martedì 29 ottobre 2019

Milo accoglie “Alle radici” di Alfio Bonanno, un progetto artistico curato da Laura Cavallaro







Prenderà il via domani Alle radici, progetto artistico curato dalla Storica dell’Arte Laura Cavallaro, organizzato dal Comune di Milo (Ct), con in testa il Sindaco Alfio Cosentino, in partnership con una selezione di prestigiose aziende vinicole del territorio (“Barone di Villagrande”,  Benanti”, “I Vigneri” e “Tenute di Nuna”), alle quali ne seguiranno altre.  Indiscusso protagonista l’artista di origini milesi, Alfio Bonanno (classe 1947), tra i massimi esponenti mondiali della Land Art, dal 1975 abitante nell’isola di Langeland in Danimarca, che, nel periodo della sua residenza artistica in Sicilia, all’interno delle citate aziende collocate nel Comune di Milo, realizzerà una mostra diffusa che vedrà l’installazione di opere “site specific”.   “Quando penso a quello che faccio preferisco parlare di movimento ‘Arte Natura’, solo ‘Arte e Natura’ entrambe sullo stesso piano, senza far prevalere l’una o l’altra. Ciò che faccio non è creare sculture o istallazioni da inserire nella natura ma è un’operazione molto più ampia con il luogo, con la gente che quel luogo lo vive, con gli alberi, gli animali, gli insetti, il luogo tutto. Diverso è per un dipinto o per una scultura. Quello che mi aspetto dal mio lavoro è che spinga la gente ad un dialogo con esso, che possano interagire, non in maniera solo visuale ma fisica, che ne entrino a far parte, la vivano. Questo è il primo approccio, poi è chiaro che ognuno reagisce secondo un proprio modo di pensare, un proprio bagaglio personale, spero però di muovere qualcosa cosicché ci si possa soffermare sulla natura e magari imparando a rispettarla la natura, che è parte di noi, noi siamo anche natura, entrambi facciamo parte della stessa esistenza”, dichiara Alfio Bonanno entusiasta del progetto “Alle Radici” che, come si evince dal titolo, è animato dal piacere condiviso di fare nelle propria terra ritrovando le proprie radici e lasciandone di nuove per mezzo dell’arte. Il progetto, altresì, si prefigge un’ulteriore accrescimento della visibilità turistica del paese di Milo. In quest’ottica saranno organizzati dei tour su prenotazione (dei quali vi forniremo informazioni dettagliate nei prossimi comunicati stampa) che compendieranno la visita guidata alle installazioni e alle rispettive Aziende di riferimento, comprendenti anche degustazioni di vini e la possibilità di partecipare ad alcuni eventi quali, per citarne alcuni, Laboratori didattici per bambini e genitori e Serate culturali a tema.
“Grazie alla sinergia con le aziende vinicole del territorio si è riusciti a realizzare questo importante progetto con Alfio Bonanno, che, certamente, rappresenterà un valore aggiunto per la nostra comunità che punta sempre più ad uno sviluppo sostenibile, quindi compatibile con la salvaguardia dell’ambiente per le generazioni future, e attento alle tematiche culturali, indispensabili per una crescita condivisa e consapevole”, dichiara Alfio Cosentino, Sindaco di Milo.
Questo progetto artistico nasce da una volontà precisa e condivisa di riconoscere a Milo, il luogo che gli ha dato i natali, il lavoro di Alfio Bonanno e la sua straordinaria personalità, in un modo che non fosse solo transitorio ma che potesse concretizzarsi come esperienza partecipata della nostra comunità e di tutti coloro, ne siamo sicuri, accorreranno ad ammirare le istallazioni di Alfio Bonanno e a visitare le cantine, già rinomate e risorse per il territorio, che le accolgono”, dichiara Laura Cavallaro, Storica dell’arte, curatrice del progetto artistico “Alle radici”.



Biografia Alfio Bonanno
Alfio Bonanno nasce a Milo, in Sicilia, nel 1947. Nei primi anni ’50, la sua famiglia emigra in Australia dove studia la pittura. Tornando in Sicilia nel 1965, passa sei anni a lavorare a Roma prima di stabilirsi sull’isola di Langeland, in Danimarca, nel 1975.

Un pioniere dell’arte sperimentale ed esponente dello sviluppo europeo della Land Art ossia Arte in Natura, Alfio Bonanno da 35 anni crea installazioni esterne site-specific e sculture su grande scala da inserire in selezionati ambienti naturali. La simbiosi tra l’arte, la natura e l’ecologia è un aspetto importante del suo lavoro, assieme al suo ruolo di artista, consulente e docente. Nel 1985, la sua “Installazione dell’Anno del Suono” presso il Museo Miró a Barcellona, in Spagna, in collaborazione con il compositore danese Gunner Møller Pedersen, gli guadagna la reputazione di vero innovatore nell’arte ambientale. Nel 1990, è l’ideatore e primo presidente del Centro Internazionale per l’Arte e la Natura Tickon Tranekær sull’isola danese di Langeland. Nel 2000, L.R. Jensen e T.K. Madsen, con il supporto dell’Istituto Cinematografico Danese e il Laboratorio Video danese, producono Frammenti di una Vita, un film documentario su Alfio Bonanno e il suo lavoro. Nel 2005, riceve il Premio “Amico dell’Albero” della Hydro Texaco.

La sua ricerca, dai decisivi riscontri sociali, gli ha consentito di ricevere, nel giugno 2006, il riconoscimento dell’Ordine della Stella della Solidarietà italiana da parte del Presidente emerito della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2011 è stato presente con un’istallazione alla 54. Esposizione Interazionale d’Arte della Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi.

Una selezione delle sue installazioni e mostre comprende: Museo d’Arte di Trondheim, Norvegia; Kunsthallen Brandts Klædefabrik, Odense, Danimarca; Arte Sella, Biennale dell’Arte e Natura, Italia; Triennale Europea dell’Arte e Natura, Danimarca; Giardini Botanici, Copenaghen, Danimarca; Giardini Botanici della Carolina del Sud, Clemson, USA; 1984 Biennale della Scultura Danese, Danimarca; rappresentato nel Gardino del Lago presso il Museo d’Arte Moderna di Louisiana, Danimarca; Parco di Scultura Cedarhurst e Museo Mitchell, Mt. Vernon, Illinois, USA; Cammino di Scultura del Parco Forestale Sameura, Tosa-Cho, Shikoku, Giappone; Arte del Bambù, Nitiprayan, Giava, Indonesia; Artsummer 2002, KunstNaturLandschaft, Gehren/Niederlausitz, Germania; 2002 Biennale di Scultura “Natures Urbaines”, Fontenay-sous- Bois, Francia; 2003 “Shore/Lines”, Lago Simcoe, Barrie, Canada; “Ratio Naturalis”, Aarhus Kunstbygning, Danimarca; nel 2004, il Ministero dell’Ambiente danese incarica Bonanno della creazione diHimmelhøj, un parco giochi non tradizionale per persone di tutte le età consistente in quattro grandi installazioni specifiche per il luogo presso il Centro di Natura Vestamager, Danimarca. 2005, Målselv Varde, scultura monumentale geograficamente specifica, Olsborg, Norvegia; 2007,ARK, scultura geograficamente specifica commissionata dal Museo del Mondo Naturale, USA, per la mostra internazionale sul cambiamento climatico presso il Centro Nobel per la Pace, Oslo; 2008 rappresenta la Danimarca presso la Biennale Art Ii, Finlandia; 2009. “CO2 Cube”,Installazione da coincidere con COP 15, Conferenza Int., sul cambiamento climatico. Sct. Jørgens Sø. Copenhagen, Danimarca; 2010. “Fra Terra é Cielo”Installation Site Specific, Sculpture in the Parklands, Lough Boora,Co. Offaly, Irelanda; 2011, 54th. Biennale di Venezia, “State of the Arts “, Padiglione Italiano; 2014, “Organic Refuge”, Earth Art, Royal Botanical Gardens, Burlington, Ontario, Canada; 2015, “3 Sentinel” Commission Site Specific, Parco Suburbano,Rocca di Buticari, Nizza Di Sicilia; 2016-17, ”Extraordinary Playscapes”, Mostra Documentaria Internazionale su straordinarie Parci da gioco. Alfio Bonanno é stato invito a presentare il Progetto “Himmelhøj”(Alto al cielo). Design Museum Foundation, USA. Questa mostra e stata presentata a Boston, Portland(OR), Chicago é San Francisco; “Underværker”, Installazione Sensorie interattiva. BRANDTS Museum for Kunst og Visual Kultur. Odense, Danimarca; 2017, “Un uomo d`alto fustoMostra Personale, Radicepura, Giarre.(CT); Ist. Internationale Sculpture Symposium, Art Linnakallio, Kampele, Finlandia; “En Vidunderlig Verden”, Johannes Larsen Museum, Kerteminde, Danimarca.  2019, “Alfio Bonanno. Dialoghi nella nebbia”, Ecomuseo del Castagno di Fornazzo, Milo (CT).



Biografia Laura Cavallaro

Laura Cavallaro è storica dell’arte e curatore indipendente. Nasce a Catania il 3 aprile 1985. Dopo aver conseguito la maturità classica si iscrive all’Università di Catania in Scienze dei beni culturali, dove si laurea, con lode, nell’aprile 2008. Successivamente, assecondando la sua più grande passione, si trasferisce ad Urbino, conseguendo, con lode, la laurea specialistica in Storia dell’arte presso l’Università degli studi “Carlo Bo”. Ha curato diversi testi critici relativamente alla mostra “Sculture” del Maestro Gesualdo Prestipino (Catalogo Edizioni MacS, 2013); alla mostra “Prima Luce” di Stefania Orrù (Alzani Tipografia, Pinerolo, 2015) e alla mostra “Welcome to America” di Ryan Mendoza (Vanspijk Editore, 2015). È stata curatrice delle mostre “Vulcano dell’arte” dell’artista cinese Xu HongFei tenutasi a Zafferana Etnea nel 2013, della mostra antologica dell’artista polacca Marta Czok nel 2014 al Castello di Calatabiano, della mostra fotografica “Essere Sguardo” di Antonio Raciti a Palazzo Platamone di Catania nel 2014, e co-curatrice della mostra “7” a Palazzo Corvaja a Taormina, 2016. Ha lavorato presso il MacS – Museo Arte Contemporanea Sicilia di Catania. Dal 2016 è docente di Storia dell’arte negli istituti superiori di secondo grado. Nell’ambito del “Festival della Bellezza di Noto”, diretto artisticamente da Luisa Mazza, edizione 2019, ha condotto l’intervista pubblica dal titolo “La Bellezza è una promessa di felicità” ad Achille Bonito Oliva. Collabora, per la sezione Arte, con il periodico culturale “l’EstroVerso” dove cura la rubrica “fuori Mostra”.

sabato 26 ottobre 2019

“Lentamente… la favola della lumaca” inaugura la rassegna “Il Teatro dei Giganti” della Compagnia “La Casa di Creta”


"Lentamente… la favola della lumaca” inaugura la rassegna “Il Teatro dei Giganti” della  Compagnia “La Casa di Creta”

CATANIA- “La Casa di Creta” diretta da Antonella Caldarella e Steve Cable dà il benvenuto ai piccoli spettatori del “Teatro dei Giganti” con “Lentamente…la favola della lumaca” della Compagnia “O.T.Q.A-Casa Teatro” in scena sul palco di Roots, di via Borrello 73 a Catania, sabato e domenica 26 e 27 ottobre alle ore 18.00.

“Da anni i nostri laboratori e i nostri spettacoli teatrali sono diventati per i bambini e per le famiglie un punto di riferimento- spiegano i direttori artistici di La Casa di Creta- ed in ogni stagione cerchiamo di offrire qualcosa di nuovo ai nostri giovani spettatori che, spesso, da adulti hanno portato i loro figli a seguire le nostre rassegne trasmettendogli l’interesse per il teatro”.

“Lentamente… la favola della lumaca” testo e regia di Enrica Volponi interpretato da Chiara Scirè, Davide Lo Coco e dalla stessa regista racconta la storia di una piccola lumachina curiosa abitante nel paese delle lumache bianche, un posto felice dove nessuno osa fare domande tranne lei che con la sua insospettabile forza sceglierà di intraprendere un viaggio che le permetterà di trovare risposta ai suoi tanti perchè.

“Crediamo- dichiarano Antonella Caldarella e Steve Cable- che i bambini vadano educati sin da subito al teatro in modo da stimolare la loro creatività e curiosità, allenando la loro mente alla conoscenza di un mondo magico e istruttivo come è il teatro il gioco più bello di tutti i tempi”.

“U’ sapiti com’è” inaugura la nuova stagione della Compagnia Panta Rei


CATANIA- Il sipario della seconda stagione della Compagnia Panta Rei diretta dall’attore Valerio Caponetto si alzerà domenica 27 ottobre, alle ore 18.30, sul palco del Teatro Grotta Smeralda con “U’ sapiti com’è” diretto da Franco Colaiemma.

“Ho scelto come spettacolo apripista di questa nuova stagione il testo della drammaturga palermitana Francesca Sabato Agnetta- dichiara il direttore artistico e fondatore della compagnia- testo portato al successo da Angelo Musco e cavallo di battaglia delle più svariate compagnie teatrali fino all’indimenticata interpretazione di Gilberto Idonea, perché per migliorare e rinvigorire la complicata situazione teatrale che stiamo vivendo si deve creare il giusto equilibrio tra classici e contemporaneo per educare il pubblico ad una nuova drammaturgia senza dimenticare da dove proveniamo”.

“U’ sapiti com’è” è un testo che diverte ma spinge il pubblico alla riflessione parlando di disabilità ed insegna attraverso la “semplicità” di Cola “u’ babbo”, interpretato dallo stesso Caponetto, una grande lezione di umanità sottolineando come i pregiudizi e, soprattutto, l’ignoranza possano far male a chi ha una sensibilità maggiore e un cuore buono.

“La regia e l’intera messa in scena- aggiunge Franco Colaiemma- saranno fedeli al testo, che come sappiamo riesce ad alternare momenti comici e drammatici, analizzando in modo dettagliato l’animo umano fino al punto di commuovere nel pieno rispetto della tradizione”.

Dodici gli attori sulla scena: Ida Cuomo, Giuseppe Pulvirenti, Viviana Toscano, Serena Leonardi, Arianna Castorina, Lidia Scuderi, Francesca Tropea, Giuseppe Cultraro, Raimondo Catania, Carmelo di Benedetto, Attilio Mauro e Paolo Siani per un classico dal sapore eterno.

Renny Zapato tra i protagonisti di “D.N.A” il nuovo film di Lillo e Greg




È iniziata una nuova avventura cinematografica per il cantattore catanese Renny Zapato protagonista al fianco di Lillo e Greg ed Anna Foglietta del film “D.N.A (Decisamente non adatti)”, pellicola prodotta da Lucky Red e Vision Distribution scritta da Edoardo Falcone, Claudio Gregori (Greg), e Lillo Petrolo (Lillo).

“Interpreto Svampa- dichiara Renny Zapato durante una pausa dal set che vede Lillo e Greg per la prima volta nelle vesti di registi- un gangster folle con un nome e un atteggiamento tutto da ridere per un ruolo ad alto grado di comicità, che parafrasando il titolo del film è un lavoro decisamente adatto a far ridere e metterà d’accordo tutti per la grande carica di buonumore e allegria che trasmette”.

Un periodo fortunato per il rocker Renny Zapato uno dei volti della Compagnia di Teatro Mobile di Catania, fondatore e leader della band rock “Distortion Reverb” e frontman insieme a Francois Turrisi dei “The Bluff”, rock band nata sotto il vulcano protagonista da quest’autunno su radio studio centrale con un programma dal titolo “radio bluff”, che ha conquistato le hit parade con il tormentone estivo “Avevo un beat”, dividendosi tra la passione per le Harley Davidson, l’amore per la compagna l’attrice ed ex modella Ketty D’Agosta e la recitazione con il consolidato sodalizio artistico con Lillo e Greg in un affollata Roma tra sobborghi e centro cittadino si diverte a dare vita alla storia di due vecchi compagni di scuola che dopo anni si incontrano da adulti insoddisfatti, decidendo di scambiare i loro codici genetici, creando un caos di portata gigantesca dove Renny Zapato, insieme agli attori Marco Marzocca, Fabrizio Sabatucci, Lallo Circosta e Max Paiella, ne combina di tutti i colori per una storia tutta da ridere.

“Non posso dire molto- aggiunge Zapato apprezzato interprete di cinema e fiction importanti come, fra i tanti, “La mossa del cavallo” per Raiuno e “L’Onore e il Rispetto 5” per Mediaset- ma vi assicuro che D.N.A. sarà un film di successo per l’immediatezza dei dialoghi e le esilaranti scene capaci di conquistare anche lo spettatore più serio”. L’impegno con il cinema non si limita all’interpretazione del film di Lillo e Greg ma continua con il film “Oro e Piombo” vincitore del Festival del Cinema di Siena come special guest nel ruolo di un bandito messicano al fianco di un prete pistolero interpretato da Greg. Sugli imminenti progetti preferisce non sbilanciarsi ma con un sorriso sornione racconta: “Per scaramanzia non voglio dire nulla, ma potrei mancare molto dall’Italia per una grossa ed importante produzione americana in un ruolo completamente inedito rispetto a come il pubblico è abituato a vedermi”.

venerdì 25 ottobre 2019

Una domenica all’EcoMuseo del Castagno di Fornazzo con l’artista Alfio Bonanno, acclamato Maestro internazionale della Land art



Domenica 27 Ottobre, in occasione della visita dell'artista milese Alfio Bonanno, acclamato esponente internazionale della Land art, l'associazione “Trucioli” propone, per tutti gli appassionati di arte e di cibo della tradizione siciliana, una domenica da vivere nello splendido sito dell’EcoMuseo del Castagno di Fornazzo.

Dalle ore 11.30 sarà possibile dialogare con Alfio Bonanno che racconterà dei suoi ultimi lavori in Danimarca, dei progetti in cantiere e di una grande retrospettiva a lui dedicata. 

Contestualmente, alle ore 11, sarà presentato uno spazio museale permanente dedicato ai “Legnamai di Fornazzo” realizzata dal Comitato di Quartiere con il supporto di Sabine Lo Presti, che ha realizzato 5 ritratti matita su carta dei legnamai scomparsi, e di Simona Silvestro e Vera Torrisi, brillanti studentesse dell'Accademia di Belle Arti di Catania, che hanno realizzato 12 fotografie dei legnamai che attualmente lavorano nelle segherie di Fornazzo.  

“Sarà l'occasione per condividere la tradizione di una piccola comunità montana la cui economia è basata principalmente sulla lavorazione del legno di Castagno e per trascorrere un momento di convivialità con un pranzo con piatti tipici e vini delle Cantine milesi”, dichiara la Presidentessa dell’associazione “Trucioli” Lavinia Lo Faro.

Ricordiamo inoltre che, quanti interverranno, potranno visitare la mostra già allestita negli spazi dell’Ecomuseo del Castagno. Il progetto espositivo, curato dalla Fondazione Oelle in collaborazione con l’associazione Trucioli, prevede due dipinti su carta che Bonanno ha donato al Comune di Milo e la raccolta dei nove lavori realizzati nella scorsa primavera da un gruppo di allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania al termine della masterclass svoltasi sull’Etna dallo stesso artista e organizzata dalla fondazione. Un progetto inedito, che ha visto i giovani artisti confrontarsi con il paesaggio dell’Etna e la materia dei suoi elementi: pietra, legni, foglie e tutti quegli elementi naturali capaci di costruire una narrazione originale perfettamente in simbiosi con l’ambiente circostante. La mostra s’intitola “Alfio Bonanno. Dialoghi nella nebbia” ed è in prestito all’Ecomuseo di Milo dalla Fondazione Oelle, presieduta da Ornella Laneri e diretta dal prof. Carmelo Nicosia. Gli allievi coinvolti, coordinati dai docenti Pierluigi Portale e Iolanda Russo dell’Accademia BBAA di Catania, sono: Calogero Arcidiacono, Giulia Barbuzza, Gabriella Caselli, Alessandra Castronuovo, Gabriele Catania, Carlo Distefano, Giuseppe Longo, Martina Mavica, Simona Silvestro.

“La sua fantasia è tanta, inesauribile ed è contagiosa da far credere a chiunque di poter essere un artista, se non fosse che dietro ad ogni suo gesto c’è una sapienza costruita, uno studio maturato e un talento coltivato con amore. Bonanno sfida anche l’effimerità perché ha il potere di rendere eterni i luoghi in cui opera che, seguendo il loro ciclo naturale, si riconfermano essi stessi opere d’arte pronti a mutare come muta il tempo. La sua arte ha un aspetto sociale non indifferente, coinvolge le persone, dando loro la possibilità di interagire con l’istallazione, talvolta confine tra architettura e scultura, di ripensarla, viverla”, scrive la Storica dell’Arte Laura Cavallaro.





Per info, costi e prenotazioni:

Associazione Trucioli +39 351 9011151 - associazionetrucioli@gmail.com

Ecomuseo del castagno, via Mongibello, 94 - Fornazzo, Milo



venerdì 18 ottobre 2019

Al porto di Catania applausi e stupore per una speciale sfilata in onore di Vincenzo Bellini


Al porto di Catania applausi e stupore per una speciale sfilata in onore di Vincenzo Bellini

CATANIA- Le note di Casta Diva, la voce di Maria Callas, i preziosi pizzi e tessuti degli abiti realizzati dagli allievi della cattedra di Storia del Costume per lo Spettacolo diretta dalla professoressa Liliana Nigro dell’Accademia di Belle Arti di Catania e dai talentuosi stilisti della Maison Du Cochon abbracciano i numerosi passeggeri della nave crociera in procinto di salpare dal porto etneo.

I turisti che dopo aver visitato Catania pronti a partire per proseguire il viaggio sin dal loro ingresso nell’area portuale si ritrovano da subito in un backstage di moda degno delle passerelle internazionali più importanti, pronto ad andare in scena per dare vita all’evento “Parto dal Porto”, l’unica sfilata di moda e cultura realizzata nella nostra città fino ad oggi per omaggiare Vincenzo Bellini nel 186esimo anniversario della morte.

Stupore ed applausi dai balconi della nave dei turisti che armati di Smartphone e tablet hanno applaudito urlando a gran voce: “grazie per questa meravigliosa sorpresa”.

“Insieme al direttore del terminal crociere Mario Russo e al partner strategico della Global Port Ettore Messina sostenitori dell’iniziativa culturale- dichiara Liliana Nigro direttore artistico dell’evento e nome noto nel campo della cultura siciliana- abbiamo deciso di valorizzare le eccellenze della nostra terra conosciute in tutto il mondo come Vincenzo Bellini e il suo immenso patrimonio culturale per offrire un’immagine diversa di Catania, cercando in qualche modo di abbattere i troppi luoghi comuni che si leggono sulla nostra terra e rendere omaggio un figlio dell’Etna anche fuori dai teatri e dai luoghi canonici, per far arrivare alla persone in modo trasversale la grande bellezza del nostra storia”.

“Deadbook” inaugura la quarta stagione di Teatro Mobile di Catania


“Deadbook” inaugura la quarta stagione di Teatro Mobile di Catania

CATANIA- Stanno per accendersi i riflettori sulla quarta stagione del Teatro Mobile di Catania, diretto da Francesca Ferro, che sul palco del Piccolo Teatro di Catania mercoledì 23 ottobre, alle ore 21, con replica fino a domenica 27 ottobre, inaugurerà l’innovativo cartellone con “Deadbook”, pièce scritta e diretta da Francesco Maria Attardi per una produzione Teatro Mobile di Catania in collaborazione con Teatro della Città.

“Deadbook” è un vero esperimento sociale, oltre che uno spettacolo teatrale estremamente originale, esperimento che ha coinvolto non solo tutto il numeroso cast composto da attori e giovani talenti siciliani ma farà lo stesso con l’intero pubblico presente, che si ritroverà a diventare parte attiva di questo gioco sadico, decidendo quale dei partecipanti tenere in vita e quale salutare per sempre. Unica arma? Il proprio smartphone.

 “Ventitre sconosciuti si svegliano all’interno di una stanza asettica- dichiara il regista Francesco Maria Attardi spiegando il particolare plot narrativo - uomini, donne, persone anziane e bambini non ricordano assolutamente come siano finiti in questo luogo gestito da un meccanismo perverso che governa questa stanza e li costringe fin da subito ad eliminarsi uno alla volta, attraverso un malato gioco di click e like proprio come accade nel più verosimile e spietato social network”. Ed ancora: “Alcuni tentativi di strategie ed accenni di complicità potranno aiutare i protagonisti di questa storia non troppo lontana dalla realtà a raggirare il sistema malato che governa questo gioco al massacro, per poi ritrovarsi a fare i conti con una drammatica realtà: cercare di rimandare il più possibile il momento della propria fine diventando per forza di cose nemico di tutti gli altri”.

Lo spettacolo chiama all’azione e al dibattito, allo schierarsi contro o dalla parte di qualcuno, a mostrare senza filtri l’arrivismo e l’egoismo più torbido, di contro alla compassione e l’amore verso la vita, un testo scomodo, che costringerà il pubblico a fare i conti con la meschinità che contraddistingue l’animo umano.

L’artista catanese Alfonso Restivo per il secondo anno consecutivo negli Stati Uniti per il “Premio Eccellenza Italiana 2019”


L’artista catanese Alfonso Restivo per il secondo anno consecutivo negli Stati Uniti per il “Premio Eccellenza Italiana 2019”

Continua a mietere successi l’artista catanese Alfonso Restivo, l’unico pittore iperrealista vivente dopo la scomparsa dell’americano William F. Draper a ritrarre personaggi famosi, che il 19 ottobre volerà per il secondo anno consecutivo a Washington in occasione del “Premio Eccellenza Italiana 2019”.

Ritraggo da sempre i personaggi famosi tanto da essere considerato il ritrattista dei vip- dichiara Alfonso Restivo che ha ritratto numerosi personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e dello showbusiness come, fra i tanti, Giorgio Chiellini, Fabio Fognini, Melissa Satta, Gigi D’Alessio, Lautaro Martinez, Gigio Donnarumma e l’ex ministro Matteo Salvini- il mio nome e la mia tecnica si sono diffusi diventando un must tra i vari protagonisti del jet set internazionale tanto da ricevere la richiesta di una creazione inedita per un premio di caratura internazionale anche negli Stati Uniti”. Ed ancora aggiunge: “Ogni quadro ha una sua peculiarità specifica, descrive non solo il volto dell’attore, del cantante o del politico dipinto ma tende come nel caso del ritratto dell’attore Salvatore Esposito ovvero Genny Savastano il boss della serie internazionale Gomorra a far trasparire parte dell’anima dei protagonisti proprio come mi è stato insegnato dai miei professori all’Accademia di Belle Arti di Catania e come faccio io stesso con i miei allievi a Milano, la mia città adottiva dove è nato Alfonso Restivo il ritrattista dei vip”.

Un periodo proficuo che dopo aver esposto a Palazzo Zenobio  sede della Biennale di Venezia, a Palazzo Farnese in via della Spiga e Milano, premiato alla Milano Fashion Week per la sua tecnica iperrealista ed essere stato insignito del Premio come Uomo Siciliano 2018 non si sbilancia sulle prossime consegne ma sorridendo dichiara: “Non voglio stupire con effetti speciali ma dopo aver ritratto Salvini, scelta non condivisa da molti anche se non smetterò mai di ripetere che l’arte non ha colore politico, al mio ritorno dagli U. S. A consegnerò un quadro che metterà d’accordo tutti”.

martedì 15 ottobre 2019

ESORDIO A ROMA PER “FIGLI DEL SET”, IL DOCUMENTARIO DEL REGISTA SICILIANO ALFREDO LO PIERO







CATANIA – Esordio nelle sale cinematografiche per il documentario “Figli del set” del regista catanese Alfredo Lo Piero. La pellicola sarà proiettata il 16 ottobre, alle 20,30, nel Cinema Aquila di Roma e successivamente all’Università La Sapienza, sempre nella capitale. Il film, grazie a Distribuzione indipendente di Giovanni Costantino, potrà essere visto nelle sale in tutta Italia e, naturalmente, avrà una attenzione particolare in Sicilia. Girato in diverse location, tra cui Roma e il Museo del cinema alle Ciminiere di Catania,  presentato in anteprima al Giffoni Filmfest, il documentario racconta la storia di alcune grandi famiglie di cineasti, tramite le testimonianze dirette di: Carlotta Bolognini, Manolo Bolognini, Richy Tognazzi, Simona Izzo, Danny Quinn, George Hilton, Fabrizio Frizzi.  Di Giancarlo Giannini è la voce narrante. Il regista di “Figli del set”, sarà inoltre protagonista di una delle prossime puntate di “Cinematografo” di Gigi Marzullo su Rai Uno.
Per Alfredo Lo Piero l’uscita nelle sale di “Figli del set” è un’altra grande soddisfazione a distanza di pochi giorni dalla prestigiosa partecipazione, da finalista, al NVIFF Awards di Amsterdam, tra le 8 opere ammesse alla sezione Documentari. Un riconoscimento, di pubblico e di critica, importante per “La libertà non deve morire in mare”:  il dramma dei migranti che partono dalle coste del Nord Africa per raggiungere Lampedusa. “In Olanda il fenomeno migratorio nel Mediterraneo sembra distante, il dolore per migliaia di morti è appena percepito. Il mio film è stato un pugno nello stomaco – sottolinea Alfredo Lo Piero -, come già lo era stato in tante  altre città in ogni continente dove è stato proiettato o ha partecipato a rassegne cinematografiche. Per me  e per il mio distributore, che ha pienamente sposato il progetto, Giovanni Costantino, è una soddisfazione enorme essere arrivato in finale, insieme ad altre opere di grande impatto sociale e attualità, come il femminicidio, l’emergenza climatica, l’inquinamento degli oceani. Insieme a Gideon Omoragbon, uno dei sopravvissuti al naufragio di una delle tante “carrette del mare” abbiamo raccolto solidarietà e apprezzamento. Questi sono i premi più importanti”.

martedì 8 ottobre 2019

“L’uomo invisibile” il primo appuntamento con la rassegna “Underground rivers” di “La Casa di Creta- Teatro Argentum Potabile”


“L’uomo invisibile” il primo appuntamento con la rassegna “Underground rivers” di “La Casa di Creta- Teatro Argentum Potabile”

CATANIA- La CompagniaTeatro Argentum Potabile”, diretta da Antonella Caldarella e Steve Cable, inaugura la rassegna teatrale dedicata agli adulti “Underground rivers” con la pièce “L’uomo invisibile- Una festa sacra”, testo inedito scritto e diretto da Steve Cable, che debutterà in prima nazionale nella nostra città nei nuovi locali di “Spazio Fluido”, in via Francesco Laurana 16  a Catania.

Sabato 12 ottobre, ore 18.00 con replica alle ore 21.00, domenica 13 ottobre ore 18.00 e 21.00, sabato 19 ottobre, ore 18.00 e 21.00, domenica 20 ottobre ore 18.00 e 21.00, e mercoledì 23 ottobre ore 20.15, (incontro finale), gli attori Clara Baudo, Giulio Belvedere, Andrea Cable, Nicoletta Cancelliere, Marta Chiarello, Alessandra Cosentino, Carlotta La Mela, Carlotta Minissale, Giuditta Nicosia, Simona Nicotra, Maria Riela, sulle musiche originali di Andrea Cable, daranno vita ad un “Teatro Itinerante” prendendo spunto dalle rappresentazioni medievali intese come rito collettivo nella forma delle Sacre Rappresentazioni diventando un’espressione di bisogno nella collettività.

“L’uomo invisibile- dichiara Steve Cable nato in Inghilterra ma cittadino catanese dal 1994- è un viaggio sia fisico che emotivo per un gruppo di massimo 25 partecipanti e non spettatori, i quali tra i diversi ambienti che forniscono un cambio di prospettiva differente come se fossero pellegrini  o partecipanti ad una “Festa” con una serie di quadri e rimandi dove, in questo caso specifico, ci si rifà al dramma sacro in una versione moderna e laica in cui ci si muoverà in un grande spazio scenico condiviso”. Ed ancora aggiunge: “Sarà un viaggio onirico dove due gruppi di persone s’incontrano e nell’incontrarsi qualcosa di magico possibilmente accadrà, perché “L’uomo Invisibile” permette una pluralità di possibili letture e interpretazioni dove alla fine di ogni replica i partecipanti saranno invitati a scrivere in maniera anonima le loro riflessioni su un foglio di carta, in modo che dopo le otto repliche previste con l’incontro finale del 23 ottobre attori e spettatori saranno invitati un’ultima volta per discutere, leggere, scoprire i vari fogli di carta disseminati come testimonianza di una visione personale del viaggio a cui hanno partecipato e allo stesso tempo rappresentato in quel luogo di incontro-confronto ed anche festa che è il teatro”.



Con

Clara Baudo - Giulio Belvedere - Andrea Cable - Nicoletta Cancelliere - Marta Chiarello  Alessandra Cosentino - Carlotta La Mela - Carlotta Minissale - Giuditta Nicosia -

Simona Nicotra - Maria Riela



Musiche originali di Andrea Cable



Aiuto-regia: Antonella Caldarella



Ideazione, Testi e Regia: Steve Cable



Produzione: Teatro Argentum Potabile



Debutto nazionale: Sabato 12 Ottobre ore 18 (con replica alle 21)

e a seguire: Domenica 13 Ottobre (ore 18 con replica ore 21)

Sabato 19 (ore 18 con replica ore 21)

Domenica 20 (ore 18 con replica ore 21)

Mercoledì 23  (ore 20,15) - incontro finale



prenotazione obbligatoria: 3491730173 - 3382044274



Ufficio Stampa Elisa Guccione 3342754848


Conto alla rovescia per la prima di Medea


Conto alla rovescia per la prima di Medea

CATANIA- È tutto pronto per l’atteso debutto di “Medea”, tratta dalla tragedia del francese Jean Anouilh del 1946,  pièce diretta dal regista Sebastiano Mancuso  e interpretata da Luana Toscano, Liborio Natali, Antonella Scornavacca, Franco Colaiemma, Sarah Zuccarello e Martina Cassenti, in scena sabato 12 ottobre, ore 20.30 e domenica 13 ottobre, ore 18.30, sul palco del teatro Musco per una produzione italo francese della Compagnia Absinthe Teatro e dall’associazione greca Menippos.

Non sarà- come afferma il regista Sebastiano Mancuso cresciuto sotto la guida di Lamberto Puggelli al Teatro Stabile di Catania e reduce dal successo italo francese della tournee di “Che fine ha fatto Baby Jane” e “Piano piano dolce Carlotta” con la compagnia Absinthe Teatro- una Medea classica ma estremamente innovativa che punta all’introspezione psicologica dei personaggi.

Le anime dei protagonisti con i loro sentimenti saranno spogliate di ogni orpello per dare spazio ad una visceralità profonda, carnale e soprattutto attuale, per uno spettacolo con una struttura drammaturgica molto forte con caratteristiche specifiche ed originali che rendono questa Medea unica e diversa allo stesso tempo, per una prova attoriale sicuramente non semplice, con il preciso obiettivo di scoprire una complessa umanità di miti antichi vicini alle paure della società di oggi.

“Questa è la prima volta per la città di Catania- dichiara Sebastiano Mancuso-, che vedrà una rappresentazione diversa, inedita e contemporanea dell’opera di Euripide dove le sollecitazioni morali del periodo in cui Jean Anouilh ha scritto la tragedia come l’esilio, l’omicidio e l’avversione indiscriminata nei confronti degli stranieri fino a sfociare nella xenofobia, sentimenti di odio che oggi a distanza di oltre settant’anni sono, purtroppo, estremamente attuali e riusciranno a toccare le corde più profonde dell’anima”.
















“Novecento” inaugura la nuova stagione del Teatro Stabile Mascalucia


“Novecento” inaugura la nuova stagione del Teatro Stabile Mascalucia


CATANIA- Il sipario della 31° stagione del Teatro Stabile Mascalucia si alzerà con “Novecento” di Alessandro Baricco diretto e adattato per le scene da Rita Re, direttore artistico della Compagnia fondata dal padre Mario.

Sul palco del Teatro San Gabriele dei Padri Passionisti di Mascalucia sabato 12 ottobre, alle ore 21.00, con replica domenica 13 ottobre, alle ore 18.00, e domenica 20 ottobre, alle 18.00, sarà rappresentata la pièce che narrerà una delle storie più commoventi mai raccontate prima.

“Novecento - dichiara la regista Rita Re - è la storia di un viaggio incantevole, a cui daremo vita così come l’autore l’ha scritta, con un linguaggio che la rende vera e allo stesso tempo magica”. Un cammino a volte turbolento, a volte tranquillo, tra le cuccette di terza classe e i primi tre gradini della scala d’accesso alla nave, che conducono alla vita e poi indietro, ancora su per il salone di prima classe fino alla stiva tra il carbone nero della sala macchine.

“Grande importanza avrà il ruolo della musiche  - continua Rita Re - composte appositamente per lo spettacolo dal Maestro Giuseppe Palmeri e incise con Rosario Battiato alla tromba e Alessandro Longo al violoncello, con le coreografie di Alice Sapienza e Chiara Platania della Moonwalk Dance Studio, per impreziosire l’interpretazione di Andrea Luca e Andrea Zappalà, protagonisti della pièce, coadiuvati da un nutrito gruppo di dodici attori”.  Ed ancora aggiunge: “Da siciliana non posso non pensare che le emozioni di tutti coloro che sognavano l’America,  potevano essere anche quelle dei nostri nonni,  a cui dedico questo spettacolo”.



venerdì 4 ottobre 2019

“Erboristeria Siciliana” di Zafferana Etnea vince il “Premio Erboristeria dell’Anno”





“Quando abbiamo aperto un negozio tutto nostro, realizzando un sogno inseguito per anni, volevamo innanzitutto far sentire le persone a casa - ha raccontato Stefania Puglisi - quindi abbiamo scelto materiali molto naturali per l’allestimento dell’erboristeria e pianificato nei dettagli anche questi aspetti”.



La cerimonia di premiazione della 2° edizione del Premio Erboristeria dell’Anno è stata un’occasione di festa ma anche di incontro e di scambio con e tra gli erboristi che si sono ritrovati al Sana a Bologna, presso lo stand della casa editrice Tecniche Nuove. È una iniziativa che la nostra testata ha rinnovato con convinzione dopo la prima edizione pilota del 2018, raccogliendo un’adesione ancora maggiore all’interno della categoria.
Dopo l’introduzione del direttore della rivista Mariella Di Stefano e del direttore editoriale dell’area Healthcare di Tecniche Nuove Paolo Pegoraro, il testimone è passato ai premiati, un’erboristeria per ciascuna delle 5 categorie individuate per definire nel complesso le attività dell’erboristeria.
A queste 5 categorie sono stati aggiunti altri due riconoscimenti. Il primo, il Premio alla carriera, è stato assegnato all’erboristeria La Rinascente di Livio Casagrande aperta a Mirano in provincia di Venezia nel 1986. Casagrande viene da lontano avendo conseguito il diploma di erborista presso l’Università di Urbino nel 1985 e ha alle spalle un’esperienza ultradecennale che la giuria ha inteso valorizzare. “La nostra - ha spiegato il titolare - è una tipica erboristeria artigianale e si è attrezzata anche con un piccolo laboratorio di produzione, dove prepariamo tisane ed estratti in collaborazione con i tirocinanti del corso di Laurea dell’Università di Padova”.
Il Premio all’Imprenditoria Femminile - riconoscimento alla capacità imprenditoriale al femminile - è andato alle
erboristerie Demetra, tre punti vendita avviati rispettivamente nel 2005, nel 2014 e nel 2019 a Padova. L’anima di Demetra sono 4 giovani donne, Chiara Perin, Alessandra Rampazzo, Elena Piazzon e Sara Padoan, tutte laureate in Scienze farmaceutiche applicate all’Università di Padova, che con la loro passione, competenza e determinazione rappresentano uno stimolo per l’intero settore. “La nostra realtà si è sviluppata gradualmente fino a raggiungere le sue attuali dimensioni con 3 erboristerie in quartieri diversi di Padova – ha sottolineato Chiara Perin - e si sta facendo strada in questo mondo grazie a 4 profili professionali di alta qualità”.
Per la categoria “Competenze professionali”, incentrata sul percorso e le competenze professionali che scaturiscono dal curriculum formativo scolastico, dall’aggiornamento e dalle esperienze pratiche, è stata selezionata l’erboristeria La Bottega delle Spezie di Trieste. La titolare Manuela Zippo è laureata in Tecniche Erboristiche e in Scienze Biologiche e ha all’attivo diversi corsi di aggiornamento; le collaboratrici che la affiancano nella divulgazione della cultura erboristica sui social e in negozio sono laureate in Tecniche Erboristiche. “Credo che per il nostro settore sia fondamentale essere molto professionali e sempre aggiornati - ha detto Zippo - Per rispondere con competenza a clienti particolarmente esigenti dobbiamo essere, quindi, supportati da solide basi professionali oltre che dall’indispensabile rigore scientifico”.
Per il “Layout degli interni”, categoria riferita alla progettazione dello spazio, all'immagine e alla creatività interna del punto vendita, è stata premiata l’erboristeria La Bouganville di Roma. La titolare Gaia Conforzi ha rilevato nel 2017 un’erboristeria storica ispirata agli ambienti rurali toscani con pavimenti in cotto e altri dettagli che creano un’atmosfera intima e accogliente. “Cerchiamo di mantenere e migliorare l’ambiente in cui riceviamo il cliente perché siamo convinte che l’erboristeria debba essere anche un luogo del benessere, uno spazio pieno di fiori e profumi dove le persone possano sentirsi a loro agio”.
Il premio “La vetrina come strumento per comunicare” è stato assegnato invece all’erboristeria Secondo Natura di Elena Radici, in attività a Città di Castello (PG) dal 2006. “La vetrina dell’erboristeria - ha commentato la titolare - è il nostro biglietto da visita e non può essere improvvisata, ma deve rappresentare ciò che vogliamo comunicare alle persone. Ciò richiede uno studio in cui nulla è lasciato al caso”.
Per la categoria “Web strategy e social media”, ossia l’utilizzo creativo delle nuove tecnologie per accrescere la competitività del punto vendita, il premio è andato ex aequo a due erboristerie: Natura Infusa, avviata da Sabrina Pastore ad Andria (BA) nel 2015 dopo la laurea in Tecniche Erboristiche. La titolare si definisce un’erborista ‘3.0’ al passo con le nuove tecnologie e i social ed essendo tecnico informatico riesce a gestire con efficacia i social per far conoscere la sua erboristeria.
La seconda erboristeria selezionata per questa categoria è Demetra di Forlì, in attività dal 2016, alla cui guida c’è Eleonora Ghetti. Valorizzazione del territorio e del made in Italy, sinergia con il quartiere e la città e grande attenzione nell’uso dei social ne sono gli elementi portanti. “Non ho fatto corsi sulla comunicazione social e non dispongo di grandi mezzi tecnologici - ha detto Ghetti - ma ho la consapevolezza che coltivare la dimensione dei social media sia un passaggio ineludibile per chi fa il nostro lavoro. I social devono rappresentare ciò che siamo e ciò che esattamente sentiamo sui nostri prodotti”.
Per la categoria “Servizi innovativi e consiglio esperto”, la giuria ha selezionato l’erboristeria Flora di Lorenza Barletta, aperta a Scicli (RG) nel 2016 dopo la laurea in Tecniche Erboristiche a Parma. Professionalità, competenza e dedizione sono il fondamentale supporto di un servizio alla clientela a 360°, fatto anche di serate formative a tema per divulgare i benefici dei preparati naturali, ma soprattutto basato sulla personalizzazione del consiglio, ha sottolineato Lorenza Barletta, che si avvale anche di un laboratorio per la miscelazione di tinture madri e gemmoderivati.
Vincitore assoluto dell’edizione 2019 è risultata infine l’Erboristeria Siciliana, in attività a Zafferana Etnea (CT) dal 2017. Laureata in Scienze Erboristiche, la titolare Stefania Puglisi è affiancata dalla sorella naturopata e da un’esperta in web strategy. Con questa valutazione la giuria ha inteso riconoscere la capacità di coniugare la tradizione dell’erboristeria, che offre 150 piante per la formulazione di tisane personalizzate, con l’innovazione nella scelta dei prodotti e i servizi alla clientela, ma anche la presenza sul territorio con iniziative ad hoc e la sostenibilità di alcuni servizi. “Quando abbiamo aperto un negozio tutto nostro, realizzando un sogno inseguito per anni, volevamo innanzitutto far sentire le persone a casa - ha raccontato Stefania Puglisi - quindi abbiamo scelto materiali molto naturali per l’allestimento dell’erboristeria e pianificato nei dettagli anche questi aspetti”.




CS Raffaella Bergaglio
Redazione de L’Erborista, Il Pediatra, La Tua Farmacia
Tecniche Nuove spa

in Redazione da GC