MOSTRE: ad Agrigento seconda edizione de “Il valzer di un giorno” di Franco Carlisi
AGRIGENTO, 21 luglio
2018 – Centocinquanta immagini in bianco e
nero, un singolare caleidoscopio in scala di grigi per una galleria di ritratti
– e vicende umane inespresse, taciute o sottaciute – dedicata al matrimonio in
Sicilia. Dopo il fortunato esordio del 2010, la messe entusiasta da parte di
critici e addetti ai lavori, due premi al progetto e il sold out nelle librerie,
torna “Il valzer di un giorno”, mostra fotografica di Franco Carlisi dedicata al
rito del matrimonio in Sicilia, in programma alla FAM Gallery di Agrigento (via
Atenea), dal 27 luglio e fino al 9 novembre.
Alla mostra è legata la seconda edizione
dell’omonimo volume fotografico realizzato da Carlisi. Un progetto editoriale
che, oltre ad arricchirsi di una nuova antologia di personaggi – i protagonisti
del rito matrimoniale, interpreti non casuali di una partitura immutata da
secoli, almeno nella forma, non sempre nei contenuti – raccoglie i contributi di
altri autori, invitati da Carlisi a imbastire una narrazione estemporanea
ispirata agli sguardi, ai volti e alle vite fermate nel “clik” della sua
macchina fotografica.
È così che, accanto ai testi di
Camilleri – Carlisi ricorda ancora la telefonata dello scrittore, ormai nove
anni fa, la sua inconfondibile voce rauca alla cornetta e il commento inatteso
“mi piacièru”, riferito agli sposini del suo “Valzer” nelle drammatiche cromìe
del bianco e nero – e del compianto cantautore piemontese Gianmaria Testa,
figurano oggi quelli del filosofo Alberto Giovanni Biuso, del giornalista
Gaetano Savatteri e di altri autori.
Di scena è la Sicilia nascosta,
periferica, quella dei paesi più remoti abitati da comunità che Carlisi esplora
oltre il recinto
delle forme convenzionali entro cui i protagonisti del rito matrimoniale
costruiscono da secoli la loro recita. Gli scatti del “narratore” Carlisi, che
già Camilleri ha definito “carnali e senza mezze tinte”, viaggiano in
controtendenza. Lo spiega bene Tano Siracusa, fotografo: “Non c’è
traccia della staticità, della concettosità, di quel tono anemico che sembrano
dominare in tanta parte della fotografia contemporanea. Nelle immagini di Franco
Carlisi, nel sontuoso bianco/nero delle sue stampe, la fotografia torna ad
accettare la sfida del tempo, per sorprendere nel suo flusso caotico l’attimo in
cui il senso si rapprende, in un abbraccio, in una movenza da tripudio bacchico,
nella lacrima di una sposa, in una coppia che si invola in una giostra,
dispiegandosi in una spazialità ricca di sinuosità e di anfratti, di tonalità
intermedie fra lo scuro denso delle ombre e i bianchi accesi dalle vampe di una
luce che non si arrende”.
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