[MUSICA] Monk Jazz Club, la stagione autunno-inverno 2025 si apre il 10 e 11 ottobre con il quintetto di Gianluigi Trovesi, la storia del jazz italiano
ASSOCIAZIONE CULTURALE ALGOS -
MONK JAZZCLUB - CATANIA
Monk
Jazz Club, la stagione autunno-inverno 2025
si apre con Gianluigi Trovesi, la storia del jazz italiano
Con i tre live dell'81enne clarinettista e sassofonista bergamasco
– con lui una superband siciliana formata da Dino Rubino pianoforte, Paolo
Sorge chitarra, Nello Toscano contrabbasso e Mimmo Cafiero alla batteria – il
10 e l'11 ottobre l'associazione Algos torna all'attività al chiuso al Monk
Jazz Club di Palazzo Scammacca del Murgo a Catania
Catania, Monk Jazz Club, 10 ottobre-20 dicembre 2025, i venerdì h
21.30, i sabato h 19 e 21.30
Dopo una brillante stagione estiva fra la rassegna “Jazz in
vigna” a Santa Venerina, piena di sold out, e i concerti catanesi per il
Catania Summer Fest, l'associazione culturale Algos è pronta al varo
della stagione autunnale-invernale 2025 del Monk Jazz Club, il jazz club
di Palazzo Scammacca del Murgo in piazza Scammacca 1 a Catania.
La stagione inizia con un omaggio alla storia del jazz
italiano: venerdì
10 e sabato 11 ottobre – con la consueta formula dei tre concerti, il
venerdì alle 21.30 ed il sabato alle 19 e alle 21.30 -, il palcoscenico sarà
del quintetto di Gianluigi Trovesi, sassofonista e clarinettista classe
1944, il quale sarà accompagnato da una superband siciliana formata dal
direttore artistico del Monk Dino Rubino al pianoforte, e poi da Paolo
Sorge alla chitarra, Nello Toscano al contrabbasso, e Mimmo
Cafiero alla batteria. Dino Rubino: «L'oggi 81enne Gianluigi Trovesi -
insieme a Enrico Rava, Franco D'Andrea, al compianto Franco Cerri – ha fatto la
storia del jazz italiano, ne è stata una delle colonne portanti. Sarà una
grande occasione per ascoltare un musicista particolarissimo che non suona a
Catania da tanti anni, un'occasione ghiotta sia per noi del Monk che per il
pubblico siciliano, di ascoltare un grande polistrumentista delle ance, tra
clarinetto, clarinetto basso e sax alto. Trovesi suonerà un repertorio che omaggerà
il cool jazz, la stagione “californiana” di Gerry Mulligan e Chet Baker e
chiaramente non mancheranno composizioni sue. Da lì poi si partirà per questo
omaggio comunque di matrice cool».
Bergamasco di Nembro, diplomatosi nel 1966 al conservatorio del capoluogo in
clarinetto e armonia, contrappunto e fuga con il maestro Vittorio Fellegara,
Trovesi dopo diede il via subito a un'attività differenziata e multiforme,
suonando in gruppi di musica accademica e in orchestre da ballo, anche se la
sua passione si orientò subito verso il jazz. Come compositore, ha saputo
trovare una sua cifra espressiva ben nota tra gli appassionati, mescolando il
jazz in tutte le sue forme a suggestioni della musica folkloristica e popolare
italiana. Con la sua musica Trovesi ha raggiunto il più difficile degli
obiettivi, creare un mondo musicale immediatamente riconoscibile ed allo stesso
tempo originale. Il suo stile di compositore e la sua voce strumentale lo collocano
al livello dei musicisti che hanno praticamente definito il concetto di un
“jazz europeo” ispirato alla tradizione americana senza esserne una sua
pedissequa imitazione.
La sua carriera da band leader iniziò nel 1977 con il trio con Paolo Damiani al
basso e Gianni Cazzola alla batteria. Il primo album è "Baghét", del
1978, gli fece vincere il Premio della critica discografica italiana. Vinse anche il Concorso nazionale per
sassofono e clarinetto, ed entrò a far parte della Big band della Rai di Milano
come primo alto e primo clarinetto. Negli Anni 80, Trovesi vinse per due volte
il referendum “Top Jazz” della rivista “Musica Jazz”, nel 1985 con l'album
“Dances”, e nel 1988 come miglior musicista jazz italiano. Negli Anni '90
Trovesi fondò un ottetto con il quale esplorava il repertorio popolare europeo.
Il primo album dell'ensemble, “From G To G”, vinse il referendum “Top Jazz”
come miglior disco e Trovesi come miglior musicista di jazz italiano e l'album
venne insignito del riconoscimento di “miglior disco” nel referendum della
rivista “Musica e dischi”. Alcune delle più importanti orchestre jazz europee
lo hanno invitato, come direttore, per eseguire concerti basati su sue
composizioni. Nel 2001 il Presidente della Repubblica Carzo Azeglio Ciampi lo
insignì dell'onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana.
La stagione prosegue il 30 e il 31 ottobre con il duo formato dalla pianista
e cantante tedesca Olivia Trummer e dal batterista Nicola Angelucci. Dino
Rubino: «Olivia, che ha vissuto negli Stati Uniti per qualche anno dove ha
studiato alla Berklee, è una musicista particolare per la musica che suona, sia
per come la suona. Ha fatto parte per vari anni del gruppo di Kurt Rosenwinkel,
uno dei chitarristi più rinomati del jazz americano e ha vissuto per un periodo
anche in Italia dove è molto attiva e conosciuta e collabora con molti
musicisti italiani, tra i quali il batterista Nicola Angelucci che la
accompagnerà al Monk».
Il 7 e l'8 novembre spazio ad un quartetto palermitano
guidato dal chitarrista Marco Grillo e dalla cantante Giorgia Meli i quali saranno affiancati da Aki
Spadaro al pianoforte e da Manfredi Crocivera alla batteria. Dino
Rubino: «Un progetto dal vivo tutto palermitano che farà un omaggio alla Bossa
Nova. Grillo, Meli, Spadaro e Crocivera sono tra i musicisti più talentuosi che
abbiamo oggi in Sicilia e come facciamo sempre noi del Monk ci piace dare spazio
ai progetti siciliani che meritano di averlo».
Il 21 e il 22 novembre arriva al Monk il duo formato dal
chitarrista cagliaritano Bebo Ferra e dal bassista salernitano Dario Deidda con
l'omaggio a Bill Evans, tra i più grandi pianisti jazz del dopoguerra: «Un progetto intimo e
particolare per rendere omaggio alla musica di Bill Evans. Può sembrare strano
per un chitarrista ed un bassista elettirco rendere omaggio ad un pianista ma
va detto che Dario, oltre ad essere tra i più talentuosi bassisti e
contrabbassisti italiani, è anche un pianista pazzesco, e condivide con Bebo
Ferra la comune passione per Bill Evans. Al Monk si muoveranno un po' a 360
gradi perché sono entrambi dei musicisti che hanno una spiccata conoscenza del
jazz degli anni '40, '50, '60, e riescono a muoversi nei vari ambiti stilistici
con una naturalezza veramente spiccata».
Il 5 e il 6 dicembre torna al Monk il 43enne sassofonista
pescarese Piero Delle Monache in quartetto con Dino Rubino al pianoforte, con il
contrabbassista milanese Tito Mangialajo e con il batterista ennese Emanuele
Primavera. Rubino: «Piero torna da noi con questo progetto per presentare
il disco “Nuvole” dello scorso anno dove suono pure io, album dove si alternano
composizioni originali a qualche standard. Piero è un sassofonista molto
riconoscibile, ha un suono di sassofono veramente suo. Io ho avuto il piacere
di fare due dischi con Piero, uno a suo nome e uno a mio nome».
Il 19 e il 20 dicembre, la stagione si schiuderà con tre concerti dell'Alkantara
MediOrkestra, special guest il sassofonista argentino Javier Girotto. Con
la direzione orchestrale di Giuseppe Privitera, della Mediorkestra fanno
parte: Fabio Tiralongo al sassofono; Fabio Sodano al duduk, sax e
flauti; Bronagh Slevin al violoncello; Alexandra Dimitrova al
violino; Enzo Rao al violino, saz e oud; Mahmoud Hamad alla voce,
oud e darbouka; Roberto Fiore al contrabbasso; Josè Mobilia alle
percussioni; Mario Gulisano alle percussioni e marranzano; Denise Di
Maria alle percussioni e charango. Rubino: «Ultimi concerti dell'anno
quelli dell'Alkantara MediOrkestra in cui ci sarà come ospite il nostro caro
amico Javier Girotto. Giuseppe Privetera, tra i soci del Monk, si sta
adoperando per scrivere gli arrangiamenti come ormai fa da qualche anno per
questo ensemble e la presenza di Javier impreziosirà sicuramente quello che poi
andranno a fare. Definire Girotto jazzista è riduttivo, è un musicista che
spazia dal jazz, al tango, alla musica etnica, al folk, è perfetto per questo
tipo di progetto un po' crossover e fuori le righe».
Oltre questi concerti il Monk svolgerà entro l'anno alcune attività
collaterali tra le quali delle jam session che coinvolgeranno gli studenti
del Conservatorio Bellini di Catania, come ormai accade da qualche anno. E i
quattro soci dell'Associazione Algos sono già al lavoro per il cartellone della
stagione invernale-primaverile 2026 del jazz club che a gennaio ripartirà con
il quartetto del batterista romano Roberto Gatto.
Abbonamento per i 6 live: € 126,30, acquistabile on line su ⬇️https://www.ciaotickets.com/it/location/monk-jazz-club-catania Biglietto per i concerti di
Gianluigi Trovesi: € 27, acquistabile on line su https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/gianluigi-trovesi-5et Info alla e-mail
prenotazioni@monkjazzclub.it o al telefono 3755249597.
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