“Il Paradiso” di Dante un’inedita pièce di successo diretta da un ispirato Salvatore Guglielmino
CATANIA- In
un’atmosfera onirica nella magnificenza della monumentale Chiesa di San Nicolò L’Arena il regista Salvatore Guglielmino incuriosisce ed incanta il pubblico catanese con “Il
Paradiso” di Dante, unica rappresentazione fino ad oggi, dell’ultima
cantica dantesca, spettacolo patrocinato dal Comune di Catania, dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo per una produzione Compagnia
degli Eventi in collaborazione con l’Associazione
Esclarmonde.
Un atto unico in prima nazionale dal grande impatto emotivo dove
il regista con grande cura rielabora e adatta per le scene le terzine dantesche,
che grazie alla bravura del cast composto da Alessandro Ferrari, (Dante), Martina
Minissale (Beatrice), con Elena
Ragaglia, Concita Lombardo, Federico Fiorenza e Massimiliano Grassia i
quali interpretano Piccarda Donati,
l’imperatrice Costanza, Giustiniano, Cacciaguida, San Benedetto e San Pietro i diversi protagonisti dei diversi cieli del
Paradiso descritti da Dante fino al momento della preghiera alla Vergine,
introducendo il poeta alla sublime visione della Trinità divina e de “l’amore che move il sole e le altre stelle”.
Un’attenta interpretazione del testo che, grazie all’utilizzo
delle musiche capaci di sottolineare gli attuali e diversi messaggi subliminali
che possono essere letti anche in chiave contemporanea, con le coreografie dei
danzatori e delle danzatrici che rappresentano i beati curate del Maestro di
danza Pietro Gorgone, responsabile
del Balletto di Sicilia, trasmette un messaggio d’amore universale.
L’imponenza dell’altare della Chiesa di San Nicolò L’Arena
diventato palcoscenico naturale di questa coraggiosa e ben riuscita rappresentazione
di quest’inedito Dante ha sicuramente contribuito a rendere lo spettacolo
ancora più coinvolgente e immaginifico, dove il percorso di purificazione che
ogni uomo deve compiere in questa vita per ottenere la salvezza eterna e
scampare alla dannazione viene perfettamente raccontato senza alcuna incertezza
o indugi vari, dimostrando con impegno e coraggio che l’operazione culturale
promossa da Guglielmino, già iniziata con la rassegna Mitoff dedicata al teatro
greco, di unire in modo originale la cultura classica con l’arte contemporanea merita
sicuramente di essere ammirata e applaudita da platee sempre più ampie e di
tutte le età.
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