Presentato a Catania il libro di Fulvio Conti “Massoneria e fascismo”
Presentato
a Catania il libro di Fulvio Conti “Massoneria e fascismo”
Un
rapporto difficile, travagliato, complesso; dalla collaborazione dei primi anni
alla devastazione delle logge da parte degli squadristi fino alla messa al
bando con la prima delle leggi fascistissime.
Massoneria e fascismo, un rapporto difficile, travagliato, complesso; dalla
collaborazione dei primi anni alla devastazione delle logge da parte degli
squadristi fino alla messa al bando con la prima delle leggi fascistissime. Se
n'è parlato nella sala Concetto Marchesi del Palazzo della Cultura a Catania,
nel corso della presentazione del libro di Fulvio Conti "Massoneria e
fascismo - Dalla Grande Guerra alla messa al bando delle logge", edito da
Carrocci. Ricerca storica rigorosa e documentata ma scritta in maniera da
potere essere apprezzata e compresa anche da i non addetti ai lavori. Con
l'autore hanno dialogato Enrico Iachello, ordinario di Storia Moderna
Università di Catania, Giovanni Iozzia, giornalista, Amanda Succi, Responsabile
Relazioni Istituzionali della GLDI (Gran Loggia d’Italia degli Alam) per la
Sicilia. Ha sapientemente moderato Irene Gionfriddo, Coordinatrice
Scientifico-Culturale.
Il professore Iachello, nel suo brillante e articolato intervento ha
sottolineato che Fulvio Conti è uno dei pochi veri studiosi di Massoneria
perché il tema storiografico massonico è stato confinato tra gli addetti ai
lavori. Questo libro, inoltre, colma una lacuna, inserendosi in un lungo
percorso di ricerca, perché finora la Massoneria è stata trattata come una
setta segreta, assorbita nelle teorie del complotto. Un libro di storia
politica non un libro di dottrina.
Subito dopo il giornalista Iozzia ha sottoposto a Conti una serie di domande
cercando di cogliere il senso reale del libro e dei fatti in esso esposti. Nel
1914, dice il professore Conti, nel congresso nazionale di Ancona del PSI, il
massimalista Mussolini riuscì a far cacciare i massoni dal partito in nome di
una fedele adesione ai principi di classe del socialismo. Ma alla fine della
Grande Guerra, mentre imperversavano le agitazioni del biennio rosso e il nuovo
partito popolare di ispirazione cattolica sembrava minacciare la tenuta dello
Stato laico, sarebbe stata proprio la massoneria a contribuire all'ascesa del
regime, giudicato il minore dei mali. Salvo poi subire la messa al bando delle
logge nel novembre 1925 come conseguenza delle restrizioni liberticide attuate
dalla dittatura. Cadeva così l'illusione di poter controllare Mussolini e
irreggimentare il fascismo, e si apriva la strada verso un'opposizione morale e
politica al regime. Quella del rapporto fra massoneria e fascismo è una storia
complessa, mutevole, non riducibile a interpretazioni univoche. Una storia di
illusioni tradite e di valori democratici faticosamente ritrovati, che viene
ricostruita nel libro facendo chiarezza sui ruoli e sulle attribuzioni delle
responsabilità della crisi dello Stato liberale.
A chiusura dell'incontro la dottoressa Amanda Jane Succi ha spiegato che la
Libera Muratoria ha come fine il miglioramento dell’Uomo, in quanto essere
umano, quindi comprendente la parte maschile così come la parte femminile. Vi
sono obbedienze in cui sono presenti solo uomini, vi sono obbedienze in cui
sono presenti solo donne, altre obbedienze sono miste come la GLDI che è
l’obbedienza mista più importante d’Italia e tra le più importanti d’Europa.
Presente in 190 città italiane, la GLDI ha siglato 130 trattati di Amicizia con
obbedienze presenti in più di 50 paesi nel mondo. L’iniziativa, promossa e
organizzata dal Centro Sociologico Italiano della Provincia di Catania, nonché
struttura giuridica della GLDI degli Alam, è la prima di un ciclo di incontri
che si vorrà organizzare nell’arco del prossimo anno, con l’obiettivo di aprire
un dialogo con la società in cui viviamo affrontando insieme temi di interesse
comune.
In conclusione, occorre ricordare che Fulvio Conti è professore ordinario di
Storia contemporanea all’Università degli Studi di Firenze. Si è occupato di
storia sociale e politica dell’Ottocento e del Novecento, in particolare
dell’associazionismo laico, del volontariato, dello Stato sociale, delle
memorie collettive e della storia culturale della politica.
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