Ha la capacità di infondere dolcezza e serenità con unpizzico di magia. Per Natale
arriva su tutti gli store e le piattaforme digitali una storia d’amore
universale, nella quale ognuno si può riconoscere. Straordinaria, personalissima, Alessandra Celletti interpreta MICHELLE.
Il suggestivo
arrangiamento piano e voce del brano dei Beatles anticipa
l’uscita di “Stop femicides”, il nuovo attesissimo album della
pianista romana.
Un’icona
senza tempo. Se c’è una canzone che ha saputo attraversare i decenni e rimanere
nel cuore di generazioni, quella è sicuramente MICHELLE.
Scritta da Paul McCartney e pubblicata nell’album “Rubber soul”, ha conquistato
non solo gli amanti della musica, ma anche coloro che cercano emozioni
autentiche nelle parole. L’arrangiamento semplice ma efficace crea uno spazio
sonoro che lascia brillare la voce di Alessandra
Celletti e il delicato accompagnamento di pianoforte, permettendo al brano
di fluire senza sforzo e coinvolgere l’ascoltatore in un abbraccio musicale.
«Ho registrato “Michelle” cantando con un sorriso.» spiega l’artista «Con la sua grazia semplice, è davvero una delle più tenere
dichiarazioni d’amore mai fatte a una donna. C’è una bellezza senza tempo in
questa canzone: l’essenza di un amore spontaneo che non ha bisogno di
spiegazioni. Ogni volta che la canto, sento una serenità particolare. È come se
l’amore raccontato in questo brano fosse libero da pesi e da ansie. Ed è
proprio in questo che trovo il suo valore più grande. Quella leggerezza che non
significa superficialità, ma una profondità capace di trasmettere pace e
felicità. Anche se solo per il tempo di una canzone. Forse è per questo che
sono felice che esca in questo periodo di feste natalizie.» conclude Alessandra Celletti «Proprio come il Natale, “Michelle” ha la
capacità di infondere dolcezza e serenità con un pizzico di magia.»
Una melodia
che McCartney aveva composto quando era ancora studente al Liverpool Institute
e che l’autore canticchiava nel clima bohémien delle serate esistenzialiste
organizzate a quel tempo dal professor Mitchell. Per richiamare quelle
atmosfere, Paul chiese aiuto a Janet Vaughan, insegnante di francese e moglie
del suo vecchio amico Ivan Vaughan, colui che lo aveva presentato a John nel
luglio del 1957 e con cui era rimasto in contatto. Janet fornì il nome, la rima
e il celebre verso “Sont les mots qui vont
très bien ensemble”. La ballata venne incisa nel 1965 e non fu più
ritoccata.
Nel video di MICHELLE (https://youtu.be/FQnwr92TU4s),
realizzato da Dario Zaid, la semplicità è al centro della narrazione. Le riprese
si sono svolte nel rione di San Lorenzo, luogo in cui vive la pianista romana,
un quartiere popolare e ricco di vitalità. Il
brano (https://open.spotify.com/intl-it/track/72ibZMrfeLVgNopIdmqj7X?si=716f101af49e4bc9)
anticipa l’uscita del nuovo lavoro, “Stop femicides”. Un disco coraggioso dove Alessandra Celletti affronta il tema
del femminicidio attraverso lo sguardo inedito della sua musica. Il primo album
in cui si propone come “cantante” interpretando canzoni amate in tutto il mondo
che portano nel titolo un nome di donna.
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