XVIII Kermesse di Moda Teatrale, la grande notte di festa dell’Accademia di Belle Arti. Consegnati i riconoscimenti
XVIII
Kermesse di Moda Teatrale, la grande notte di festa dell’Accademia di Belle
Arti. Consegnati i riconoscimenti
CATANIA- “Dare forza e
potere ai propri sogni fino al punto di trasformarli in realtà”. Questo il
saluto dai microfoni di Villa Pantò di Vincenzo
Tromba, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, al numeroso
pubblico della XVIII Kermesse di Moda
Teatrale organizzata su iniziativa della professoressa Liliana Nigro, docente di Storia del Costume per lo Spettacolo, e
promossa dall’Accademia di Belle Arti con il sostegno della Maison Du Cochon, il
Consorzio Gonimos Servizi, Hotel Il Principe Catania, Agostino Zanti
parrucchieri, Show Business Catania, Demetra Officine Fotografia, Nicotra
Formazione, Oby Whan agenzia di
viaggi e la collaborazione degli assistenti Roberto Vinciguerra, Veronica Maugeri, Piero Giuffrida, Giulia Riga,
Stefania Giuffrida, Iolanda Manara, Roberto Di Mauro e Lidia Di Mauro.
Un’edizione
dedicata alle stelle del “Gran Varietà”,
puntando l’attenzione a sensibilizzare la comunità verso chi
sceglie di vivere la propria sessualità diversamente, ricordando i grandi
costumisti e stilisti come, fra i tanti, Luca Sabatelli, Piero Tosi e Milena
Canonero, che tra lustrini e paillettes richiameranno alla memoria i fasti
delle iconiche subrette come Wanda Osiris o Raffaella Carrà. Ben 276 gli abiti
e i costumi teatrali disegnati appositamente per l’evento dagli oltre
centocinquanta allievi dell’Accademia di Belle Arti che hanno sfilato in passerella
nell’elegante scenografia creata da Aldo Zucco per la serata di gala.
“Quest’anno diventiamo maggiorenni- dichiara emozionata Liliana Nigro
coadiuvata dalla giornalista Elisa Guccione- e posso affermare con grande gioia
che la kermesse di moda teatrale è diventata un appuntamento irrinunciabile per
i catanesi dove arte, moda, cultura e grandi eccellenze siciliane che si sono
distinte per il loro impegno umano e professionale s’incontrano per dare vita a
qualcosa di veramente unico e speciale”.
Grande coinvolgimento ed
applausi per l’esibizione di “Avevo un
beat”, hit dell’estate 2019 dei “The
Bluff”, dream team del rock roll catanese che hanno fatto ballare il
pubblico presente con il loro sound contagioso che mescola sapientemente il
beat degli anni sessanta insieme al grande rock degli anni cinquanta con delle
sfumature che ricordano lo stile internazionale e sofisticato di Ray Charles e
il primo Peppino Di Capri creando un mix unico e coinvolgente che i sette
cavalieri del rock made in Catania amalgamano perfettamente creando qualcosa di
unico. A Francesco Francois Turrisi,
cavaliere del rock anni ottanta, volto musicale degli anni più belli e proficui
della Catania più fertile ed innovativa da oltre trent’anni va il premio musica
e radio. A Nicola Costa ed al Centro Studi Teatro e Legalità Accademia
d’Arte drammatica, realtà teatrale tra le più innovative ed intelligenti
capaci di contrastare attivamente la crisi del teatro catanese con spettacoli
di denuncia contro la mafia e il femminicidio portando lo spettatore a
riflettere su temi importanti come il fenomeno dei migranti e la grande ondata
di razzismo e violenza di cui è invasa la nostra società va il Premio Sviluppo Culturale. “Ricevere
un premio a casa propria è sempre fonte di gioia- dichiara Nicola Costa-
soprattutto quando tra il silenzio delle varie Istituzioni un Ente pubblico
come l’Accademia di Belle Arti di Catania si accorge dell’impegno di chi
costantemente si sforza per promuovere la cultura con i propri mezzi e senza
finanziamenti esterni”. Dello stesso
parere Ottavio Cappellani, graffiante
e raffinata penna di successo dal
piglio ironico premiato per la sezione libri per l’ultima fatica letteraria “La
Sicilia spiegata agli eschimesi”, Sem Edizioni. “Non voglio essere polemico ma
certe logiche legate alla poltrona non mi piacciono per questo quando la
politica s’intromette nella cultura non sempre le cose vanno come in realtà
dovrebbero andare”. Dopo due anni di repliche e a settant’anni da una morte
ancora avvolta nel mistero lo spettacolo “La
vera storia del bandito Giuliano”
scritto e diretto da Carmelo Rosario
Cannavò, direttore del Centro Studi
Artistici e volto noto di cinema, teatro e televisione, ha il merito di non copiare i tanti lavori realizzati su Giuliano e la
sua storia, ma di dare vita a qualcosa di diverso ed unico allo stesso tempo
tentando di far luce sui misteri legati all’ultimo bandito dell’Italia post
unitaria e il primo dell’Italia contemporanea conquistando di diritto il titolo
di Spettacolo dell’anno. “Dietro uno
spettacolo teatrale monumentale come “La vera storia del bandito Giuliano-
afferma Carmelo Rosario Cannavò- con un cast di attori di oltre trenta attori è
una grande gratificazione umana e professionale che ci spinge ad andare avanti
e senza sosta”. Per la sezione Teatro
l’Accademia di Belle Arti di Catania ha deciso di premiare l’impegno e la
costanza della proposta artistica di Elisa
Franco fondatrice della Compagnia “La
carrozza degli artisti” per l’innovativa e inusuale proposta artistica
lontana e diversa dalle tante programmazioni teatrali.
A David Coco per
aver saputo raccontare la Sicilia in maniera trasversale ed eterogenea passando
con estrema facilità dal drammatico al brillante ed aver interpretato tra
Cinema, Televisione e Teatro diversi personaggi con estrema veridicità e
bravura va il premio come personaggio
dell’anno. Per la moda il comitato organizzativo assegna il premio a Luca Litrico firma internazionale ed
acclamata dalle passerelle di New York, Londra, Tokyo, Parigi e Mosca nel segno
del cammino già tracciato dallo zio Angelo per aver reso importante nel mondo
il nome e il talento della Sicilia.
Grandi applausi per Gino Astorina e quelli del Gatto Blu
premiati per la sezione Teatro e Spettacolo che con la solita ironia
tipicamente catanese hanno raccontato la “normale” quotidianità cittadina, realizzando
straordinarie pagine teatrali capitanate dal genio artistico di Astorina e dei
suoi compagni di viaggio Francesca Agate,
Luciano Messina e Nuccio Morabito.
Al fashion blogger Luciano Aristide Russo, esperto di moda
tra i più richiesti, è stato assegnato il premio per la sezione comunicazione e marketing. Ad Andrea Tidona indimenticabile
protagonista nel ruolo del pittore comunista de “I cento passi”, nastro
d’argento per l’interpretazione di Angelo Carati nel film “La meglio gioventù”
per la prolifica e longeva carriera tra Cinema, Televisione e Teatro per aver
dato luce e spazio alla nostra terra va il
premio alla carriera. “Sono felice - spiega Tidona volto di Giovanni
Falcone ne “Il Capo dei Capi- di partecipare ad una manifestazione dove si dà
la possibilità ai ragazzi di lottare per i propri sogni nella speranza di un
futuro migliore e le tante creazioni che hanno sfilato questa sera sono
l’esempio di una gioventù che ancora crede nel proprio domani”.
Grandi consensi per
l’esibizione finale di Davide Cordova
in arte Fuxia Loka icona
internazionale del trasformismo protagonista del film “Più buio di mezzanotte”
del regista Sebastiano Riso, applaudito a Cannes e premiato con ben sei nastri
d’argento si aggiudica il premio come performer.
La serata di gala è stata arricchita dalle esclusive creazioni dello stilista
romano Angelo Vitti e dalla
performance di burlesque del Teatro
delle Vanità sotto un cielo di fuochi d’artificio dando appuntamento alla
XIX edizione.
XVIII
Kermesse di Moda Teatrale, la grande notte di festa dell’Accademia di Belle
Arti. Consegnati i riconoscimenti
CATANIA- “Dare forza e
potere ai propri sogni fino al punto di trasformarli in realtà”. Questo il
saluto dai microfoni di Villa Pantò di Vincenzo
Tromba, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, al numeroso
pubblico della XVIII Kermesse di Moda
Teatrale organizzata su iniziativa della professoressa Liliana Nigro, docente di Storia del Costume per lo Spettacolo, e
promossa dall’Accademia di Belle Arti con il sostegno della Maison Du Cochon, il
Consorzio Gonimos Servizi, Hotel Il Principe Catania, Agostino Zanti
parrucchieri, Show Business Catania, Demetra Officine Fotografia, Nicotra
Formazione, Oby Whan agenzia di
viaggi e la collaborazione degli assistenti Roberto Vinciguerra, Veronica Maugeri, Piero Giuffrida, Giulia Riga,
Stefania Giuffrida, Iolanda Manara, Roberto Di Mauro e Lidia Di Mauro.
Un’edizione
dedicata alle stelle del “Gran Varietà”,
puntando l’attenzione a sensibilizzare la comunità verso chi
sceglie di vivere la propria sessualità diversamente, ricordando i grandi
costumisti e stilisti come, fra i tanti, Luca Sabatelli, Piero Tosi e Milena
Canonero, che tra lustrini e paillettes richiameranno alla memoria i fasti
delle iconiche subrette come Wanda Osiris o Raffaella Carrà. Ben 276 gli abiti
e i costumi teatrali disegnati appositamente per l’evento dagli oltre
centocinquanta allievi dell’Accademia di Belle Arti che hanno sfilato in passerella
nell’elegante scenografia creata da Aldo Zucco per la serata di gala.
“Quest’anno diventiamo maggiorenni- dichiara emozionata Liliana Nigro
coadiuvata dalla giornalista Elisa Guccione- e posso affermare con grande gioia
che la kermesse di moda teatrale è diventata un appuntamento irrinunciabile per
i catanesi dove arte, moda, cultura e grandi eccellenze siciliane che si sono
distinte per il loro impegno umano e professionale s’incontrano per dare vita a
qualcosa di veramente unico e speciale”.
Grande coinvolgimento ed
applausi per l’esibizione di “Avevo un
beat”, hit dell’estate 2019 dei “The
Bluff”, dream team del rock roll catanese che hanno fatto ballare il
pubblico presente con il loro sound contagioso che mescola sapientemente il
beat degli anni sessanta insieme al grande rock degli anni cinquanta con delle
sfumature che ricordano lo stile internazionale e sofisticato di Ray Charles e
il primo Peppino Di Capri creando un mix unico e coinvolgente che i sette
cavalieri del rock made in Catania amalgamano perfettamente creando qualcosa di
unico. A Francesco Francois Turrisi,
cavaliere del rock anni ottanta, volto musicale degli anni più belli e proficui
della Catania più fertile ed innovativa da oltre trent’anni va il premio musica
e radio. A Nicola Costa ed al Centro Studi Teatro e Legalità Accademia
d’Arte drammatica, realtà teatrale tra le più innovative ed intelligenti
capaci di contrastare attivamente la crisi del teatro catanese con spettacoli
di denuncia contro la mafia e il femminicidio portando lo spettatore a
riflettere su temi importanti come il fenomeno dei migranti e la grande ondata
di razzismo e violenza di cui è invasa la nostra società va il Premio Sviluppo Culturale. “Ricevere
un premio a casa propria è sempre fonte di gioia- dichiara Nicola Costa-
soprattutto quando tra il silenzio delle varie Istituzioni un Ente pubblico
come l’Accademia di Belle Arti di Catania si accorge dell’impegno di chi
costantemente si sforza per promuovere la cultura con i propri mezzi e senza
finanziamenti esterni”. Dello stesso
parere Ottavio Cappellani, graffiante
e raffinata penna di successo dal
piglio ironico premiato per la sezione libri per l’ultima fatica letteraria “La
Sicilia spiegata agli eschimesi”, Sem Edizioni. “Non voglio essere polemico ma
certe logiche legate alla poltrona non mi piacciono per questo quando la
politica s’intromette nella cultura non sempre le cose vanno come in realtà
dovrebbero andare”. Dopo due anni di repliche e a settant’anni da una morte
ancora avvolta nel mistero lo spettacolo “La
vera storia del bandito Giuliano”
scritto e diretto da Carmelo Rosario
Cannavò, direttore del Centro Studi
Artistici e volto noto di cinema, teatro e televisione, ha il merito di non copiare i tanti lavori realizzati su Giuliano e la
sua storia, ma di dare vita a qualcosa di diverso ed unico allo stesso tempo
tentando di far luce sui misteri legati all’ultimo bandito dell’Italia post
unitaria e il primo dell’Italia contemporanea conquistando di diritto il titolo
di Spettacolo dell’anno. “Dietro uno
spettacolo teatrale monumentale come “La vera storia del bandito Giuliano-
afferma Carmelo Rosario Cannavò- con un cast di attori di oltre trenta attori è
una grande gratificazione umana e professionale che ci spinge ad andare avanti
e senza sosta”. Per la sezione Teatro
l’Accademia di Belle Arti di Catania ha deciso di premiare l’impegno e la
costanza della proposta artistica di Elisa
Franco fondatrice della Compagnia “La
carrozza degli artisti” per l’innovativa e inusuale proposta artistica
lontana e diversa dalle tante programmazioni teatrali.
A David Coco per
aver saputo raccontare la Sicilia in maniera trasversale ed eterogenea passando
con estrema facilità dal drammatico al brillante ed aver interpretato tra
Cinema, Televisione e Teatro diversi personaggi con estrema veridicità e
bravura va il premio come personaggio
dell’anno. Per la moda il comitato organizzativo assegna il premio a Luca Litrico firma internazionale ed
acclamata dalle passerelle di New York, Londra, Tokyo, Parigi e Mosca nel segno
del cammino già tracciato dallo zio Angelo per aver reso importante nel mondo
il nome e il talento della Sicilia.
Grandi applausi per Gino Astorina e quelli del Gatto Blu
premiati per la sezione Teatro e Spettacolo che con la solita ironia
tipicamente catanese hanno raccontato la “normale” quotidianità cittadina, realizzando
straordinarie pagine teatrali capitanate dal genio artistico di Astorina e dei
suoi compagni di viaggio Francesca Agate,
Luciano Messina e Nuccio Morabito.
Al fashion blogger Luciano Aristide Russo, esperto di moda
tra i più richiesti, è stato assegnato il premio per la sezione comunicazione e marketing. Ad Andrea Tidona indimenticabile
protagonista nel ruolo del pittore comunista de “I cento passi”, nastro
d’argento per l’interpretazione di Angelo Carati nel film “La meglio gioventù”
per la prolifica e longeva carriera tra Cinema, Televisione e Teatro per aver
dato luce e spazio alla nostra terra va il
premio alla carriera. “Sono felice - spiega Tidona volto di Giovanni
Falcone ne “Il Capo dei Capi- di partecipare ad una manifestazione dove si dà
la possibilità ai ragazzi di lottare per i propri sogni nella speranza di un
futuro migliore e le tante creazioni che hanno sfilato questa sera sono
l’esempio di una gioventù che ancora crede nel proprio domani”.
Grandi consensi per
l’esibizione finale di Davide Cordova
in arte Fuxia Loka icona
internazionale del trasformismo protagonista del film “Più buio di mezzanotte”
del regista Sebastiano Riso, applaudito a Cannes e premiato con ben sei nastri
d’argento si aggiudica il premio come performer.
La serata di gala è stata arricchita dalle esclusive creazioni dello stilista
romano Angelo Vitti e dalla
performance di burlesque del Teatro
delle Vanità sotto un cielo di fuochi d’artificio dando appuntamento alla
XIX edizione.
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