Santino Mirabella racconta Pippo Baudo e Tuccio Musumeci nel libro "I nostri esordi".
Pippo Baudo e Tuccio Musumeci due figure simbolo della
Sicilia e della catanesità amati per la loro empatia e la straordinaria
capacità, tipica di chi è nato ai piedi del vulcano, di dare forma e
concretezza ai propri sogni raccontati dall'attenta penna di Santino Mirabella,
magistrato presso il Tribunale di Catania e scrittore, nel libro "I nostri
esordi- Pippo Baudo raccontato da Tuccio Musumeci. E viceversa", edizioni
Arianna.
"È un omaggio a Pippo e Tuccio, per avermi donato la
loro amicizia- dichiara Santino Mirabella- ma non è solo il racconto del
loro esordio, poiché entrambi rappresentano le
due colonne artisti[1]che di un mondo che
evapora tra indolenza e disinteresse per la cultura. Tuccio con il suo teatro e
la sua capacità di
rapire l’attenzione con la sua sola presenza. E Pippo con
la
televisione di intrattenimento di serie A".
È la storia di due ragazzi dal destino prestabilito, uno
avvocato o notaio e l'altro medico o pilota, che la sera correvano per i locali
siciliani cercando di mettere in scena i loro sogni.
Un libro nato, come un'esigenza quasi fisiologica, per
ricordare Tuccio e Super Pippo, che ci ha appena lasciato
sottoforma di una informale chiacchierata, che ripropone
alcuni divertenti
aneddoti della loro amicizia, storie diventate
"nostre", come un patrimonio da pre[1]servare
per sempre.
"Il loro legame - continua Santino Mirabella- è
indissolubilmente legato all'evoluzione della Storia e dello Spettacolo del
nostra Sicilia e del nostro Paese, perchè Tuccio, l'incarnazione del non divo,
non è solo ‘il’
teatro ma è anche una figura affettuosamente presente e
interna alla vita quotidiana mentre Pippo è ‘La’ televisione, per
eccellenza,
l’amico che la sera ti accoglieva in quell’altra casa che
era,
appunto, la giovane televisione italiana".
La loro storia, tra le pagine di
questo libro, è rivisitata e raccontata dalla loro stessa
voce, con episodi inediti e con un importante ed inedito corredo fotografico
che li ritrae giovani e pieni di voglia di fare, insieme alle immagini della
festa a sorpresa degli 80 anni di Tuccio Musumeci e la commozione di
Pippo ma anche foto personali dell'ultimo incontro a Roma tra Pippo e
Santino Mirabella.
"Riaprire l'album dei ricordi dopo la perdita di un
amico come Pippo non è semplice- conclude l'autore- non scorderò mai, per
esempio, le lunghe telefonate, dove lui
amava parlare di tantissime cose, ma soprattutto mi chiedeva
le ultime novità del teatro catanese o l’ultima volta che lo vidi a casa sua,
poco più di
un anno prima della sua scomparsa, affettuoso ed
espansivo
come sempre. Indimenticabile anche il primo incontro con
Tuccio, da cui nacque la nostra amicizia, quando lo bloccai quasi sottocasa in
una fredda sera d'inverno e lui mi scambiò per un rapinatore".
Ad omaggiare Pippo e Tuccio tra le pagine di "I nostri
esordi" ci sono anche i racconti di
Rossana Luttazzi - moglie di Lelio Luttazzi e Presidente
della Fondazione che lo ricorda, nonché Salvo La Rosa e Luca Madonia, i quali
ricordano due siciliani veri, autentici ed innamorati di Catania e della
Sicilia.
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