“Giustizia e pace” per onorare la memoria Livatino ha organizzato un incontro sul tema: LEGALITA’, GIUSTIZIA , CARITA’
“ Tre valori per una società piu umana”
che avrà luogo OGGI lunedì 3ottobre alle ore
17,30 al Teatro Metropolitan di Catania.Temi gia cari al beato Livatino oggi piu che mai vivi nella nostra società e che saranno oggetto di discussione da parte
di illustri personalità: Nicola Gratteri
procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro; monsignor
Antonino Raspanti vescovo della diocesi
di Acireale nonchè vicedirettore della Conferenza episcopale italiana; Antonio
Nicaso giornalista, saggista, docente , massimo esperto di mafie a livello
internazionale e coautore di libri assieme a Gratteri; Daniela Mainenti
docente di procedura penale comparata presso
l’Università internazionale Uninettuno e direttore della Fondazione Ymca; Aldo
Rocco Vitale saggista e docente di
biogiuridica presso l’Ateneo pontificio “Regina Apostolorum” che modererà
l’incontro.
UN IMPORTANTE MESSAGGIO DOVE RIECHEGGIANO I VALORI PORTATI AVANTI DAL
“GIUDICE RAGAZZINO “
«La sua persona è avvolta, quasi trasfigurata,
nella scia luminosa della fede e del martirio… a significare che la fede può
esprimersi nel servizio alla società civile e alle sue leggi ..... » Stiamo
parlando del giudice beato Rosario Livatino raffigurato con in mano il Vangelo
e il Codice penale a testimoniare che la sua pur breve esistenza è stata ispirata
ai valori della fede cristiana e ai principi di giustizia. Con equità ed
equilibrio ha applicato le norme di legge, consapevole che, per riuscire in
ciò, non si può prescindere dai sentimenti di carità e solidarietà anche verso
chi si macchia di un reato, in un contesto sociale fortemente compromesso dalla
corruzione e oppresso dal fenomeno mafioso e dalla criminalità organizzata.
«L’amministrazione della giustizia – scriveva Livatino – è necessaria, ma non è
sufficiente, se non è guidata dalla carità e dall’amore verso il prossimo e
verso Dio.» ”Sub tutela dei” cosi Livatino si affidava a Dio nell’esercizio
delle sue funzioni pubbliche. Ogni mattina, prima di recarsi al Tribunale di
Agrigento, entrava in chiesa e si raccomandava a Dio con la preghiera, per
ottenere il giusto sostegno al suo ministero di magistrato. In questa
cointeressenza tra giustizia e carità si esprime il valore della personalità di
Rosario Livatino, ancora oggi, a distanza di trent’anni, modello di vita
esemplare»
Non a caso l’incontro
aperto al pubblico si terrà il 3 ottobre, questo è il giorno
in cui nacque Rosario Livatino e sarà un giorno importante per un evento
importante fortemente voluto dalla
viceprefetto Rosaria Giuffrè socia dell’associazione “Giustizia e pace” e
condivisa dal presidente Ugo Tomaselli e dal vicepresidente Salvo Troina, che,
per l’occasione, ha realizzato un video dedicato al giudice ragazzino, che sarà
proiettato in apertura.
«Particolarmente attesi- sottolinea la
viceprefetto Giuffrè- gli ospiti della
serata, il dottor Nicola Gratteri e monsignor Antonino Raspanti, autorevoli
espressioni di quei valori laici e religiosi, che vanno recuperati e posti a
fondamento del comportamento quotidiano di ciascuno,per migliorare l’intero
tessuto sociale della nostra comunità nazionale. L’Associazione “Giustizia e
pace”, costituita per far giungere messaggi ispirati ai principi e ai valori
della nostra Carta costituzionale e del Cristianesimo, di cui i magistrati
Livatino e Gaetano Costa sono stati encomiabili portatori, con questo evento ha
inteso rivolgersi ai giovani, quali eredi di una grande Civiltà che ha bisogno
di progredire attraverso la crescita della coscienza civile. Si spera che
saranno tantissimi i giovani presenti e che gli studenti, in rappresentanza
delle scuole della provincia, siano altrettanto numerosi e desiderosi di
rivolgere le loro domande agli illustri relatori»
C’è forte aspettativa di una grande
partecipazione di pubblico ad un incontro, che sicuramente solleciterà
curiosità, ma anche importanti riflessioni, soprattutto nei giovani.
«L’auspicio è che di tali riflessioni- continua la viceprefetto Giuffrè- i giovani potranno fare tesoro nell’opera di
costruzione della società di oggi e di domani e che siano uno sprone al loro
coinvolgimento nella vita pubblica per superare le tante difficoltà che
affliggono il mondo di oggi. Un’occasione per sottolineare che c’è sempre più
bisogno di uomini giusti per sostenere l’equilibrato contemperamento dei
diritti e dei doveri dei cittadini. Tengono ancora ferma questa aspirazione
uomini che si sono battuti, anche a costo della vita, per l’affermazione dei
principi di democrazia, liberi da ogni forma di prevaricazione e schiavitù». La
nostra società deve molto a persone come Nicola Gratteri che è l’erede vivente di Falcone e
Borsellino, di Livatino, Costa , Rocco Chinnici
e di tutti quei magistrati
che nella lotta contro le mafie e
contro la criminalità organizzata hanno sacrificato se stessi. Magistrato coraggioso e infaticabile,
cresciuto in Calabria, terra oppressa dalla ‘ndrangheta contro la quale lotta
da più di vent’anni, ha capito quanto fosse importante combatterla per
garantire un futuro a quanti vogliono vivere con correttezza, legalità e
trasparenza, onestà e rispetto di se stessi e degli altri.«Il procuratore
Gratteri- conclude la Giuffrè- non è
solo un magistrato coraggioso e infaticabile di grande professionalità, ma
soprattutto un uomo di altissimo profilo morale e culturale che durante i
pubblici incontri con la gente e attraverso i suoi libri si propone per
scuotere le coscienze e far capire ai cittadini quanto sia importante liberare
i territori dalle mafie, proponendo modelli che contribuiscono a rendere sempre
più giusta e, quindi, più dignitosa la vita nella società di oggi»
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