IL LAGO DEI CIGNI Al Teatro Metropolitan di Catania con il Balletto di San Pietroburgo
Conto alla rovescia per l’attesa del celebre Balletto di San
Pietroburgo al Teatro Metropolitan di Catania per il 24 gennaio alle ore 21.
Il Lago dei cigni dopo una prima versione del 1877 che non
ebbe molto successo del pubblico, fu al contrario apprezzata già dal grande
successo con la coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov nel 1895; da allora è
diventato uno dei più importanti balletti al mondo. Il doppio ruolo del Cigno
Bianco e dell’ambiguità del Cigno Nero si possono subito percepire grazie alle
straordinarie capacità espressive e tecniche della protagonista Oksana Bondareva etoile mondiale e solista del Teatro Mariinsky
di San Pietroburgo, in particolare nei due splendidi pas de deux del I e del II
atto. Altri grandi momenti dello spettacolo è la danza dei quattro piccoli
cigni, la danza dei grandi cigni, che sinuosamente si muovono su un lago
illuminato dalla luna, e gli splendidi walzer nella sala da ballo del palazzo
reale.
La scena si svolge in un parco vicino al castello del principe
Sigfrid il quale, un giorno durante i festeggiamenti per il suo compleanno si
allontana dal castello attirato da uno stormo di cigni. Giunge fino ad un lago
e mentre cerca di colpire un cigno con il suo arco, questo si trasforma
improvvisamente in Odette, regina delle giovani fanciulle vittime di un
incantesimo dal mago Rothbart. Egli, affascinato da tanta bellezza, rimane a
guardare mentre i cigni riacquistano un aspetto umano e cominciano a danzare.
Infine, ritrovata la sua prescelta, Sigfried le giurerà amore eterno, unico modo
per spezzare l’incantesimo che trasforma le fanciulle in cigno ad ogni
sopraggiungere dell’alba. Il mago Rothrbart si presenta al castello il giorno
in cui il principe deve scegliere la sposa. Con lui c’è la figlia Odile, il
Cigno Nero, che assume le stesse sembianze di Odette per attirare l’attenzione
del giovane. Sigfried sceglie Odile come sposa; ma poi riconosce l’inganno del
mago, lo sconfigge, ritrovando l’amata Odette .
Con questa versione
del IL LAGO DEI CIGNI , il Balletto di
San Pietroburgo ha voluto mantenere
intatte le Coreografie Originali di
Marius Petipa e da Lev Ivanov del
lontano 1895, e di tornare ad un’ autentica versione della coreografia creata
per il Teatro Mariinsky . Le Scenografie
si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, inserendo realtà
storica e fantasia gotica. Le scene del I e del III Atto presentano uno
stile Classico Fiabesco , quasi magico , mentre il II e IV atto cioè Il lago, ha un ambiente mistico, quasi
lunare , dove si alternano attimi tenebrosi
e giochi di ombre e luci.
Il lago dei cigni rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare.
Il lago dei cigni rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare.
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