Successo per la cena "Milo veste Slow" e già in programma evento benefico

 

 


















“Milo Veste Slow”. Gusto, genuinità, territorio e convivialità nell’esperienza gastronomica che ha accompagnato gli ospiti in un viaggio gastronomico da un capo all’altro dell’Isola grazie alla cena tematica di Slow Food Catania e la collaborazione della Condotta di Enna.

Già in cantiere un evento a scopo benefico.

 

E’ stata particolarmente partecipata ed apprezzata la consueta cena di Slow Food Catania, evento atteso del cartellone di ViniMilo.

La cena tematica “Milo Veste Slow”, fra le tante novità di quest’anno, ha visto la collaborazione con la sezione di Enna al fine di proporre agli ospiti un viaggio gastronomico da un capo all’altro dell’Isola. La cena da Favazza Etna Winery, a Fornazzo, è stata preceduta dai due laboratori del gusto, “Metti le mani in pasta", condotti da Silvia Turco, biocustode e produttrice di grani antichi, cui hanno preso parte anche una coppia di turchi in viaggio in Sicilia.

La cena, a base di presìdi e prodotti della tradizione, è stata una vera e propria esperienza che ha accompagnato gli ospiti in un breve ma intenso viaggio nella Sicilia della tradizione attraverso sapori antichi e sempre moderni. Tra le tante novità di quest’anno la collaborazione con la sezione di Enna per proporre agli ospiti un viaggio gastronomico da un capo all’altro dell’Isola e la preparazione dei piatti a cura dei soci Slow Food insieme alla chef di Tenuta Favazza Etna Winery.

Le tavole, essenziali, ma caratterizzate dalle forme di pane di Franco Vescera, con il centro tavola di grani antichi che ha riprodotto la chiocciola simbolo di Slow Food, hanno visto sfilare i piatti della tradizione.

In apertura il couscous con cipolla di Giarratana, realizzato seguendo l’antica tecnica trapanese, unito al sapore deciso e delicato del macco cremoso di fave, e alla frittella croccante di macco.

Il primo piatto ha voluto esprimere il cuore della città etnea con la pasta fresca di grani antichi alla norma preparata con passata di pomodoro siccagno, aglio rosso di Nubia, melanzane dell’orto e ricotta infornata.

Per il secondo si è tornati in quel di Milo con la salsiccia al finocchietto selvatico della Macelleria Fratelli Sciuto di Milo accompagnata dall’insalata di Cavolo Trunzu di Aci, presidio Slow Food del produttore Enzo pennisi, e, infine, chiudere in dolcezza con l’intermezzo rinfrescante, la granita espressa di limone dell’Etna IGP preparata dal Maestro Franco Patanè, la Pesca di Leonforte IGP nel sacchetto e la Cuddrireddra tradizionale di Delia.

Il tutto accompagnato dagli oli: Vasadonna, Tondo oil, Monte Etna di Romano, Meridiana di Etna Island.

I vini in abbinamento erano: Vino Etna Bianco e Rosso DOC e Fiurì  – Favazza Etna Winery,  e lo zibibbo Duzì di Baglio Baiata Alagna.

Per il finale una sorpresa. A chiusura è stata servita Cerísa, una chicca della storica Distilleria Russo Siciliano di Santa Venerina che, per la prima volta, ha presentato un vino liquoroso aromatizzato alla ciliegia in edizione limitata (produzione solo 900 bottiglie da 350 ml). Cerísa è un vino che fa dialogare la parte occidentale della Sicilia con i suoi vitigni principali: Frappato, Nero d'Avola e Perricone e l'oriente della nostra isola, con le ciliegie mastrantonio dell’Etna. È un racconto di unità della vulcanica Anna Maugeri Russo, direttore della Distilleria.

Un bellissimo momento che ha unito gusto, genuinità, territorio e convivialità.

“Siamo felici di aver collaborato con la Condotta di Catania per l’organizzazione di questo evento Slow nel contesto di una manifestazione storica e prestigiosa quale certamente è Vini Milo. – ha detto Pino Pedone, Presidente della Condotta di Enna - La nostra Silvia, dell’Azienda Agricola “Sorelle Turco”, biocustode e appassionata produttrice di grani antichi siciliani, ha tenuto un laboratorio del gusto sulle sue farine e sulla pasta che con esse produce coinvolgendo i partecipanti in un interessante processo esperienziale e sensoriale. Nel momento conviviale della cena tematica, è stata utilizzata questa stessa pasta nonché la Pesca nel sacchetto, anch’essi Presidi Slow Food della Condotta ennese e la passata di Pomodoro Buttiglieddu, recente Presidio licatese.”

“Poco da dire perché nella serata <<Milo veste Slow>> hanno parlato le emozioni, le suggestioni che la nostra Terra scatena attraverso tutti e cinque i sensi. – ha concluso la Presidente di Slow Food Catania, Caterina Adragna Come direttivo di recente insediamento vogliamo operare nell’ottica della collaborazione fra Condotte, perché Slow Food deve fare rete e amplificare ancora di più la promozione dell’Isola. Per questo abbiamo voluto unire le sinergie e la forza delle due condotte per questo evento. Durante lo Slow Food Day abbiamo coinvolto la condotta di Ragusa e di Lentini mentre a ViniMilo quella di Enna. E’ la linea che intendiamo seguire, difatti parlo sempre al plurale perché per me Slow Food Catania è una squadra. Prevediamo di ampliare sempre più i nostri orizzonti collaborando, non solo con le altre Condotte siciliane, ma anche con le altre Condotte d’Italia.”

Slow Food Catania è già impegnata nell’organizzazione del prossimo evento domenica 5 ottobre, alle 18.30, a Palazzo Scammacca, con un’asta di beneficenza a conclusione dell’iniziativa promossa durante la ViniMilo in sostegno alla Palestina. Durante l’asta di beneficenza “Il Cibo unisce, la Solidarietà nutre”, promossa da Slow Food Catania, ViniMilo e Palazzo Scammacca del Murgo, il banditore Claudio Di Maria ci guiderà in un viaggio tra i vini donati dalle cantine: Murgo, Calcagno, Gambino, Al-Cantàra, Oro d'Etna, Terre di Giurfo, Azienda di Rachele, Emilio Sciacca Etna Wine, Tenute Nicosia e Sciare dell'Alba.

Accanto ai vini, andranno all’asta anche i preziosi prodotti dei nostri Presìdi: le lenticchie di Villalba e i legumi dell’Azienda Agricola Messina, Le Aromatiche di Girafi, le confetture di mele dell’Etna della Cooperativa Agricola Zaufanah, la pasta e l’olio di  Sciabacco e Tondo.oil La Cuddrireddra di Delia di Giocacchino Alaimo e le marmellate artigianali di Me Cumpari Turiddu.

Durante la serata, impreziosita dalla selezione musicale di Fransuà, sarà possibile acquistare un calice di vino e un coppo di panelle al costo di 15 €, di cui 5 € verranno devoluti alla causa palestinese.

L’intero ricavato dell’asta sarà devoluto al Patriarcato Latino di Gerusalemme attraverso la rete coordinata da Padre Davide per garantire cibo e beni di prima necessità a decine di migliaia di persone a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme, aderendo all’iniziativa promossa da Slow Food Italia.

link https://www.palazzoscammacca.it/.../asta-beneficienza.../

 

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