sabato 30 dicembre 2023

La Stagione Teatrale 2023 del Multisala Macherione si chiude con lo spettacolo, fuori rassegna, “Nel mezzo del cammin - Il viaggio in compagnia di Dante” della regista e interprete, Marilena Piu.

 


La Stagione Teatrale 2023 del Multisala Macherione si chiude con lo spettacolo, fuori rassegna, “Nel mezzo del cammin - Il viaggio in compagnia di Dante” della regista e interprete, Marilena Piu. Lo spettacolo inizia la tournèe da Fiumefreddo di Sicilia e segna il debutto, in qualità di aiuto regista, del noto attore Totò Cascio.

 

Bilancio positivo per la rassegna teatrale del Multisala Macherione – Flaba di Fiumefreddo di Sicilia che ha registrato il sold out nei tre spettacoli andati in scena nel 2023.

Standing ovation del pubblico per il penultimo appuntamento dell’anno: “Quel Santo di mio Padre”, scritto, diretto ed interpretato dal  talentuoso fiumefreddese Giuseppe Brancato.

Questa sera, invece, il Multisala Macherione ha deciso di chiudere il 2023 con uno spettacolo fuori rassegna, degno coronamento di una sezione teatrale che ha visto un’adesione sempre maggiore. Sul palco del Multisala Macherione debutta oggi, sabato 30 dicembre, alle 20:45, “Nel mezzo del cammin - Il viaggio in compagnia di Dante”.

Si tratta di uno spettacolo teatrale/musicale che percorre il lungo viaggio del sommo poeta Dante, partendo dagli Inferi e passando dal Purgatorio sino ad arrivare in Paradiso. Un viaggio che si viene a sincronizzare ed intrecciare con il viaggio spirituale dell’Anima della regista Marilena Piu.

“Il mio cammino è pronto per esser visibile ad altri, ad un pubblico quanto più vasto possibile affinché possa essere di aiuto. – dichiara la regista - Nel mezzo del cammin della mia vita mi son ritrovata in una selva oscura dove regnava la paura... la via era smarrita! Una guida è venuta in mio aiuto sostenendomi ed aiutandomi a non lasciarmi travolgere dal turbinio delle emozioni, che non erano altro che una realtà specchio delle mie stesse vibrazioni. La guida mi ha insegnato a lasciarle andare, aiutandomi ad accettarmi con tutte le mie debolezze, paure e sbagli. Così, dalla profondità delle viscere della Terra, ho incominciato, metaforicamente, a scalare la montagna, ed è lì che ho visto tutto sotto una luce diversa. – continua Marilena Piu - Ho iniziato a provare gratitudine per ogni esperienza di vita vissuta, fino a giungere nel luogo che Dante chiama il Paradiso che per me è l’Amore e quella Luce che, da sempre, vibra dentro ognuno di noi. Basta solo guardarla con gli occhi dell’Anima. Questo è il mio viaggio che si intreccia al viaggio del sommo Dante!” – conclude la Piu.

 

Lo spettacolo reca un importante messaggio. E’ il viaggio di ognuno di noi,  vissuto in scena attraverso alcuni Canti scelti dall’Inferno, dal Purgatorio e dal  Paradiso della Commedia. Con la regia di Marilena Piu, che sarà anche l’interprete del monologo iniziale e dei prologhi che intervallano i vari Canti, e il debutto da aiuto regista del noto attore Totò Cascio, parte dalla Sicilia il viaggio di questo spettacolo che attraverserà tutta l’Italia.

In maniera simbolica le tre sezioni dello Stivale seguono il Cammino dantesco. La Sicilia rappresenta non l'Inferno solo perché l'Etna rappresenta la bocca, l’ingresso alle viscere della Terra, agli Inferi, per poi passare dal Purgatorio, il Centro Italia, e il Paradiso, il Nord Italia. Ma è prima di tutto un viaggio dentro se stessi. Il tutto con l’accompagnamento musicale di un quartetto formato da: Matilde Verdiana Pinto all’Arpa, Emilia Belfiore al violino, Caterina Longhitano al violoncello e Rosario Gioeni alle percussioni. Le musiche sono del Maestro Daniele Zappalà. Il cammino dell’interprete dei Canti, Marilena Piu, sarà scandito dalla voce narrante, Laura Iannizzotto, promettente attrice, per la prima volta, in scena al fianco della madre Marilena Piu.

Uno spettacolo che si preannuncia carico di emozioni e significati, degna conclusione di un anno fertile di iniziative ed attività.

“Siamo felici di aver raggiunto gli obiettivi prefissati nel 2023, fra questi quello di riportare il pubblico a teatro. – afferma il titolare del Multisala Macherione, Domenico BarberaIl Multisala brulica di fermento culturale e questo ci spinge a programmare un 2024 ancora più ricco.”

 

E’ ancora possibile acquistare la prevendita per lo spettacolo di questa sera o acquistare i biglietti direttamente in sala.

Vi aspettiamo a Teatro…dove “[…]tutto è finto ma niente è falso”. 

giovedì 28 dicembre 2023

Omaggio ad Angelo Musco a cura di Mimì Scalia Milo, 30 e 31 dicembre 2023 ore 11,00 (Museo Virtuale, ingresso libero)

 

                                                                                                                                                    



Milo, 30 e 31 dicembre 2023 ore 11,00

(Museo Virtuale, ingresso libero)

 

S’intitola Omaggio ad Angelo Musco, è un progetto culturale ideato e diretto da Mimì Scalia (Direttore artistico del Premio teatrale “Angelo Musco”), realizzato con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, in collaborazione con il Comune di Milo (Sindaco, Alfio Cosentino) e la Pro Loco di Milo (Presidente, Alfredo Cavallaro). Il progetto è articolato in due giornate culturali con momenti di musica, spettacolo, laboratoriali, proiezioni e presentazioni di libri legati al territorio, per tutte le età che, il 30 dicembre e il 31 dicembre 2023 mattina, dalle ore 11, saranno accolte (ingresso libero) dal “Museo Virtuale” di Milo (Ct).  

«Anima il nostro Omaggio ad Angelo Musco l’idea consolidata che la pratica del teatro è un'attività formativa basilare giacché tende facilitare la comunicazione, educa alla collaborazione e all'apprendimento consapevole della propria storia attraverso il recupero delle proprie radici, sostanziandosi in una forte identificazione con il luogo d’appartenenza», dichiara Mimì Scalia.

 

Programma

Omaggio ad Angelo Musco

Milo, 30 e 31 dicembre 2023 ore 11,00 (Museo Virtuale, ingresso libero)

 

30 dicembre, ore 11.00

“Viaggio nel tempo per scoprire la presenza di Angelo Musco a Milo”, a cura del prof. Paolo Sessa.

Presentazione “Workshop Teatrali” gratuiti per gli studenti del circondario, a cura di Mimì Scalia.

“Tra note e testi”, momenti di spettacolo con l’artista e musicista Dario Matteo Gargano.

Presentazione del libro “Il Gatto Figaro” di Grazia Calanna (Algra edizioni) e Lab culturale sulle ambientazioni: dal Teatro Bellini di Catania fino a Milo. Audioletture di Eugenio Patanè. 

 

 


31 dicembre, ore 11.00

 

Accompagnamenti musicali, a cura del musicista Emanuele Toscano.

La biografia di Angelo Musco, a cura del prof. Paolo Sessa.  

Letture di brani tratti dalle commedie di Angelo Musco, a cura degli attori Turi Giordano e Mimi Scalia.

 

Conclusione e proiezione del film di Angelo Musco L’eredità dello zio Buonanima.

Si allegano:

CS in word e PDF, locandina, 1 foto di Mimì Scalia (ph di Rosario Cavallaro)

 

giovedì 21 dicembre 2023

Stasera a Nicolosi, il chitarrista Dario Matteo Gargano "guida" i "The Sultans of Swing", tribute band siciliana ufficiale dei Dire Straits.


Dopo un anno intenso in giro per la Sicilia il 22esimo ed ultimo concerto dell’anno dei
 The Sultans of Swing, tribute band siciliana ufficiale dei Dire Straits, si terrà nei locali del Rosemary’s Pub di Nicolosi il 21 dicembre alle ore 22.00

I Dire Straits sono stati una storica band rock fondata dal leggendario chitarrista Mark Knopfler a Londra nel 1977 che ha conquistato il mondo, tanto da essere ricordati e tributati ancora oggi attraverso cavalli di battaglia come Tunnel of LoveLady WriterSultans of SwingRomeo&Juliet e altri ancora. Abbiamo incontrato per le vie del centro di una Catania natalizia il chitarrista e leader della band Dario Matteo Gargano (foto di Andrii Shainer), ormai noto come uno dei più importanti chitarristi rock della nostra isola: “è stato un anno ricco di sfide e di successo per tutti noi della band. Ci siamo conquistati un’importante fetta di pubblico, che come ho sempre detto è la parte importante del nostro successo. Sono loro che ci stimolano a fare sempre di più e meglio. Colgo anche l’occasione per ringraziare la redazione de La Sicilia per l’attenzione dataci, soprattutto venendo live ai nostri concerti. A nome della band ringrazio anche i musicisti e colleghi delle altre band dell’hinterland che sono venuti ad ascoltarci in diversi appuntamenti con vivo entusiasmo. Ho ribadito più volte che la cosa più importante è lo spirito d’amicizia che si instaura tra i diversi artisti delle varie band. Non ho mancato mai di dimostrarlo, invitando diverse volte a salire sul palco altri musicisti per cantare e suonare con noi in fin di serata. Dopo aver invitato la volta scorsa l’amico e cantante Davide Belmonte, stavolta ho pensato ad un altro collega, un batterista, Alessandro Bauduccio, che suonerà con noi tre classici slegati dal repertorio: Another Brick in The Wall – Pink Floyd, Cocaine – Eric Clapton e Whole lotta love dei Led Zeppelin.” La formazione vede: Mauro Siracusa al basso, Sal Castro alla voce, Augusto de Francisci alle tastiere e Alberto Maglia alla batteria.

Stasera a Nicolosi, il chitarrista Dario Matteo Gargano "guida" i The Sultans of Swing, tribute band siciliana ufficiale dei Dire Straits.

 


Dopo un anno intenso in giro per la Sicilia il 22esimo ed ultimo concerto dell’anno dei The Sultans of Swing, tribute band siciliana ufficiale dei Dire Straits, si terrà nei locali del Rosemary’s Pub di Nicolosi il 21 dicembre alle ore 22.00

I Dire Straits sono stati una storica band rock fondata dal leggendario chitarrista Mark Knopfler a Londra nel 1977 che ha conquistato il mondo, tanto da essere ricordati e tributati ancora oggi attraverso cavalli di battaglia come Tunnel of Love, Lady Writer, Sultans of Swing, Romeo&Juliet e altri ancora. Abbiamo incontrato per le vie del centro di una Catania natalizia il chitarrista e leader della band Dario Matteo Gargano (foto di Andrii Shainer), ormai noto come uno dei più importanti chitarristi rock della nostra isola: “è stato un anno ricco di sfide e di successo per tutti noi della band. Ci siamo conquistati un’importante fetta di pubblico, che come ho sempre detto è la parte importante del nostro successo. Sono loro che ci stimolano a fare sempre di più e meglio. Colgo anche l’occasione per ringraziare la redazione de La Sicilia per l’attenzione dataci, soprattutto venendo live ai nostri concerti. A nome della band ringrazio anche i musicisti e colleghi delle altre band dell’hinterland che sono venuti ad ascoltarci in diversi appuntamenti con vivo entusiasmo. Ho ribadito più volte che la cosa più importante è lo spirito d’amicizia che si instaura tra i diversi artisti delle varie band. Non ho mancato mai di dimostrarlo, invitando diverse volte a salire sul palco altri musicisti per cantare e suonare con noi in fin di serata. Dopo aver invitato la volta scorsa l’amico e cantante Davide Belmonte, stavolta ho pensato ad un altro collega, un batterista, Alessandro Bauduccio, che suonerà con noi tre classici slegati dal repertorio: Another Brick in The Wall – Pink Floyd, Cocaine – Eric Clapton e Whole lotta love dei Led Zeppelin.” La formazione vede: Mauro Siracusa al basso, Sal Castro alla voce, Augusto de Francisci alle tastiere e Alberto Maglia alla batteria.

ARTE: Etna, inaugurata a Linguaglossa la straordinaria mostra su Piero Guccione. Centinaia di visitatori, un successo assoluto.



Centinaia di visitatori per il primo weekend di “Dolore e meraviglia”, progetto della Soprintendenza di Catania per il Museo regionale Messina-Incorpora. L’emozione della figlia dinanzi alla “Sala dei Mari”. Lo storico dell’arte Paolo Nifosì introduce l’opera del Maestro con una riflessione sull’azzurro e sulla sua essenza, quella ostinata “idea di assoluto” alla base della sua ricerca negli ultimi decenni.

 

Centinaia di visitatori a Linguaglossa (Ct) per il primo weekend de “Piero Guccione. Dolore e meraviglia” mostra inaugurata sabato al Museo Regionale Francesco Messina – Salvatore Incorpora e visitabile tutti i giorni fino al 31 marzo 2024. Orario 9.30-18. Chiusi il 25 dicembre. Ingresso libero.

Una piccola e raffinatissima selezione di opere – 24 tra oli, tecniche miste e pastelli – realizzate dal maestro di Scicli tra il 1975 e il 2008 e che hanno conquistato il primo, consistente, drappello di visitatori fra i quali alcuni collezionisti e ammiratori di Guccione.

Alla cerimonia inaugurale, insieme con la Soprintendente di Catania, architetto Donatella Aprile, hanno preso parte il sindaco Luca Stagnitta; la figlia dell’artista, Paola Guccione; Carmela Cappa, storica dell’arte della Soprintendenza che ha curato il progetto con la collega Lorenza Lo Giudice; Franco La Fico Guzzo, dirigente della Soprintendenza (Beni Architettonici); padre Orazio Barbarino, arciprete di Linguaglossa; e Paolo Nifosì, storico dell'arte e profondo conoscitore dell'opera di Guccione che ha affascinato il pubblico del vernissage con un dotto excursus sull’opera di Piero e sulla fondamentale importanza dell'azzurro, colore centrale della sua ricerca negli ultimi decenni e che diventa una riflessione sullo spazio, sull'armonia e sulla serenità come suprema e assoluta identificazione dell'Uomo con l'Assoluto. Durante l’inaugurazione l’attore Agostino Zumbo ha letto alcuni versi di Montale, poeta al quale Guccione era profondamente legato.

 

Di grande effetto l’allestimento – minimalista ed essenziale – che al piano terra introduce alla mostra con una sala video e la proiezione dell’intervista del 2009 a cura di Vincenzo Cascone; mentre una teca raccoglie lettere originali e foto d’epoca in bianco e nero che documentano gli intensi rapporti di amicizia fra Guccione e due grandi intellettuali del Novecento, Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino. Mentre al primo piano la mostra si snoda lungo tre ambienti e culmina con quella “Sala dei Mari”, una immersione silenziosa nella quiete degli azzurri di Guccione, armoniosamente scanditi alle pareti, tra piccole onde all’orizzonte e mormorii di risacche a riva che hanno commosso tutti, a cominciare dalla figlia Paola.

 

La mostra “PIERO GUCCIONE. Dolore e meraviglia” è un progetto della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Catania, guidata dall’architetto Donatella Aprile, finanziato dall’Assessorato dei Beni Culturali – Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana e realizzato in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione e con il Comune di Linguaglossa. L’allestimento è stato curato da Giuseppe Lo Magno Artecontemporanea su progetto di Rocciamadre Architettura.

 

NOTIZIE SULLA MOSTRA

Ventiquattro le opere a Linguaglossa. Il titolo è ispirato ad una citazione di Aristotele che il pittore fa sua, come riflessione e denuncia, per ricordare come “il dolore e la meraviglia” siano alla base della Filosofia ma anche della Pittura.

Guccione è stato definito il più “leopardiano” fra gli artisti del Novecento per gli echi di solitudine e di infinito che evocano le sue opere - dove l’abisso del mare trascolora nell’immensità del cielo. E a scorrere le opere di questa esposizione di Linguaglossa, tutto sembra accostarlo al poeta di Recanati, alla sua vibrante e commossa percezione della bellezza – e del dolore, quando questa meraviglie è violata dall’Uomo – del Creato. Che in Sicilia si declina in tenui azzurri di cieli e mari, nel giallo vivo di campi di grano e frondosi carrubi, nelle lune solitarie – anche qui – appese al margine di una tela, sospese tra la malinconia di un vespro e un misteriosa alba sulla spiaggia. Un paesaggio, quello che Guccione trasferisce sulla tela, cui non è estranea neanche l’Etna, la “muntagna”, che il maestro rievoca in un pastello su carta del 1995 con il suo cocuzzolo innevato e visibile, nel nitore di certe mattine invernali, anche a chilometri di distanza dall’altopiano della campagna iblea.

Completano la mostra, oltre a una intervista video del 2009 a cura di Vincenzo Cascone, anche una sezione documentale – a cura dell’Archivio Piero Guccione – tra i documenti una toccante lettera autografa – dattiloscritta e piena di ritocchi e minuziose correzioni - di Gesualdo Bufalino indirizzata all’amico Piero, del quale era profondo estimatore. In una lettera del maggio 1995 – Bufalino sarebbe scomparso in un tragico incidente l’anno dopo – lo scrittore di Comiso dice: “Questo mi pare il senso della tua arte, che unisce insieme la pietà per un mondo offeso dall'uomo e una sete insaziabile d'innocenza”. Alla mostra – il cui progetto di allestimento è curato da Rocciamadre Architettura - è dedicato un catalogo, in lavorazione, con una raccolta di saggi antologici e un intervento del critico d’arte Anthony Molino che sarà presentato nelle prossime settimane.

Adiacente alla mostra e l’esposizione permanente di Salvatore Incorpora, con una selezione di sculture e tele dell’artista di Linguaglossa.  Visite tutti i giorni, dalle 9.30 alle 18. Ingresso gratuito. INFO: Comune di Linguaglossa tel. 095643677 e 376 0343472; Soprintendenza BBCC Catania tel. 096 7472229.

 

 

PIERO GUCCIONE_BIOGRAFIA

Piero Guccione nasce il 5 maggio 1935 a Scicli, piccola città della fascia sud-orientale della Sicilia, in provincia di Ragusa. Dopo il diploma all’Istituto d'arte di Catania, nel 1954 si trasferisce a Roma, dove frequenta i pittori neorealisti della Galleria Il Pincio a Piazza del Popolo. Il 23 aprile 1960 tiene la prima mostra personale alla Galleria Elmo di Roma, presentata dal critico d’arte Duilio Morosini. Dal 1961 al 1964 frequenta il gruppo “Il pro e il contro” formato anche dagli artisti Attardi, Gianquinto e Vespignani. Nel 1966 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia e diventa assistente di Guttuso all’Accademia di Belle Arti di Roma, in seguito titolare di cattedra fino al 1969. Alla fine degli anni Sessanta costruisce una casa estiva tra Punta Corvo e Baia di Sampieri, lembo estremo della Sicilia Orientale, dove i suoi soggiorni si fanno sempre più frequenti e prolungati. Nel 1971 la città di Ferrara gli dedica la prima antologica a Palazzo dei Diamanti e l’anno successivo espone nuovamente alla Biennale, dove torna anche nel 1978, 1982, 1988 e nel 2011. Nel 1973 Leonardo Sciascia, presentando una sua mostra a Palermo, utilizza il termine platitude per definire la sua cifra stilistica «come una fuga dalle sensazioni, e cioè dal tempo, per andare (e restare) oltre il tempo». Nel 1979 rientra in Sicilia, sull’altopiano modicano, dove trascorrerà il resto della vita e dove creerà i famosi mari assoluti, densi di una metafisica lirica, i suoi pastelli d'una illimitatezza neoleopardiana, i suoi poetici d’après. Diviene così, negli anni, il riferimento dei pittori del “Gruppo di Scicli”. Con la fine degli anni Settanta, arrivano le prime affermazioni personali all'estero, in particolare a Parigi e negli Stati Uniti. Nel 1985 il Metropolitan Museum of Art di New York presenta una sua antologica di grafica. Nel 1988 la Biennale di Venezia gli dedica nel Padiglione italiano una sala personale. Accademico di San Luca dal 1995, riceve il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1999 e la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura nel 2004. Le sue opere sono nelle collezioni del Senato della Repubblica Italiana e al Metropolitan Museum di New York. Piero Guccione si spegne il 6 ottobre 2018, a ottantatré anni, nella sua amata casa-studio di Quartarella nella campagna modicana.

  



[MUSICA] Associazione Algos, oggi a Catania l'Orchestra per la Pace della scuola Parini, ospiti i jazzisti Nicola Giammarinaro, Roberto Gervasi e Dino Rubino

 


 Orchestra Parini, foto Alessia Spampinato

Torna l'Orchestra della scuola Parini, ospiti Nicola Giammarinaro, Roberto Gervasi e Dino Rubino 

L'orchestra degli alunni dell'istituto comprensivo di Catania, il 21 dicembre, in piazza Dante, suoneranno il concerto jazz, organizzato dall'associazione Algos, del progetto “La Polis delle arti 2. Un percorso alle periferie della cultura, fra musica e teatro”, finanziato da “Palcoscenico Catania, la bellezza senza confini”. Ospiti Nicola Giammarinaro al clarinetto, Roberto Gervasi alla fisarmonica e Dino Rubino alla tromba. Il 22 e il 23 dicembre Giammarinaro e Gervasi chiuderanno la stagione 2023 del Monk Jazz Club

 

Catania, piazza Dante, 21 dicembre 2023 h 11, ingresso libero

Catania, Monk Jazz Club, 22 dicembre 2023 h 21.30, 23 dicembre h 19 e 21.30, € 15

https://www.monkjazzclub.it

 

Li avevamo salutati in trionfo lo scorso ottobre sul palco del Sangiorgi di Catania per l'ultimo atto del progetto siculo-lucano BaSi Jazz, affiancati dai musicisti Alfio Antico e Paolo Sorge. Adesso gli alunni-musicisti dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Parini” di Catania tornano a suonare in piazza Dante esattamente un anno dopo l'evento che li vide affiancati dal noto sassofonista argentino Javier Girotto. Giovedì 21 dicembre, alle 11, sul sagrato di San Nicolò la Rena, i musicisti in erba della scuola diretta dalla dirigente scolastica Carmela Trovato tornano a vestire i panni dell'Orchestra per la pace e l’inclusione per il concerto jazz, organizzato dall'associazione Algos, atto finale dei laboratori, che si sono tenuti a scuola fra ottobre e novembre, del progetto “La Polis delle arti 2. Un percorso alle periferie della cultura, fra musica e teatro”, condiviso con le associazioni Darshan e Officine Culturali, e finanziato dall'edizione 2023 di “Palcoscenico Catania, la bellezza senza confini”, il progetto del Comune di Catania, con i fondi del Ministero della Cultura, finalizzato alla diffusione della cultura nelle periferie e nel centro storico più problematico della città etnea.

Giovedì 21 dicembre, quindi, in Piazza Dante torna l'Orchestra per la pace e l'inclusione diretta dal professore Giuseppe Privitera (tra i soci di Algos), formata da alunni ed ex alunni della scuola “Parini”, docenti di strumento musicale Cinzia Condorelli, Davide Santonocito, Angela Longo e Maurizio Barrica. Partecipa all'evento il coro classi V di scuola primaria dell'istituto diretto da Francesca Mara Santangelo (tra i soci di Algos). Ospiti d’eccezione Nicola Giammarinaro al clarinetto, Roberto Gervasi alla fisarmonica e Dino Rubino (presidente di Algos) alla tromba. L'orchestra eseguirà, fra gli altri, brani di Alfio Antico in chiave jazz, salutando poi con un canto natalizio.
Una volta a Catania Giammarinaro e Gervasi venerdì 22 e sabato 23 dicembre chiuderanno la stagione 2023 di concerti del Monk Jazz Club, il club, gestito dall'associazione Algos, che ha la sua sede all'interno di Palazzo Scammacca del Murgo, in piazza Scammacca 1. Tre i concerti, alle 21.30 il 22 dicembre, e alle 19 e alle 21.30 il giorno dopo. “Due anime, due talenti” è il progetto musicale del virtuoso clarinettista trapanese Nicola Giammarinaro e del giovane talentuoso fisarmonicista nisseno Roberto Gervasi. Il loro viaggio musicale attraversa l’Europa manouche, il Brasile dello choro e l’Argentina del tango, attraverso l’affascinante sonorità creata da due strumenti che sono stati e sono tuttora tra i più popolari al mondo. Come spiega Giammarinaro infatti, la fisarmonica ed il clarinetto sono stati, agli inizi dello scorso secolo, gli strumenti più utilizzati in occasione di feste di paese o di altre ricorrenze come compleanni, matrimoni, etc. L’intento è quello di riproporre quelle sonorità affrontando anche repertori nuovi, senza mai abbandonare il punto di partenza rappresentato dal linguaggio jazzistico.
Biglietto Giammarinaro e Gervasi: € 15,00. Per info e prenotazioni:
prenotazioni@monkjazzclub.it, telefono/whattsapp 340.1223606.
Monk Jazz Club: Palazzo Scammacca del Murgo, piazza Scammacca 1, Catania.

Newsletter Novità editoriali ALGRA DICEMBRE 2023

 









 

Racconti Valenzani

di Vicente Blasco Ibáñez 

a cura di Maria Luisa Jotti

Sinossi: Vicente Blasco Ibáñez nacque il 29 gennaio del 1867 a Valencia, città alla quale si sentì sempre profondamente legato e dove si formò e iniziò a svolgere la sua attività di giornalista, di politico e di scrittore. Fu una figura di spicco nel panorama letterario di fine Ottocento e la sua notorietà di scrittore e narratore fu legata principalmente ai romanzi Sangue e arena (Sangre y arena) e I quattro cavalieri dell’Apocalisse (Los cuatro jinetes del Apocalipsis), che lo resero ricco e famoso in tutto il mondo. Ma è nei romanzi brevi e nei numerosi racconti di ambientazione regionale, tra cui Cuentos Valencianos, che emerge la lezione realista di Blasco Ibáñez, il suo tradizionalismo costumbrista, la sua straordinaria capacità descrittiva, il suo profondo legame alla terra valenzana e alla sua gente.

Autore: Vicente Blasco Ibáñez nacque il 29 gennaio del 1867 a Valencia, città alla quale si sentì sempre profondamente legato e dove si formò e iniziò a svolgere la sua attività di giornalista, di politico e di scrittore. Fu una figura di spicco nel panorama letterario di fine Ottocento e la sua notorietà di scrittore e narratore fu legata principalmente ai romanzi Sangue e arena (Sangre y arena) e I quattro cavalieri dell’Apocalisse (Los cuatro jinetes del Apocalipsis), che lo resero ricco e famoso in tutto il mondo. Ma è nei romanzi brevi e nei numerosi racconti di ambientazione regionale, tra cui Cuentos Valencianos, che emerge la lezione realista di Blasco Ibáñez, il suo tradizionalismo costumbrista, la sua straordinaria capacità descrittiva, il suo profondo legame alla terra valenzana e alla sua gente.

Curatore: Maria Luisa Jetti vive a Roma dove ha svolto la sua attività di docente di Lingua e Letteratura Spagnola presso un liceo romano e presso l’Università LUISS, e dove per molti anni è stata formatrice dei docenti di lingua spagnola per il Ministero della Pubblica Istruzione. Da sempre impegnata nella ricerca didattica finalizzata all’insegnamento della lingua e della letteratura spagnola, oltre a pubblicazioni e studi sull’insegnamento della lingua, è co-autrice di vari testi scolastici per i licei, tra cui il manuale di letteratura ispanoamericana Viaje al texto literario (Clitt-Zanichelli) e diverse monografie con guida di lettura riguardanti scrittori spagnoli e ispanoamericani, nella collana Clásicos españoles (Clitt-Zanichelli).

Pubblicazione: Ottobre 2023

Categoria:  Narrativa

ISBN: 978-88-9341-687-0

Scheda libro: https://www.algraeditore.it/narrativa/racconti-valenzani/

Distribuzione: Libro Co. Italia srl - www.libroco.it

 

In un posto chiamato Paradiso

di Armando Fava

Sinossi: È la storia di un lutto, di un padre e di una figlia di soli sei anni: un dolore che ognuno di loro vive come doppio, per sé e per l’altro; un dolore che si trasforma in una rivelazione per il padre, che scopre come una bambina così piccola possa amare e consolare al pari di un adulto: con la stessa passione, la stessa forza, la stessa intensità.

Autore: Armando Fava è nato a Siracusa. Ha pubblicato i saggi Non chiamiamoli razzisti (2020), Luce e gas. Il grande inganno del mercato libero (2020), Lettera a un leghista meridionale (2022). In un posto chiamato paradiso, inedito fino a oggi, è stato scritto nel 1997.

Pubblicazione: Novembre 2023

Categoria:  Narrativa

ISBN: 978-88-9341-681-8

Scheda libro: https://www.algraeditore.it/narrativa/in-un-posto-chiamato-paradiso/

Distribuzione: Libro Co. Italia srl - www.libroco.it

 

La memoria e la sua ombra

Saggi, parentesi, incisi 

di Bruno Cappuccio

Sinossi: Una raccolta di scritti il cui itinerario si addentra compiutamente fra i temi focali dei sempre controversi rapporti fra storia e memoria, fra potere e letteratura, ma anche fra lingua ed esilio, nell’ottica di un contesto socio-culturale, quello russo-slavo, e della sua da sempre non poco travagliata realtà. Ma con la suggestione di una scrittura sempre ricca e accattivante, i testi ricompresi nel volume non mancano di soffermarsi, con eguale finezza di analisi, su temi quali la percezione, rispetto a quella occidentale, dello spazio russo; o, ancora, sulla ricezione del c.d. testo italiano in Russia fra Otto e Novecento tra viaggio e letteratura. Tanto sollecitando intensissimi spunti di riflessione che non manca anche di ulteriormente suggerire la lettura degli altri più brevi scritti che completano la silloge.

Autore: Bruno Cappuccio, avvocato di professione, ha da sempre coltivato, con passione e altrettanta riservatezza, un intenso interesse per le letterature russa e slave, curando nel tempo, nell’ambito di incontri letterari, la presentazione di diverse opere di autori di tale area. Due degli scritti compresi in questo volume sono stati pubblicati nel 2016 e nel 2018 su Patria Letteratura. Rivista internazionale di lingua e letteratura. Merita anche ricordare l’ampio saggio, qui non ricompreso, Ex Jugoslavia fra nostalgia e disincantoUn itinerario letterario, in Oros. Filosofia e critica delle idee (2013).

Pubblicazione: Novembre 2023

Categoria: Saggistica

ISBN: 978-88-9341-695-5

Scheda libro: https://www.algraeditore.it/saggistica/la-memoria-e-la-sua-ombra-saggi-parentesi-incisi/

Distribuzione: Libro Co. Italia srl - www.libroco.it

 

Verso l’orizzonte (in)visibile

di Eugenio Patanè

Sinossi: Versi che scandiscono tempi e ritmi di una geografia interiore con cadenza musicale, senza soluzione di continuità. Sembrano confluire gli uni negli altri e richiamarsi in echi, rispondenze, simbologie lungo una linea di confine che fa da argine a un’emotività mai accesa, contenuta entro i limiti di un’educazione sentimentale oscillante tra poli antitetici: ragione e sentimento; luce e ombra; pienezza vitale e senso di perdita. Una visione poetica che dalla natura enigmatica dei sogni, dalla loro fantasmatica essenza trae la sostanza che la nutre, traducendosi nella tensione lirica di uno stile e di un linguaggio moderni, e a un tempo, di classica tradizione. (dalla Prefazione di Anna Vasta)

Autore: Eugenio Patanè, attore e regista, si occupa di attività laboratoriali di lettura, legalità e didattica teatrale nelle scuole primarie e secondarie di ogni ordine e grado. È socio e regista della Compagnia Teatrale Jonica, con la quale ha portato in scena vari fortunati spettacoli. Collabora con emittenti radiofoniche, Book Festival, TV e magazine online di approfondimento culturale. Ha ideato e scritto svariati progetti per la scena tra cui: Figlie d’Eva sulla giostra (2022); Per un istante d’estasi. Vita e mistero di Emily Dickinson (2013); Sulla ripa del cielo stellato. Omaggio ad Alda Merini (2010). Sarà presente nel film di prossima uscita L’intuizione di Kupin, diretto da Massimiliano Russo. Ha già pubblicato Birifrangenze (Edizioni Ensemble, 2019). Verso l’orizzonte (in)visibile è la sua nuova silloge poetica.

Pubblicazione: Novembre 2023

Categoria: Poesia

ISBN: 978-88-9341-701-3

Scheda libro: https://www.algraeditore.it/poesia/verso-lorizzonte-invisibile/

Distribuzione: Libro Co. Italia srl - www.libroco.it

 

Sangu di lu me sangu

Poesie e storie in dialetto siciliano

di Pippo Parisi

Sinossi: «Malinconia per una vita grama, fortuna avversa, infanzia difficile, povertà. Mancata istruzione, grande fede in Dio e tanta umanità verso gli altri. Questi alcuni punti sui quali si fonda la vena poetica di Giuseppe Parisi, per gli amici “Pippo”, poeta popolare di Paternò. Uno degli ultimi poeti incontaminati e tradizionali, fuori dai bagliori del successo, umile, semplice, pulito. Poeta dotato dalla natura, incline al verso con la stessa naturalezza che si ha per respirare, Parisi, figlio d’arte, ha trovato nella poesia la sua ragione di vita, tanto che ha tentato di farne una professione. “Io faccio il poeta” risponde a chi gli chiede quale sia il suo lavoro».

Autore: Giuseppe (Pippo) Parisi è nato a Paternò nel 1955. Sangu di lu me sangu è la sua prima pubblicazione. Tantissime le opere scritte per la discografia.

Pubblicazione: Novembre 2023

Categoria: Poesia

ISBN: 978-88-9341-697-9

Scheda libro: https://www.algraeditore.it/poesia/sangu-di-lu-me-sangu-poesie-e-storie-in-dialetto-siciliano/

Distribuzione: Libro Co. Italia srl - www.libroco.it

 

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Paradiso chiuso a molti, giardini aperti per pochi

di Pedro Soto de Rojas

a cura di Rosario Trovato

Sinossi: Paraíso cerrado para muchos, jardines abiertos para pocos è un ampio e importante poema di Pedro Soto de Rojas, il poeta granadino che si fa latore delle forme più alte del gongorismo barocco per cantare le bellezze della natura e della poesia illuminate da una visione trascendente. Poeta profondo e raffinato, Soto de Rojas è annoverato fra quei poeti cosiddetti “oscuri”, lasciati al margine per la difficoltà intrinseca del linguaggio – di per sé una vera sfida traduttiva – unita alla complessità interpretativa, dovuta ai molteplici riferimenti, ai simboli, alle allusioni mitologiche e ai frequenti richiami eruditi. L’eccezionale qualità e la rilevante significazione storica che García Lorca osservò con esattezza, riportando definitivamente Soto de Rojas alla ribalta poetica, fanno del Paraíso un’opera fondamentale e imprescindibile per una nuova e più moderna lettura non soltanto del Barocco granadino, ma di tutta la poesia del “Secolo d’Oro”, periodo di incomparabile produzione artistica che definisce e caratterizza, con persistente stabilità, il canone della poesia, nonché della lingua spagnola

Autore: Poeta profondo e raffinato, Soto de Rojas è annoverato fra quei poeti cosiddetti “oscuri”, lasciati al margine per la difficoltà intrinseca del linguaggio – di per sé una vera sfida traduttiva – unita alla complessità interpretativa, dovuta ai molteplici riferimenti, ai simboli, alle allusioni mitologiche e ai frequenti richiami eruditi. L’eccezionale qualità e la rilevante significazione storica che García Lorca osservò con esattezza, riportando definitivamente Soto de Rojas alla ribalta poetica, fanno del Paraíso un’opera fondamentale e imprescindibile per una nuova e più moderna lettura non soltanto del Barocco granadino, ma di tutta la poesia del “Secolo d’Oro”, periodo di incomparabile produzione artistica che definisce e caratterizza, con persistente stabilità, il canone della poesia, nonché della lingua spagnola.

Curatore: Rosario Trovato, oltre a corsi e manuali di Lingua spagnola, ha pubblicato vari articoli sulla letteratura spagnola e ispano-americana (Gonzalo Torrente Ballester, Ana Rossetti, J. L. Borges, ecc.), ma si è principalmente occupato di traduzione, pubblicando varie opere dei più noti autori spagnoli (Góngora, Lope de Vega, Bécquer, Unamuno, Rosalía de Castro, Pardo Bazán) e antologie di poeti spagnoli e ispanoamericani contemporanei (Antonio Carvajal, Mar García Lozano, Octavio Paz, Francisco Castaño, Elena Martín Vivaldi). Per aver contribuito alla diffusione della letteratura spagnola in Italia, il 19 maggio 2014 è stato nominato accademico della Academia de Buenas Letras di Granada.

Pubblicazione: Novembre 2023

Categoria: Poesia

ISBN: 978-88-9341-693-1

Scheda libro: https://www.algraeditore.it/poesia/paradiso-chiuso-a-molti-giardini-aperti-per-pochi/

Distribuzione: Libro Co. Italia srl - www.libroco.it

 

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Porto antico

di Salvatore Di Dio

Sinossi: «Leggendo i versi di Salvo Di Dio non si può fare a meno di sentire, sotto la pelle, un’emozione circolante che si fa piacere e sogno, immaginazione ed evocazione, sentimento e viaggio per arcipelaghi e mari, intimità e anima delle cose che, attraverso la sua voce, aprono sipari di fede e orgoglio, dubbi svelati e vissuti personali che diventano, man mano, esperienza collettiva e risonante sotto tutte le bandiere e molteplici latitudini». (Carmelo Zaffora)

Autore: Salvatore Di Dio, conseguita la maturità classica, si laurea in Medicina e Chirurgia per specializzarsi poi in Psichiatria presso l’Università di Catania. Acquisisce anche il training in Psicoterapia sistemico-relazionale. Opera per alcuni anni in ambito prettamente psichiatrico, mentre da più di vent’anni si occupa di tossicodipendenze come responsabile di un Ser.T. della Asp di Catania. Ha già pubblicato quattro raccolte di poesie, delle quali ricordiamo Imprevisti amori e È ancora profumo di vita.

Pubblicazione: Novembre 2023

Categoria: Poesia

ISBN: 978-88-9341-698-6

Scheda libro: https://www.algraeditore.it/poesia/porto-antico/

Distribuzione: Libro Co. Italia srl - www.libroco.it

 

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Quando la luna cade ne pozzo

I nostri primi vent’anni

a cura di Francesca Catalano e Pina Travagliante

Sinossi: Le narrazioni, all’interno del volume, di medici, professionisti, psicologi, ma anche e soprattutto di coloro che hanno trovato all’Andos “un luogo dove scoprire il diverso modo di condividere e di affrontare angosce e traumi”, hanno il valore di vere e proprie catarsi, di individuazione e ricostruzione del momento preciso in cui la malattia ha colpito e sopraffatto in modo totalizzante, nel corpo e nella mente, donne impegnate e professionalmente affermate. Ed è sorprendente rilevare che, nelle loro lucide e commoventi ricostruzioni, domina il leit-motiv dell’irreversibile cambiamento del proprio corpo, della “messa sottochiave di pensieri e aspirazioni”, ma anche del ritrovamento di nuovi spazi di libertà, di riflessione e di consapevolezza: un’elaborazione narrativa del proprio trauma e della trasformazione davanti allo specchio e, paradossalmente, della riconquistata accettazione del proprio corpo. A questo riguardo significativamente pieno di pathos ed evocativo è il ricorso simbolico “al vento che ti spettina”, “alla luna che cade nel pozzo” o “alla luce che va via davanti allo specchio” per la dolorosa cicatrice, “che non sfugge alla vista”, in una parte così essenziale del corpo, al contempo simbolo di seduzione femminile e di esplicitazione identitaria. Queste storie vissute e narrativamente elaborate risultano estremamente utili non solo per le stesse protagoniste, che emotivamente descrivono in che modo abbiano trovato la forza “per ripescare la loro luna dal pozzo e riposizionarla là dove era prima”, ma anche per chi le leggerà. (Pina Travagliante)

Curatori: Francesca Catalano è Direttore di unità operativa complessa multidisciplinare di senologia presso l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro. È Presidente del Comitato Andos di Catania. È Coordinatore della commissione regionale per l’individuazione dei centri di senologia in Sicilia, Assessorato alla Salute – Regione Siciliana. Nella sua produzione scientifica figurano numerosi articoli e saggi.

Pina Travagliante è Professore Ordinario di Storia del Pensiero Economico presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania. Studiosa del pensiero economico italiano tra Ottocento e Novecento, ha al suo attivo svariate pubblicazioni, basti ricordare La medicina narrativa strumento di azione, compliance e empowerment, Milano 2017.

Pubblicazione: Novembre 2023

Categoria: Saggistica

ISBN: 978-88-9341-700-6

Scheda libro: https://www.algraeditore.it/saggistica/quando-la-luna-cade-nel-pozzo-i-nostri-primi-ventanni/

Distribuzione: Libro Co. Italia srl - www.libroco.it