita nel luogo in cui quel sistema economico e sociale dà il meglio di sé. L'America di ieri e di oggi, quella del sogno americano, ma anche quella  dell’ideologia trumpista. Make America Great Again! Liberalismo estremo, competitività, fanatismo, materialismo, consumismo. Tutto si mischia nel mito americano».
Se l'unico obiettivo della corsa è, però, arrivare primi, quali possibilità  rimangono per gli ultimi?
«La risposta di Miller – continua il regista - chiude le porte alla luce e alla vita. La morte (anch'essa da capitalizzare con il riscatto dell'assicurazione) è l'unica possibilità che rimane a chi non arriva primo. È l'unica possibilità del commesso viaggiatore. Allo spettatore rimane il racconto di una parabola (morale) tutta giocata nel microcosmo familiare, cellula perfetta per narrare i meccanismi di quella cultura, agli uomini di oggi e di domani (si spera), la ricerca di soluzioni sociali, economiche, umane, filosofiche, per non morire da commessi viaggiatori».

Morte di un commesso viaggiatore
Piccolo Teatro della Città (via Ciccaglione, 29)

Mercoledì 8 febbraio ore 17.30
Giovedì 9 febbraio ore 21
Venerdì 10 febbraio ore 21
Sabato 11 febbraio ore 17.30 e 21
Domenica 12 febbraio ore 17.30
spettacolo in abbonamento
biglietto 20 euro