sabato 6 luglio 2019

UN RECITAL DI POESIE NELLA CAVA DI PIETRA LAVICA DOVE E’ STATA REALIZZATA L’OPERA MONUMENTALE PER CELEBRALE IL 350ESIMO DELLA DEVASTANTE ERUZIONE DELL’ETNA

UN RECITAL DI POESIE NELLA CAVA DI PIETRA LAVICA DOVE E’ STATA REALIZZATA L’OPERA MONUMENTALE PER CELEBRALE IL 350ESIMO DELLA DEVASTANTE ERUZIONE DELL’ETNA

Pronta l’opera monumentale che sarà posta nei pressi del Municipio per ricordare la devastante eruzione del 1669 che seppellì l’antica Malpasso. A lavori ultimati, eseguiti dal professore Antonio Portale e dagli studenti dell’Accademia di Belle arti Federico Alibrio, Sebastiano Tanasi e Giulia Barbuzza, ieri sera, nella cava Grasso Basalti (Strada provinciale 56 I per Camporotondo), dove sono stati scolpiti i blocchi di pietra lavica, si è tenuto un recital di poesia, “Voci per l’Etna”, curato da Angelo Scandurra, per presentare l’opera. La manifestazione ha previsto la partecipazione di circa 30 poeti. Erano presenti, tra gli altri: il sindaco Daniele Motta, il vicesindaco e assessore alla Cultura, Tony Di Mauro, il direttore dell’Accademia di Belle arti, Vincenzo Tromba, il direttore artistico Vigilio Piccari.
“La città delle 100 sculture”, si arricchisce di un’altra opera, unica per dimensione e complessità, per celebrare adeguatamente l’eruzione del 1669, che distrusse l’antica Malpasso. Un evento catastrofico i cui effetti furono in breve tempo cancellati grazie alla tenacia ed alla capacità di rinascita dei belpassesi. Questa composizione racchiude il mito del vulcano, gli accadimenti storici ed i valori religiosi di una comunità da sempre coraggiosa e determinata”, ha dichiarato il sindaco Daniele Motta.


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