Il Cimest: il Governo regionale si illude di abbattere le liste d’attesa senza gli specialisti convenzionati
Il Cimest: il Governo
regionale si illude di abbattere le liste d’attesa senza gli specialisti
convenzionati
L’Assessorato alla Salute rende noto che deve
smaltire ben 182.000 prestazioni ambulatoriali e stanzia 60 milioni di euro per
il loro abbattimento. Per questo prevede che i pazienti possano con ricette che
riportano tempi massimi di esecuzione da 72 ore (così dette U = urgenti) a 10
giorni (così dette B = brevi) di poter andare direttamente ma “solamente”
negli ambulatori pubblici senza prenotazioni e, come d’incanto, gli saranno
aperti tutti gli ambulatori ed eseguite le prestazioni. Nessun diritto invece viene
riservato a quei tantissimi pazienti, la maggior parte, che hanno prenotazioni
con tempistiche oltre i 10 giorni e che continueranno ad essere prenotati, se
fortunati, a metà 2026. Piccola dimenticanza. Gli Specialistici accreditati esterni rappresentano 1.600 strutture
dislocate su tutto il territorio siciliano ed erogano il 70% delle prestazioni
specialistiche (ben 42 milioni in un anno).
Commenta il Cimest (Coordinamento
Intersindacale Medicina Specialistica di Territorio), nelle persone del Presidente Salvatore Calvaruso e dei coordinatori Domenico Garbo e Salvatore Gibiino: “L’illusione, la fantasticheria, il dare false
speranze sta proprio in questo, vi immaginate di andare presso un ambulatorio
pubblico dove i medici specialisti sono già oberati di lavoro e pieni di
prenotazioni e dire: mi faccia subito questa prestazione senza prenotazione?
Pura illusione in quanto manca una vera
programmazione sanitaria. Questa è solo propaganda politica e
disinformazione volta solo a manipolare l'opinione pubblica”. 
Secondo il Cimest, le soluzioni alternative
prospettate dall’Assessorato: eseguire le prestazioni nelle ore serali, il
sabato, la domenica pagando straordinari a 200 euro/ora (100 per il medico, 60
per l’infermiere e 40 per l’amministrativo). "Pura immaginazione, già
questo sistema è stato provato negli anni precedenti senza alcun risultato,
anzi no la denuncia del Ministro della Salute oltre quella della Corte dei
Conti che bacchettano le Regioni per non aver speso le centinaia di milioni di
euro destinati ad abbattere le liste di attesa e che restano inspiegabilmente
nelle loro casse. Questa purtroppo sarà la fine di questi altri 60 milioni di
euro destinati a pura propaganda politica".
“L’Assessore dimentica - affermano Calvaruso,
Garbo e Gibiino - che esistono gli Specialisti Accreditati Esterni che a causa
di budget ridotti non possono eseguire le prestazioni pur avendo disponibilità
di tempo, spazi, ambulatori, personale medico, paramedico e di supporto oltre
ad avere sofisticate attrezzature. Non necessitano medici, infermieri o
quant’altro, necessita solamente una chiara programmazione che veda coinvolto
chi dispone di ben 1.600 ambulatori specialistici dislocati in tutte le province
con una forza lavoro di oltre 10.000 tra medici, paramedici e personale di
supporto. Non serve andare a cercare personale in Brasile, in India o
altrove basta rivolgersi a noi che in pochi mesi potremmo veramente abbattere
le liste di attesa. Vogliamo essere provocatori – concludono i tre
responsabili del Cimest - ma anche costruttivamente disponibili: invii a noi
queste prenotazioni secondo i tempari SUMAI rimborsandoci 200 euro l’ora a
medico col proprio personale di supporto, con questa proposta al di là dei
budget potremmo destinarvi un giorno la settimana per abbattere le liste di
attesa con la vera certezza che esse saranno veramente abbattute”.

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