Al Teatro Verga di Catania va in scena Orestea con la regia di Luca De Fusco
CATANIA – Dopo il debutto nazionale del 24 novembre al
Teatro Mercadante di Napoli, approda al Teatro Verga l’Orestea di Eschilo con la regia di
Luca De Fusco, su produzione del
Teatro Stabile di Napoli e Teatro Stabile di Catania. Un allestimento di grande impegno per uno dei massimi
capolavori del teatro di tutti i tempi, messo in scena integralmente con le tre
tragedie Agamennone, Le Coefore e Le Eumenidi, presentate al pubblico in due
distinte programmazioni. Dal 28 dicembre al 3 gennaio andrà in scena la prima,
Agamennone (durata 1 ora e 35
minuti); dal 4 all’8 gennaio la seconda, Coefore/Eumenidi (durata 1 ora e 50 minuti
complessivi). Un’unica storia che affonda le radici nella tradizione mitica
dell’antica Grecia suddivisa in tre episodi, che vanno dall’assassinio del re
Agamennone da parte della moglie Clitemnestra, alla vendetta, dieci anni dopo,
del loro figlio Oreste che uccide la madre e il suo amante Egisto, fino alla
persecuzione del matricida da parte delle Erinni e all’assoluzione di Oreste da
parte del tribunale dell’Areopago.
Ad interpretare i personaggi
protagonisti della tragedia – l’unica trilogia greca pervenuta interamente – uno
straordinario cast di attori: da Mariano Rigillo (Agamennone), a Elisabetta Pozzi (Clitemnestra), Angela Pagano (Prima Corifea), Gaia Aprea (Cassandra e Atena), Claudio
Di Palma (Araldo e Apollo),
Giacinto Palmarini (Oreste), Anna Teresa Rossini
(Pizia), Paolo Serra (Egisto), Fabio Cocifoglia (Secondo Corifeo),
Paolo Cresta (Quarto Corifeo e Servo), Patrizia Di Martino (Cilissa, la Nutrice),
Francesca De Nicolais (Seconda Corifea), Gianluca Musiu (Terzo
Corifeo, Pilade e Hermes), Federica Sandrini (Elettra), Dalal
Suleiman (Terza Corifea), Enzo Turrin (Sentinella e Primo
Corifeo). Con loro le danzatrici Sibilla Celesia, Elena Cocci, Sara Lupoli, Marianna Moccia, Rossella Fusco, della Compagnia
di Danza Contemporanea Körper di Napoli.
Lo spettacolo si avvale delle coreografie di Noa
Wertheim e delle musiche originali di Ran Bagno, entrambi
israeliani; delle scene di Maurizio Balò; dei costumi di
Zaira de Vincentiis; delle luci di Gigi
Saccomandi; del suono di Hubert
Westkemper; dell’adattamento vocale
di Paolo Coletta e dei video di Alessandro Papa.
Il regista
Luca De Fusco si confronta con una tragedia classica utilizzando, come nel
teatro greco, la parola, il canto, la danza, a definire un linguaggio di teatro
totale: “uno
spettacolo – sottolinea il regista – per alcuni versi classico ma in realtà una
messa in scena molto contemporanea, che rinnova lo stile di teatro/video già
realizzato in Vestire
gli ignudi, Antigone e Antonio e Cleopatra, nel quale si
rinnova la felice collaborazione con gli artisti della Vertigo Dance Company di
Tel Aviv”.
Dopo Catania lo spettacolo sarà in tournée a Roma al Teatro Argentina
dal 12 al 17 gennaio, a Genova al Teatro della Corte dal 19 al 24 gennaio, a
Firenze al Teatro della Pergola dal 26 gennaio al 7 febbraio.
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