Le Vie dei Tesori a CATANIA
Le Vie dei Tesori a
CATANIA
 
Andar
per siti archeologici e
botteghe artigiane, alla ricerca delle edicole votive
Si scoprono piccoli musei
privati, i bambini  in sella a un pony,
si visitano giardini tropicali e sculture monumentali
Va in scena il
“mistero” di Ettore Majorana, si cercano i ricordi di
Verga nella casa-museo 
 
cinque
weekend dall’11 ottobre al 9 novembre
 
CATANIA. A Catania si va per botteghe storiche e
anfiteatri romani, ci si arrampica sui giardini sulla lava, si contano santi e
madonne nelle edicole votive, si ammirano gli antichi landau, si entra
da un coltellinaio artigiano che pare l’antro del dio Vulcano… Questo e tanto
altro per il secondo dei cinque weekend delle Vie dei Tesori a Catania, domani (sabato 18 ottobre) e domenica. Che
propongono un programma denso, moltissimi luoghi che aprono le porte, ma anche
laboratori, giardini e parchi, aree archeologiche e chiese; senza contare le
esperienze fuori porta, anche nella vicina Acireale.
Tante le curiosità: si andrà a cercare le
edicole votive che punteggiano il centro storico, veri simboli di devozione
popolare che appaiono improvvisi sui muri di lava nera, illuminati da fioche
lampadine: il percorso (domani e domenica sia alle 10 che
alle 11.45) parte da via Cardinale Dusmet. 
Quest’anno Catania punta molto sulle sue aree
archeologiche, e ci ha azzeccato visto che sembrano le preferite dai visitatori
e sono anche sconosciute a gran parte dei cittadini: si potranno scoprire il Foro
Romano e l’ipogeo, che si uniranno all'Anfiteatro romano, alle antiche terme
trasformate in chiese, all’area archeologica di Santa Venera al Pozzo
nella vicina Acireale, grazie alla collaborazione con il Parco archeologico e
paesaggistico di Catania e della Valle dell'Aci. Non si deve dimenticare
il Fondo Verga conservato all’Archivio Storico: epistole e documenti
della famiglia del drammaturgo, per leggere in controluce la vita a Catania a
metà Ottocento; la biblioteca Ursino Recupero con il suo patrimonio immenso di 290 mila volumi delle
congregazioni e monasteri soppressi; o la Società storica catanese che
ospiterà stasera alle 19 (poi l’ultimo weekend), “Ettore Majorana. Mistero
di un genio catanese” spettacolo sulla storia del grande fisico
e le ipotesi legate alla sua scomparsa.  
 
Andar per botteghe: oltre all’elegante e
impalpabile mondo di carta di Cartura, la sorpresa sarà quella di Emanuele
Gerace che forgia lame e coltelli, modelli unici richiesti in tutto il
mondo. Sarà lui stesso a raccontare un’arte antica che non esiste quasi
più.  E tanti oggetti di una volta, quelli
utili che si passavano da padre in figlio, che vivevano accanto al focolare,
sono stati invece raccolti da Arturo Panascìa e dalla moglie Loredana
Acanfora che hanno fatto nascere un piccolo museo vicino al Teatro Bellini. 
Il festival parla anche al presente: per
farlo bisogna raggiungere ISOLA, il volto
contemporaneo e poco conosciuto di Palazzo Biscari, dove si pensa e si guarda
al futuro. E se il tempo lo consentirà, bisognerà correre fuori porta per una
boccata d’aria pura: se si dovrà attendere il prossimo weekend per Le stanze
in fiore - Il giardino della rinascita è un percorso sensoriale dove
arte e natura si fondono, è stato ideato da Rossella Pezzino de Geronimo tra
rare piante tropicali e sculture contemporanee – intanto si può scoprire il
“bosco termofilo” del Parco Paternò del Toscano; o odorare ad una ad una
le erbe aromatiche dell’azienda Due Palmenti, a Pedara; o raggiungere
Mascalucia per una passeggiata nel giardino esotico di Villa Trinità,
osservando le sculture di Salvatore Bonajuto. 
C’è anche un programma per i più piccini:
potranno salire in sella al pony Artù che è affettuoso e buffo e vive
all’Istituto di incremento ippico, a pochi passi dal MUSCA che invece conserva
carrozze e landau d’epoca. I più “coraggiosi” potranno anche accarezzare un dromedario da
Gjmala a Trecastagni; domenica invece li attende la lezione di ceramica dagli
archeologi di Stoà Sicula ad Acireale. Dove aprono  le stanze private di
Palazzo Fiorini, le aule studio e le collezioni del Seminario
Vescovile, e la grandiosa Matrice di tutte le Aci (con la
degustazione di una dolce “cuppulidda” di San Filippo).  
E tanto altro, senza dimenticare che i
fisioterapisti saranno a disposizione per consulti gratuiti in piazza
Stesicoro.
 
Il festival torna quindi a Catania in
collaborazione con il Comune e la Città metropolitana di Catania –
che apre l’imponente Palazzo Minoriti - sempre con il supporto del main
sponsor Unicredit e dell’USR che collabora alla formazione dei
ragazzi. E’ stato avviato un dialogo forte con l'Agenzia del Demanio (che
dal prossimo weekend aprirà l’atteso hangar dei dirigibili di Augusta),
con Poste e Federalberghi che affiancheranno istituzioni, enti,
associazioni coinvolti dal progetto, patrocinato dalla Camera dei deputati,
dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato al Turismo
della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del
Turismo.  
 
Il programma, le schede dei luoghi e le
esperienze, ma anche curiosità e info pratiche: tutto sul sito www.leviedeitesori.com e sulla App Le Vie dei
Tesori.
Partecipano al festival a Catania gli studenti e
le studentesse del Liceo Statale Turrisi Colonna, del Liceo Regina Elena, dell’
I.I.S. "Concetto Marchesi", Brunelleschi e Marconi Mangano; del Liceo
Artistico Statale Emilio Greco e del  Liceo Statale Galileo Galilei e
dello  IOS Musco.
 
 

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