Al Teatro Holytape debutta "Affabulazione" e l'incomunicabilità dello scontro generazionale secondo Pasolini
La
CGS Karol Compagnia Teatrale diretta dall'attore e regista Mario Sorbello
sabato 19 ottobre, alle ore 18.00 e alle ore 21.00, sul palco dell'ex Teatro
Tezzano rinato dopo un importante operazione culturale con il nome Teatro
Holytape, andrà in scena con "Affabulazione" di Pierpaolo Pasolini,
testo scritto nel 1966 e successivamente pubblicato nel 1969.
"Sarà
una rappresentazione inedita e potente- dichiara Mario Sorbello, autore della
regia e protagonista sulla scena insieme agli attori Lina Giuffrida, Giovanni
Aiello, Althea Di Filippo, Giosiana Cabbanè e Armando Garufi-. Un viaggio
complicato e complesso che racconta lo
scontro generazionale tra padre e figlio, tema caro a Pasolini, e di quella
classe borghese che ieri come oggi rappresenta la coscienza di tutti noi".
Tutto
inizia con un padre, un industriale, che non riesce a dialogare con il figlio,
con cui si viene a creare un gioco perverso di "attrazione" e
"repulsione" diventando, secondo la drammaturgia pasoliniana, una
straziante metafora d'incomunicabilità tra due generazioni, in quegli anni
Sessanta in cui il reciproco silenzio portò il nostro paese a conflitti
drammaticamente cruenti.
"Il
padre tenta di modellare il figlio a propria immagine- spiega Sorbello-, ma
dinanzi alle resistenze di quest'ultimo reagisce spiandolo in modo maniacale
fino ad insinuarsi nel rapporto che il figlio ha con la giovane compagna ed
arrivando ad ordire una trappola dove si farà accoltellare e di conseguenza
distruggerà la sua famiglia".
Una
rappresentazione in cui sono presenti i sentimenti del rancore,
dell’incomprensione e dell’affetto mancato per dare un maggiore risalto allo
scontro tra vecchiaia e giovinezza per un teatro di parola dove non vi è nulla
di psicologico,nonostante il ribaltamento della tesi freudiana di Edipo.
"Dalla
pièce- conclude Sorbello- emerge l'incontro tra sogno e realtà in un continuo
"affabulare", che insieme ad un forte simbolismo dà vita ad un'opera
teatrale particolare, che ha come scopo principale quello di sollecitare il
pensiero dello spettatore e di commuoverlo rivolgendosi non solo
all'intellettuale ma anche ad una classe operaia".
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