La magia del Khamsin Festival Special Edition 2024 torna a donare arte e bellezza ad Aci Bonaccorsi.
Il vento del Khamsin Festival torna a soffiare sull’isola del sole, la Sicilia, questo lembo di terra fra il mare e l’Etna, fra cielo e terra, acqua e fuoco che dall’11 al 14 luglio accoglie, ad Aci Bonaccorsi, questo evento formativo e culturale internazionale unico non solo per il Sud Italia ma per l’intera Penisola.
Esistono diversi festival di danze orientali ma il Khamsin è
unico, in particolare per l’intero Sud Italia, perché è una totale immersione
nel magico mondo orientale che coinvolge non solo appassionati e professionisti
ma l’intero territorio.
Il
Khamsin Festival è un ponte fra Oriente ed Occidente. Due mondi apparentemente
lontani che trovano una magica congiunzione nell'antica terra di Sicilia ove le
tradizioni e le espressioni culturali sono diventate nel corso degli anni un
modello artistico ambito da tutti. I popoli
che la abitano hanno radicata nel Dna la grande passione ed il sentimento per
la Danza, le cui varie espressioni sono divenute, con il passare del tempo,
vere e proprie Arti riconosciute in tutto il mondo. Si danzava, in Sicilia,
fino ad un secolo fa, al rientro dalle lunghe giornate di lavoro in campagna.
Nelle corti delle piccole case dei massari, ci si riuniva la sera per suonare
gli strumenti musicali popolari, alcuni dei quali oggetti provenienti dalla
vita quotidiana come la “quartara”, e ballare.
L'espressione attraverso la Danza, non ha confini e
non potrà mai essere imbrigliata, proprio perché libera e naturale. Danziamo
sin dalla nascita, sin da subito i bambini imparano, in maniera del tutto
naturale, a scandire i suoni con movimenti elementari.
In Oriente questa consapevolezza ancestrale è ancora
più forte, o meglio, non è stata sbiadita dalla modernità. I popoli orientali
considerano la danza naturale espressione del sé e linguaggio che scandisce la
socialità.
È sull'onda di questo pensiero che nel 2010 nasce il
Khamsin Festival.
La parola Khamsin
è di origine araba e viene usata per indicare il vento caldo d'Egitto che soffia da sud-sudest verso tutta la zona
orientale. La parola viene da un’intuizione di Dario Amadeo ed è stata scelta come
titolo della manifestazione proprio perché il vento rievoca nell'immaginario
collettivo il rinnovo, l'incontro, il tempo e la forza della natura ed in
generale un’energia positiva dirompente e di trasformazione.
Questo straordinario progetto, ideato da Sara Pappalardo (nella foto), che è anche la
fondatrice dell’Accademia Tery al Kubra
che ha sempre avuto l’obiettivo precipuo di promuovere il dialogo e lo scambio
fra culture, ha compiuto dieci anni nel 2019. Dopo quell’importante
anniversario si era fermato per mantenere intatta l’energia e la magia di un
sogno divenuto realtà e non incorrere nell’abitudine di un evento destinato a
spegnere la fiamma della sua eccezionalità.
Dopo cinque anni, dunque, il Khamsin Festival torna quest’anno in una Special Edition, che ha avuto anche il patrocinio dell’ARS, dell’Assessorato regionale al Turismo della Regione Siciliana e del Comune di Aci Bonaccorsi, e che dall’11 al 14 luglio porterà nella
cittadina etnea alcuni fra i migliori
Maestri al mondo, danzatori che hanno scritto la storia delle danze
orientali e indiane.
Il Festival si compone di due parti
fondamentali. La prima sarà prettamente di studio con seminari e workshop
giornalieri che si terranno presso il Grand Hotel
Villa Itria a Viagrande, tenuti da professionisti che vengono da tutto il
mondo: Egitto, Spagna, Germania, Russia, Ucraina. Quest’anno spazio anche a due
conferenze ad ingresso libero.
“The Birth of Oriental
Dance Styles”, si terrà venerdì 12 luglio,
alle 17:45, e sarà condotta dal Maestro
85enne Dr. Mo Geddawi, eminenza
della danza orientale mondiale che, direttamente dall’Egitto, spiegherà come il
ballo orientale abbia sempre fatto parte della tradizione culturale di questo
popolo, come dimostrano anche diversi geroglifici ritrovati. Il produttore
italiano di spettacoli Alex Pantera,
invece, sabato 13 luglio, alle 17:45,
spiegherà la grande importanza che ha l’arte della danza nel tessuto sociale
della società nel seminario “Perché il
Mondo ha bisogno di Danzare.
“Il Khamsin Festival
nasce da una considerazione sviluppata dopo tanti viaggi di studio e Festival
seguiti soprattutto all’estero, riflettendo sul fatto che pur essendo
desiderosi di studiare ed apprendere, non tutti possono permettersi questi
viaggi in giro per il mondo per fare queste esperienze di studio full immersion
con Maestri che ti motivano, ti insegnano tantissime cose, che tirano fuori da
dentro il tuo corpo la ‘tua’ danza. – racconta la direttrice
artistica Sara Pappalardo – Da qui la decisione di organizzare un
Festival per i miei alunni che non avevano tale possibilità di uscir fuori
dalla Sicilia e vivere questa esperienza formativa. Poi, di anno in anno, il
Festival è stato sempre più conosciuto perché abbiamo portato Maestri fra i
migliori al mondo e dunque il cast insegnanti era ricercato. Sono venuti
allievi da tutto il mondo, anche dalla Cina, dal Giappone, dall’America, dalla
Russia. Fra l’altro, la decisione di farlo a luglio nasce dall’ intento di unire
allo studio la vacanza e far vivere questi quattro giorni immersi nelle
bellezze della Sicilia. Ciò che mi rende felice – continua Sara Pappalardo - è anche il fatto che ne traggono beneficio anche le strutture
ricettive, i commercianti e tutte le attività della zona. È un evento che ha
vocazione sportiva, culturale, turistica e artistica insieme, perché nelle
serate c’è un tipo di spettacolo che fa comprendere alla gente che la danza
orientale non è solo un ‘ancheggio’ o uno ‘sculettamento’ ma c’è dietro tanto
studio, tecnica, disciplina, stili diversi, cultura. Questo mi ha spinto a
continuare.
Nel 2019 ho sospeso un
evento che necessita di un anno di lavoro per la sua realizzazione. Dopo il
covid, però, ho capito che c’era davvero bisogno di unione, di
quell’ispirazione, emozione, magia, libertà, che solo un evento come il Khansim
sa dare e allora ho ideato questa Special edition perché credo che il post
covid debba ancora essere curato, alimentato di arte e dell’emozione che solo
l’immersione in questa danza sa donare.” – conclude la direttrice
artistica.
La seconda parte del Khamsin, parimenti importante, è incentrata sugli spettacoli serali, fruibili da tutti, appassionati
ma anche da chi vuole assistere ad incredibili show realizzati da star mondiali, con l'intento di divulgare la bellezza,
la spiritualità, la gioia e la cultura che queste danze sanno donare.
Nella triade di spettacoli organizzati per questa
Special Edition, il Gran Galà delle Star, in programma sabato 13 luglio, alle 21, nel cortile di Palazzo
Cutore ad Aci Bonaccorsi, rappresenta il cuore, l’evento più elevato e
atteso del Festival. Il Gran Galà delle
Star vedrà esibirsi oltre ai Maestri
che terranno i workshop anche Guest
Star di fama internazionale. La serata attrae il pubblico siciliano e quello
di turisti, in vacanza in Sicilia, ma sono in tanti coloro i quali giungono
apposta da ogni parte d’Italia per prender parte alla quattro giorni. I
biglietti si potranno acquistare anche con il bonus cultura e 18 anni.
Il messaggio che si vuole trasmettere è che la danza
orientale non è la sola “danza del ventre” ma molto di più. E’ un incrocio fra
storia, tradizioni, cultura, sport, impegno, fatica e tantissimo divertimento.
Della prima serata di spettacolo, giovedì 11 luglio, alle 21, a Palazzo Cutore, sarà protagonista la Competition, concorso di danze
orientali che premia le migliori soliste professioniste, amatoriali e i
migliori gruppi che si iscrivono per gareggiare in un’ottica di sana
competizione, crescita e tanto divertimento.
Venerdì 12 luglio, a
partire dalle 20.30, in collaborazione con il Comune
di Aci Bonaccorsi, invece, il centro cittadino si animerà di colori,
profumi, emozioni derivanti dall’incontro delle culture araba e siciliana. La Serata Siculo - Araba prevede
spettacoli di danza siciliana ed araba, mercatini, specialità culinarie e
musica dal vivo. Tutti i partecipanti potranno scegliere di presentarsi vestiti
con gli abiti tipici dell’una o dell'altra cultura, se vorranno. Un momento
arricchente di condivisione e forte richiamo alle radici della nostra Terra che
fu dominata dal popolo arabo. La serata siculo-araba culminerà a Palazzo Cutore
il cui palco accogliere l’esibizione di artisti locali ed internazionali.
Il festival è organizzato dall'Associazione Tery al Kubra che nasce nel 2005 dopo un viaggio in
Libano fatto dalla direttrice della scuola, Sara Pappalardo, un viaggio fisico
e di catarsi nel corso del quale ha scoperto che la danza, oltreché una
funzione artistica ed estetica, assolve anche una funzione sociale. Da queste
nuove consapevolezze nascerà Tery al
Kubra, che significa “La grande Tery”, la zia dello zio di Sara Pappalardo
che, incoraggiandola a danzare, le ha tirato fuori ciò che ha sempre avuto senza
ancora saperlo: il dono di saper danzare come i muscoli involontari consentono
il respiro e quello, ancora più grande, di instillare tale passione negli
altri, la consapevolezza che tutti possono ballare senza limiti di età,
capacità e fisico, donando ali per volare ed essere liberi.
Sin dalla nascita del Khamsin Festival, Tery al
kubra, si è posta gli obiettivi di: valorizzare il patrimonio culturale
siciliano ed inserire la Sicilia nel circuito della Danza Orientale, creare
spazi di condivisione che portino crescita sociale e professionale, generare
flussi turistici e sensibilizzare al rispetto nei confronti delle danze
orientali ed etniche. Le danze etniche sono un modo per conoscere le tradizioni
e la storia dei popoli. Sono danze ricche di disciplina, di bellezza e grande
potere curativo.
Non resta, dunque, che dare inizio alle danze!
I biglietti del
Gran Gala delle Star sono acquistabili in prevendita dal circuito LiveTicket al
link: https://bit.ly/BigliettiGala2024
Le
informazioni e il programma del Festival si trovano sul
sito: www.khamsinfestival.com

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