[2-3 MAGGIO ] ARCHEOLOGIA/DISABILITA': PNRR SICILIA, "Dal Museo al Teatro", work in progress a Lipari per segnaletica Braille, LIS e reperti tattili. Spettacolo di teatro classico con maschere
LIPARI
(ME), 29 aprile 2025
– Ultimi dettagli a Lipari per l’allestimento del Laboratorio
Multisensoriale del Museo archeologico Luigi Bernabò Brea che sarà
inaugurato sabato 3 maggio ed è dedicato a non vedenti e non udenti:
in arrivo 35 reperti tattili realizzati dalla digitalizzazione di pezzi
della collezione museale corredati da segnaletica in Braille, app e
video in LIS (Lingua Italiana dei Segni). Un progetto del Parco
Archeologico delle Isole Eolie della Regione Siciliana, ente diretto da Rosario
Vilardo, e finanziato dal PNRR che sarà introdotto venerdì 2
maggio da un convegno di studi dal titolo “Dal Museo al Teatro:
un progetto di cultura diffusa e inclusiva” con il contributo di studiosi e
ricercatori di numerose università italiane e straniere.
In
apertura dei lavori gli interventi di Francesco Paolo Scarpinato
(Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana); di Mario La Rocca
(Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’identità
siciliana); del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, e del Direttore del
Parco.
Sabato
sera, infine, a chiusura della manifestazione, il suggestivo teatro di
pietra della rocca di Lipari - realizzato nel 1978 su modello di quelli
greci con il mare eoliano sullo sfondo - ospiterà la tragedia di Eschilo
“Prometeo Incatenato”, con la regia di Christian Poggioni. Uno
spettacolo nel solco del teatro di ricerca e di sperimentazione perché, come
nell’antichità, gli attori sulla scena indosseranno maschere teatrali
riprodotte e ingrandite a misura umana sulla scorta dei rilievi digitali realizzati
per i reperti tattili destinati ai non vedenti. Un progetto,
quest’ultimo, realizzato con i fondi PNRR del Parco delle Eolie e i fondi
PRIN (Progetti di Ricerca di Rilevante interesse nazionale) assegnati all’Università
Cattolica di Milano, e prodotto dalla compagnia teatrale dell’associazione “Kerkís.
Teatro Antico In Scena”. Fra le novità del museo, anche due golf car che
presto saranno a disposizione dei visitatori a ridotta mobilità diretti al
Museo, il book shop e la caffetteria.
Il
progetto “Dal Museo al Teatro” è stato redatto dal Parco archeologico
delle Isole Eolie della Regione Siciliana, ente diretto dall’architetto Rosario
Vilardo, finanziato dal PNRR con circa 500mila euro e messo a punto in
collaborazione con l’Università Cattolica di Milano; l’Università
Mediterranea di Reggio Calabria e la società Naos Lab (azienda che
opera tra Salerno, Catanzaro e Roma) che ha curato tutta l’elaborazione
digitale. Il coordinamento scientifico è di Maria Clara Martinelli
archeologa del Parco Eolie, Francesca Fatta, Docente di Disegno
dell’architettura (UniRC) e Elisabetta Matelli, Docente di Storia del
Teatro Greco (UniCatt).
IL
PROGRAMMA
Venerdì 2 maggio
CONVEGNO DI STUDI
Ospitato
nell’ex Chiesa Santa Caterina, il convegno inizia alle ore 9. Dopo i
saluti istituzionali si prosegue con gli interventi di studiosi provenienti
dalle università di Milano, Torino, Bari, Urbino, Pella (Grecia). A
introdurre i contributi di Maria Clara Martinelli, archeologa del Parco delle
Eolie e autrice del progetto; quindi Elisabetta Matelli (Unicatt Milano) e
Luigi Todisco (Università di Bari). Si prosegue con Naoum Elpiniki
(archeologa); Natale Spineto (Università di Torino); Roberto Danese (Università
di Urbino); Francesca Fatta, Domenico Mediati e Francesco Stilo (Università di
Reggio Calabria); Andrea Marraffa (Naoslab, l’azienda privata che ha lavorato
ai supporti digitali); Auretta Sterrantino (Unicatt Milano). Nel pomeriggio si
potrà visitare l’esposizione dei costumi di scena per il Prometeo che debutta
la sera di sabato 3 maggio e delle maschere che saranno indossate dagli attori:
fedeli riproduzioni, ingrandite a misura umana con la lettura digitale delle
miniature esposte al museo. Interventi di Matelli e Stefania Parisini O’Brien,
costumista dello tragedia “Prometeo” che debutta sabato 3 maggio.
Sabato 3 maggio
INAUGURAZIONE LABORATORIO
MULTISENSORIALE
L’indomani
al mattino inaugurazione del Laboratorio Multisensoriale del Museo Luigi
Bernabò Brea: uno spazio dedicato all’accoglienza e al racconto del museo,
della sua storia, della sua collezione e delle “storie” che custodisce. Una
introduzione che, grazie agli interventi di digitalizzazione dei reperti e alla
realizzazione di supporti multimediali, sarà fruibile anche da chi ha
disabilità della vista e dell’udito. A fare da guida saranno Lidia La Rocca e
Roberta Nisticò (Naos Lab) insieme con un team dell’Università di Reggio
Calabria: Paola Raffa, Sonia Mollica e Lorella Pizzonia.
SPETTACOLO TEATRALE
Sabato
sera, alle ore 21, l’atteso debutto del “Prometeo Incatenato” di Eschilo, con
la regia di Christian Poggioni e l’inedito utilizzo sulla scena delle maschere
realizzate dalle miniature dei reperti esposti nel museo. Nel cast, con
Poggioni nel ruolo eponimo, sono Lorenzo Volpi Lutteri (Poter, Oceano, Ermes);
Margherita Rigamondi (Violenza, Io); Ermelina Cakalli (Efesto, Capocoro) e nel
ruolo delle Oceanine: Arianna Sangiuliano, Francesca Ferrari, Francesca
Redaelli, Benedetta Drago e Annachiara Formica. Costumi: Stefania Parisini;
maschere: Andrea Cavarra per la ricostruzione, Francesco Stilo per rilevamenti
digitali e modellazione; scenografia: Dino Serra.
ARCHEOLOGIA: LE NOVITA’ DEL MUSEO DI
LIPARI PER NON VEDENTI E NON UDENTI
Cuore del progetto PNRR del Parco
archeologico delle Eolie è il Laboratorio Multisensoriale allestito al
piano terra del primo edificio del complesso museale del Castello di Lipari.
Qui i visitatori sono accolti in uno spazio espositivo con 35 riproduzioni
tattili realizzate in PLA (acido polilattico, materiale usato nella stampa 3D).
Fra cui: 26 maschere della commedia e della tragedia ricavate dalle
miniature esposte al museo e provenienti dai corredi funerari rinvenuti nella
necropoli di Contrada Diana dalla metà del secolo scorso e oggetto di numerose
campagne di scavo coordinate dai grandi archeologi Luigi Bernabò Brea e da
Madeleine Cavalier; sei statuette, due vasi delle culture
preistoriche e un cratere attico nero a figure rosse. Tutti questi
prototipi, realizzati fedelmente grazie ai rilievi con laser scanner, sono
completati da didascalie trilingue: italiano, inglese e braille.
Completano il percorso 3 totem con la mappa degli edifici del Castello,
dell’accessibilità dei singoli piani e la mappa cronologica degli scavi
iniziati il 20 ottobre del 1950. Anche qui in italiano, inglese, LIS
e con testo speakerato per i non vedenti; tre video con storytelling
tematici; infine un QR CODE per scaricare l’app che accompagna i
visitatori anche con un video con la descrizione audiovisiva dei reperti e
contenuti in LIS. Un’area è stata destinata al bookshop e alla caffetteria
che sarà data in gestione a terzi mentre tra le novità per i “visitatori
speciali” con ridotta mobilità sono stati rinnovati ascensori e montascale
secondo le normative più recenti, pedane per facilitare l’accesso ai piani;
segnaletica e mappe in Braille nell’area esterna e due golf car elettriche per
raggiungere il Museo.
LA COLLEZIONE: STORIA DELLE MASCHERE
DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI LIPARI
Le terrecotte di soggetto teatrale sono state
oggetto di un importante studio di Luigi Bernabò Brea (tra il 1981 e il 2001),
tutt'oggi ritenuto di fondamentale rilevanza scientifica. Lo studioso ha curato
personalmente la scelta dei reperti e la loro collocazione nelle vetrine del
Museo di Lipari a lui intitolato creando un percorso scenografico arricchito
anche da miniature di palcoscenici teatrali.
La collezione è composta da numerosi
esemplari di statuette e maschere riconducibili ai generi teatrali in uso
all’epoca: tragedia, dramma satiresco, commedia. Le terrecotte provengono, in
massima parte, dai corredi funerari delle tombe di Contrada Diana e da fosse
votive situate nell’area della necropoli. Si tratta di riproduzioni in
miniatura delle maschere che gli attori portavano sul volto durante la
recitazione sia per amplificare il tono della voce, sia per interpretare i
diversi ruoli loro assegnati, compresi quelli femminili. Accanto alle maschere
figurano statuette di danzatori e danzatrici, di attori comici, di giocolieri
nonché di satiri e sileni, fedeli e allegri compagni di Dioniso (testi Maria
Clara Martinelli, archeologa).
INFO https://parchiarcheologici.regione.sicilia.it/isole-eolie/biglietti/museo-luigi-bernabo-brea-lipari/
REFERENTI DEL PROGETTO
Rosario Vilardo, Direttore del
Parco Archeologico delle isole Eolie
Referenti tecnico-scientifici:
Alberto Ainis, Giuseppe Lumia,
Maria Clara Martinelli (Parco Archeologico delle Isole Eolie, Museo Luigi
Bernabò Brea)
Elisabetta Matelli (Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
Francesca Fatta, Domenico
Mediati (Dipartimento di Architettura e Design, Università degli Studi
Mediterranea di Reggio Calabria)
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