MILO. BOLLANI SUL PALCO PER LA ONLUS CATANESE VEYES PER UN CONCERTO DI BENEFICIENZA
A MILO IL 17 LUGLIO
UN CONCERTO DI BENEFICIENZA
PERMETTERA’ DI
REALIZZARE UNA SCUOLA DI MUSICA
E UN CAMPUS
RESIDENZIALE PER BAMBINI CON DISABILITA’
VISIVA
Le note del
pianoforte e quelle del cuore. E risuonano forti, tanto le une quanto le altre,
entrambe facendo vibrare le corde dei sentimenti. Già, perché Stefano Bollani è
un grande pianista e compositore, ma prima di tutto e soprattutto è un grande
uomo: pronto a rispondere “presente” a una chiamata che lo vedrà nell’anfiteatro
“Lucio Dalla” di Milo, il prossimo 17 luglio, per un concerto il cui ricavato
sarà interamente devoluto alla onlus vEyes per la realizzazione di una scuola di
musica e di un campus residenziale per bambini con disabilità
visiva.
Accanto a lui, nella
serata di beneficenza a Milo i cui biglietti è possibile acquistare cliccando
sulla piattaforma www.laboriusa.com/event/, grandi rappresentanti della musica brasiliana come
Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria e
Armando Marçal alle percussioni. Artisti molto amati da Bollani che già
avevano preso parte al progetto di Carioca e che qui sono in compagnia di un
altro percussionista, il giovane e talentuosissimo Thiago da Serrinha.
Bollani
nel suo concerto a Milo proporrà il suo ultimo disco,QUE
BOM, per la cui realizzazione si è avvalso anche della
collaborazione di ospiti di pregio che hanno firmato alcuni brani. In primis Caetano Veloso e João Bosco,
ma ad arricchire i suoni di quest’ultimo lavoro del
compositore italiano anche altri due meravigliosi artisti brasiliani che hanno
voluto partecipare al progetto: Hamilton de Holanda al mandolino, vecchia
conoscenza di Bollani con cui ha inciso più di un progetto e un nuovo importante
amico che invece suona con Stefano per la prima volta: Jaques Morelenbaum
al violoncello.
Stefano
Bollani, inoltre, a sostegno della onlus vEyes ha anche voluto realizzare un
video, che qui di seguito vi proponiamo:
Ed un
video per la onlus vEyes ha realizzato anche Suor Cristina,
eccolo:
Commenti
Posta un commento