Questa sera a Milo “I Proscenici” di Giarre con “Giustizia di fimmina”, regia di Giovanna Musumeci.

 



XIX Premio Teatrale Nazionale “Angelo Musco” diretto da Mimì Scalia.

 

Questa sera a Milo “I Proscenici” di Giarre con “Giustizia di fimmina”, regia di Giovanna Musumeci.

 Milo – Prosegue al Teatro Lucio Dalla di Milo, la XIX edizione del Premio Teatrale Nazionale “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dall’associazione culturale “Premio Musco”, presieduta dalla stessa Scalia, in collaborazione con “ArchiDrama”, nella persona di Alfio Zappalà (che cura la direzione artistica di “Grappoli”, rassegna di teatro, musica e danza al Teatro Lucio Dalla di Milo),  il Comune di Milo (Ct), Sindaco Alfio Cosentino, la Regione Siciliana, Assessorato Turismo e Spettacolo, la Presidenza dell’ARS, in collaborazione con la Pro Loco di Milo, presieduta da Alfredo Cavallaro, la UILT (Unione Italiana Libero Teatro) Sicilia.

 

Sotto i riflettori del Teatro Lucio Dalla di Milo oggi 9 luglio alle ore 20.45 lo spettacolo dal titolo “I Proscenici” di Giarre con “Giustizia di fimmina”, regia di Giovanna Musumeci.

Sinossi

La commedia, ispirata liberamente a “Le donne al Parlamento” di Aristofane, mette in scena le vicende di una città fortemente maschilista e dove le donne, ormai oppresse e sofferenti, decidono di organizzare un tranello ai loro uomini per prendere il potere. A tendere le fila, in realtà, è la figura di Dike, dea della giustizia, la quale dimostra che, nonostante le donne prendano il potere e mettano in un posto di subordinazione gli uomini, la società continua a decadere e la città non prospera. Sarà solo la concordia tra uomini e donne a risolvere la crisi della città.

Note di regia

Questa commedia nasce dal desiderio di rileggere, in chiave contemporanea e ironica, Le donne al Parlamento di Aristofane, utilizzando l’antico come specchio per riflettere sul presente. Il testo originale ci fornisce una cornice brillante e provocatoria, che qui viene ampliata e reimmaginata per indagare le dinamiche di potere tra i generi all’interno di una società profondamente sbilanciata. In una città dominata da un maschilismo radicato e ormai logoro, le donne, stanche di essere escluse, umiliate, marginalizzate, decidono di ribellarsi. Ma la loro ribellione non è solo un atto politico: è un gesto disperato, comico, paradossale, che svela quanto il potere, anche quando cambia volto, resti un ingranaggio pericoloso se non viene ripensato alla radice.

Al di sopra della vicenda umana, quasi come una forza invisibile ma presente, si muove Dike, la dea della Giustizia. Non prende parte diretta alla rivoluzione, né la guida: la osserva, la influenza, la attraversa. È lei a offrire uno sguardo più ampio e disincantato sull’intero processo, rivelando che il semplice ribaltamento del potere, da uomini a donne, non basta a cambiare davvero le sorti della città. Nella nostra messinscena, Dike non è solo un personaggio, ma una presenza quasi metateatrale, un’entità che attraversa la scena e interviene nei momenti cruciali, osservando e influenzando gli eventi come una coscienza collettiva. È lei a portare lo sguardo lucido sulla vicenda, mostrando come l’inversione dei ruoli, da uomini oppressori a donne dominatrici, non risolva la crisi sociale, ma la sposti, la deforma, la perpetui sotto nuove forme.

La regia insiste volutamente su un linguaggio teatrale ibrido: da un lato il comico farsesco, il travestimento, il ritmo acceso del teatro classico; dall’altro una componente simbolica e astratta, che emerge attraverso il lavoro fisico degli attori, le scene essenziali e un uso espressivo della luce e del suono. I costumi, volutamente anacronistici, mischiano elementi antichi e contemporanei per collocare la vicenda in un “tempo altro”, che è ieri, oggi e domani. Questa commedia non propone soluzioni facili. Anzi, mette in discussione l’idea stessa che esista un potere “giusto” se esercitato da una sola parte. La vera svolta arriva solo nel finale, quando uomini e donne, finalmente, decidono di collaborare, di ascoltarsi, di ricostruire insieme una città possibile. In questo senso, Dike non rappresenta solo la giustizia, ma anche la necessità di equilibrio, di dialogo, di una politica dell’incontro e non della supremazia. Uno spettacolo che fa ridere, riflettere, e invita a guardarsi allo specchio. Perché ogni città che vuole salvarsi, prima o poi, deve fare i conti con la propria verità.

Personaggi e interpreti (nella foto in allegato):

1.     Prassàgora - Agata Emanuele

2.     Blèpiro - Giuseppe Nicotra

3.     Mírrine - Alessandra Torrisi

4.     Agata - Santina D’Urso

5.     Gaia - Alice Rovella

6.     Crèmete - Ninni Magrì

7.     Trigeo - Orazio Maccarrone

8.     Dorotea - Marsia Cassotta

9.     Ecuba - Josie Greco

10.  Nicia - Ivano Belfiore

11.  Callista – Elvira Torrisi

12.  Segretario - Maurizio Calì

13.  Dike - Francesca Lelli

14.  Cleofe - Gabriella Musumeci

15.  Licurgo – Ninni Magrì

16.  Xenia - Agata Canino

17.  Agro - Mario Gulisano

18.  Selene - Viola Cavallaro

19.  Athena - Clara Patti

20.  Aura - Elisa Patti

 

   

Gli altri spettacoli teatrali in programma per la XIX edizione del Premio Teatrale Nazionale “Angelo Musco”, fino al 12 luglio 2025, ore 20.45, al Teatro Lucio Dalla di Milo, sono i seguenti:

-        10/07/25 ore 20.45: Le fortune di Tofulu, regia di Eugenio Patanè a cura della “Compagnia teatrale Ionica” di Riposto (CT);

-        11/07/25 ore 20.45: Il mistero misterioso, regia di Ernesto Mangano, Maurizio Panasiti e Rodolfo Torrisi a cura del “Teatro delle Nevi” di Acireale (CT).

Si registra grande attesa per la serata di gala, “Milo Premia il Teatro”, che si terrà tradizionalmente al Teatro Lucio Dalla di Milo, alle ore 20.45, sabato 12 luglio 2025.

 

Consegneremo due Premi alla Sicilianità agli attori Domenico Centamore e Lucia Sardo. Il Premio Cultura (a cura di Grazia Calanna) quest’anno andrà all’avv. Renato Pennisi affermato poeta e scrittore, organizzatore di eventi culturale come del “Premio di poesia Salvo Basso Città di Scordia”. Novità di quest’anno il Premio Personalità – XIX Musco (Assegnato dalla Direttrice del Premio e dagli Organizzatori alle personalità di Milo che si sono distinte in vari ambiti (sociali, divulgativi, culturali…). Non mancheranno, assegnati dalla giuria tecnica (composta da Gianfranco Barbagallo, vicepresidente UILT Sicilia; Antonio Castro, attore e regista; Giancarlo Scalia, regista, vicepresidente Associazione “Premio Musco”; Alfio Zappalà, attore, direttore artistico di “Grappoli”, rassegna di teatro, musica e danza al Teatro Lucio Dalla di Milo; Cristina Di Pietro, studentessa al Conservatorio di Messina), i premi rivolti ai migliori, attore e attrice, protagonisti, non protagonisti, migliore regia, migliore compagnia e, lo storico, premio “Gradimento del Pubblico” che verrà assegnato allo spettacolo che riscuoterà il maggiore apprezzamento da parte degli spettatori, novità di quest’anno la possibilità di votare usando un’apposita app o inquadrando, all’ingresso del Teatro, un QR Code. Altresì non mancheranno momenti di spettacolo con i Bellamorea. Condurrà la serata finale con Ruggero Sardo, entrambi saremo affiancati da Roberta Barbagallo e Cristina Di Pietro», dichiara Mimì Scalia, Direttore artistico del Premio.

 

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