giovedì 23 ottobre 2014

Se una notte nel tempo Van Gogh e Tutankhamen - La sera e i notturni dagli Egizi al '900



 
 
E’ un’idea così semplicemente bella che stupisce che nessuno ci abbia pensato sino ad ora”. Questa la sensazione che si è colta stamani a Vicenza, a Palazzo Trissino, allorché il Sindaco Achille Variati e il Vice Sindaco Jacopo Bulgarini d’Elci hanno annunciato la grande mostra – la terza del critico e curatore a Vicenza – che Marco Goldin è stato chiamato a proporre in Basilica Palladiana, a partire dalla vigilia di Natale del 2014.
La grande novità è l’ingresso della Fondazione Teatro Comunale della Città di Vicenza come Ente Promotore, in collaborazione con il Comune di Vicenza e Linea d’ombra, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona. Main Sponsor il Gruppo Segafredo Zanetti.
E’ una mostra di capolavori, sensazioni, emozioni e simboli. E simbolica non poteva non essere, quindi, anche la data di inizio: il 24 dicembre 2014, la Notte Santa.
La mostra richiama millenni di storia dell’uomo e dell’arte, appuntati in una mostra che indaga una storia antica ma soprattutto poi una seconda storia, dal Cinquecento al Novecento in pittura, lungo il suo versante struggentemente serale e notturno. Ma senza connotare, appunto, questo suo lato di alcuna paura, angoscia, negatività, per leggerlo invece in chiave d’amore. Da qui la presenza di tramonti meravigliosi e di opere in cui la notte cede al primo chiarore dell’alba. Per dare della notte la sua immagine più completa di continuità temporale.
Come sanno fare i veri artisti quando, nel raffigurare un chiaro di luna, infondono nell’elemento visivo, “fotografico”, sentimenti e profonde corrispondenze d’anima. Come chi nel nero vede “semplicemente” l’altro volto della luce o solo lo spazio bellissimo che ci separa dall’alba. La notte, queste notti, sono un viaggio personalissimo da sole a sole, passando per l’annullarsi della luce che mai coincide con nessun eclissarsi della vita.

Ottanta opere, come sempre magnifiche, rare, internazionali, musicano questo affascinante racconto sinfonico.
Un poema che inizia lungo il Nilo, dove si sedimenta l’idea della notte del mondo oltre il mondo. E’ la notte abitata nel ventre delle Piramidi. Raccontata in mostra da reperti che, da soli, valgono il viaggio a Vicenza. Dal Museum of Fine Arts di Boston giunge per la prima volta in Italia un nucleo di tesori egizi stupefacenti: dal corredo della Regina Hetherphes, al celeberrimo volto di Tutankhamen re bambino sino ai Ritratti del Fayum, quando Egitto e Roma si avvicinano, a partire dalla fine del I secolo d. C.

Questo il grande prologo. Cui segue un poema ancora più grandioso fatto di dipinti-capolavoro che raccontano la notte piena o il tramonto o i crepuscoli, la mareggiata di stelle, il giungere dell’alba. Si parte dal Cinquecento e dal Seicento, dai grandi veneti, lombardi e emiliani: Tiziano, Lotto, Bassano, Tintoretto, Savoldo, Caravaggio, Correggio, Carracci, per affacciarsi sui fiamminghi come Rubens o Elsheimer o De La Tour in Francia, El Greco e Zurbaran in Spagna, olandesi come Rembrandt e Van Honthorst, fino ai pittori del Settecento, da Magnasco a Füssli, ai preromantici come Wright of Derby, a Canaletto, Guardi. Poi la pittura americana, con un occhio particolare alle meraviglie di Church e via via fino a Hopper. In ambito francese Millet, Corot, Courbet e, tra gli impressionisti Whistler dapprima e poi Manet, Cézanne, Pissarro, Monet, Gauguin e infine Van Gogh. A lui sarà riservato un omaggio particolare: 10 opere “da museo”, tant’è che a concederle sono il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Kröller-Müller Museum di Otterlo, vale a dire i due templi dell’arte di Vincent. Il suo celeberrimo “Sentiero di notte in Provenza” è stato, non a caso, scelto come logo della mostra.
Ma il percorso ideato da Goldin traguarda anche Van Gogh e l’Ottocento e, passando per l’emozione di Böcklin, conduce la mostra verso il nuovo secolo per incontrare Matisse prima e Bonnard poi, sperimentando molte incursioni dentro l’opera di alcuni strepitosi pittori di metà Novecento, per esempio da De Staël a Rothko a Bacon, fino alla chiusura con lo spagnolo Lopez Garcia e con un pittore americano straordinario, scomparso nel 2009, qual è Andrew Wyeth.
“A testimoniare – chiosa Goldin - il senso di una notte che non è più soltanto il risultato di un vedere fisico e riproduttivo, ma interiore e determinato dalla profondità psicologica, del sogno e della memoria. In una mostra che, come dice il titolo, vuole unire in un altrimenti impossibile incontro, il sentimento che scaturisce dalla fierezza del viaggio notturno di Tutankhamen e dallo straziato viaggio sotto la luna e le stelle di Vincent van Gogh. Quando la notte è la rappresentazione della vita, il suo limite e insieme il suo culmine che si oltrepassa nello spazio del tempo”.

I capolavori di Stiffe in mostra a L’Aquila



 
 
E' motivo di grande orgoglio per la Soprintendenza BSAE dell’Abruzzo poter presentare a L’Aquila le quattro importanti sculture provenienti dall’antica chiesa di Sant’ Andrea di Stiffe. Se quest’ultima ancora reca le ferite del sisma, quelle inferte alle sculture, sono state, infatti, ottimamente risanate. Dopo il sapientissimo restauro realizzato con i fondi del Mibact, sollecitati dalla stessa Soprintendenza, le sculture vengono proposte alla comunità aquilana grazie alla disponibilità dell’Arcidiocesi dell’Aquila, e del Comune dell’Aquila, Assessorato alla Cultura, i quali hanno voluto dare un prestigioso seguito, nella cornice del Palazzetto dei Nobili, all’edizione pescarese di Casa d’Annunzio, che ha riscosso un notevole successo.
La mostra è piccola, ma molto significativa: una nota particolare merita soprattutto la straordinaria terracotta raffigurante Sant’Andrea, una nuova e notevole acquisizione al patrimonio abruzzese, perché attribuita ad un maestro di spicco quale Saturnino Gatti da Lucia Arbace, curatrice dell’esposizione. La scultura era frantumata in mille pezzi: oggi è possibile riammirarla splendente e luccicante d’oro, grazie al lavoro paziente della restauratrice Lorenza d’Alessandro. Lo sguardo basso verso il libro, capelli lunghi e barba, questa monumentale scultura, ispirata a prototipi di ascendenza classica, è posta accanto alla delicata Santa Caterina d’Alessandria in un dialogo silenzioso e mistico, riproponendo quello che le statue hanno sussurrato sin dagli esordi del XVI secolo. La funzione processionale giustifica presso la medesima chiesa la presenza di un altro Sant’Andrea in cartapesta, gemellato con San Vincenzo Ferrer, l’uno e l’altro memori della grande tradizione statuaria napoletana del Settecento.
A latere della mostra un focus dedicato alle Grotte di Stiffe, per rimarcare il valore anche catartico di una devozione legata sì alla sussistenza, ma anche fortemente ancorata alla natura e al valore simbolico e purificatrice dell’acqua.

Inaugurazione avvenuta lo scorso 21 ottobre 2014 sono intervenuti: interverranno Monsignor Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo dell’Aquila, Francesco Scoppola, Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, Massimo Cialente, Sindaco dell’Aquila, Elisabetta Leone, Assessore alle Politiche Culturali del Comune dell’Aquila, Lucia Arbace, Soprintendente BSAE Abruzzo.

“Lorenzo Licitra, in concerto”



Domenica 26 ottobre, alle ore 19,00, al Teatro Tenda di Ragusa. Un altro successo per il giovane tenore Lorenzo Licitra, ragusano che porta in giro per il mondo il bel canto e la sua amata Sicilia.
Oggi, è stato presentato alla stampa, il concerto che il tenore lirico leggero terrà domenica 26 ottobre al Teatro Tenda di Ragusa. Presenti, oltre l’artista, Peppe Arezzo, direttore artistico dell’evento e pianista di Amy Stewart. Sarà presente Sebastiano D’Angelo, direttore "Associazione ragusani nel mondo", partner dell'evento insieme a Telethon a cui andrà parte del ricavato della serata.
Licitra, si è esibito con successo negli ultimi anni, a Philadelphia, Instanbul, Johannesburg e dopo il concerto di Ragusa del prossimo 26 ottobre, partirà alla volta di New York, dove canterà alla St. John's University. Lorenzo Licitra, sta percorrendo una formazione graduale e faticosa dedicata alla musica, suo grande amore. Studia al conservatorio Nicolini di Piacenza e alla Scala di Milano, oltre ad approfondire la propria tecnica con lezioni private con il maestro Carmelo Caruso, baritono di fama internazionale. “Sin da piccolo ho sentito la musica scorrere nelle vene. Cantare davanti a sua Santità Giovanni Paolo II e nel coro dell’Antoniano ‘Mariele Ventre’, sede di Ragusa, mi ha sicuramente dato grande soddisfazione e la voglia di continuare. Ma per andare avanti sul serio in questa professione ci vuole tanto studio, umiltà e il sostegno della famiglia, che io ringrazio sempre”.
Il giovane tenore si è classificato al primo posto in numerosi concorsi nazionali di musica leggera ed è stato ospite a "Io Canto", manifestazione televisiva condotta da Gerry Scotti.
Lorenzo Licitrà è un interprete eclettico, infatti, il suo repertorio include brani popolari, lirici e musica leggera. Domenica 26 ottobre alla ore 19, non ci sarà sono il bel canto, ma connubio delle arti, infatti, insieme a Lorenzo Licitra si esibiranno cantanti, attori e ballerine, al fine di far vivere ai ragusani delle ore di spensieratezza e di raccogliere dei fondi per la ricerca di Telethon
Tra gli artisti interverranno:  Carlo Cattano, Giovanni Cucuccio, Maurizio Diara, Alberto Fidone, Massimo Leggio,Peppe Tringali, Arianna Occhipinti, Giulia Casamichele, Alessia Licitra, Emanuela Curcio. Uno spettacolo per la città di Ragusa.
 


 
 
Lorenzo Licitra nasce a Ragusa il 25.09.1991. Diplomato al liceo linguistico, ambasciatore Ibleo del bel canto, studia al Conservatorio "G. Nicolini" di Piacenza e recentemente si sta perfezionando anche sotto la direzione del Tenore G.Veneziano al teatro "Alla Scala Di Milano". Coltiva la passione per il canto sin da piccolo, partecipando a numerosi concorsi canori e master a livello regionale e nazionale, vincendo premi e riscuotendo riconoscimenti dai componenti della giuria. Debutta alla manifestazione "Ibla Classica International" presso il Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla. Nel giugno 2011 si esibisce al Consolato Generale d'Italia di Istanbul in occasione del 150° anniversario della Festa della Repubblica Italiana presso il prestigioso Palazzo Venezia. Nel giugno 2011 partecipa al concorso internazionale "Ibla Grand Prize" ricevendo il riconoscimento di "young talent". Nel mese di settembre 2011 intona l'Inno nazionale accompagnato dalla Banda Nazionale dell'Arma dei Carabinieri in provincia di Ragusa. Nell'ottobre 2011 è invitato a Johannesburg in Sudafrica, con l'associazione Ragusani nel mondo esibendosi nello “State Theatre on Nelson Mandela Square”. Al rientro in Italia fa la sua prima apparizione televisiva nazionale in qualità di ospite nel programma televisivo “Io Canto 3” in onda su Canale 5 condotto da Gerry Scotti, esibendosi al fianco di Rachele Amenta. Riceve l'onorificenza dal primo cittadino di "ambasciatore ibleo nel mondo del bel canto". Il 2 giungo 2012 viene invitato a cantare presso l’hangar “AgustaWestland” in occasione dei festeggiamenti della Repubblica Italiana a Philadelphia sotto dirigenza del Consolato Italiano. Il 4 agosto 2012 riceve un premio speciale durante la manifestazione del diciottesimo premio Ragusani nel mondo. Ad ottobre 2012 partecipa al master preparatorio dell'Accademia "Cubec" giovani cantanti lirici di Mirella Freni. In occasione dei recenti festeggiamenti del 2 giungo si è nuovamente esibito in America ed è stato protagonista presso prestigiosi palcoscenici.
 
 
 
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://www.lorenzolicitra.com 

mercoledì 22 ottobre 2014

Successo a Zafferana Etnea per la presentazione del libro “Era santo, era uomo" di Lino Zani intervistato dalla giornalista Grazia Calanna

Successo a Zafferana Etnea per la presentazione
del libro “Era santo, era uomo" di Lino Zani
intervistato dalla giornalista Grazia Calanna
 
 
Sala consiliare di Palazzo di Città, a Zafferana Etnea, gremita per la presentazione del libro “Era santo, era uomo – Il volto privato di papa Wojtyla” (Mondadori) scritto da Lino Zani. L’autore, in un clima di grande commozione, è stato introdotto dalla giornalista Grazia Calanna (Direttore Responsabile della rivista culturale l’EstroVerso) che ha così introdotto: “Lino Zani, maestro di sci e alpinista, consulente ministeriale in materia di montagna, dal 1984 è stato compagno di sciate, amico e confidente di Karol Woytjla. Con il Santo Padre Zani ha condiviso parentesi di vita attiva e contemplativa, solitaria e intensa, ma sempre intrisa della personalità di un uomo che ha scosso molte coscienze in tutto il mondo. Per lungo tempo Zani, che ringraziamo di essere intervenuto, ha custodito i ricordi di quella esperienza, in un silenzio che si scioglie nelle pagine del libro che ci accingiamo a presentare. Ringrazio, oltreché l’amministrazione comunale nella persona dell’assessora alla cultura Angela Di Bella che ha partecipato all’incontro dandoci ospitalità, il fotografo Massimiliano Russotto il quale con palpabile entusiasmo e grande affetto per il proprio maestro di sci, Lino Zani, appunto, ha curato l’organizzazione di questo evento culturale ideato nel segno della condivisione, della fede e della testimonianza”.


 
 
“Ho conosciuto Karol Wojtyla nel luglio del 1984 sull’Adamello – ha raccontato Zani -. I miei genitori gestivano il rifugio della Lobbia Alta sul ghiacciaio. Un giorno abbiamo ricevuto la visita di quattro sacerdoti polacchi. Non sapevamo che uno era l’assistente personale del Papa. Il posto gli piacque molto, lo reputò adatto per le vacanze del pontefice. Ho frequentato il Santo Padre per 21 anni e lo consideravo un amico. Sciava benissimo, e amava moltissimo la montagna. Sulla sua santità non ho avuto dubbi sin dal primo incontro. Non potrò mai dimenticare che pregava per ore seduto su un sasso, in silenzio assoluto, come se il tempo si fosse fermato”. La serata si è conclusa, dopo gli interventi del pubblico che ha posto diverse domande, con la proiezione del filmato ‘Non avere paura’ tratto dalla fiction andata in onda su Rai1 nel giorno della canonizzazione del Pontefice. Nel ruolo di San Giovanni Paolo II l’attore russo Aleksei Guskov, Giorgio Pasetti interpreta Lino Zani mentre Katia Ricciarelli la madre e Claudia Pandolfi la compagna. “Una storia singolare e commovente il cui fascino è racchiuso nelle pagine di questo bellissimo libro – ha concluso Zani ringraziando Massimiliano Russotto per l’organizzazione e il pubblico intervenuto -. Una vicenda intimista, un’amicizia che ha raggiunto le altitudini della spiritualità oltre quelle delle vette innevate dove è nata e si è rinforzata”.

Premio Bellini d'oro 2014: standing ovation per Daniela Barcellona e John Osborn

 
 
Standing ovation finale
per Daniela Barcellona e John Osborn, Premio Bellini d'oro 2014
Il prestigioso riconoscimento è stato promosso e organizzato
dalla Società Catanese Amici della Musica
in collaborazione con il Teatro Massimo Bellini e il Bellini Festival

CATANIA - Il Premio Bellini d’Oro, promosso e organizzato dalla Società Catanese degli Amici della Musica, ha incoronato quest’anno due stelle della scena lirica internazionale, il mezzosoprano Daniela Barcellona e il tenore John Osborn, che hanno conquistato il folto pubblico fino alla trascinante standing ovation finale, suggellando una serata di intense emozioni, musicali ma non solo. Hanno infatti assistito al concerto e alla premiazione anche i precari che da quasi un mese stanziano sul tetto del Teatro Bellini, che ha fatto da splendida cornice all’evento. Dopo un’esibizione da manuale, i due premiati e il direttore d’orchestra Alessandro Vitiello hanno indirizzato ai lavoratori parole di alta solidarietà, sottolineando il ruolo e il valore del melodramma nella cultura italiana.
Si è conclusa così, nel trionfo del belcanto, una soirée musicale che continua a fare onore alla città e al suo genius loci, forte di una tradizione che lo rende il più antico riconoscimento istituito in Italia in onore di un musicista, vantando ben ventinove edizioni, quarantasei anni di storia, sessanta premiati.
Fiore all’occhiello della programmazione della Società Catanese Amici della Musica, affidata alla conduzione del presidente Giuseppe Montemagno e della vicepresidente Caterina Andò, la cerimonia di consegna del Premio ha avuto luogo, come si è detto, nella sede più consona, lo scrigno dorato del Teatro Massimo Bellini di Catania, che ha fornito la propria fattiva collaborazione e messo a disposizione le maestranze artistiche e tecniche, grazie alla sensibilità del presidente del Cda, il Sindaco Enzo Bianco, e della sovrintendente, Rita Gari Cinquegrana. Per la prima volta, la manifestazione è stata dunque ospitata nell’ambito del Bellini Festival, grazie all’accordo con il Teatro voluto dallo stesso sindaco Bianco e che vede Enrico Castiglione responsabile artistico delle manifestazioni belliniane.
Preludio alla consegna dell’ambito riconoscimento è stato il concerto sinfonico-corale che ha visto la partecipazione, insieme ai due artisti premiati, dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo Bellini, la prima diretta dalla bacchetta di Alessandro Vitiello, il secondo guidato da Gaetano Costa.
Autentica, vibrante festa della musica nel segno del Cigno, la locandina della serata si è aperta e conclusa nel segno del capolavoro belliniano, Norma, del quale sono stati proposti ampi estratti; ma ha proposto anche pagine, tra le più celebri, tratte da Nabucco e Il trovatore di Giuseppe Verdi, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea.
L’albo d’oro, in cui quest’anno sono stati iscritti i nomi di Daniela Barcellona e John Osborn, vanta presenze tra le più autorevoli della storia dell’interpretazione belliniana: da Montserrat Caballé a Joan Sutherland, da Edita Gruberova a Cecilia Bartoli, da Luciano Pavarotti a Giuseppe Di Stefano, da Vittorio Gui a Gianandrea Gavazzeni a Riccardo Muti.
In questa tradizione di eccellenza perfettamente si collocano gli artisti premiati quest’anno. Nata a Trieste ma di origini siciliane, Daniela Barcellona da un ventennio figura come presenza di riferimento del panorama internazionale, in un repertorio che spazia dal periodo barocco al tardo Ottocento. Personalità eclettica, già insignita del Rossini d’oro nel 2002, il mezzosoprano ha esaltato la scultorea eleganza neoclassica del personaggio di Romeo, nei Capuleti e i Montecchi belliniani, interpretandoli a Las Palmas, Lima e Bilbao come all’Opéra di Parigi e al Festival di Salisburgo; ed è stata appassionata, trascinante Adalgisa in Norma da Palermo a Tel Aviv, da Macerata al Regio di Parma, dove ha cantato la prima esecuzione della nuova edizione, curata sulle fonti originali da Maurizio Biondi.
Arriva invece dall’Iowa il tenore statunitense John Osborn, nel 1994 giovanissimo vincitore delle audizioni del Metropolitan di New York, da cui ha spiccato il volo per una brillante carriera internazionale. Osborn privilegia il primo Ottocento italiano e francese: per la sua interpretazione dell’Otello di Rossini ha appena ricevuto l’International Opera Award 2013 per la migliore produzione d’opera dell’anno. Le opere di Bellini occupano un posto di primo piano nel suo repertorio, sin da quando, nel 2009, ha debuttato Arturo Talbo nei Puritani alla Nederlandse Opera; della stessa opera ha poi affrontato a St. Louis la versione per due tenori, interpretando questa volta il ruolo di Riccardo Forth. Ma è con Norma che Osborn ha fornito un contributo degno di nota, restituendo a Pollione la vocalità di tenore contraltino, propria del primo interprete, Domenico Donzelli. La sua interpretazione al Festival di Salisburgo, al fianco del talento ulcerante di Cecilia Bartoli, ha acceso un dibattito – tuttora aperto – sulla corretta prassi esecutiva dell’opera: un dibattito al quale il Premio Bellini d’oro intende così dare il proprio contributo.
Per questo il Premio, che dal 1968 viene assegnato a personalità di spicco della scena lirica, è diventato momento di osservazione privilegiato sulla lezione e sull’esegesi belliniana, declinata sui palcoscenici del mondo intero.
 
Nella foto di Giacomo Orlando (in alto) da sx: Giuseppe Montemagno e Caterina Andò (rispettivamente presidente e vicepresidente della Società Catanese Amici della Musica), il tenore John Osborn, Rita Gari Cinquegrana (sovrintendente del Teatro Massimo Bellini), Enrico Castiglione (direttore artistico del Bellini Festival), il mezzosoprano Daniela Barcellona. 

Nasce la rete dei 5 Festival: Bellini, Donizetti, Rossini, Puccini e Verdi

Nasce la rete dei 5 Festival dedicati ai grandi operisti
Bellini, Donizetti, Rossini, Puccini e Verdi


Si è svolto (20 ottobre 2014) a Villa Orlando a Torre del Lago Puccini il primo meeting dei rappresentanti dei 5 Festival italiani dedicati ai grandi compositori e operisti Bellini, Donizetti, Rossini, Puccini e Verdi. Un incontro fortemente voluto e stimolato dal senatore Giovanni Pieraccini e promosso dalla presidente della Fondazione Festival Pucciniano Adalgisa Mazza, per riprendere un progetto avviato dallo stesso senatore Pieraccini nel 1983, di una legge che avesse come obiettivo la valorizzazione dei grandi compositori italiani dell’800 ed i Festival ad essi dedicati.
“I nobili della storia della lirica italiana - come li ha definiti il senatore Pieraccini nel suo intervento di apertura della riunione - hanno segnato la storia del nostro Paese. Musicisti che hanno contribuito e ancora oggi contribuiscono, con una forza straordinaria, alla promozione dell’Italia e delle sue straordinarie bellezze e costituiscono uno dei canoni identitari del nostro Paese, dalla Lombardia, sino alla Sicilia, passando per l’Emilia, Le Marche e la Toscana.”
L’invito è stato accolto con entusiasmo da tutte le istituzioni, erano infatti presenti ai massimi livelli il Rossini Opera Festival di Pesaro con il sovrintendente Gianfranco Mariotti, il Festival Bellini di Catania con il direttore artistico Enrico Castiglione, Bergamo Musica Festival con l’assessore alla cultura e turismo del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti e il direttore artistico Francesco Bellotto, il Festiva Puccini con la presidente Adalgisa Mazza e il direttore artistico Daniele De Plano, e il consigliere di indirizzo e presidente del Consiglio provinciale di Lucca Andrea Palestini, assenti, ma solo per motivi contingenti, i rappresentanti del Festival Verdi che hanno comunque dato la loro adesione al progetto.
"In un momento di profonda crisi come quello in cui versa l’Italia- ha proseguito Pieraccini- la capacità di ripartire dipende dalla capacità di essere propositivi, di lavorare a progetti ambiziosi. E il progetto di una rete dei Festival dedicati ai 5 grandi compositori italiani che sono una ricchezza straordinaria per il nostro Paese, rappresenta certamente obiettivo ambizioso che sono certo riscuoterà consenso ed apprezzamento tra i nostri politici ed amministratori."
Numerose le proposte avanzate nel corso della riunione per avviare un percorso comune che consenta di realizzare obiettivi di breve, medio e lungo periodo. Attività di promozione congiunte per moltiplicare le grandi potenzialità che i Festival hanno di attrarre “turisti” nel nostro Paese e per incrementare la ricchezza prodotta nei rispettivi territori.
Uno degli obiettivi a breve sarà la promozione dei Festival presso il pubblico dell’Expo 2015. Investimenti congiunti per una campagna di promozione integrata che prevede la realizzazione dei classici materiali cartacei sui quali riportare i cartelloni di tutti i cinque Festival, all’apertura di profili social che saranno animati in più lingue.
La forza dei Festival dedicati ai 5 grandi compositori la cui produzione musicale ha coinvolto tre generazioni di italiani - come ha sottolineato il sovrintendente Mariotti –che sono quindi uno dei canoni di identità del nostro Paese, sta nell’unicità della loro proposta; Aspetto questo sottolineato anche dall’assessore del Comune di Bergamo Ghisalberti, che punta sulla stretta relazione tra i territori e i loro genii loci.
Ogni Regione ha sottolineato la presidente Mazza promuove tra le proprie eccellenze i Festival dedicati ai grandi operisti ed integrare la promozione culturale è uno degli obiettivi a portata di mano. Questo significativo primo passo- come hanno sottolineato anche Enrico Castiglione, Francesco Bellotto e Daniele De Plano può aprire anche a più profonde relazioni sul piano artistico e culturale. Una legge per i 5 Festival dedicata ai 5 grandi compositori che può apparire difficile ed improbabile in questa fase storica ed economica - ha detto Andrea Palestini- non è un obiettivo da accantonare, molte sono le ragioni e le motivazioni che possono spingere a racchiudere in una legge la difesa di questo patrimonio così originale e riconoscibile in tutto il mondo.




















lunedì 20 ottobre 2014

CATANIA: “Piccole e medie imprese che battono la crisi”


 
 
 
Si terrà presso la sede di Confcommercio Catania il 21 ottobre l’evento formativo dedicato ai manager e agli imprenditori catanesi dal titolo “Piccole  e medie imprese che battono la crisi”, il cui obiettivo è quello di far sì che le aziende partecipanti provino ad applicare nuove conoscenze, utilizzare tecniche migliori per gestire l’impresa e le proprie risorse umane, e fare della crisi attuale una opportunità di crescita.

Il seminario, organizzato con il patrocinio di Confcommercio e la collaborazione di G&CO, azienda partner che si occupa di comunicazione visiva, vedrà gli interventi dei consulenti di OSM -Open Source Management, realtà che opera in Italia da più di 20 anni con l’obiettivo di aiutare le imprese a crescere in maniera efficiente attraverso interventi mirati alla valorizzazione del capitale umano presente nelle aziende, operando su  più livelli e più strategie: dalle risorse umane al marketing, dalla finanza alla selezione del personale, dalle vendite alla comunicazione.

In particolare la mission di OSM Sicilia è: “Contribuire al miglioramento dell’economia siciliana migliorando le imprese dell’isola e le persone che le compongono, trasferendo loro le migliori tecniche di management e aiutando chi è in cerca di lavoro a trovare le migliori imprese“.

La principale sfida invece è far crescere i numeri in azienda, non semplicemente fornire consulenza e formazione fine a sé stessa.  Ampio spazio è dedicato al percorso individuale e alla condivisione delle esperienze, particolarmente apprezzata in un momento in cui è necessario capire come muoversi e far leva sulla pratica, più che sulla teoria.

Durante il seminario sarà condotto un dibattito sulle azioni di successo che hanno compiuto le aziende che in questi anni sono riuscite a battere la crisi e a incrementare i propri fatturati.

Tra queste verranno approfondite quelle che riguardano:

·         affrontare le inefficienze di cui non ci si accorge (personale improduttivo, scarsa visione del futuro, modelli di business ormai inadeguati, etc. ) anziché soffermarsi sulle cause esterne alla crisi (il sistema creditizio italiano, la burocrazia e la legislazione, la concorrenza etc...)

·         uscire dalla propria “zona di comfort” come prendere decisioni difficili sul piano emotivo.

·         abbracciare il marketing come componente stabile del successo per far sentire al mercato la propria presenza.

·         porre la giusta attenzione e il controllo sugli aspetti finanziari che permettono di misurare e guidare le azioni giuste per crescere in maniera sana.

·         adottare una politica di gestione delle persone per motivarle e renderle più produttive.

·         studiare e migliorare se stessi per accrescere le proprie competenze manageriali e affrontare un mercato globalizzato , fortemente evoluto e in continuo cambiamento.

Inoltre, durante la giornata sarà presentata e somministrata gratuitamente l'analisi HT del potenziale, un test attitudinale che sottoposto all’imprenditore fornisce una valutazione oggettiva  delle caratteristiche personali e manageriali che sono necessarie per svolgere la propria funzione e consente  di individuare i punti di forza da valorizzare e le aree di miglioramento in cui intervenire per ottenere risultati migliori e condurre un’azienda di successo. In definitiva, la giornata sarà un’occasione da non perdere per chi intende migliorare la gestione d’impresa, sviluppare ambienti di lavoro orientati alla crescita degli individui  e accrescere le proprie competenze manageriali attraverso il confronto con esperti del settore e altri imprenditori.

martedì 14 ottobre 2014

Grazia Calanna presenta il libro sul volto privato di papa Wojtyla scritto da Lino Zani


 
Presentazione del libro “Era santo, era uomo – Il volto privato di papa Wojtyla” di Lino Zani

Domenica 19 Ottobre 2014
nella sala consiliare di Palazzo di Città
Zafferana Etnea

Domenica 19 Ottobre 2014, alle ore 18.30, nella sala consiliare di Palazzo di Città, a Zafferana Etnea, si terrà la presentazione evento del libro (Oscar Mondadori) “Era santo, era uomo – Il volto privato di papa Wojtyla” di Lino Zani, maestro di sci di Papa Giovanni Paolo II. Nel corso della serata moderata dalla giornalista Grazia Calanna (Direttore Responsabile della rivista culturale l’EstroVerso), saranno proiettate le foto e il filmato “Non avere paura”.

Che Papa Wojtyla amasse la montagna e s’identificasse appieno con la pace di quel mondo è risaputo. Non molti invece sanno che c’è un testimone oculare di quello che è stato il Suo eccezionale rapporto con quella parte del creato. Quel testimone è Lino Zani, dapprima suo maestro di sci e guida alpina, poi a poco a poco negli anni, suo segreto compagno di vere e proprie ‘fughe’ a due, verso le cime, a consumar parentesi di vita attiva e contemplativa, solitaria ed intensa, ma sempre incredibilmente intrisa di tutta la personalità e la “santità” di quell’ uomo che ha scosso le coscienze del mondo. Racconti inediti di giorni, notti, emozioni e scambi umani, che sono stati ostinatamente confinati un silenzio osservato per anni, che oggi al cospetto di un avvenimento come la imminente Beatificazione, Zani si sente di poter sciogliere, per condividere con il mondo intero il privilegio di aver diviso tanta vita con il Papa designato dalla gente sin dal giorno della Sua morte a divenire: Santo Subito. E poi un … ‘segreto’ del papa. Qualcosa che nessuno ha mai svelato, un aspetto inedito di come Giovanni Paolo II ha acquisito completamente e chiaramente la consapevolezza del suo essere al centro di un ‘prodigioso’ evento. Lui in una visione offerta dalla Vergine ai pastorelli di Fatima, lui al centro del dipanarsi di eventi che si sarebbero snodati nel corso di un intero secolo. Il corso delle cose in un incedere drammatico e l’apparente caso che lo porta lassù in quel piccolo ‘paradiso’ in cui riconosce uno scenario ‘infernale’: la guerra, un passato di morte e odio, un odio che sarebbe tornato molti anni più avanti per attentare alla sua stessa vita. Il suo destino, il senso della sua sofferenza e della sua straordinaria esistenza chiarito di colpo, in un momento in cui tutto diventa comprensibile, necessario, ascrivibile al volere di Dio.

“Ho accolto con gioia l’invito a presentare questo libro arricchito da numerosi e inediti scatti di Papa Giovanni Paolo II – sottolinea Grazia Calanna -. Ringrazio il fotografo Massimiliano Russotto che, diversi mesi addietro, con tangibile entusiasmo, ha, coinvolgendomi, pensato e curato l’organizzazione di questo evento culturale ideato nel segno della condivisione, della fede e della testimonianza”.

Lino Zani, maestro di sci e alpinista, consulente ministeriale in materia di montagna, dal 1984 è stato compagno di sciate, amico e confidente di Karol Woytjla.
Grazia Calanna, Direttore Responsabile del periodico culturale l’EstroVerso (www.lestroverso.it), dal 2001 collabora con il quotidiano LA SICILIA. È possibile leggere una selezione di articoli e interviste all’interno del blog “Nei dintorni del dire... di Grazia Calanna” (http://graziacalanna.blogspot.it/). Formatore in “Scrittura professionale, Editing e Comunicazione Didattica”, ha insegnato al C.I.S. (Corso Italiano Scritto – Facoltà di Lettere di Catania) e LAB.I.S. (Laboratorio Italiano Scritto - Università degli Studi di Catania). Presiede l’associazione culturale Estrolab con la quale cura incontri letterari e “Laboratori dell’Estro”, corsi di formazione in scrittura specialistica e creativa. Tra le pubblicazioni: “Crono Silente” (poesia edizioni Prova d’Autore 2011, prefazione di Savina Dolores Massa). Responsabile Ufficio Stampa del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia di Catania - www.museomacs.it).

venerdì 10 ottobre 2014

Incontro intervista con l’artista Maria Privitera ospite illustre di “The Satoyama Initiative”

 Incontro intervista
con l’artista Maria Privitera
ospite illustre di
“The Satoyama Initiative” 
 
 
 
Maria Privitera, pittrice e poetessa siciliana, è nata a Giarre (CT) Italia, dove vive e opera, è stata ospite di un prestigioso Work Shop Internazionale dal titolo “The Satoyama Initiative – Rivitalizzare i paesaggi produttivi in Europa” organizzato dagli esperti dell’UNU (United Nations University). Gli appuntamenti in programma si sono tenuti nelle due sedi di Palazzo Coppini e Auditorium del Duomo, a Firenze, per accoglienza della Fondazione Romualdo Del Bianco e del suo Istituto Internazionale “Life Beyond Tourism”. Abbiamo incontrato Maria Privitera che ci ha concesso una bella intervista illustrando i particolari di questa indimenticabile esperienza.
Ci racconta come ha ricevuto questo prestigioso invito?
“Dopo la presentazione del mio libro di poesie “Nel silenzio della mia anima” (Ed. Gruppo Albatros), svoltasi a Taormina (dic. 2013) nel prestigioso Palazzo Duchi di Santo Stefano sede della “Fondazione Mazzullo”, dove il suo allora Presidente Antonio Lo Turco mi ha ospitato unitamente ad una mia mostra di opere artistiche ispirate anche queste alla stessa tematica del libro e cioè all’amore, una socia della Fidapa sez. Taormina, la dott.ssa Anna Maria Betti entusiasta del risultato, recandosi a Firenze presentò il mio curriculum e materiale artistico al Presidente Paolo Del Bianco presidente appunto della Fondazione “Romualdo del Bianco” con il quale la medesima aveva già avuto rapporti di collaborazione e di amicizia. Paolo del Bianco ha desiderato conoscermi personalmente. Ragion per cui mi sono recata a Firenze a fine marzo 2014. Questo incontro-colloquio col presidente svoltosi a Palazzo Coppini- Centro Studi e Incontri Internazionali- anche in presenza della dott.ssa Anna Maria Betti, ha segnato l’inizio del mio ingresso artistico nella città di Firenze. Meta questa per me desiderata, poiché lì ha vissuto ed operato il grande Maestro d’Arte Pietro Annigoni, di cui mi pregio l’onore di portare avanti con impegno ed umiltà la sua arte e tecnica della sanguigna, trasmessami oggi dal mio Maestro d’arte Tommaso Fiermonte, che è stato suo allievo, e che ha curato la copertina della mia silloge. Emozionatissima ma soprattutto nella maniera più estremamente spontanea, durante il colloquio, ho voluto trasmettere quel che sono i miei valori legati all’importanza e al rispetto della vita, dei sentimenti, della natura e del divino. Il Presidente, dopo avermi ascoltato attentamente, leggendo alcune poesie ed  osservando i miei lavori artistici sui paesaggi e sulla natura, mi ha proposto di ospitarmi come artista, come evento parallelo, in occasione dell’evento “Satoyama Initiative Europian Regional Workshop In Florence”. Per la prima volta in Europa proprio nella doppia location Palazzo Coppini - Centro Studi e Incontri Internazionali - e dell’ Auditorium al Duomo di Firenze si sarebbe svolto nei tre  gg 27-29 maggio 2014 questo workshop organizzato dall’Università delle Nazioni Unite (UNU), dalla Satoyama Iniziative e dall’Ipsi (partenariato composto da 155 organizzazioni che lavorano insieme per realizzare società in armonia con la natura) sul tema: “Rivitalizzare i paesaggi produttivi in Europa: viaggio e dialogo per l’umanità e la biodiversità”.
Ci illustra ulteriori dettagli riguardanti l’evento al quale ha partecipato?
“La Fondazione Romualdo Del Bianco (Partner Ipsi) insieme al suo Istituto Internazionale Life Beyond Tourism (LBT) avrebbe dovuto ospitare questo evento, grazie anche alla collaborazione con Maurizio Farhan (Coordinatore Governance Ambientale, Foresta People Programme) e Naohisa Okuda (del Ministero dell’ambiente del Giappone). Paolo Del Bianco colpito positivamente dalla mia pittura e dalle mie poesie mi ha invitato in primis ad iscrivermi presso il portale dell’Istituto Internazionale “Life Beyond Tourism”, collocando la mia visibilità in una dimensione internazionalistica all’interno  di una community che comprende più di 80 paesi divisi nei 5 continenti mondiali. Valorizzando e onorando poi, la mia terra di Sicilia, mi ha ospitato come prima artista siciliana nella sala “A. Tsiji” del Palazzo Coppini, dove ho realizzato la prima mostra virtuale di pittura dal titolo“Natura” attraverso la proiezione sul maxi-schermo delle immagini delle mie opere artistiche raffiguranti paesaggi, luoghi e particolari naturalistici della Sicilia, specie il vulcano Etna, patrimonio dell’Unesco, omaggiando così la tematica trattata dal workshop propria quella dell’ambiente e della natura e, sempre in omaggio a questo evento, unitamente alle immagini, ho proiettato anche delle mie poesie inedite, sempre ispirate alla natura, sia  in lingua italiana che in lingua inglese, la cui traduzione è stata a cura della dott.ssa Anna Maria Betti. L a mia presenza è stata coinvolta così  sia in veste di pittrice che di poetessa ed insieme alla dott.ssa Anna Maria Betti, all’interno di questo evento, abbiamo rappresentato la Fidapa-BPW quale socie rispettive io della sez. di Giarre-Riposto e lei della sez. Taormina (che insieme alla Fondazione e al suo Istituto LBT hanno presentato l’evento; allego locandina in pdf). In poco tempo ho realizzato sia dipinti e scritto poesie con forte ispirazione ed  entusiasmo, fiera di rappresentare a Firenze e all’estero, la mia terra con la mia impronta artistica e poetica. Nello stesso tempo ho vissuto anche quel timore naturale che si prova quando si vive un’esperienza straordinaria ed unica che non immaginavo avrei potuto vivere così presto all’inizio del  mio percorso artistico fuori dalla Sicilia. Per la prima volta ho portato la mia arte fuori dalla mia terra la Sicilia, a Firenze città d’arte per eccellenza nella nostra nazione l’ Italia e in un contesto Internazionalistico ad ampio respiro. Durante la sessione plenaria di questo workshop tenutosi all’Auditorium al Duomo di Firenze, a cui ho partecipato, e dinanzi a più di 67 rappresentanti dei paesi dell’Est costituenti l’Università delle Nazioni Unite, Il Presidente Paolo Del Bianco mi ha presentato e recensito, in lingua inglese, come artista suscitando in me un’emozione indimenticabile che conserverò per  tutta la vita.
In questa occasione quali sue opere ha donato?
“Ho desiderato donare al presidente Romualdo Del Bianco e alla dott.ssa Anna Maria Betti delle mie opere artistiche: “ Verso l’infinito” e “ Il risveglio della natura” raffiguranti tramonti ed albe dove gli elementi del fiore del ciliegio e delle farfalle li ho realizzati come  emblema di un simbolismo attinenti all’evento. Questo il loro significato: “come il fiore e la farfalla hanno un ciclo vitale di nascita, splendore e ritorno alla terra, anche l’uomo nel suo ciclo di vita, volge verso l’infinito per ricongiungersi al luogo da dove ogni forma di vita proviene. Vita  avvolta  nell’eterno amore di madre natura, fonte di ristoro e di nutrimento e per questo meritevole di essere amata e rispettata”. Sono stati tre giorni intensi e pieni di arricchimento interiore, vissuti nella doppia location di Palazzo Coppini e dell’Auditorium al Duomo. Durante la mostra virtuale di pittura, ho avuto l’opportunità  d’incontrarmi  con una moltitudine di esperti, dove ci si è potuti conoscere per poco solo attraverso la lingua inglese, ma  ci siamo potuti sentiti tanto uniti attraverso la bellezza della natura che a prescindere dei suoi luoghi di origine è madre generosa ed  amorevole di tutto il nostro pianeta terra, dove l’uomo, si dovrebbe porre come figlio amoroso e riconoscente. Ancora ricordo con estrema gioia alcuni gruppi del workshop che hanno, non solo ammirato con apprezzamento le immagini dei dipinti, ma che hanno letto insieme le mie poesie creando un momento di intensa e solidale condivisione. Di questi momenti si nutre e gioisce l’animo di un vero artista o di un vero poeta!Sono stata ospite, ma soprattutto sono stata accolta con sentita partecipazione sia dagli ospiti del convegno, che dai cittadini fiorentini, che dagli organizzatori e membri di tutta la Fondazione  e del suo Istituto internazionale LBT, con i quali si è instaurato subito un rapporto collaborativo fattivo e amichevole, che ha avuto dei risvolti positivi non solo per l’evento già passato, ma che continuano a tutt’oggi a mantenersi. La fondazione e il suo Istituto Internazionale operano a 360 gradi attraverso iniziative, incontri, eventi, scambi culturali, concorsi tutti mirati alla valorizzazione del viaggio come  conoscenza tra i popoli per il rispetto e la pace nel mondo su questo globo che procede verso i dieci miliardi di abitanti”.
Ricordiamo, inoltre, che la mostra virtuale di pittura “Natura” con le poesie è visibile e visitabile  on-line essendo inserita nel portale no profit (link http://www.lifebeyondtourism.org/evento/539/Mostra-virtuale-di-pittura-%22Natura%22-di-Maria-Privitera--Palazzo-Coppini---Centro-Studi-e-Incontri-Internazionali--Proiezione-pitture-e-poesie ) della community del Life Beyond Tourism  e sta riscuotendo anche adesso un numero crescente di visitatori.  L’evento, visto l’importanza della tematica, è stato fortemente pubblicizzato sia in Italia che anche all’estero con comunicati stampa anche in lingua inglese.


 
“Sono stata intervistata a palazzo Coppini – aggiunge Maria Privitera -, dal giornalista Fabrizio Borghini, esperto d’incontri d’arte, intervista mandata in onda su Toscana Tv nella trasmissione “ Incontri con l’Arte” inserita in coda al servizio televisivo  di tutto l’evento dopo le interviste del presidente Paolo Del bianco della Fondazione Romualdo Del Bianco, della direttrice prof.ssa Emma Mandelli dell’Istituto Internazionale LBT e del vice-director Kazuhiko Takeuchi dell’Università delle Nazioni Unite (questo è il link https://www.youtube.com/watch?v=kHLAKFsl-ok per quanti volessero ascoltare). È stata un’esperienza della quale mi sento onorata per averne fatto parte e per la quale ho anche dovuto trascurare un po’  gli ultimi studi universitari (sono laureanda in Giurisprudenza nell’Ateneo di Catania) poiché il tempo è stato tiranno. Ogni artista ha bisogno dei suoi tempi per creare e soprattutto l’ispirazione non nasce a comando, ma era tanto forte il desiderio di parteciparvi, specie dopo essere stata scelta come ospite,  che tutti i sacrifici e le notti bianche hanno lasciato il posto ai sorrisi e ai colori che mettevo sulla tela magari improvvisando pur di creare. Ricordo che alla fine ho eseguito l’ultimo dipinto in meno di mezz’ora il quale ha suscitato dei consensi che io stessa non immaginavo. Ispirarsi alla natura mi ha permesso di collocarmi in una dimensione dove ho percepito il senso di magnificenza e di riconoscenza. Questa esperienza è partita grazie alla dott.ssa Anna Maria Betti e al Presidente Paolo Del Bianco, che  valutando la mia personalità e credendo nelle mie capacità, hanno voluto rilevare le mie doti artistiche dandomi l’opportunità di esprimermi per emergere in una scenario sia nazionale che internazionale. Opportunità questa che non capita tutti i giorni dalla quale ho ricevuto tanta visibilità sia sulla stampa che sulle reti tv,  circostanza questa consequenziale, ma dalla quale però mi piace tenere in vita e nel cuore quel che umilmente sono riuscita a trasmettere nel cuore di chi mi ha sostenuto e condiviso. Il mio in fondo è stato un messaggio, espresso sia nelle tele che con le parole, semplice ma altrettanto importante. Un messaggio di attenzione e di rispetto verso “Madre Natura” che dona instancabilmente bellezza, vita e sostentamento, dinanzi alla quale la mano dell’uomo si pone, purtroppo, in modo devastante e pretenziosa e che dovrebbe invece donare, secondo il mio sentire, rispetto, equilibrio e amorevole condivisione. “Tutta la natura riaccende colori e movimento, raccolta nell’equilibrio misterioso della sua essenza, dinanzi alla quale ogni presenza acquisisce bellezza e riconoscenza”(Prime luci del mattino…di Maria Privitera)”.
Può farci qualche antipicipazione relativa ai suoi prossimi appuntamenti artistici?
“Il dr Francesco Civita, curatore della sezione orientale del Museo di Stibbert  insieme alla dott.ssa Hoshino Tsuji entrambi esperti Fondazione Romualdo Del Bianco- Life Beyond Tourism, apprezzando il mio contributo artistico  con il quale ho voluto creare anche un’ispirazione che unisse l’Italia con il Giappone ( il fiore del ciliegio con il suo significato simbolico si coltiva in entrambi i paesi così come a molti il Monte Etna ha ricordato il loro Monte Fuji ) mi hanno proposto di andare in Giappone per ritrarre di presenze le loro bellezze naturali. Possibilità inaspettata che intendo valutare accuratamente e per il momento è certo che i contatti si mantengono da ambo le parte in clima di rispetto e stima.  Sono stati i giapponesi che primi fra tutti hanno organizzato e creato Satoyama Initiative, che nasce dallo sforzo per pensare a come si dovrebbe fare per rivedere nuovamente l’ambiente naturale secondario che si sta perdendo e migliorarne la conservazione e l’uso sostenibile”.
Per concludere ricordiamo che per la prima volta in Europa (i convegni precedenti si sono svolti in Giappone, Kenya, India e Nepal ) e in Italia nella città di Firenze si è svolto così questo workshop : “The Satoyama Initiative European Regional Workshop in Florence 27-29 May 2014 e la mostra virtuale di pittura” Natura” di Maria Privitera ( questi il link con tutti i dettagli http://www.lifebeyondtourism.org/magazine/1211/The-Satoyama-Initiative-European-Regional-Workshop-in-Florence,-27-29-May-2014,-e-la-mostra-virtuale-di-pittura-%E2%80%9CNatura%E2%80%9D-di-Maria-Privitera- ) e la bravissima Maria Privitera, animo dolce e sensibile, ha voluto omaggiato la protagonista principale ed assoluta di tutta questa magnifica esperienza: “La Natura” vivendo quella che la stessa, per concludere descrive come: “Un’esperienza unica, emozionante, straordinaria, sicuramente da rifare”.  

Maria Privitera, pittrice e poetessa siciliana, è nata a Giarre (CT) Italia, dove vive e opera. Laureanda in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania, da anni opera anche nel campo pittorico e poetico. Apprezzata su riviste e antologie specializzate da autorevoli critici, ha ottenuto importanti premi in numerosi concorsi  letterari e d’arte, sia nazionali che internazionali. Ha frequentato vari corsi di formazione artistica, esprimendo le sue naturali doti nell’arte, che si manifestano nell’uso poliedrico delle tecniche sia pittoriche che di genere. La pittura della Privitera, infatti e specie quella ad olio, spazia dal figurativo ai nudi, dalla natura morta al paesaggio, dal simbolismo alla ritrattistica. Ha ottenuto notevole visibilità, sia attraverso la  stampa nazionale,regionale e locale, ma anche tramite quella internazionale, sia attraverso interviste radiofoniche e televisive sulle reti Sky, regionali e locali. Da anni si perfeziona nell’uso della sanguigna risalente all’antica e nota Scuola Fiorentina del Maestro d’Arte Pietro Annigoni, di cui Tommaso Fiermonte, maestro della Privitera, ne è stato allievo. Nel silenzio della mia anima” (Ed. Albatros Roma), è la sua silloge d’esordio, presentata con successo, presso importanti città d’Italia (ultima Taormina presso il Palazzo Duchi di Santo Stefano sede della “Fondazione Mazzullo”), dove sono state anche esposte le  opere artistiche dell’autrice, che sono conosciute e presenti, oltre che in Italia , anche all’estero (New York). E’ stata ospite a Firenze presso il Palazzo Coppini- Centro Studi e Incontri Internazionali - nella sede della Fondazione “Romualdo Del Bianco” e del suo Istituto Internazionale “Life Beyond Tourism”, dove si è svolta la sua prima mostra virtuale di pittura denominata “Natura” attraverso la proiezione, sul maxi-schermo e nella sala“A.Tuji”, delle sue opere artistiche e delle sue poesie inedite trascritte sia in lingua italiana che in lingua inglese (visibile on-line, su scala internazionale, presso il portale dell’istituto internazionale LBT); opere e poesie ispirate alla bellezza della natura della sua terra di Sicilia in omaggio al convegno sull’ambiente dell’Università delle Nazioni Unite “Satoyama Initiative” European Regional Workshop in Florence May 2014, quale prima presenza in Europa, dove la Privitera, partecipando anche alla sessione plenaria presso l’Auditorium al Duomo di Firenze, è stata degnamente celebrata e apprezzata da autentici estimatori mondiali dell’arte pittorica. (www.mariaprivitera.com).
 
La Redazione di SICILIA ARTE CULTURA EVENTI

mercoledì 8 ottobre 2014

FRANCESCO BUZZURRO: “IL QUINTO ELEMENTO”

FRANCESCO BUZZURRO

 IL NUOVO ALBUM DI INEDITI


“IL QUINTO ELEMENTO”



E' uscito ieri (martedì 7 ottobre) “IL QUINTO ELEMENTO”, il nuovo disco di inediti del chitarrista FRANCESCO BUZZURRO: 12 composizioni originali per chitarra sola scritte dall’artista e dedicate ai quattro elementi della natura (fuoco, terra, aria e acqua). Ispirato dalla sua amata terra di Sicilia, l’autore ha suddiviso l’album in quattro cicli – tre brani per ciascun elemento – in cui la musica, divenuta quintessenza unificatrice grazie al suo linguaggio universale, è capace di descrivere le emozioni suscitate dall’osservazione del mondo.


«Nel comporre “Il Quinto Elemento” mi sono ispirato alla natura meravigliosa della mia terra – spiega Francesco Buzzurro Vivo ad Agrigento, la città del filosofo Empedocle, che si cimentò con lo studio dei quattro elementi, che egli chiamò “radici”, e tanti sono i rimandi al suo pensiero. Con la mia musica ho voluto descrivere l’incanto, ma allo stesso tempo la potenza devastante, delle forze della natura.»


“Il Quinto Elemento”, prodotto da Alfredo Lo Faro e distribuito da Artist First, è stato registrato da Massimo Faggioni presso il Libera Music Studio di Montevecchia (Como) ed è disponibile nei negozi tradizionali e in digital download.


Questa la tracklist dell’album: “Vortici”, “Dietro Un Vetro”, “Raindance”, “Fuego”, “Hypnotic”, “La Piramide Del Sole”, “La Danza Delle Ombre”, “Il Respiro Della Luna”, “Paros”, “Colmar”, “Heart Of The Emigrants”, “Homeland”.


Nei prossimi mesi Francesco Buzzurro sarà in concerto in Italia e all’estero, queste le date a oggi confermate: il 22 novembre al Teatro Metropolitan di Catania, il 23 novembre al Teatro Golden di Palermo, il 6 dicembre a Monterotondo (Roma), il 21 dicembre a Bochum (Germania).


Francesco Buzzurro affianca alla passione per la musica classica una profonda ricerca nell’ambito del jazz, sviluppando presto una particolare maniera d’improvvisare. Entra nell’Orchestra Jazz Siciliana e condivide il palco con mostri sacri della musica jazz come Toots Thielemans, Diane Schurr, Arturo Sandoval, Peter Erskine, Bob Mintzer, Phil Woods, Bireli Lagréne, Francesco Cafiso. Collabora con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e con alcuni tra i più noti artisti italiani tra cui Renzo Arbore, Lucio Dalla, Francesco Baccini, Antonella Ruggiero, Ornella Vanoni, Fabio Concato. È autore della colonna sonora di “Io Ricordo”, docu-fiction dei fratelli Muccino, e delle musiche per lo spettacolo teatrale di Gianfranco Jannuzzo “Girgenti Amore Mio”. Chitarrista di confine e fuori dagli schemi, tiene seminari unificati per i dipartimenti di chitarra classica e jazz all’University of Southern California di Los Angeles. È docente di Chitarra Jazz al Conservatorio di Palermo e tiene masterclass presso conservatori, scuole di musica e università italiane e straniere.