Convegno conclusivo Piano formativo P.A.S.S. - Promuovere Azioni di Sviluppo nella Sanità
Siracusa, 10
luglio 2019 – La velocità del cambiamento è un elemento di cui le imprese di
ogni settore devono tenere conto nell’aggiornamento delle competenze, a maggior
ragione nel mondo della medicina dove ogni dieci anni si modifica almeno il 50%
delle conoscenze acquisite soprattutto nelle tecniche chirurgiche e diagnostiche
e dove il contatto continuo con la malattia espone gli operatori ad una forte
fatica psicofisica. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro organizzato questa
mattina nella sede di Confindustria Siracusa, in occasione della presentazione degli
obiettivi del Piano formativo “PASS – Promuovere Azioni di Sviluppo nella
Sanità”, finanziato da Fondimpresa, l’ente
bilaterale composto da Confindustria e le parti sociali Cgil, Cisl e Uil con
ente capofila la società Civita (Sicilia), e i partners Poliedra (Piemonte),
Saip (Lazio), Eidt (Campania) e Fondazione Luigi Clerici (Lombardia).
“La
formazione resta l’asset più importante per le aziende – ha esordito Giuseppe
Giardina Papa, responsabile settore Sanità Confindustria Siracusa – in un
sistema sanitario con risorse sempre più scarse e una domanda sempre crescente,
è importante sfruttare le innovazioni digitali e biomedicali, ma anche la
riorganizzazione delle strutture, per rendere più efficienti i livelli standard che impongono una
formazione costante del personale”.
“É
assolutamente indispensabile essere continuamente aggiornati per poter offrire
un servizio più efficace – commenta Amarildo Arzuffi, direttore dell’Area
Formazione Fondimpresa – ma anche nuovi elementi motivazionali”.
“Il piano
formativo PASS mette al centro la cura della persona attraverso le scelte di
destinatari che rientrano in un settore ampio e complesso”, ha introdotto Nanda
D’Amore di Civita Srl. “Un piano settoriale e multi regionale che ha coinvolto
71 Imprese tra cliniche, case di cure, istituti socio-assistenziali e socio-sanitari,
centri riabilitazione, 41 dei quali siciliani, ma anche 15 della Campania, 6
del Lazio, 3 del Piemonte e 3 Lombardia – ha illustrato la responsabile del
progetto Roberta Giaggeri – I dipendenti
formati sono stati 743, di cui il 71% donne, 28% over 50, il 16% under 19”.
“Abbiamo
selezionato strutture sanitarie private di eccellenza, tra le più
rappresentative del territorio – sottolinea Antonella Rizza, Civita Srl – l’importanza
di costruire piani formativi sta nella capacità di intercettare le reali
necessità delle aziende, e di garantire, grazie a Fondimpresa, una formazione specifica e mirata anche con il
rilascio dei crediti ECM da parte del Ministero della Sanità da con Agenas”.
L’incontro,
coordinato dal giornalista del Sole 24 ore, Nino Amadore, è stato l’occasione
per affrontare alcuni temi che legano le nuove frontiere biomediche e digitali
al settore della medicina. “Abbiamo parlato di genetica forense con Emiliano
Giardina, responsabile del Laboratorio di Genetica Forense, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che è colui che ha fornito la svolta
alle indagini del delitto di Yara Gambirasio
– aggiunge Nanda D’Amore –proprio perché sempre più nel campo delle indagini
viene utilizzato il supporto della genetica”. Ma anche temi di grande attualità
come la chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari che ha portato al
trasferimento di molti detenuti nelle comunità terapeutiche assistite.
“Prendersi cura di soggetti che hanno una elevata pericolosità – prosegue –richiede un percorso formativo
lungo e supportato da consulenti ed esperti ad ampio raggio”.
Sono
intervenuti Emiliano Giardina, in video-conferenza, Simone Bruschetta,
psicologo, psicoterapeuta, direttore Progetto Visiting DTC Project & Living
Learning Experience, Sebastiano Villarà, Francesco Spadaro, presidente della
Società Italiana di Psicoterapia Forense (SIPFo).
Il settore Sanità è un comparto fondamentale e strategico per il suo valore
sociale e umano, uno dei volani economici più importanti per la crescita, lo
sviluppo e il miglioramento della qualità della vita di ogni Paese, poiché
produce valore, sia sul piano della tutela della salute e dell’esercizio della
professionalità degli operatori, sia sul piano economico, scientifico, tecnico
e organizzativo.
Gli sviluppi organizzativi, tecnici ed
economici, dunque, rendono necessario un continuo intervento di adeguamento
dell’assetto delle aziende sanitarie coerente con gli obiettivi di
miglioramento della qualità dei servizi rivolti al paziente. Per raggiungere l’obiettivo
è necessario che le strutture valorizzino il personale,
promuovendo lo sviluppo professionale mirato a raggiungere alti standard di
qualità dei servizi offerti.
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