Le Anime di Trezza al Palazzo Cutore di Aci Bonaccorsi
Il Palazzo Cutore di Aci Bonaccorsi si prepara ad accogliere
“Le Anime di Trezza” – L’ultimo Padron ‘Ntoni. Lo spettacolo dedicato alla
memoria del M° Teresa Bortolot, vuole essere un omaggio a Marcello Perracchio e
al Maestro Puggelli. Testo di Antonietta Sturiale, consulenza esoterica ai
testi di Lorenzo La Spada. Adattamento e regia di Berta Ceglie. Appuntamento venerdi 17 luglio alle ore 21.
<<Le anime di Trezza – spiega la regista - è un pretesto per poter
raccogliere quanto di empirico unisce i sentimenti, i fatti, le circostanze di
ogni essere, di ogni razza. È un pretesto, come lo fu per Verga, che accoglie
tradizioni popolari che si esprimono tramite il rito, il canto e il movimento.
Immateriali Le Anime di Trezza si raccontano e ci parlano. Rarefatto e sospeso
questo luogo non luogo poiché li accoglie tutti, così come l’urlo impietoso del
mare che non ascolta “Tempesta ci fu, terribile, incessante: ne’ preghiere, ne’
imprecazioni poterono calmare questo mare d’ira e bestemmie di dei”. Il testo
mi ha suggerito ciò che ho “visto “, un pretesto dove incontrarsi>>. Il
testo di Antonella Sturiale, ricalca l’idea in quanto le anime sono state
“immaginate” come una sorta di evocazione mistica, raccontandosi con
un'espressione tipica di chi guarda a distanza, distaccandosi dal sé. I costumi
di Giorgia Salvo e le scene volutamente simbolistici, sono pregni di richiami
cromatici allusivi e suggestivi. Il blu del grande mare che muta eppure resta
immutabile e che si fa presenza simbolica in panneggi di velluto che mutano
forme e donano quadri scenici sempre differenti quasi a sottolineare quel
cammino interiore “faticoso, incessante, flebile e fatale dei personaggi
verghiani”. <<Il Mare non ha paese nemmeno Lui, ed è di tutti quelli che
lo sanno ascoltare – dice Lorenzo La Spada, forse è Lui, il silenzioso
protagonista che tutte "le Anime di Trezza" raccoglie in un solo
fiato, nel flusso e riflusso di un respiro senza tempo. Il Mare. Immensa
presenza. Misteriosa immagine del nostro animo travagliato, sogno lucido del
tempo che fu. Nessuno conosce, quanto Lui, i segreti che riguardano quella
materia profonda e complessa che è il cuore umano. Confessore spirituale delle
nostre anime, che raccoglie ogni fragile sospiro senza mai tradirci, senza mai
stancarsi. Raccontalo al mare ed è in questo mare che ognuno di noi trova
nell'affidarsi, quel passaggio verso l'eternità. Ogni anima è un ricordo, ed
ogni ricordo è una goccia, ed ogni goccia è una essenza di vita che parla di
noi. E così come le onde nel mare vanno, poi ritornano, si perdono e poi
riappaiono, così queste anime riemergono vivaci ed or si raccontano, ci
parlano, ci incantano, ci fan vivere mille vite che tutte insieme sarebbe
impossibile. E stan sempre lì, in attesa, dove la morte non fa più paura,
perché in quell'oltre fatto d'acqua ci sentiamo tutti come nel grembo di una
Madre in attesa di venir fuori, in attesa di raccontar la nostra storia.
Basterebbe ascoltare, solo ascoltare>>. Anche la musica parte dal mare.
Le musiche, scelte ed eseguite da Maurizio Maiorana, risentono di questa
varietà di linguaggi musicali e delle diverse lingue dei canti. E pur essendo
frutto di diverse epoche e diversi popoli, appartengono alla stessa famiglia né
più e né meno come i personaggi dei Malavoglia. Il giorno precedente, 16
luglio, il Palazzo Cutore ospiterà “Rosa di Rosa” – Un ciuri russu comu lu
sangu sparsu. Un tributo a Rosa Balistreri a 30 anni dalla sua scomparsa.
Adattamento e regia di Berta Ceglie. Posto Unico € 13 – Abbonamento 2 spettacoli €
20. Residenti di Aci Bonaccorsi Posto Unico € 10 – Abbonamento 2 spettacoli €
16. Info e prenotazioni al numero 347 9987845.
Commenti
Posta un commento