LUNEDÌ 2 MAGGIO “RICORDO DI UN CAMPESINO” ALL'AUDITORIUM DELL'EX MONASTERO DEI BENEDETTINI
Un
riconoscimento per un lavoro, a lungo atteso, e che ha riscosso ampi successi,
quello che l'Università degli Studi di
Catania fa
a “Ricordo di un
campensino” di
Luigi
Favara,
incentrato sulla figura di “El Fuser”: Ernesto “Che” Guevara. Dopo l'ottimo
riscontro di pubblico delle rappresentazioni nella Sala Magma di Catania, ecco
che le cattedre di Geografia, retta dal prof. Nunzio Famoso e dalla prof.ssa
Grazia Arena, e di Ispanistica, retta dal prof. Domenico Antonio Cusato, del
DISUM di Catania, e di Geografia dell'SDS Ragusa, retta dal prof. Maurizio
Zignale, ne hanno promosso la riproposizione, con ingresso libero,
lunedì 2 maggio alle 17 nell'Auditorium
dell'ex Monastero dei Benedettini in piazza Dante 32 a
Catania,
preceduta da una presentazione curata dal prof. Nunzio
Famoso.
Confermato il ricco e qualificato il cast, che annovera Enrico Pappalardo,
Francesca Privitera, Giuliana Bella, Valeria Rachele Triolo, Jacopo Raniolo,
Angelo Ariosto e Liliana Scalia, con le coreografie curate da Francesca Romana
Di Giorgio e a cui daranno corpo Greta Giarrusso, Agnese Privitera e la stessa
Francesca Romana Di Giorgio. Lo spettacolo, già parte della stagione 2015/16
della storica Sala Magma di via
Adua 3 a Catania, è
così raccontato dal suo autore e regista, Luigi Favara:
«Chi ha frequentato casa mia, sa bene
che all’interno del salone d’ingresso, ho ricavato un angolo che funge da
studiolo e sulla parete di fronte spiccano innumerevoli foto del CHE, le quali,
lasciano appena un piccolo spazio alla mia laurea, guarda caso in medicina come
la sua!
Certo, qualcuno dei miei vecchi “ex
compagni” sostiene che io mi vanto di dormire con le bandiere rosse al
capezzale. Vi garantisco che non si sbaglia, perché come diceva Aristotele: “È
bennato colui che vive conforme alla virtù: nobile colui che non degenera dalla
sua natura”.
Non ho avuto la fortuna di conoscere
il CHE, intendo di persona, eppure lo amo tanto come si può amare il padre, la
madre oppure i figli!
Molto è stato scritto intorno a questo
“guerrigliero”, leader carismatico ed ideologico.
Circa cinquanta anni fa (esattamente
il nove ottobre del 2017 compirà mezzo secolo) la vita di Ernesto Guevara de La
Serna, conobbe una fine improvvisa ed immeritata nella giungla della Bolivia
sudorientale. Nacque così un mito inestinguibile: per una combinazione quasi
magica tra figura individuale e spirito dell’epoca, il “CHE” divenne il martire
estremo, un modello anche al di fuori delle cerchie che ne condividevano
l’ideologia, l’emblema per una generazione che credeva di potere trasformare il
mondo (i giovani di ieri) ed anche per coloro i quali, all’ombra di un “mito”
credono di migliorare attualmente il mondo (i giovani di oggi).
Ernesto Guevara nasce in una famiglia
colta ed anticonformista e cresce in un ambiente dove gli amori giovanili, le
sue inquietudini, la sua fondamentale “a-politicità” originaria, sono il non
plus ultra, fino a quando però, affronta, a bordo della “Poderosa”, i suoi
viaggi “antituristici” per l’America latina in visita a lebbrosi e diseredati, è
a questo punto che si riesce a spiegare la sua vera personalità e le sue
scelte!
Questo mio modesto lavoro non vuole
essere né una beatificazione né un attacco a questa straordinaria figura, ma si
prefigge come scopo, quello di comprendere, l’uomo, il figlio, il padre ed anche
il guerrigliero!
In esso sono presenti vari momenti
artistici che, con notevole rischio nella esecuzione della regia, ho cercato di
legare tra loro e cioè: la danza, la cinematografia e la recitazione. Questo per
rendere meglio e più efficacemente un quadro della vita di Ernesto Guevara, che
difficilmente può compattarsi in un semplice racconto!
Sono fondamentali i filmati
(originali) le foto dell’epoca ed alcune sequenze girate dagli attori al di
fuori del “palcoscenico” che evocano momenti dei ricordi del “campesino” che
altrimenti sarebbero avulsi dalla “fantastica” realtà del diario!
Infine i momenti di danza, corredati
da musiche andine, rendono vivaci e contemporanei alcuni momenti dello
spettacolo che solo quest’arte sublime può esplicitare con l’armonia dei suoi
movimenti. Tutto ciò ci aiuta a capire come, il mito del CHE, abbia potuto
superare indenne la crisi delle ideologie e riaffiorare più attuale che mai,
diventando figura carismatica ed icona della contestazione anche per gli
oppositori delle teorie marxiste.
Tempo fa lessi ai miei figli il
“testamento di vita del CHE”. Spero di leggerlo un giorno anche ai miei nipoti.
Non per prolungare la mia esistenza terrena, quella è destinata a volgere al
termine, ma perché il mondo possa essere più buono. Il CHE avrebbe usato il
termine “più giusto”. Nessuna opera, letteraria o meno, valgono più di una vita
ben spesa: quella di Ernesto Guevara de La Serna!
Spero, un giorno d’incontrarlo, nella
valle di Josafat, dove gli eroi vivono frammisti agli uomini.
Lo riconoscerò subito, per il suo
asmatico sigaro e dal suo amore per la mia libertà!».
SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA ONLUS
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE CATANIA
PROGEO – CENTRO DI PROGETTAZIONE E RICERCHE GEOGRAFICHE
con
CENTRO CULTURALE E TEATRALE MAGMA
ASS.
OLTRE LE QUINTE
presentano
Ricordo di un
campesino
Due atti di
Luigi Favara
Con:
Enrico Pappalardo -Un
campesino
Francesca Privitera -La
nonna
Giuliana Bella -
Cristina
Valeria Rachele Triolo -
Rosita
Jacopo Raniolo - Ernesto
Guevara
Angelo Ariosto - Alberto
Granado
Liliana Scalia- Celia De
La Serna
Corpo di
ballo:
Greta Giarrusso, Agnese Privitera e Francesca
Romana Di Giorgio
Coreografie di
Francesca Romana Di
Giorgio
Regia
video: Enrico
Pappalardo
Regia di Luigi
Favara
Luci e
suono: Marco Favara
Direttore
di scena: Francesco
Ranno
Presentazione
Prof. Nunzio
Famoso
Auditorium ex Monastero dei
Benedettini
Piazza
Dante 32 – Catania
2 Maggio 2016 – ore
17
Ingresso libero
Per informazioni:
Centro teatrale e culturale Magma 095 444312 –
3333337848 – 3496093918 – mail@centromagma.it
A cura
di:
Società
Geografica Italiana Onlus
Università degli Studi di
Catania
Dipartimento di Scienze Umanistiche
Catania
ProGeo
– Centro di progettazione e ricerche geografiche
con
Centro teatrale e culturale Magma www.centromagma.it
“Oltre
le quinte” onlus
e in
collaborazione con:
“La terra del sole” - soc.coop.va a r.l. www.laterradelsole.it
“Terre forti -
associazione culturale” www.terreforti.org
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