Palcoscenico Catania, consensi per l’Eneide, in cui i personaggi si fanno persone
Commozione e
lunghi e calorosi applausi per il finale del ciclo di spettacoli prodotto da
Buongiorno Sicilia nelle Terme della Rotonda nell’ambito di Palcoscenico
Catania, iniziativa finanziata dal Comune e dal Ministero della Cultura. Tra
gli spettatori, l’attore e regista Graziano Piazza: “Mi hanno molto colpito i
monologhi finali in cui gli attori stessi prendono posizione rispetto alla
storia”. Uno dei protagonisti Davide Sbrogiò, “Enea compie atti non proprio
nobili”. E l’altra attrice, Giovanna Mangiù, “Il popolo troiano, oppresso dai
greci, diventa oppressore: ricorda Gaza”. La suggestione creata da musica,
maschere e costumi. Simone Trischitta, presidente di Buongiorno Sicilia, “Vinta
questa sfida, pensiamo a un grande, unico, spettacolo di Eneide da
rappresentare, com’è nel nostro stile, in un luogo affascinante e pieno di
storia”.
“Enea potrebbe rifiutarsi di
seguire chi gli promette gloria imperitura, invece, li asseconda e
si fa strumento di morte. Io, Davide Sbrogiò, questo lo
rifiuto”.
Commozione e lunghi e calorosi applausi per il finale del
ciclo di spettacoli sull’Eneide che, prodotto da Buongiorno Sicilia
nelle Terme della Rotonda, domenica scorsa ha terminato le
rappresentazioni per Palcoscenico Catania, iniziativa finanziata dal Comune
e dal Ministero della Cultura.
Nella conclusione della drammaturgia
di Giuseppe Lazzaro Danzuso ispirata al capolavoro di Publio Virgilio
Marone e messa in scena dal regista Angelo D’Agosta, gli attori finiscono
infatti d’essere personaggi per mutarsi in persone e assumersi
pubblicamente le proprie responsabilità.
“All’inizio Enea – ha spiegato Sbrogiò
al termine dello spettacolo, in cui veste i panni di Virgilio - è un
personaggio che difende la propria patria e i propri valori familiari.
Ma, col tempo, sentendosi onnipotente, perde questa sua dimensione
umana. E si crede in diritto di occupare luoghi e di uccidere persone
magari credendo a una gloria imperitura che prima o poi gli verrà riconosciuta.
Così compie atti che rovinano le premesse iniziali, con azioni non
proprio nobili che avrebbe potuto evitare”.
“Ci siamo resi conto – ha aggiunto una
delle altre protagoniste, Giovanna Mangiù - di come la Storia si ripeta
all’infinito, magari a distanza di secoli. Perché ciò che l’Essere umano
ha imparato non lo mette mai a frutto: un popolo come quello troiano,
oppresso dai greci, diventa oppressore a sua volta e così le guerre si
ripetono. E basta guardare a ciò che accade ai nostri giorni in
Palestina, a Gaza. Tocca dunque all’Essere umano, mutando il suo modo
di pensare, cambiare le sorti dell’Umanità”.
Non a caso il titolo di quest’ultimo
episodio del ciclo dell’Eneide era False onnipotenze e umanità
perdute – i precedenti si intitolavano I profughi troiani tra Venere e
Giunone, Didone e l’amore tradito,
e il terzo, andato in scena sabato 27, Gli dèi potenti, le Furie e la
guerra – e ha entusiasmato il numeroso
pubblico delle affascinanti Terme della Rotonda.
Tra gli spettatori, Graziano Piazza, attore e regista
teatrale già direttore del Teatro Stabile di Catania.
“Ho ritrovato – ha detto, parlando
dello spettacolo - questa formazione dell’identità culturale italiana
nel racconto del Pio Enea, che così tanto pio abbiamo scoperto non
essere”.
“Sono molto contento – ha aggiunto -
per l’operazione condotta da Lazzaro Danzuso per rendere questa
storia vicina a noi, con queste dichiarazioni che mi hanno molto colpito,
questi monologhi finali in cui gli attori stessi prendono posizione
rispetto alla storia. Ed è stato particolarmente emozionante, così
come emozionante è l’ambiente di queste Terme, un luogo particolarmente adatto
a fare spettacoli. Un lavoro teatrale che ti lascia con la voglia di
dire ‘fatelo ancora, perché noi vogliamo nutrirci di questa bellezza’”.
Grandi applausi, dunque, al regista
e agli attori – oltre ai due già citati c’era anche Lorenza Denaro
– e apprezzamento per costumi, maschere e oggetti scenici, firmati da Riccardo Cappello e
per le musiche, eseguite in scena dall’autore, Andrea Balsamo,
che contribuivano a creare un’atmosfera di grande suggestione.
“Musiche – ha spiegato Balsamo – di repertori
tradizionali, realizzate con tamburi a cornice e marranzani, ma
anche con strumenti elettronici, perché una vicenda come quella
narrata nell’Eneide può riguardare qualsiasi epoca storica: dall’età
antica, al Medioevo, fino ai nostri giorni. Alcuni spettatori mi
hanno chiesto perché ho impiegato anche canti in greco antico e ho
risposto che l’Eneide affonda le proprie radici nell’Iliade di Omero”.
“Era una sfida, questa del ciclo di
spettacoli tratti dall’Eneide – ha concluso Simone Trischitta,
presidente di Buongiorno Sicilia – ed è stata anche una scommessa
vinta, visto il grande pubblico presente. Adesso il nostro obiettivo è
quello di creare, da queste quattro puntate di Eneide, un grande, unico, spettacolo. E rappresentarlo in un luogo
affascinante e pieno di storia com’è nello stile di Buongiorno Sicilia”.
Per concludere, sono da citare, per il
contributo dato allo spettacolo, la regista assistente Agnese Failla e
gli scenografi costruttori Cinzia Puglisi e Silver Ruggeri.
I
link di Youtube
Clip
e interviste Eneide ultimi due spettacoli https://youtu.be/-LxIYe5969U
Clip immagini
Eneide
ultimi due spettacoli https://youtu.be/mIEjb5guJ8A
Il
link di Swiss Transfer con dichiarazioni e immagini in alta definizione https://www.swisstransfer.com/d/03ce2574-0273-4440-a362-6700513fbe90
Le foto sono di Antonio Scifo


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