Successo per la Mostra – Convegno “Scultura, l’evoluzione della materia”
Al
Castello Nelson due giorni all’insegna di arte, storia e bellezza
Successo al Castello Nelson per la Mostra – Convegno intitolata “Scultura, l’evoluzione della materia” a
cura di Adriano Pricoco, evento accolto
dall’Amministrazione Comunale di Bronte guidata dal Sindaco Graziano Calanna e organizzato dal MacS
(Museo Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli.
Protagonisti quattordici
artisti e le loro opere: Annalù Boeretto
(Il
libro della tempesta; Salto nel blu), Bob Clyatt (Nursing Mother with Smartphone), Gary Weisman (A
Bearer), Cristina
Costanzo (L'inganno del Tempo), Alessio Deli (Summer awakening), Jorge Egea (Meditativa), Gianni
Ruggeri (Terra valenti), Anna Gillespie (Old Giant),
Paolo Guarrera (Busto alla luce; Venere), Gesualdo Prestipino (Le braccia e la mente; Kore; Sfere), Fatima Messana (Sine Pietate),
Sebastiano Messina (Bambino con vela),
José Manuel Martínez Perez (Esclavos),
Alessandro Reggioli (Safety
Heart Armour).
In occasione del momento inaugurale, lo scorso sabato 19 dicembre, dopo
l’intervento del Sindaco di Bronte, Graziano Calanna, che ringraziando i
numerosi intervenuti si è congratulato con la direzione del MacS per
l’impeccabile organizzazione di un evento perfettamente coniugato allo scenario
del Castello Nelson e per la presenza di artisti di grande pregio e di grande
valore, ha preso la parola il
curatore della mostra Adriano
Pricoco (Docente di Teoria e Storia dei metodi della Rappresentazione,
Accademia di Belle Arti di Catania) il quale, mettendo in risalto l’importanza
della materia e della sua evoluzione
inscindibilmente legate alla storia della scultura, all’arte e
all'architettura, ha moderato il convegno che ha visto la presenza degli
artisti Annalù Boeretto, Alessio Deli, Gianni Ruggeri, Giovanna
Vinciguerra e di Natale Platania
(Docente di Videoscultura all’Accademia di Belle Arti di Catania).
“Il sito archeologico, storico e
monumentale del Castello Nelson è stato lo scenario ideale per la promozione di
questa nuova avventura del MacS che ha organizzato questo evento, promosso dal
Comune di Bronte, con l’intento di coniugare scienza, didattica e allestimento
museale - dichiara Giuseppina Napoli,
Direttrice del MacS -. Il convegno, con il supporto dell’Accademia di Belle
Arti di Catania, ha approfondito ampiamente le tematiche compendiate dal
titolo: Scultura, l’evoluzione della
materia.
Siamo molto soddisfatti, l’esposizione
ha visto la presenza di artisti italiani e internazionali dei quali i tanti
visitatori hanno potuto apprezzare e riconoscere il talento. Sono molto
contenta perché anche con questo evento il MacS ha potuto ulteriormente promuovere
la propria filosofia museale ovvero quella di portare, com’è sempre stato tra i
nostri obiettivi primari, l’arte contemporanea all’interno dei siti storici del
patrimonio culturale siciliano.
Ringraziamo il Sindaco di Bronte,
Graziano Calanna, per averci dato l’opportunità di vivere due intense giornate
nel segno di arte, bellezza e storia nell’incantevole Castello”.
“Mi sono imbattuta nella resina e da sempre per me la
costante sfida è stata quella di combinare una materia cosi poco emozionale con
un linguaggio espressivo che vuole essere pregno di meraviglia, di freschezza e
di poesia – dichiara
Annalù Boeretto, artista in mostra -. Racconto mondi sospesi in metamorfosi e mi pongo in quell’istante di
transizione fra pittura e scultura, in un terreno ibrido che mi permette di
sperimentare differenti possibilità espressive.
Il rapporto con le mie opere è appassionato, viscerale, profondo fino a
quando sto realizzando il pezzo. Quando termina io sono già oltre, e lo lascio
andare immediatamente perché penso subito al suo superamento. Quindi non ho mai
nessun tipo di attaccamento a nessuna delle mie opere. In passato ogni sapere,
ogni disciplina si univa alle altre per la ricerca di una conoscenza del mondo
semplice e profonda.
La mia ricerca in chiave contemporanea va verso questa direzione: si tratta
di una riflessione sul mondo e su un senso di sacralità che è intrinseco nelle
cose. La materia che uso diventa semplicemente uno strumento per dare forma a
questa visione. Cerco di essere in dialogo con l’anima delle cose”.
“L’aspetto affascinante di
quello che faccio con i materiali di recupero che ho adottato come medium della
mia espressività è proprio quello di rendere immortale la sintesi della nostra
civiltà – dichiara Alessio Deli, artista
in mostra -. Pertanto il rifiuto, quel qualcosa che viene
abbandonato dall’essere umano, si nobilita attraverso l’assemblaggio, la
forgiatura del materiale stesso e, poi, attraverso la costruzione di una figura
umana, vegetale oppure animale.
È come se qualcosa si
rigenera dalla proprie macerie, dalle proprie ceneri, un po’ come l’araba fenice, fino a diventare immortale
o fino a restare alle generazioni future. Può darsi pure che la natura stessa
si riprenderà tutto, difatti spesso dico che le mie sono delle sculture post-atomiche.
Ultimamente ho lavorato sul tema della
famiglia, difatti ho ‘ricostruito’ una famiglia composta da tre elementi
(madre, padre e figlio): questa possiamo considerarla un po’ la sintesi del discorso
post-atomico. Viene ricreato il nucleo attraverso un’opera multipla. Dunque, non
più il singolo soggetto bensì un soggetto accompagnato da altri soggetti che
insieme costituiscono un nucleo, in questo caso appunto la famiglia.
Nel futuro c’è in progetto
di realizzare cose ancora più complesse, con un numero crescente di elementi: un
bar, una piazza, una stazione metropolitana proprio per restituire il senso di
umanità, umanità che si espande”.
Foto a cura di Ornella Ginewra.
Sede:
MacS – Museo Arte Contemporanea Sicilia
Indirizzo:
via Crociferi – via S. Francesco n. 30, Catania
Telefono:
095 715 2207 - 342 301 7376
Orari:
ore 9.00 – ore 17.30 (chiusura il giovedì)
Web: www.museomacs.it
Mail: info@museomacs.it
Ufficio Stampa:
ufficiostampa@museomacs.it
Ingresso:
€5,00 (biglietto unico) – €3,50 (biglietto ridotto)
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