Oggi con “1861 La brutale verità” di Michele Carilli, prosegue il XIII Premio Teatrale “Musco”diretto da Mimì Scalia
Milo – Oggi, alle ore 21, nello splendido “Anfiteatro Comunale
Lucio Dalla” di Milo, nuovo appuntamento con il XIII Premio Nazionale Teatrale “Angelo
Musco” diretto
artisticamente da Mimì Scalia,
organizzato dal Comune di Milo (Ct),
dalla Regione Sicilia, dalla FITA Sicilia e dall’Associazione
Culturale Filocomica Sant’Andrea di
Milo.
Sotto i riflettori Associazione culturale
“Carma” di Reggio Calabria (Rc) in scena con “1861 La brutale verità” di Michele Carilli,
per la regia di Michele Carilli e Lorenzo Praticò - 01/08/2019 ore 21,
Teatro Comunale
Lucio Dalla di Milo;
Sinossi e Note di regia
“1861 la brutale verità” è una
rappresentazione tratta dal libro “La brutale verità” di Michele Carilli, sua e
di Lorenzo praticò la regia. Lo spettacolo ha la forma del teatro canzone. La
scena è essenziale, occupata da pochi elementi scenici e dagli strumenti
musicali, tutti presenti dall’inizio alla fine così come i quattro interpreti.
Sullo sfondo si stagliano tre bandiere, quella del regno delle due sicilie,
quella italiana e quella dello stato sabaudo. Le luci, volutamente tenui,
creano un’atmosfera soffusa. Attraverso l’alternanza tra parti recitate e
cantate, si ripercorre la storia del periodo pre e post unitario, dalle
condizioni economiche del regno delle due sicilie alla spedizione dei mille,
dal brigantaggio alla repressione attuata dal regno d’Italia appena sorto. Il
narratore (Gabriele Profazio) accompagna gli spettatori in questo percorso,
dando voce a vari intellettuali e personaggi politici, sulla base di
documentati riferimenti storici. Alle sue spalle quattro elementi scenici che
l’attore indossa a scena aperta per dar vita agli “incarnati”: l’uniforme di Francesco II al momento
drammatico dell’epilogo del suo regno; la toga indossata da un uomo di legge
per declamare alcuni passi della legge pica; il cappello piumato del
bersagliere Carlo Margolfo che partecipò all’eccidio di pontelandolfo e
casalduni; la logora casacca indossata dal deportato della fortezza di
fenestrelle. Il suo racconto si intreccia con quello dell’interprete femminile
(Marinella Rodà, voce e percussioni) che esegue sia brani della tradizione
popolare, come “nebbia a la valle” e “vitti na crozza”, sia brani composti
appositamente per la rappresentazione, come “angelina” o “nui”. Il ruolo della
cantante è anche quello di illustrare la condizione femminile all’epoca
dell’unità d’Italia e di far conoscere la figura della brigantessa; suo è anche
un breve monologo nel quale impersona una popolana che simboleggia la devozione
alla regina Sofia e alla famiglia reale. Mentre l’attore e la cantante si
muovono all’interno dello spazio scenico, i musicisti (Mario lo Cascio,
chitarra e percussioni, e Alessandro Calcaramo, chitarra e bouzouki) rimangono
per l’intera rappresentazione nelle loro postazioni. Lo spettacolo si snoda per
75 minuti in un intenso crescendo che coinvolge emotivamente il pubblico. Tale
rappresentazione riproduce la voglia di riscatto che passa attraverso la
divulgazione dei fatti così come accaduti affinché le radici riemergano
dall’oblio dove volutamente sono state collocate, ritornare indietro di 150 anni, al sangue
versato dai vinti, ci permette di capire l’oggi e ci fa sentire il bisogno di
mettere a posto i sentimenti e i fatti. “Una maggiore conoscenza della storia
non può far altro che unire la nostra gente perché solo la verità rafforza l’unità”.
Personaggi ed interpreti
Narratore - Gabriele Profazio
Brigantessa-
Marinella Rodà
Musicisti :
Aessandro Calcaramo e Mario Lo Cascio
Regia:
Michele Carilli e Lorenzo Praticò
*
Di seguito - così come selezionata dalla giuria presieduta dall’Avv. Vincenzo Zappulla, presidente
dell’istituto Storia dello Spettacolo Siciliano, e formata dalla prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà (docente
Letteratura Italiana, Letteratura Teatrale italiana, Storia del Cinema), dal
sig. Turi Giordano (attore e
regista), dal sig. Agostino Zumbo
(attore e regista), dal sig. Fabio
Costanzo (attore), dal dott. Gianfranco
Barbagallo (avvocato specialista in Diritto dell’Arte e Legislazione dello
Spettacolo, consigliere regionale FITA Sicilia) e dal sig. Luciano Patanè (in rappresentanza del Comune di Milo),– si esibiranno nel Teatro Comunale
Lucio Dalla di Milo:
-
Compagnia “Imprevisti e Probabilità” di
Formia (Lt) in scena con “Neapopuli.
Errando nell’Invisibile” di Giovanbattista
Basile e Italo Calvino, adattamento di Raffaele Furno, per la regia di Raffaele
Furno – 02/08/2019 ore 21, Teatro Comunale Lucio Dalla di
Milo.
La serata “Milo Premia il Teatro” che si terrà - ingresso libero - al Teatro Comunale Lucio Dalla di
Milo, alle ore 21, sabato 3 agosto 2019, con ingresso
libero, che sarà condotta dal giornalista Salvo
La Rosa e vedrà, tra gli altri, la presenza, in qualità di ospite d’onore, special guest, dell’acclamato artista Mario Incudine (Premio alla carriera), che sarà premiato in quanto personaggio tra i più
rappresentativi della nuova world music italiana, e che, per l’occasione,
regalerà, come nel suo stile,
indimenticabili momenti di spettacolo.
Nel corso della serata sarà assegnata una Targa alla Memoria all’attore Gilberto Idonea, scomparso lo scorso
Ottobre, per l’occasione interverranno il figlio Alessandro Idonea e la moglie prof.ssa Raffaella Oliveri.
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