“Un giorno la storia passò dal Parco dell’Etna”
Domenica 9 agosto 2015, alle ore 18,30, presso la sede del Parco dell’Etna, l’ex Monastero
Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi (via del Convento 45), sarà
presentata la docufiction dal titolo “Un giorno la storia
passò dal Parco dell’Etna”, prodotta con il sostegno
dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, che
racconta la storia dell’antico ex monastero benedettino oggi sede del Parco,
luogo di riferimento di grandi scienziati, letterati, artisti. I lavori saranno introdotti da
Antonio Purpura, Assessore Regionale dei beni culturali e dell’identità
siciliana; Gaetano Pennino, dirigente generale del Dipartimento dei beni
culturali; Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna. Interverranno Mariella Lo
Bello, vicepresidente della Regione e Assessore regionale all’Istruzione; Fulvia
Caffo, Soprintendente per i beni Culturali e Ambientali di Catania; Cristina
Grasso, direttore dell’Archivio di Stato di Catania; Anna Maria Iozzia,
dell’Archivio di Stato di Catania; Padre Vittorio Rizzone, del Monastero
dei Benedettini Dusmet di Nicolosi; Salvo Fleres, autore del soggetto
della docufiction e il regista Lorenzo Daniele.
La docufiction narra le
vicende della presenza dei Benedettini nell’antico monastero di San Nicolò la
Rena di Nicolosi, attuale sede del Parco dell’Etna e di alcuni illustri
personaggi legati alla storia del sito. Tra di essi, figura fondamentale è
la regina Eleonora d’Angiò, moglie del re di Sicilia Federico III, che
con la sua costante presenza dal 1335 fino alla sua morte, sei anni dopo (il 9
agosto 1341, da qui la scelta della data per la presentazione dell’iniziativa),
diede lustro e fama all’ex Monastero e spinse i monaci ad ingrandirlo
per fare fronte a tantissime visite. Altri protagonisti sono il
grande scrittore, poeta e drammaturgo tedesco Wolfgang Goethe, che nel
suo Viaggio in Italia sottolinea il passaggio al Monastero e il
grande scienziato tedesco Wolfgang Sartorius Von Waltershausen, che
scrisse il trattato Der Aetna. Grazie ai dialoghi intrecciati con un
abate immaginario, padre Mauro, che nella veste di padrone di casa rappresenta
i vari religiosi che hanno retto il cenobio nicolosita, i principali
protagonisti – interpretati da altrettanti attori – illustrano il senso della
loro presenza e del loro lavoro alle pendici del vulcano. Il progetto, voluto dalla
presidente del Parco Marisa Mazzaglia allo scopo di continuare a
valorizzare alcuni fondamentali aspetti storici che ruotano attorno al vulcano Patrimonio
dell’Umanità, è stato coordinato dall’architetto Luigi Messina,
della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania. Grazie alla
tecnica della docufiction, gli spettatori potranno conoscere alcuni aspetti
particolari della storia del monastero, relativi ai personaggi più
importanti che lo hanno frequentato nel corso dei secoli. Una voce narrante, su
immagini del luogo, illustrerà le parti di carattere generale. La docufiction è stata
realizzata sulla base di un soggetto e di una sceneggiatura predisposti da Salvo
Fleres, Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, che ne ha curato
pure la regia, anche grazie alla collaborazione tecnico-scientifica di Giuseppe
Gumina e Salvo Caffo del Parco dell’Etna. Il progetto è completato da una mostra permanente, presso la sede del
Parco, dei reperti ceramici rinvenuti in prossimità dell’antico monastero.
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