Lungaggini liste di attesa: i medici specialisti siciliani minacciano di sospendere l'erogazione dei servizi dal prossimo 15 maggio
Il
Cimest: "Per affrontare il problema delle eccessive lungaggini delle liste
d'attesa per le visite specialistiche chiediamo l’adozione di immediati
provvedimenti a tutela della salute dei cittadini e di quella degli erogatori
sanitari pubblici e privati accreditati soggetti quotidianamente a minacce per
l’impossibilità alla erogazione delle prestazioni specialistiche sul
territorio". Prevista una riunione per lunedì 29 aprile a Palermo.
"Com'e
ampiamente noto ormai i tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni
specialistiche pubblico-private oltrepassano anche i 6 mesi di attesa. Dal
prossimo 15 maggio, se questo Governo non metterà in campo tutte le risorse
disponibili per risolvere tali criticità, sospenderemo l'erogazione delle
prestazioni per esaurimento dei budget mensili. Lo affermano il presidente del
Cimest (Coordinamento Intersindacale Medicina Specialistica di Territorio)
Salvatore Calvaruso e i coordinatori Domenico Garbo e Salvatore Gibiino.
"Oltre alla sospensione del servizio - aggiungono - informeremo i pazienti
dei loro diritti e di come potranno ottenere i giusti rimborsi poiché non ci
potremmo più sottrarre a non informare i pazienti stante la divulgazione di
queste notizie a mezzo TV e stampa. Non vorremmo che si possa configurare per
chicchessia una omissione di informazioni perseguibile legalmente. Inoltre, ad
oggi, manca il coinvolgimento delle nostre professionalità nella presa in
carico del paziente cronico e nella prevenzione secondaria e terziaria come
previsto dal 'Piano Regionale del Governo delle Liste di Attesa', anche questo
responsabile di un ulteriore allungamento delle liste di attesa. Non è
concepibile - concludono Caruso, Garbo e Gibiino - che questa Regione assegni
285 milioni di euro agli specialisti accreditati esterni per erogare il 70%
delle prestazioni e 800 milioni di euro vengono sperperati nel pubblico per
erogare il restante 30% delle prestazioni (considerato che il MEF assegna alla
Regione Sicilia il 13,0% del suo FSR per erogare le prestazioni specialistiche
sul territorio, cifra che ammonta a 1 miliardo e 150 milioni di euro). Non
servono risorse aggiuntive ma una migliore allocazione delle esistenti".
Il Cimest, in ottemperanza al Piano Regionale del Governo delle Liste di
Attesa, chiede con forza l’adozione di immediati provvedimenti a tutela della
salute dei cittadini e di quella degli erogatori sanitari pubblici e privati
accreditati soggetti quotidianamente a minacce per l’impossibilità alla
erogazione delle prestazioni specialistiche sul territorio. Mancata presa in carico
del paziente cronico da parte degli Specialisti Accreditati Esterni e loro
mancato coinvolgimento nei Piani di Prevenzione secondaria e terziaria ai sensi
del PRGLA.
"Quotidianamente - affermano Caruso, Garbo e Gibiino - noi erogatori
privati accreditati subiamo ingiurie e minacce da parte dei pazienti, che
talvolta culminano anche con azioni non solo verbali, poiché sono addossate a
noi responsabilità che non ci competono. ll tutto amplificato da diversi
programmi televisivi che quasi quotidianamente informa i cittadini del loro
diritto ad avere rimborsate dalle ASP le prestazioni che non possono essere
erogate entro i tempi di attesa".
Una riunione è stata convocata per lunedì prossimo, 29 aprile 2024, alle ore
10,30, nella sede dell'assessorato regionale alla Salute - Dipartimento per la
Pianificazione Strategica, a Palermo con la presenza di tutte le sigle
sindacali del comparto.
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