Significar Mangiando di e con Edoardo Siravo e Silvia Siravo
Giovedì 12 gennaio 2017, al
Piccolo Teatro di Città, ore 21, a Catania, andrà in scena ‘Significar
mangiando’ con Edoardo Siravo e Silvia Siravo nell'ambito della rassegna
teatrale Monofest ideata e promossa dall’associazione culturale NORA 2.0
e dall’associazione Città Teatro. Sarà una vera e propria performance
culturalgastronomica. Oltre gli attori sul palco ci sarà lo chef Danilo De Feo
che realizzerà dal vivo le ricette evocate dai due attori. Le degustazioni e
performance culinarie saranno a cura dell’Istituto alberghiero Karol Woytyla di
Catania
Mangiare non significa solo
appagare la sensazione di fame ma è anche convivio - nel senso latino del
termine - piacere, consolazione, rifugio. I grandi classici della letteratura da
Omero a Shakespeare hanno scritto opere intrise di momenti conviviali, di
ricette, di cibo perché ciò che ha a che vedere con il cibo ha a che vedere con
la vita.
Edoardo Siravo e Silvia Siravo,
padre e figlia nella vita, colleghi in palcoscenico, ci raccontano attraverso la
voce di vari autori della letteratura mondiale il senso del cibo nella vita e
nell’arte. Con arguzia e ironia, divertimento ed evocazione cavalcheranno le
cucine letterarie dei più intriganti autori che si sono occupati di cibo nelle
loro opere.
Da Achille Campanile che in "Le
seppie con i piselli" tra il divertente e lirico ci ragguaglia dell’alchimia del
mare e della terra e descrive quest’accoppiamento come, “i loro destini siano
legati ”. In “La cura dell’uva” Campanile discute la scoperta e benefici dei
fichi col prosciutto o il melone col prosciutto in modo comico. Ad esempio,
quando parla di benefici per la salute di mangiare quest’accoppiamento, dice:
“Volete paragonare un’iniezione di antidolorifico a un piatto di melone e
prosciutto?”
La cavalcata letterario
culinaria continua con le pagine ben note di Tomasi di Lampedusa ne "Il
Gattopardo" e la ricetta timballo di maccheroni la sera in cui nella grande
sala del ballo entrò Angelica con la sua bellezza italiana, con la sua fisicità
prorompente poco raffinata ma assai conturbante. Il nipote del principe,
Tancredi, si innamora di lei; il principe la osserva rapito dalla sua
spontaneità e dalla sua bellezza. Inizia la serata, le candele illuminano la
tavola sontuosa, entra il timballo di maccheroni che l'autore così
magistralmente descrive: "L'oro brunito
dell'involucro, la fraganza di zucchero e di cannella che ne emanava, non era
che il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall'interno
quando il coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di
aromi e si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature
di prosciutto, di pollo e di tartufi nella massa untuosa, caldissima dei
maccheroni corti, cui l'estratto di carne conferiva un prezioso color
camoscio."
Non manca la lirica di Gozzano
che nella poesia “Le golose”, ha le idee chiare quando descrive le donne. È il
nostro vero poeta-amante, quello da cui imparare con che sguardo guardare le
donne e avvicinarsi. Con le sue amanti è sempre di enorme complicità, non le
usa, le ammira, le rimpiange, è un modello di seduzione e di contemplazione
legato anche al cibo e alla “gola”. Questa, che è forse la sua poesia più
paradossale sulle donne, dà al giovane in cerca di modelli un buon modo di
intendere la bellezza.
Non mancheranno le incursioni in
Poesia con il Trilussa de " La statistica" , e quelle nella musica con le
ricette di Gioacchino Rossini.
In scene dal vivo il musicista
Alberto Asero accompagnerà la performance con musiche originali
.
Il catering a cura dell’Hotel
Nettuno di Catania patners ufficiale della rassegna
Monofestfoodtheatre.
Per info e prenotazioni
3459714318/095530153
Commenti
Posta un commento