FESTIVAL DEI CANTASTORIE: ACCORATO CANTO DI SICILIA
SAN GREGORIO – Il “Festival dei cantastorie: accorato canto
di Sicilia” a San Gregorio è arrivato alla sua settima edizione. Il
sindaco, Seby Sgroi ha voluto fortemente che questo importante e consolidato
appuntamento venisse onorato anche quest’anno.
Giovedì 12 e venerdì 13 dicembre 2024, alle ore 18:00,
nell’Auditorium comunale di via Carlo Alberto, 6, quindi, si alterneranno i
cantastorie Carlo Barbera da Nizza di Sicilia (ME), Luigi Di Pino da
Riposto (CT), Oriana Civile da Naso (ME) e il folksinger Carmelo Pezzino
da San Giovanni La Punta (CT) con un percorso cantautoriale. Ospite in entrambe
le serate l’aedo dell’Etna,
La “due giorni” è organizzata dall’Associazione “Radiusu” di
San Gregorio di Catania e patrocinata dalla Regione Siciliana e dal Comune di
San Gregorio di Catania.
Tema della VII Edizione “Le illusioni tradite”: il ruolo del
cantastorie nel mondo di oggi fatto di false verità, di soprusi del potere,
della scomparsa dei sentimenti.
Chi continua in
questa disciplina artistica non si rivolge più al pubblico del passato, fatto
di gente semplice, ma ad un pubblico più esigente e preparato; l’odierno
cantastorie deve comunque narrare il proprio tempo e non importa quale sia la
tecnica narrativa, se cuntata e/o cantata. Non possono esimersi, i cantastorie,
dal raccontare il proprio tempo fatto soprattutto di mancanza di rispetto. In
questi periodi di “disorientamento” in cui l’uomo e la società rischiano di
perdere valori ed emozioni, il cantastorie ripropone il contatto col pubblico e
affida alla “parola” e alla poesia il compito di sensibilizzare la società
affinché l’uomo ritorni ad essere generatore di sentimenti.
«San
Gregorio, anche di fronte a luoghi che sembrano più deputati a questa
vocazione, è diventato il santuario dei Cantastorie – ha commentato
«In
nessun altro luogo di Sicilia si tiene un raduno annuale di tale prestigio seguito
in tutta la Sicilia come quello di San Gregorio – ha sottolineato ancora Patti
-. Oggi più che mai è importante mantenere vivo questo appuntamento che rappresenta
la cultura identitaria siciliana, soprattutto in questa Era nella quale
assistiamo ad una globalizzazione e omologazione che rischia di fagocitare la
millenaria cultura siciliana rappresentata da poeti e cantori» ha concluso.
Fra i numerosi artisti che si sono esibiti sul palcoscenico
sangregorese vi sono diversi iscritti al Reis (Registro delle eredità
immateriali di Sicilia) come patrimoni culturali viventi, fra questi Nonò
Salamone, Sara Cappello e lo stesso
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