Successo e grande partecipazione al Museo MacS di Catania per il vernissage di “Anthropocene”
Giuseppina Napoli: «L'arte di
Deli è un’ipotesi d’infinito».
La personale sarà
visitabile al prossimo 16 luglio 20214
Catania
- Successo e grande partecipazione ieri pomeriggio, al MacS (Museo
di Arte Contemporanea Sicilia) di
Catania, diretto
da Giuseppina
Napoli, per il
vernissage della mostra personale “Anthropocene” di Alessio Deli.
Quest’ultimo, lo
ricordiamo, indaga la dimensione temporale dell’arte attraverso le possibilità
espressive che scaturiscono dal reimpiego di oggetti scartati. Il recupero
di materiali poveri per la creazione di opere nuove gli permette di sottrarre
gli stessi dall’oblio per reinserirli nel flusso incessante del tempo.
Ieri, l’inaugurazione di una mostra ma soprattutto
un momento
di grande vigore simbolico, di fiduciosa apertura per l’intera città che ha
scelto di esserci. Per l’occasione successo e visibili apprezzamenti anche per le raffinate e
originali videoproiezioni a cura di Vladimir Di Prima e Alfio Vecchio (Filmkam) che hanno permesso ai
numerosi partecipanti di prolungare la visita vivendo all’aperto (e in assoluta
sicurezza) le suggestioni interne del Museo MacS.
“È stata un’ulteriore occasione per stare insieme, per
socializzare - dichiara la Napoli - per
riflettere sulle proposte artistiche di Deli anche all’aperto come si fosse all’interno
della struttura museale. La nuova opera
di Deli che arricchisce la collezione MacS, è una scultura straordinaria, abbagliante
(nasce da un connubio tra resina e marmo di travertino romano), e, potremmo
dire, profetica – prosegue la Napoli -. Anthropocene restituisce l'immagine dello
spirito del nostro tempo con il candore e la lucentezza del marmo, la bellezza
dei tratti, la gravità e il dramma di una maschera che vorrebbe proteggerci
dalla morte. Anthropocene, respira e si rigenera incessantemente proprio come
la materia plasmata da Deli che ci dona un inno compassionevole, struggente, alla
vita che non muore. La decadenza, la sofferenza e la solitudine sono
l'istantanea di oggi, “Non c'è arte senza coscienza di sé, e la coscienza di sé
e lo spirito critico sono tutt'uno”. L’arte può ricucire lo strappo di errori reiterati dal e nel tempo. L’arte
è e rimane l’emblema di bellezza salvifica. Il viaggio di Deli tra
lacerazioni e visioni, annoda e rintreccia la trama del tempo, ricuce lo
strappo, risveglia dall'oblio. L'arte di Deli è un’ipotesi d'infinito”.
Entusiasta
Deli presente pur nella distanza con
diversi video-collegamenti telefonici, ha ringraziato i presenti e ha
dichiarato: «L’aspetto affascinante di
quello che faccio con i materiali di recupero che ho adottato come medium della
mia espressività è proprio quello di rendere immortale quella che è la sintesi
della nostra civiltà quindi il rifiuto, quel qualcosa che viene abbandonato
dall’essere umano, si nobilita attraverso l’assemblaggio, la forgiatura del
materiale stesso e attraverso poi la costruzione di una figura umana o vegetale
o animale. È come se qualcosa si rigenera dalle proprie macerie, dalle proprie
ceneri, un po’ come l’araba fenice, e diventa poi un qualcosa di immortale o
che resterà a generazioni future».
Entusiasti anche i due
curatori della mostra, Adriano Pricoco
(Accademia di Belle Arti di Catania)
e Daniele Raneri (Storico dell’arte), che hanno ribadito all’unisono l’alto valore della scultura quando, come
nel caso di Deli, si prefigge l’obiettivo di “nobilitare l’esistenza e
perseguire l’aumento del livello di consapevolezza dell'umanità”.
*
Alessio
Deli, nato nel 1981 a Marino, nel 2004 si diploma in Scultura
presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara. Attualmente vive e lavora a Roma.
Tra le principali mostre personali: 2007 “Metamorphosis”, Museo Civico Umberto
Mastroianni, Marino; 2009 “Ars Minor”, Basilica di Santa Maria in Ara Coeli,
Roma; 2009 “Sulle Strade della Multiculturalità”, Camera dei Deputati, Palazzo
di Montecitorio, Roma; 2012 “Odusia”, Polo Museale S. Agostino, Cortona, e
Museo dell’Agro Veientano, Palazzo Chigi, città di Formello; 2013 “Re-cycle”, RvB Arts Gallery,
Roma; 2014 Antologica alla III Biennale Internazionale di
Grottaglie, Taranto; 2016 “La Bellezza e la Ruggine”, Sala Santa Rita in
Campitelli, Roma; 2017 “Immutabile Dea”, Galleria Gagliardi, San Gimignano,
Siena; 2019 “Korai, Incipit Memoria”, Palazzo Valentini, Roma. Tra le principali
esposizioni collettive: 2009 “Sursum Corda”, Galleria Interno Ventidue Arte
Contemporanea Roma; 2010 “Fabula”, Seconda Edizione: Museo di San Salvatore in
Lauro Roma; 2011 The Affordable Art Fair (AAF):
Stand - RvB Arts Milano; 2012 Biennale Internazionale di Grottaglie 2012 Taranto; 2012
Asta Bandita da Christie’s; 2012 Invitato alla 42 Edizione di Forme nel Verde,
S. Quirico d’Orcia; 2012 The
Affordable Art Fair (AAF): Stand - RvB Arts Roma; 2013
Arte Fiera Reggio Emilia; 2013 “Natura”, Galleria SMAC, Roma; 2013 Selezionato
per la mostra “In Viaggio con Calvino”, Casa dell’Architettura, Roma; 2016
Inaugurazione Collezione Artisti Italiani, MacS (Museo Arte Contemporanea
Sicilia), Catania; 2016 “In Vanitas Vanitatum”, Macro (Museo Arte Contemporanea
Roma), Roma; 2018 “Empatia”, Triphè Gallery Roma; 2018 “M.A.N.I., Narrativa,
Armonia, Narrazione, Italiana”, RvB Arts Gallery Roma; 2020 “Incontri a Sutri.
Da Giotto a Pasolini”, Palazzo Doebbing Sutri. Le sue opere figurano tra
numerose collezioni permanenti di musei come il MacS (Museo d'Arte
Contemporanea Sicilia), Catania, il Museo d’Arte Contemporanea Roberto Bilotti,
Rende, Cosenza, il MAM Museo Arte e Mestieri della Provincia di Cosenza, la
Raccolta Civica d'Arte Contemporanea, Palazzo Simoni Fè, Bienno, Brescia, il
Palazzo Municipale di S. Quirico d’Orcia, Siena e presso la Sede Generale TV
2000 Roma, l'Università degli Studi di Roma La Sapienza Roma, la Basilica S. Maria
in Aracoeli Roma e la Nuova Chiesa S. Pietro Apostolo Cosenza. Al suo lavoro
Arte Rai ha dedicato il documentario La Scultura Ecologica di Alessio Deli
del 2013.
Si allegano:
-
n. 5
foto vernissage di Massimiliano Privitera;
-
n. 1
foto ‘Anthropocene’ di Massimiliano Privitera;
-
n. 1
foto “La mostra” a cura di Filmkam.
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