martedì 10 gennaio 2023

“L’alba che verrà” di Lorenzo Marotta, un romanzo di formazione volto alla difesa dell’ambiente, delle relazioni interpersonali e interculturali.



 di MARIA GENCHI

Il romanzo “L’alba che verrà” dello scrittore Lorenzo Marotta, edito da Algra Edizioni, può essere considerato un romanzo sociale per la trattazione di eventi e problematiche sociali e anche di formazione in quanto parla della difesa dell’ambiente, delle relazioni interpersonali e interculturali. La narrazione, che si basa anche su una documentazione dei fatti, è centrata sui millenial che vivono nella precarietà, nelle incertezze, nella paura. “Niente lavoro, niente pensione, niente democrazia, niente di niente” recrimina Miriam ai suoi genitori…..esempio dei giovani di oggi che si scommettano in vari lavori e hanno paura di formarsi una famiglia. Vengono focalizzati il divario generazionale, lo smantellamento dei modelli sociali, i cambiamenti fisici e geopolitici. “Tutto è in movimento. Una volta le epoche avevano tempi più lunghi…Non è solo la società ad essere diventata liquida, secondo la formulazione di Bauman, ma la stessa consistenza del mondo.” Molti sono gli interrogativi che il romanzo pone tra cui “C’è ancora futuro per gli uomini?” da cui si snoda la narrazione delle vicende familiari del protagonista e degli eventi e calamità sociali: interrogativi che lo portano a riflettere, a sviluppare le sue conoscenze e alla consapevolezza delle potenzialità dell’immaginazione e della creatività. La narrazione, a focalizzazione prevalentemente interna, non ha una strutturazione di tipo tradizionale, ma si articola in diverse tematiche dall’importanza e ruolo della famiglia, dal rapporto uomo/donna ai viaggi, alla ricerca scientifica , all’inquinamento e cambiamento climatico , alla globalizzazione , alla pandemia e l’intreccio amoroso è rilevante nella dinamica del romanzo insieme a una suspense poliziesca . La frequentazione del protagonista con il personaggio Maurizio è importante per tutto quello che questi gli comunica. Non potendo continuare a studiare, ama molto leggere, soprattutto i fumetti, e ciò gli permette di viaggiare con la fantasia. “Maurizio leggeva, studiava, si esiliava nelle biblioteche”, comprende l’importanza dell’apprendimento e il potere delle parole e la loro forza persuasiva. E quindi  trasmette al protagonista non solo l’amore per la lettura, ma anche quello per i viaggi avendo lavorato nelle navi da crociera e avuto l’occasione di imparare le lingue e di relazionarsi con  altri di diversa cultura. Infatti per lui bisognerebbe rendere obbligatori nella scuola i viaggi, gli scambi di persona per scoprire il mondo e conoscere altre realtà culturali. Nell’incipit del romanzo il protagonista scrittore afferma “Parto. Ho chiuso la valigia… ho preso dei libri da leggere e il mio MacBook” La destinazione è Parigi  dove intende viverci e respirare la sua cultura e la fa scoprire o riscoprire  al lettore  attraverso la descrizione dei luoghi ,dei locali ecc. Nella narrazione e presentazione della sua famiglia, la madre ha un ruolo preponderante, è una madre aperta al cambiamento, creativa che realizza il suo sogno di una maison de mode: il suo insegnamento per i figli sono “esercizio e passione”. La moda caratterizza un’epoca, un popolo e ciò permette al protagonista di interessarsi alla storia del costume e a soffermarsi sulle caratteristiche dell’essere femminile, a riflettere sulla serie di femminicidi  causati dagli stereotipi di considerare la donna come proprietà dell’uomo e della famiglia..Il padre, immerso nel suo lavoro, è contrario ad ogni novità, i due fratelli  sono impegnati in attività diverse, Agostino nella ristorazione e Lucio in libreria; nei due ambiti bisogna cambiare abitudini ,da un lato creare pietanze ecologiche e seguire nuovi stili di vita, dall’altro esposizione digitale dei libri per catturare il lettore e sollecitare la sua immaginazione e quindi rimodulare l’offerta del sapere: “Perché arrendersi al declino culturale?”. L’incontro con Sophie è costruttivo perché riesce a trasmettergli sicurezza e azione “E’ l’immaginazione la cosa che sorprende… avere la capacità di creare mondi diversi, alternativi a quello vissuto…senza l’immaginazione l’umanità si sarebbe estinta.” Infatti la risposta alle incertezze, alle paure è  sviluppare non solo la ricerca scientifica, la sperimentazione, ma anche una nuova immaginazione per pensare un mondo diverso, la scienza associata alla fantasia. Il protagonista decide di condividere il progetto del gruppo di lavoro di Sophie, un gruppo multiculturale che raccoglie tutte le informazioni della ricerca scientifica sul pianeta, gli esseri viventi, il loro habitat e le loro mutazioni. Vengono condannati i pregiudizi, gli stereotipi attribuiti alle persone di diversa cultura, lingua  e anche l’omofobia nei confronti del diverso, barriere generate dall’ignoranza. Il web è visto come una risorsa per sensibilizzare e responsabilizzare le popolazioni, per condividere progetti, denunciare pericoli e sostenere politiche di cambiamento come quello citato di Greta Thunberg. “L’idea che potesse esserci una nuova alba del giorno dopo”, è questa l’alba del titolo del romanzo “L’alba che verrà”. Un invito ad abbandonare tutto quello che produce inquinamento e riscaldamento climatico e ad utilizzare e energie rinnovabili, nel campo batteriologico, chimico, genetico  evitare che la ricerca diventi il mezzo di predominio di una potenza sull’altra, che l’intelligenza artificiale  superi i limiti del controllo dell’uomo. “L’umanità può essere migliorata, ma non cambiata. Occorre studio, preparazione, forza, pazienza, coraggio, sogno per conoscere il confine oltre cui, ogni volta, l’essere umano può spingersi.” La narrazione procede in modo scorrevole e fluido e la trattazione di eventi, fatti ,situazioni contemporanei coinvolge il lettore anche con l’utilizzazione di tempi narrativi al presente , di parti dialogate e l’uso frequente dello stile indiretto libero. Un romanzo in cui ci si immedesima e se ne condividono gli interrogativi e affermazioni   sulle tematiche e problematiche attuali in un’ottica positiva e ottimista, quella di poter migliorare il mondo, l’umanità con l’immaginazione, con la creatività.



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