Grande evento in casa Russo Siciliano per celebrare l’uscita di Zagaro.
Grande
evento in casa Russo Siciliano, nei giorni scorsi, per celebrare l’uscita di Zagaro, l’amaro siciliano di arance e
mandarini che segna l’inizio di una nuova era che si nutre di una linfa, un
elisir di lunga vita che, nel 2020, condurrà la Distilleria Russo
all’eccezionale traguardo dei 150 anni.
La giornata, dedicata a Zagaro, racconto della Sicilia
attraverso un viaggio che coinvolge tutti i sensi, è iniziata con la Zagaro
masterclass presso i locali di Rebetiko –
Farmacia alcolica, a Giarre. Il Brand Ambassador della Distilleria Russo,
Carmelo Evangelou, ha ospitato oltre quaranta, fra professionisti di settore e
non. Ha aperto le danze presentandosi quale voce ufficiale del nuovo trend
dell’azienda e promotore della miscelazione dei suoi prodotti per il sistema
Ho.RE.CA. Ha, dunque, presentato Zagaro illustrando
le motivazioni che hanno spinto la Distilleria a creare un liquore giovane,
pensato per un target più vasto di consumatori. Evangelou è passato, dunque, a
descrivere il prodotto e le botaniche che lo caratterizzano. La masterclass è
proseguita con la degustazione dell’amaro puro e la relativa spiegazione
organolettica ed olfattiva. Infine, l’asso nella manica del prodotto grazie
all’interpretazione della mixology, la presentazione dei sei cocktail creati
per esaltare il gusto di Zagaro.
Il Brand Ambassador ha ringraziato la
docente di mixology della scuola barman Bartender
in flair zone, Valeria Violetta, per aver creato i suddetti drink e per
averli resi perfettamente equilibrati e piacevoli ad ogni ora del giorno grazie
alla sapiente miscelazione degli ingredienti.
Subito dopo, la conferenza stampa ha
accolto i giornalisti di diverse testate giornalistiche, che vi hanno
partecipato con vivo interesse, affascinati da una storia che non credevano
tanto avvincente. Dopo i saluti del sindaco di Giarre, Angelo D’Anna, che ha
espresso ammirazione nei confronti di realtà familiari come queste, che
riescono a sopravvivere, anzi vivere, da un secolo e mezzo mettendo in atto il motto
“Innovare per continuare”, l’appassionato
intervento della responsabile commerciale della Distilleria Russo, la Dott.ssa
Anna Maria Maugeri, ha emozionato i presenti. Le parole di Anna Maugeri hanno
vibrato dell’amore che l’ha unita, quale compagna di vita, al Dott. Alessandro
Russo, amministratore unico della
Distilleria Russo ed, al tempo stesso, all’intera azienda di famiglia. Anna
Maugeri sposando Alessandro Russo, ha sposato un progetto di vita, un universo
di valori in cui crede fermamente e, seguendo l’esempio del suocero, Giuseppe
Russo, mastro distillatore, fra gli ultimi artigiani detentore di un sapere,
una saggezza ed un coraggio antico che, negli anni ’50 del 1900, gli permise di
fondare un marchio e con esso di conferire dignità e identità alla grappa dei
Fratelli Russo, scardinando quei radicati pregiudizi che volevano la grappa un
prodotto esclusivamente nordico, sta scommettendo sul futuro. Giuseppe e
Salvatore Russo, infatti, decisero, ad un certo punto, di non vendere più la
propria grappa ad altre aziende che l’avrebbero rivenduta sotto la propria
etichetta, ma ebbero l’ardire di fondare un brand. Ecco già defilata l’innata
creatività e spinta al futuro che ha permesso alla Distilleria di vantare tanta
longevità, di distinguersi all’interno del panorama nazionale ed internazionale
quale garanzia di qualità, quella spinta che, oggi, le ha permesso di cercare nuove
strade da percorrere che la facciano arrivare ad un target, quello dei giovani
e della mixology, cui ha tanto da offrire e far conoscere.
La Distilleria Russo, unica
Distilleria attualmente attiva in Sicilia nella distillazione in proprio di
alcool grezzo, alcool puro, acquaviti di frutta, brandy e grappe, è un tesoro
da preservare e valorizzare. Cinque le generazioni che si sono avvicendate nella guida dell’azienda. Alle nuove
generazioni spetta, adesso, la responsabilità di continuare a far crescere la
storica Distilleria attraverso la passione per l'artigianalità e la genuinità
delle produzioni, la creatività e l'inventiva nel percorrere strade nuove,
l'ambizione di raggiungere obiettivi mai pensati, consapevoli della
responsabilità, sempre presente in chi guida, che si ha nei confronti del
territorio e dei suoi giovani. Un rinnovamento, quello della Distilleria, che
ha coinvolto ogni sfera, soprattutto quella della comunicazione visiva, della
veste grafica, affidata al professionista, intervenuto in conferenza stampa a
spiegare la nuova filosofia del marchio, il Dott. Angelo Barbagallo. Barbagallo,
creativo art director della Distilleria, ha spiegato cosa rappresenta il nuovo
marchio, espressione di tradizione e innovazione.
Russo Siciliano, è il nuovo marchio dal design elegante e moderno, ed è già, esso
stesso, un manifesto di identità e di amore verso la Sicilia. Russo è Siciliano
a sottolineare l'appartenenza all'isola della famiglia Russo e il calice di
degustazione incastonato nella “R” del cognome richiama l'identità dei mastri
distillatori, quasi a voler affermare che la distillazione è imprescindibile da
quello che l'azienda è intimamente. Infine, le tre lineette sopra la “R”
rappresentano simbolicamente le note aromatiche che emergono da una
degustazione di grappa ma sono, anche e soprattutto, un richiamo costante alla
amata e temuta Etna che nutre i vigneti con un terreno unico al mondo, che
determina le peculiari caratteristiche organolettiche e olfattive delle grappe
che l'azienda produce.
La parola è passata, dunque, nuovamente ad Anna Maugeri che ha
introdotto l’origine di Zagaro. Infatti la ricetta di ZAGARO è proprio la sua
storia.
Una
storia che la Distilleria Russo ha voluto far diventare l’ingrediente
principale del suo nuovo prodotto.
Attraverso
un liquore, la famiglia Russo, ha voluto interpretare e fare un “ritratto” al
personaggio di un’antica Storia Siciliana, una storia che si ispira ai racconti
Siculo - Arabi di Ollag Abrab.
Zagaro doveva essere Bello (ecco la scelta del colore
ambrato), doveva essere Buono (ecco i sapori ricercati), doveva essere
Mediterraneo (ecco le erbe dell’Etna, le Arance e i Mandarini di Sicilia),
doveva essere Giovane (ecco che si presta ad infinite interpretazioni di cocktail
moderni).
E poi
doveva essere profumato… il Profumo di Zagaro.
Come
“fu” che nacque Zagaro
Era
appena entrato “l’Annu Novu”, il 1800 e Peppino non si dava pace.
Sette
figli aveva avuto, tutte femmine.
Anche
gli altri tenutari di agrumeti (ma anche i camperi) avevano avuto tanti figli
ma femmine e maschi in maniera alternata.
La
moglie Ninetta, poverina, si sentiva quasi in colpa ma, ovviamente,
colpe non
ne aveva e Peppino di colpe non gliene dava.
“È il
destino ca voli accussì e accussì lu pigghiamu”, diceva, guardando
dolcemente quella “santa donna” che
provava e sperava di renderlo ancora più felice di quanto già non fosse per le
sette figliolanze.
Un
giorno (anzi “quel giorno”), al tardo pomeriggio, quasi a sera,
alla
luce di un “magico” tramonto che solo l’Etna sa regalare,
si
ritrovarono a camminare fra i loro verdi aranceti dove sembrava avesse
nevicato.
“Ma che
nevica a maggio?” disse Peppino.
I fiori
sugli alberi erano così numerosi da riuscire ad “imbiancare” il paesaggio.
Forse
era un giorno magico pensarono perché la zagara sembrava più bella e più ricca
del solito ed il profumo che emanava, era così intenso ed inebriante da lasciar
senza parole.
E senza
parlare, come due ragazzini, si ritrovarono nascosti dalla zagara a scambiarsi
l’amore che da sempre li aveva accompagnati.
Erano
felici e, innamorati, si guardarono e si “parlarono” con gli occhi.
Senza
dirselo si dissero: “si nasci n’figghiu e nasci masculu, ‘u chiamamu Zagaro,
semu d’accordu?” e sempre senza parlare si dissero “Sì”.
Nacque Zagaro.
Zagaro
cresceva e portava con sè tutta le bellezza di quella sera: la pelle color
legno e gli occhi verdi come le foglie.
“Era
beddu u picciottu.
Aveva
appena cugghiutu
aranci
e mannarini
e
passannu
lassava
cori nnammurati
e
n’ciauru ca non si scorda.
Era
Zagaro, u figghiu masculu,
u cchiù beddu do paisi…”
Questi versi sono riportati su ogni confezione di
Zagaro avvolgendolo di poesia e magia.
A partire da questa storia, dall’idea di un
viaggio sensoriale in Sicilia, Zagaro nasce dall'infusione in alcool a freddo
delle bucce di arance e mandarini maturati al caldo sole di Sicilia e dalla sua
miscelazione con l'infuso di radici ed erbe che crescono ancora spontanee
sull'Etna (alloro, salvia, rosmarino, chiodi di garofano e fiori di sambuco,
etc..) e da piccole quantità di infusi di cannella, menta, limone verdello e
liquirizia. E' proprio l'infuso di radici ed erbe a conferirne un retrogusto
leggermente amaricante che viene, però, subito addolcito al palato dalla nota
sensuale dell'infuso di cannella, da quella più delicata della mentuccia appena
raccolta e dalla freschezza del limone verdello siciliano che ne completa il
quadro olfattivo e di gusto, rendendolo complessivamente gradevole al palato.
Sul finire quando l'assaggio si è concluso emerge, poi, coinvolgente il sapore
dolce/amaro, con una punta balsamica della liquirizia.
Zagaro è un Amaro
sensuale che coinvolge in una magica sinestesia, anzitutto l'olfatto,
sprigionando un avvolgente profumo di arance e mandarini e di odori tipicamente
siciliani. Al palato è corposo, piacevole e dall'inconfondibile gusto agrumato.
E poi il colore ambrato, caldo e avvolgente ricorda visivamente le immense
distese di agrumeti siciliani al calar del sole.
Il suono infine è il suo stesso nome…Zagaro che riassume, tutte insieme, le
esperienze sensoriali di un lungo viaggio in Sicilia.
A parlare
del passo che mancava alla Distilleria Russo è stato Carmelo Evangelou, Brand
Ambassador della Distilleria Russo, docente della scuola Bartender in flair zone
e professionista della mixology, che ha evidenziato come Zagaro non sia un semplice amaro, il suo gusto, infatti, viene
pienamente esaltato solo quando diventa oggetto di interpretazione, quella dei
bartender. Solo allora le sue potenzialità vengono sfruttate, allorché viene
miscelato per la creazione di drink. Sei sono quelli che vanno a comporre la
rosa perfetta creata appositamente per Zagaro
e firmata dalla brava barlady Valeria Violetta.
Mi.to.
all’aria di zagaro, Kami Zagaro, Zagaro smashed, Zagaro club, Zagaro fresh e
Zagaro Mule sono i racconti di Zagaro.
Evangelou ha
chiuso la conferenza stampa presentando una vera e propria chicca, i profumi
alimentari che scindono le botaniche di Zagaro.
Grazie a questi piccoli gioielli qualsiasi drink potrà indossare una botanica dell’amaro,
spruzzandola sul proprio cocktail oppure, se si vuole, anche addosso. Una vera
e propria rivoluzione in casa Russo.
La conferenza
stampa si è conclusa con le domande dei giornalisti. A seguire, e per tutta la
notte, il Night party ha festeggiato Zagaro.
Una notte in cui si sono potute assaggiare tutte le declinazioni di questo
amaro siciliano. Gadget, foto e animazione a cura del testimonial Stefano
Mongioj e tanto divertimento. La serata è stata un vero successo, si è
registrato il pienone. Adesso Zagaro continua
a camminare con le sue gambe ma Russo
Siciliano si prepara a nuove rivoluzioni.
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