lunedì 23 aprile 2018

Celebrazione Caduti ANZAC in Sicilia - Agosto 1943





Memorial Caduti di guerra: Giovedì 26 aprile 2018, per la quinta volta in Sicilia, in occasione della ricorrenza dell’ANZAC DAY – Festa Nazionale australiana e neozelandese in memoria dei caduti che persero la vita in battaglia, l’Istituto di Cultura Sicilia Australia (I.C.S.A.), in collaborazione con l’Ambasciata d’Australia, l’Ambasciata della Nuova Zelanda, e la Returned and Services League of Australia (RSL – Victorian and Reservoir Sub-Branch), commemorerà i soldati australiani e neozelandesi caduti in Sicilia durante la campagna militare dell’agosto 1943.



La cerimonia commemorativa avrà luogo al Cimitero di Guerra del Commonwealth di Catania, Stradale Passo del Fico, zona Industriale, Catania con inizio alle ore 11.30

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La campagna militare, conosciuta come Operation Husky, iniziò il 10 luglio 1943 quando le Forze Alleate Americane e del Commonwealth invasero la Sicilia in preparazione all’assalto della penisola. Operation Husky si concluse il 17 agosto 1943 quando le truppe degli alleati si ricongiunsero a Messina, anche senza aver potuto sconfiggere le forze armate tedesche.



La maggior parte dei Caduti sepolti nel Cimitero di Guerra del Commonwealth di Catania, persero la vita nelle battaglie che ebbero luogo a nord di Lentini e nella Battaglia del Simeto; molti di essi perirono a poca distanza da Catania, che cadde in mano degli Alleati il 5 Agosto 1943. Nel cimitero riposano 2,135 Caduti, fra i quali: 113 militi ignoti, 26 australiani e 10 neo zelandesi.



   

La cerimonia di Commemorazione sarà presieduta da:



-       Mr. Timothy Byles – Captain ROYAL AUSTRALIAN NAVY –Defence Attache’ Southern Europe- Australia

-       Ms. Lisa D'Oliveira  Wing Commander ROYAL NEW ZEALAND AIRFORCE - Defence Attaché - New Zealand



Interverranno all’evento autorità civili e militari italiane oltre al Presidente dell’ l’Istituto di Cultura Sicilia Australia (I.C.S.A.) Maria Sanciolo - Bell e dal Vice Presidente Gaetano Failla.

Don Agrippino Salerno, Prevosto Parroco della Pontificia Basilica Collegiata “Santa Maria dell’Elemosina” di Biancavilla, guiderà i presenti nella preghiera. Alcune ghirlande commemorative saranno offerte in Memoria. La delegazione ufficiale, prima della cerimonia commemorativa, visiterà, intorno alle ore 9.30, il Museo Storico dello Sbarco – “Le Ciminiere", Viale Africa, Catania.

Un rinfresco in loro onore, con inizio alle ore 10.30, seguirà la visita al Museo.



Ogni tomba sarà segnata da una bandierina australiana o neo zelandese e dei papaveri rossi. I papaveri, sono stati i primi fiori a spuntare sui campi di battaglia di Francia ed Olanda dopo la  Prima Guerra Mondiale. Da quel momento hanno simboleggiato il sangue sparso da 10 milioni di caduti, fra i quali 45,000 soldati australiani e 16,697 Neo Zelandesi che hanno perso la vita durante la Prima Guerra Mondiale.  Da quel giorno, il papavero rosso, ha simboleggiato rigenerazione, nuova vita e speranza ed é simbolo del ricordo perpetuo dei 102,000 australiani e 52,000 neo zelandesi che hanno dato la loro vita in guerre e conflitti militari mondiali durante gli ultimi 100 anni.



“È con immenso orgoglio e gratitudine - dichiara Maria Sanciolo - Bell,  Presidente dell’Istituto di Cultura Sicilia Australia (I.C.S.A.) - che offriamo questo servizio commemorativo dedicato ai caduti australiani e neo-zelandesi in Sicilia. Nel 2011 i caduti ANZAC sono stati ricordati durante la visita in Sicilia del Governatore Generale d'Australia, Mrs Quentin Bryce AC, e del marito Mr Michael Bryce AM AE. In quell'occasione, Mrs Quentin Bryce ha deposto una ghirlanda commemorativa ai piedi della Grande Croce e visitato le tombe dei caduti. Il nostro Istituto ha profondamente sentito di continuare a ricordare i Caduti ANZAC in Sicilia e ringrazia tutti coloro che ci seguono nel nostro intento”.



Stralcio del diario di guerra di un australiano arruolato nelle truppe britanniche.

L'originale si trova presso l'Australian War Memorial a Canberra.



“(...) Piu' tardi il generale Montgomery disse che la battaglia del Ponte di Melati (leggi Simeto) era stata una battaglia "classica", un modello di come un'operazione militare deve essere condotta (detto dallo stratega più eminente della Guerra, questo era davvero una grande lode). Lui c’invitò ad inserire una placca di bronzo con su scritto "No. 3 Commando Bridge" cosa che noi facemmo. Alcune volte penso a come si può giudicare questa battaglia nel contesto di tutte quelle che fanno parte di tre mila anni di storia della Sicilia e chissà con quanti episodi di sangue. Noi eravamo 350, abbiamo perso 153 e soltanto 197 sono ritornati...perdite terribili. Altre battaglie successive sono state brutte, ed alcune anche spaventose; ma questa, per noi,  è stata la peggiore battaglia della Guerra, principalmente perché' avevamo pochissime probabilità di successo...”.



Major John C. Erskine - Lieutenant, No 3 Commando - British Army





Profilo I.C.S.A. - Istituto di Cultura Sicilia Australia



L’Istituto di Cultura Sicilia Australia è una Associazione no-Profit, con Sede in Sicilia e in Australia – essa ha come scopo primario lo scambio culturale fra le genti di Sicilia e d’Australia, sul piano dell’arte, della cultura, dello sport e dell’ingegno.

Quale ponte culturale tra i due paesi, oltre a porre in rilievo, sostenere e programmare eventi di particolare interesse che coinvolgano entrambi i territori, l’Istituto collabora con Istituzioni, Enti governativi, Associazioni, Fondazioni e privati di entrambi i paesi per una promozione culturale fatta di contenuto.

L’Istituto di Cultura Sicilia Australia si dedica alla promozione di entrambi i territori, creando gemellaggi accademici, l’attuazione di seminari di studio, masters e in genere, l’elaborazione di progetti di studio in comunione fra istituti scolastici ed università dei due paesi, l’istituzione di premi e borse di studio per studenti e accademici australiani che vogliono studiare in Sicilia, e viceversa per siciliani con specifici interessi di studio e ricerca in Australia; prova a suscitare spunti di confronto tra i due paesi, nella convinzione che lo scambio culturale rappresenta una grande occasione di crescita; più in generale, promuove sinergie per far nascere iniziative.



L’organizzazione è lieta di invitare rappresentanti Media e giornalisti al rinfresco offerto al Museo Storico dello Sbarco, che si terrà alle ore 10 nel sito de “Le Ciminiere”, in Viale Africa, a Catania, durante il quale (previa conferma di adesione) sarà possibile effettuare interviste, foto e video.   



I caduti ANZAC sepolti al Cimitero del Commonwealth di Siracusa saranno commemorati in una breve cerimonia che avrà luogo nello stesso cimitero il 25 Aprile 2018 con inizio alle ore 11.00.


Successo a Noto, 'Nei Luoghi della bellezza' di Luisa Mazza, per la prima presentazione in Sicilia dell'antologia "Poeti in classe" con Roberto Galaverni e Grazia Calanna


Lo scorso venerdì 20 aprile 2018, nella sala “Gagliardi” di Noto, nell’ambito del progetto culturale “Nei Luoghi della Bellezza” ideato e coordinato da Luisa Mazza, successo per la prima presentazione siciliana dell’antologia “Poeti in classe 25 poesia per l’infanzia e non solo” a cura di Evelina De Signoribus e Elena Frontaloni.
Per l’occasione è intervenuto il critico letterario de Il Corriere della Sera, Roberto Galaverni, che ha presentato il libro insieme alla poetessa e giornalista Grazia Calanna (unica siciliana presente nell’antologia edita da ‘italic pequod’). L'incontro ha sviluppato vari momenti come il dialogo/intervista con gli studenti siciliani (nella foto di P. R. Platania con la Calanna e Galaverni), la lettura e il commento delle poesie, la selezione di alcuni versi delle poesie in antologia per elaborare “interazioni poetiche” adattate e dedicate alla fascia d'età. Poeti in classe contiene testi (una presentazione e una poesia per ciascun autore) di Silvia Vecchini, Italo Testa, Luigia Sorrentino, Luigi Socci, Lucilio Santoni, Giovanni Previdi, Natalia Paci, Valerio Nardoni, Renata Morresi, Francesca Matteoni, Matteo Marchesini, Franca Mancinelli, Andrea Inglese, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Massimo Gezzi, Paolo Gentiluomo, Francesca Genti, Federico Federici, Azzurra D’agostino, Grazia Calanna, Maria Grazia Calandrone, Domenico Brancale, Vito M. Bonito, Vanni e Loren Bianconi, Martino Baldi. Contiene, inoltre, una testimonianza inedita su Giorgio Caproni, maestro elementare, della figlia Silvana e una “cronaca” dell’incontro tra Giovanni Giudici e i bambini di una classe quinta di Sarzana.




Cosa significa oggi scrivere e scegliere la poesia?


Grazia Calanna: “Chi scrive versi non dimentica, come elabora Jorge Luis Borges in “Obra poética”, che ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente cosa gli è stato concesso di scrivere. Altrettanto non dovrebbe dimenticare, quando (se) si occupa di recensirli (come nel mio caso), l’incombente rischio di travisare, stravolgere, deragliare; non dovrebbe dimenticare l’umiltà; non dovrebbe dimenticare il rispetto per coloro che (al di là del “talento”, più o meno riconoscibile o inculcabile) si esprimono con la verità – l’odore ne imprime distintamente le pagine (anche quelle virtuali) – affidando alla precarietà del verbo il proprio frangibile sentire. Chi è il poeta? È un prescelto celeste al servizio della poesia destinato a cogliere (con singolari sensibilità e perspicacia) un dettato prodigioso nella misura della sua stessa imperscrutabilità. In pochissimi, poi, avranno il coraggio di avvicinarsi con scrupolo, con coscienza, nel tentativo di cercare o cercarsi tra le righe. Penso alla poesia “Due righe” di Bartolo Cattafi (Tra cosa e cosa  / due righe buttate là sulla pagina /  ma chi si prende la briga /  di passarci su il dito /  di farsi morsicare da due aspidi /  nell’estate pietrosa?).