NNA/CLASSICA: Concorso internazionale "Francesco Paolo Neglia", Teatro Garibaldi dal 7 all'11 settembre
Entra nel vivo il Concorso
internazionale
intitolato a Francesco Paolo Neglia
Al via le semifinali del concorso rivolto a pianisti
e cantanti lirici intitolato
all'illustre musicista ennese e attraverso il quale
la città candidata
a Capitale italiana della Cultura 2025 si
riappropria della sua naturale vocazione
alla musica: fino a domenica prove aperte al
pubblico e filodiffusione su via Roma
Teatro Garibaldi Enna, 7-11 settembre 2022
Con
la forza della resilienza dell'Araba Fenice torna a Enna il Concorso
Internazionale riservato a pianisti e cantanti lirici “Francesco Paolo Neglia”,
una pietra miliare nella storia della città
che torna in auge donando nuova linfa vitale a un appuntamento che
rischiava di scomparire e che conferma la vocazione di Enna, candidata a Capitale
italiana della Cultura 2025, per la musica. Una “ripresa” fortemente voluta
dall'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Dipietro già nel
2019, e che si ripropone con lo stesso entusiasmo dopo due anni di stop forzato
a causa della pandemia. Anche quest'anno la direzione artistica è stata
affidata al M° Corrado Ratto, pianista di origini genovesi che dal 1986
insegna pianoforte all'Istituto Musicale Vincenzo Bellini di Catania, di cui è
anche vicedirettore, e che nel 1990 vinse il primo premio del prestigioso
concorso.
«L'Amministrazione ha inteso recuperare alla memoria cittadina un premio che
aveva connotazione internazionale e che ha visto esibirsi ad Enna alcuni tra i
più grandi artisti degli ultimi decenni – dice il Sindaco Maurizio Dipietro
-. Un particolare plauso va al M°
Corrado Ratto che è riuscito a risollevare in breve tempo le sorti di un premio
rimasto fermo per oltre 20 anni, e che per questo sembrava destinato all'oblio.
Il “Premio Francesco Paolo Neglia” fa parte di una tradizione culturale
estremamente significativa nella storia della città, insieme quelle
straordinarie stagioni liriche che un tempo erano ospitate al Catello di
Lombardia. Oggi il “Premio Francesco Paolo Neglia” si inserisce in una visione
più ampia che riguarda quello sviluppo culturale di Enna, già in atto da alcuni
anni».
Al Teatro Garibaldi di Enna si riparte da dove si era interrotto, ovvero con
la XXXIV edizione del Premio Internazionale, intitolato all'illustre musicista
e compositore ennese (1874 - 1932) che fece fortuna in Germania nei primi anni
del '900.
Concluse le prove eliminatorie sono stati resi noti i nomi
dei pianisti e dei cantanti che accederanno alle semifinali che si svolgeranno da
mercoledì 7 a venerdì 9 settembre. Anche quest'anno tutte le prove saranno
aperte al pubblico (a ingresso gratuito) e, per garantire il massimo
coinvolgimento dell'intera città, l'Amministrazione comunale ha predisposto
un impianto di filodiffusione in via Roma (nel tratto compreso tra piazza
Vittorio Emanuele e piazza Coppola) affinché chiunque e in qualsiasi
momento della giornata possa essere raggiunto dalla musica del Premio Francesco
Paolo Neglia. Sabato 10 settembre sono in programma le selezioni finali,
mentre domenica 11 alle ore 20 il Teatro della città ospiterà il
concerto dei finalisti e la cerimonia di premiazione che vedrà assegnare, oltre
al prestigioso Premio Francesco Paolo Neglia, anche il Premio città
di Enna, che sarà assegnato dalla giuria popolare e, per la prima volta, il
Premio intitolato a Patrizia Aiosa, apprezzata insegnante ed eccelsa
pianista scomparsa prematuramente, che sarà assegnato al più giovane tra i
pianisti finalisti. Le prove di sabato 10 e la serata di domenica 11 settembre
saranno trasmesse anche in diretta streaming sul sito del Teatro Garibaldi di
Enna.
Il Concorso Internazionale Francesco Paolo Neglia,
che nel corso delle sue edizioni ha registrato numeri da capogiro, ha premiato
nel corso delle sue precedenti 33 edizioni (che si sono svolte
ininterrottamente dal 1963 al 1998 e poi nel 2019) giovani promesse della
musica che sono presto diventati nomi di prestigio nel panorama internazionale.
Tra questi, solo per citarne alcuni, il pianista argentino Ector Pel
(vincitore dell'edizione del 1967), i pianisti italiani Vincenzo Balzani
(1971), Giovanni Umberto Battel (1982), Giorgia Tomassi (1985), Filippo
Balducci (1987), Roberto Corlianò
(1989), e il pianista tedesco Igor Kamenz (1988). Non è da meno
l'albo d'oro dei cantanti lirici sul quale spiccano i nomi del soprano
giapponese Atzuco Azuma (1963), dell'americana Linne Strow (1973)
e dei coreani Jo Soo Kyong (1981) e Lee Jun Geun (1998).
«Nonostante la pausa forzata, quest'anno registriamo con piacere e con un pizzico
di orgoglio che il numero di partecipanti si è raddoppiato rispetto all'ultima
edizione – dice il M° Corrado Ratto – e che ci sono numerosi candidati
provenienti dal Giappone (molti dei quali studiano in Europa), ma anche dalla
Corea, dalla Russia, dagli Usa, Gran Bretagna, Filippine e Armenia oltre,
ovviamente, ad una presenza massiccia di artisti europei».
La giuria della sezione pianisti quest'anno è
presieduta dal pianista russo-israeliano Roman Zaslavsky e composta da
Giorgia Alessandra Brustia, Radomir Melmuka, dalla pianista russa di scuola
moscovita Violetta Egorova e Mamiko Suda. La giuria della sezione canto
lirico, presieduta dal mezzosoprano di fama mondiale Marianna Pizzolato
è composta dal baritono Natale De Carolis, Orie Tanaka, Marco Impallomeni, e
dal musicologo e critico Giuseppe Montemagno.
«Anche quest'anno le giurie sono composte da artisti di grande spicco
internazionale – continua il M° Ratto -
e abbiamo deciso di concedere più libertà ai concorrenti liberalizzando
i programmi già dalle fasi eliminatorie. Ai pianisti ammessi alla semifinale
chiederemo un repertorio semplificato, per dare la possibilità a ciascuno di
esibirsi con pezzi che sente maggiormente nelle proprie corde, con l'unica
prerogativa che ci sia una composizione dell'800. I cantanti invece, dovranno
eseguire due arie per ogni prova, a scelta tra le sei presentate».
Accedono alle semifinali i pianisti: Alexanyan Artem, Calianno
Vito Alessio, Chebotareva Ekaterina, Dongyin Yang, Ferlito Federico, Fu Kat Ho,
Kim Sangil, Koga Aina, Kok Alyssa Liying, Laura Gabriele, Patanè Samuele, Reale
Federica, Sacher Luca, Simoni Alessandro, Sortino Giuseppe, Taniguchi Wakana,
Xing Dongyang, Yang Deokjin, Zicari Gabriele, Zu-An Shen, Inomata Hisatomo, Iso
Hinako, Karakulidi Simon, Kuznetsov Artem, Leyerer Anna, Mazzola Lorenzo,
Molinaro Lisa, Nakamura Saki, Ottaviani Marco, Prytkov Yury, Shafran Tetiana,
Steanson Drew, Tashko Kostandin, Teppei Kuroda, Watanabe Ai.
L'elenco dei cantanti lirici ammessi alle semifinali: Alhazov Irena, Carsana
Miriam, Donghyung Lee, Hiyane Kasumi, Hwang Injeong, Kamikubo Saya, Kim
Bongjung, Koga Masumi, Kostanyan Mane, Krylova Maria, Kurihara Takaki, Lee
Chungman, Logdat Joseleo, Mao Yangyi, Mazzola Martina, Mika Marta, Moskalchuk
Serhii, Nagai Haruna, Narcisi Andrea, Ogawa Kanna, Otsuki Hitomi, Park
Minkyung, Quaglia Angelica Maria, Ronen Bombino Johnny, Solodovnikova Nina,
Yamaguchi Tetsuji, Yonkova Mariya.
FRANCESCO PAOLO NEGLIA
(Enna 1874 – Verbania 1932) Figlio di un violinista e di una insegnante elementare,
da ragazzo suonava il violino nella cappella del duomo e nel teatro di Enna,
oltre ad essere anche primo trombone
solista nella banda cittadina. Giovanissimo si fece notare come compositore, in
particolare per alcune romanze divenute presto popolari. A vent’anni si
trasferì a Palermo, dove si diplomò in violino, trombone e composizione. Per qualche tempo si dedicò alla direzione
d’orchestra, curando la concertazione di opere liriche in diversi teatri italiani.
Nel 1901 si stabilì ad Amburgo dove ebbe successo come violinista e come
insegnante di musica, tanto da fondare l’Akademisches Musik-Institut, dal 1908
rinominato Neglia Konservatorium, che nel giro di qualche anno superò il
numero di 500 iscritti e aprì tre filiali (l’istituto divenne Deutsches
Konservatorium dopo che il musicista italiano decise di rientrare in patria).
Nel periodo amburghese svolse un’importante attività come direttore
d’orchestra, con concerti in primarie città germaniche, alternandosi con Felix
Weingartner sul podio dello Stadttheater. Negli anni trascorsi in Germania
compose gran parte delle sue opere sinfoniche. Di particolare importanza la
seconda Sinfonia con coro, detta «italo-tedesca» (o anche «L’emigrante»). Allo
scoppio della prima guerra mondiale, rientrò in Italia, dove, nonostante
l’interessamento di eminenti musicisti quali Marco Enrico Bossi, Giacomo
Puccini e Richard Strauss, non riuscì ad affermarsi come compositore e
direttore d’orchestra. Rientrato in Sicilia lavorò prima a Comune e poi come
insegnante nelle scuole di ogni ordine e grado. Nel 1927 iniziò la stesura di Girifalco
(ossia l’ultima avventura), operetta op. 44, mai rappresentata (Vetri,
2005-06, pp. 29-34). Nel 1929 fondò a Legnano il Liceo musicale Giuseppe Verdi,
che diresse fino alla morte: il 31 luglio 1932.
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