Rocco Barbaro da Zelig al Multisala Macherione, oggi 19 febbraio, alle 21:00.
Oggi,
domenica 19 febbraio, il noto comico Rocco Barbaro al Multisala Macherione di
Fiumefreddo di Sicilia. Unica data della provincia di Catania per il tour
siciliano.
Rocco
Barbaro fa tappa al Multisala Macherione di Fiumefreddo di Sicilia.
Domenica 19 febbraio, alle 21:00, unica data ed unico
spettacolo per tutta la provincia di Catania, dunque imperdibile, del tour di
Rocco Barbaro che porta in scena “Menefotto”.
Un cabaret leggero e mai volgare per una domenica di Carnevale in cui non si
vuol che ridere di gusto.
Rocco
Barbaro
è nato a
Rivoli (TO) ma ha trascorso a Reggio Calabria l'infanzia e la giovinezza.
Ha frequentato la scuola di dizione e
recitazione presso il Teatro Calabria diretto da Rodolfo Chirico e Gianni
Diotayuti, poi a Milano per tre anni il Laboratorio dell'attore diretto da Raul
Manso.
Ha vinto primi premi nei principali
concorsi di cabaret d'Italia.
Il successo è arrivato allo Zelig di Milano a fianco di David
Riondino.
Ha lavorato per Rai, Mediaset, La 7, Telemontecarlo
e Radio 105 ed ha debuttato nei più prestigiosi teatri italiani come il Parioli
di Roma ed il Ciak di Milano.
Ha trovato anche il tempo per racchiudere
la sua filosofia nei libri "Menefotto" (1998) e
"L'importanza di essere Barbaro" (2017).
Lunga la lista delle fiction e dei film
cui ha preso parte, diversi gli spettacoli teatrali e di cabaret, innumerevoli
le collaborazioni tv e radio.
Menefotto
Lo
spettacolo “Menefotto” racconta in tono ironico la sua esperienza di emigrante
calabrese alle prese con la stressante realtà milanese, proponendo un cabaret
acuto con risvolti satirici, decisamente coinvolgente.
Il suo umorismo ricorda quello di altri
attori dell'area milanese che hanno fatto scuola come: Dario Fo, Giorgio Gaber
o Paolo Rossi, comici della parola più che del gesto o della mimica, ricavando
il proprio successo dall'interpretazione, in diversi stili, di ciò che avviene
nella società.
Rocco Barbaro in chiave ironica e con un
retrogusto amaro rappresenta il fenomeno dell’emigrazione dei meridionali
verso il nord Italia. Uno spettacolo in parte autobiografico. Rocco arriva
a Milano dove a causa della sua somiglianza con Michele Placido è
costretto a fare “l’attore famoso”, mettendo in luce i classici stereotipi cui
è inevitabilmente legata l’Italia settentrionale, con il filtro della sua
ironia fredda e lucida.
L'emigrato, nella sua ansia di
integrazione, abbraccia ogni teorema, compreso quello per cui a Milano un
giornale che esce al pomeriggio con le notizie del mattino si chiama “La Notte”. Da
qui si snodano una fitta serie di divertentissime parodie, dalla Milano
miraggio e delusione, che apre all’Europa e chiude all’Alfa, al consumatore
stressato dal 3x2 e dalla pubblicità, per giungere agli attori alle prese con
il famoso metodo Stanislavskij.
Proprio nelle appassionate dediche a
Milano, miraggio e delusione allo stesso tempo, Rocco Barbaro esprime al
massimo le sue potenzialità comiche: <<Mio padre mi diceva sempre:
tu vai alle medie, poi da lì chiedi>>.
Il
calabrese Barbaro proporrà la sua comicità fulminante, capace di spiazzare il
pubblico senza toni urlati, sfruttando solo la sua genialità spontanea.
“Siamo davvero onorati che un artista
di grande livello e fama nazionale abbia scelto il palcoscenico del Multisala
Macherione per portare il suo spettacolo al pubblico catanese. – commenta il titolare Domenico Barbera – Da sempre cerchiamo di donare all’hinterland jonico - etneo momenti di
puro spettacolo e, in casi come questo, di sano divertimento. Amiamo il nostro
territorio e sempre vi abbiamo investito con un’offerta variegata ed ampia che
valorizza i talenti locali, ma che sa guardare anche oltre lo stretto con
questi camei di vero pregio. Come sempre facciamo, anche per Carnevale abbiamo
voluto dare un contributo a Fiumefreddo ma a modo nostro. Il Macherione si
riconferma un luogo di arte, cultura e spettacolo che vuole arricchire chi
saprà apprezzare le nostre scelte. Siamo certi che Rocco Barbaro porterà a
Fiumefreddo di Sicilia il pubblico delle grandi occasioni.” – conclude
Barbera.
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