XVI edizione del Premio Domenico Danzuso
A
Roberto Laganà, Nino Lombardo e Fabio Armiliato, i premi alla carriera
Prestigiosa
terna per la XVI edizione del Premio Domenico Danzuso
Il
riconoscimento per la critica a Italo Moscati. Nel corso della serata, condotta
da Marina Cosentino, che si svolgerà nel Teatro Sangiorgi martedì 12 dicembre
alle 18, premiati anche Gino Astorina, Barbara Giordano, la scuola di
giocoleria di Gammazita e il giovane
scenografo Antonino Viola
CATANIA – Roberto Laganà, Nino Lombardo,
Fabio Armiliato: è questa la magnifica terna dei premiati alla carriera per la
XVI edizione del Premio Domenico Danzuso, giornalista catanese scomparso nel
2000 e che, come ricorda Maurizio Scaparro, fu per oltre mezzo secolo
“l'alfiere di una critica pacata, intelligente, costruttiva, concepita per
migliorare e far crescere comunità, quelle della prosa e del melodramma, anima
e coscienza di una società ben più ampia”.
Nel corso della serata di gala che il 12
dicembre alle ore 18 sarà condotta da Marina Cosentino, nel Teatro Sangiorgi
saranno consegnati anche altri riconoscimenti: al prestigioso critico Italo
Moscati, allo show man Gino Astorina, all’attrice Barbara Giordano, alla Scuola
di Giocoleria di Gammazita e al giovane scenografo Antonino Viola. E
ritroveremo sul palco Lina Polizzi
Danzuso, vedova del critico e
“anima” del premio.
Fabio Armiliato, impegnato a Catania nelle
prove della 'Vedova allegra", è uno straordinario tenore che ha calcato i
più prestigiosi palcoscenici del mondo, dalla Scala di Milano al Metropolitan
di New York, dall’Arena di Verona alla San Francisco Opera, dall'Opéra di
Parigi alla Staatsoper di Vienna, riscuotendo ovunque un grande successo. Per
anni ha fatto coppia, anche sul palcoscenico, con Daniela Dessì, prematuramente
scomparsa nel 2016. La notorietà di Armiliato è stata accresciuta dall’aver
recitato e cantato nel film di Woody Allen "To Rome with Love".
Roberto Laganà, raffinato regista e
sontuoso scenografo, è stato impegnato nei
teatri lirici e di prosa di tutto il mondo, nel corso di una lunghissima
carriera che lo ha visto ricoprire incarichi importanti, come quello di
direttore degli allestimenti scenici al Teatro dell’Opera di Roma.
Nino Lombardo ha inanellato, da pianista e
compositore, oltre mezzo secolo di successi, partendo dai “favolosi” anni
Sessanta e imponendosi nel musical e nel varietà a fianco di Pippo Baudo, ma
anche nella pionieristica Radio Catania della Rai e poi in prestigiose tv
private.
Quanto a Moscati, scrittore, sceneggiatore,
regista, oltre che critico televisivo, teatrale e cinematografico, rappresenta
una figura di intellettuale a tutto tondo che dà lustro all’Italia.
Non ha bisogno di presentazioni Gino
Astorina, show man e autore, amatissimo dal pubblico catanese e non solo. E fa
piacere ricordare come Barbara Giordano, eccellente giovane attrice, sia figlia
di quel mostro sacro della prosa che fu Mariella Lo Giudice. Manola Micalizzi,
presidente di Gammazita, riceverà il premio per la Scuola di Giocoleria che
l’associazione ha sviluppato all’ombra del Castello Ursino, formando
giovanissimi al teatro da strada. Riconoscimento anche ad Antonino Viola,
giovane scenografo che a 24 anni ha ottenuto il massimo riconoscimento per la
Scenografia nel Premio Nazionale delle Arti Claudio Abbado.
A selezionare i premiati del Danzuso è
stata come sempre una giuria di grande prestigio, presieduta dal regista Maurizio Scaparro e
che annovera tra i componenti il critico teatrale Andrea Bisicchia.
Nel corso della serata, com'è ormai consuetudine, uno studente
meritevole dell’Accademia di Belle Arti – istituzione che ha realizzato, con
quello straordinario grafico che è Gianni Latino, il marchio del Premio
Domenico Danzuso – riceverà una Borsa di studio del Lions Club Catania Host.
Quest’anno il Premio Domenico Danzuso, nato
da un’idea di Tony Maugeri e patrocinato dal Comune di Catania, si è ancor di
più aperto alle istituzioni culturali e ha visto crescere il numero degli enti
promotori. Oltre a Scam, Accademia, Lions e Teatro Stabile, ai quali si erano
già aggiunti il Massimo Bellini, il Brancati e l’Istituto siciliano di Storia
dello spettacolo, hanno fatto il loro ingresso nella “famiglia” anche
Assostampa Sicilia, Fondazione Domenico Sanfilippo, Istituto musicale Vincenzo
Bellini, Soroptimist e Fondazione Marilù Tregua. Il coordinamento organizzativo
è curato come sempre da Vittoria Napoli. Da sottolineare anche il contributo
degli sponsor tecnici: Vision Sicily, Asmundo di Gisira art market living
boutique e Mario Russo abbigliamento donna.
DOMENICO DANZUSO
Critico drammatico, pluripremiato vincitore
del Flaiano, del Randone e della Lente d’oro, autore di innumerevoli articoli
pubblicati sul quotidiano “La Sicilia” e importanti riviste del settore
(“Sipario”, “Prima Fila”, “Hystrio”), Danzuso ha firmato insieme a Giovanni
Idonea alcuni tra i più importanti contributi sulla storia teatrale etnea, come
testimoniano i volumi “Musica, musicisti e teatri a Catania” e “Memorie
storiche del Teatro Massimo Bellini”. È stato anche docente di Storia dello
spettacolo dell’Accademia di Belle Arti, consigliere d’Amministrazione
dell’Istituto Bellini, proboviro dell’Assostampa, socio del Lions e della Scam.
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