“Educare alla salute: Incontri sulla prevenzione delle malattie infettive”
Enna Casa Circondariale
Progetto per le scuole
e le carceri siciliane per informare studenti e detenuti sulla
sensibilizzazione ad una corretta e tempestiva azione di prevenzione alla
salute sulle malattie infettive
La Casa Circondariale
di Enna “Luigi Bodenza” ha ospitato, nei giorni scorsi, il secondo seminario
dedicato ai detenuti e al personale penitenziario dal titolo “Educare alla salute: Incontri
sulla prevenzione delle malattie infettive”, attività di sensibilizzazione
alla tutela contro le malattie trasmissibili ideato da AJS Connection srl con
il contributo incondizionato di Gilead Sciences, con il patrocinio non
oneroso del DASOE Dipartimento per le Attività Sanitarie e
Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione
Siciliana, di Federsanità Anci Sicilia e dell’ARNAS Garibaldi di
Catania.
Grazie alla
disponibilità del Direttore Ignazio Santoro, che ha aderito con immediato
interesse al progetto, ritenendo fondamentale consentire ai detenuti di essere
sempre informati e aggiornati ad una corretta e tempestiva azione di
prevenzione alla salute in merito alle malattie infettive, ed alla preziosa collaborazione della
Dr.ssa D’Amore referente per l’Educazione, il seminario ha visto una nutrita
partecipazione dei detenuti della Casa Circondariale di Enna. Molte e
interessanti le domande da parte dei detenuti rivolti ai relatori presenti, il Dr. Fabrizio Pulvirenti
Direttore UOC Malattie Infettive P.O. di Gela, la prof.ssa Manuela
Ceccarelli infettivologa, il Dr. Luigi Guarneri Direttore UOC
Malattie Infettive O.O Umberto I di Enna, contribuendo a dare maggiore informazione sulle dinamiche
di trasmissione e su come prevenirne il contagio di differenti tipologie di
malattie trasmissibili, come l’HIV, la sifilide, la gonorrea, le epatiti, il
papilloma virus, e diversi altri.
La
proiezione del cortometraggio “Io
e Freddie: una specie di magia”, realizzato appositamente per iniziative di
sensibilizzazione come questa, ideato e diretto dal Dr. Santocono Dirigente
per la Comunicazione dell’ARNAS Garibaldi di Catania, ha suscitato grande
interesse permettendo di affrontare il tema delle malattie trasmissibili,
soprattutto quello dell’HIV, con maggiore efficacia.
Secondo
recenti statistiche, nelle carceri italiane un’elevata percentuale di detenuti
ha una malattia infettiva (epatite, Hiv, tubercolosi, sifilide) e, uno su tre
non è consapevole del proprio stato di salute. L’infezione da Hiv e le epatiti
sono ampiamente diffuse, con prevalenze che possono arrivare fino a 10 volte
rispetto a quelle rilevabili nella popolazione generale a seconda della
composizione demografica presente negli Istituti penitenziari. Inoltre, recenti
studi hanno evidenziato che, così come succede nella società civile, anche
all’interno del carcere il virus dell’HIV e delle epatiti sta progressivamente
perdendo quella caratterizzazione terrorizzante che aveva assunto negli anni
Ottanta e Novanta. La minor paura, tuttavia, non deriva da una maggiore
conoscenza di come si può contrastare la malattia, né da maggiori conoscenze
sulla sostanziale innocuità del virus nella convivenza quotidiana, che invece
genera ancora timori per ragioni del tutto errate. Il semplice fatto che in
questi anni non si sia più parlato, ad esempio, di Hiv e delle epatiti ha
soltanto allontanato il problema, lasciando sottotraccia vecchi timori e
pregiudizi. Una maggiore consapevolezza sulle vie di contagio, dunque, è
essenziale per saper affrontare correttamente la prevenzione dai virus e
batteri relativi alle malattie trasmissibili o di poter affrontare nel modo più
sicuro ed efficace le eventuali conseguenze.
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