ESORDIO A ROMA PER “FIGLI DEL SET”, IL DOCUMENTARIO DEL REGISTA SICILIANO ALFREDO LO PIERO
CATANIA –
Esordio nelle sale cinematografiche per il documentario “Figli del set” del
regista catanese Alfredo Lo Piero. La pellicola sarà proiettata il 16 ottobre,
alle 20,30, nel Cinema Aquila di Roma e successivamente all’Università La
Sapienza, sempre nella capitale. Il film, grazie a Distribuzione indipendente
di Giovanni Costantino, potrà essere visto nelle sale in tutta Italia e,
naturalmente, avrà una attenzione particolare in Sicilia. Girato in diverse
location, tra cui Roma e il Museo del cinema alle Ciminiere di Catania, presentato in anteprima al Giffoni Filmfest, il
documentario racconta la storia di alcune grandi famiglie di cineasti, tramite
le testimonianze dirette di: Carlotta Bolognini, Manolo Bolognini, Richy
Tognazzi, Simona Izzo, Danny Quinn, George Hilton, Fabrizio Frizzi. Di Giancarlo Giannini è la voce narrante. Il
regista di “Figli del set”, sarà inoltre protagonista di una delle prossime
puntate di “Cinematografo” di Gigi Marzullo su Rai Uno.
Per Alfredo
Lo Piero l’uscita nelle sale di “Figli del set” è un’altra grande soddisfazione
a distanza di pochi giorni dalla prestigiosa partecipazione, da finalista, al
NVIFF Awards di Amsterdam, tra le 8 opere ammesse alla sezione Documentari. Un
riconoscimento, di pubblico e di critica, importante per “La libertà non deve
morire in mare”: il dramma dei migranti
che partono dalle coste del Nord Africa per raggiungere Lampedusa. “In Olanda
il fenomeno migratorio nel Mediterraneo sembra distante, il dolore per migliaia
di morti è appena percepito. Il mio film è stato un pugno nello stomaco –
sottolinea Alfredo Lo Piero -, come già lo era stato in tante altre città in ogni continente dove è stato
proiettato o ha partecipato a rassegne cinematografiche. Per me e per il mio distributore, che ha pienamente
sposato il progetto, Giovanni Costantino, è una soddisfazione enorme essere
arrivato in finale, insieme ad altre opere di grande impatto sociale e
attualità, come il femminicidio, l’emergenza climatica, l’inquinamento degli
oceani. Insieme a Gideon Omoragbon, uno dei sopravvissuti al naufragio di una
delle tante “carrette del mare” abbiamo raccolto solidarietà e apprezzamento.
Questi sono i premi più importanti”.
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